Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ImUnique    24/04/2014    1 recensioni
La sveglia era suonata ormai già da un quarto d'ora, ma la voglia di
mettere i piedi a terra no esisteva. Era il primo giorno di scuola, anzi,
il primo giorno del secondo anno di liceo. Charlotte non ne voleva sapere
niente del liceo Mckinley; odiava quel posto. Non era una ragazza molto
popolare, aveva sempre vissuto all'ombra di sua sorella Marley. Tutte
e due avevano i capelli castani , occhi azzurri e labbra carnose, erano
entrambe molto carine, ma quella su cui cadeva più lo sguardo era Marley. Ma quest'anno le cose sarebbero cambiate, Charlotte avrebbe fatto nuove amicizie, il glee sarebbe diventata la sua nuova casa, e avrebbe passato un anno meraviglioso.
O almeno credeva sarebbe stato tale...
-
"Guarda, che ho capito il tuo giochetto!"
"Quale giochetto?"
Chiedo io perplessa.
"Basta che tu me lo dica!"
"Mi dica cosa?"
"Se vuoi scopare devi solo dirmelo!"
-
Avevamo già provato tante volte quella canzone. Ma, non avevo ancora tirato fuori le mie vere emozioni. E non ce la facevo più. Dovevo mettere in chiaro le cose.
Arrivato al centro del palco, mi metto a fissarlo nei suoi occhi neri. Sono belli e profondi, come pozzi.
"Allora, proviamo."
Genere: Erotico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 34
LIKE A PRAYER

-Zayn-
Sono seduto qui da non so quanto tempo. Io e Tamara siamo arrivati alle 14.00 ma non so che ore siano ora. Possono essere passate tre o quattro ore, come però possono essere passati tre o quattro minuti. Mi sembra di essere qui da un'eternità comunque. Una porta si apre, e con un sorrisetto quasi dispiaciuto, Tamara esce dalla stanza. Mi alzo dalla sedia, e vado verso di lei, la bacio sulle labbra e lei lascia fare. 
"Tutto bene?"
"Tutto bene."
Ripete lei piano. La mia mano scivola verso la sua e gliela stringo, camminiamo via verso la porta e usciamo dalla clinica. Tamara ha deciso di abortire, e per quanto avrei amato quel bel bambino, sono felicissimo che abbia preso questa decisione. Adesso le nostre vite potrebbero tornare come prima, odio e disprezzo più totale gli uni sugli altri; ma non posso, quest'esperienza mi ha fatto capire che non devo fare più cazzate, e che non sono pronto a lasciare andare questa ragazza.

-Tamara-
Giro le chiavi della casa, e lascio cadere per terra la borsa, subito dietro di me entra Zayn, che lentamente chiude la porta.
"Tamara?"
Riconosco la voce di mio papà, che arriva dalla sala. Un uomo di mezz'età si posiziona al centro della stanza; rimango un po' a fissarlo, poi scoppio a piangere e gli butto le braccia al collo.
"Mi sei mancato."
"Anche tu piccola."
"Tesoro?"
Sento la voce di mia mamma provenire dalla cucina. Questa, esce dalla stanza ed arriva in salotto, con le braccia spalancate. Io l'abbraccio, e le bacio le guance. Finiti i baci e gli abbracci. Mio papà posiziona lo sguardo su Zayn, il quale gli chiede:"Chi sei tu?"
"Sono un suo amico."
"Il mio migliore amico."
Preciso io senza staccargli gli occhi di dosso. Lui sorride, e chiudendo gli occhi annuisce.

-Niall-
Inizia a sfilarmi lentamente la maglietta, le mie mani sono sulla sua schiena, che l'accarezzano frettolosamente. Poi sento una fitta arrivai dal basso ventre.
"Aspetta."
Dico io con un grido quasi soffocato.
"Cosa? Cosa?"
Dice Diana spaventata. Mi levo dalla sua presa e mi siedo sul bordo del letto. 
"Non mi seno pronto. C'è qualcosa che mi blocca."
"Non sono abbastanza sexy? Sto sbagliando qualcosa?"
"No! Tu sei perfetta, sono io che non...hai capito."
Diana mi mette le mani sulla schiena e mi bacia il collo. 
"Si so che la prima volta e strano."
Aspetta...
"Come fai a saperlo?"
Le chiedo io girandomi verso di lei per guardarla. Lei abbassa lo sguardo e lo posa sulle sue mani, si smette in ginocchio sul letto e dice:"Non saresti la prima volta per me."
Spalanco gli occhi. Okay l'avrà persa quando non la conoscevo, ma, speravo che fossi io il primo per lei.
"Dio come sono in imbarazzo."
Dice. Mi giro verso di lei. Non sono arrabbiato, ma neanche felice, sono deluso, deluso del fatto che non sarò io il primo. Ho paura che per lei non significherà nulla, mentre per me sarà molto. 
"Com...com'è, no, con chi, lo hai...eh"
Sospira. 
"Francesco. Mi ha lasciata subito dopo che abbiamo...eh"
"Beh, dev'essere un cretino, se ti ha lasciata così."
Dico baciandola e stendendomi accanto a lei. Diana mi abbraccia, e chiude gli occhi. Io entro in uno stato di dormiveglia, penso a tante cose: a Diana, a come potrebbe essere questo Francesco, e a quando lo faremo. 

-Charlotte-
"Bravi ragazzi!"
Il prof Shue mi ha svegliato dal mio riposo, gridando ciò. Vedo Diana e Blain sedersi ai loro posti. Avranno appena finito di fare il duetto o che ne so. Harry e Liam, lo avevano fatto prima di loro, hanno cantato Roxanne, e io mi sono addormentata a metà canzone. Vedo la ragazza castana, l'ex componente del glee, andare al centro della stanza. 
"Ciao ragazzi, vorrei che voi questa settimana formiate dei gruppi, e facciate la sfida ragazze contro ragazzi."
Tutte noi ragazze ci guardiamo felici, vedo vicino a me Tamara dire:"Mi va bene tutto basta che io non sia ancora con Robin o la uccido."
Mi lascio scappare una risata.
"Adesso se non vi dispiace vorrei cantare una canzone che ho scritto."
Tutti si fanno zitti. Io la guardo incantata.
"What is love, what is love, when you don't know who you, lie next to you."
Canta più e più volte il ritornello. Applaudo come una bambinetta che ha appena visto uno spettacolo al circo. E meravigliosa, favolosa, grandiosa. Come fa ad avere una voce così bella? Rechel sorride e si va a sedere di nuovo accanto al prof Shue.
"Ci è mancata la tua voce."
Dice piano il prof. un po' malinconico. 
"Beh."
Sospira lei:"Facciamo i gruppi."
Lei indica me, poi indica Robin e dice:"Fate due gruppi di ragazze."
"Kitty."
Grida subito Robin.
"Marley."
"Unique."
"Diana."
"Tina."
"Tamara."
Rechel batte le mani:"Brave, i maschi faranno un gruppo un..."
"Ehm..."
Inizia Artie, il ragazzo sulla sedia a rotelle, che fina da quando sono qua non ha ancora spiccicato parola.
"Io Jake e Blain vogliamo fare un solo gruppo, siamo all'ultimo anno e volevamo fare delle cose che non abbiamo mai fatto."
"Certo!"
Dice entusiasta il prof. La campanella suona. 
"Bene, ragazzi ci vediamo domani."
In silenzio usciamo tutti dall'aula. Ma prima di andarmene, vado vicino a Rachel, la quale si è fermata davanti alla foto del ragazzo che avevo visto l'altra volta. 
"Era un tuo amico?"
Chiedo io molto ingenuamente.
"No, era il mio futuro marito."
"Doveva essere una persona fantastica."
"Lo era."
Dice lei sorridendo, mentre tocca la sua faccia raffigurata nella foto. Rechel mi sorride e insieme a me esce dalla stanza.
"Sai, tu mi ricordi molto me."
Mi fermo di scatto.
"Sei una persona insicura vero?"
"Un po'"
"Beh se è così sappi che non lo devi essere, anche io lo ero, certo non nell'ambito artistico, perché in quello sono perfetta, ma con le altre cose, lo sono, e tanto."
Annuisco, non so cosa voglia dirmi in realtà, ma farò tesoro di tutto quello che mi ha detto. Uscendo dalla stanza vedo Harry, fermo davanti a degli armadietti. Io gli sorrido, e gli faccio segno di ciao con la mano, cammino nella sua direzione, e vedo ad un tratto Robin buttarsi su di lui. Il mio cuore si ferma. 

-Harry-
Si stacca da me, e nel modo più naturale mi sorride e va via. Cos'è successo? Mi giro per vedere chi c'è nei corridoio e vedo Charlotte piangere. Oh mio dio. 
"Charlotte."
Mentre corro nella sua direzione, lei corre via, scappa da me. 
"Charlotte non è come sembra."
"Allora com'è?"
Grida fermandosi.
"Non so cosa sia successo, quella li si è buttata letteralmente su di me."
Charlotte si asciuga le guance bagnate dalle lacrime.
"Io non ce la faccio più."
Rimango zitto a fissarla.
"Non può funzionare!"
"Cosa stai dicendo Charlotte..."
"Che non posso più continuare, prima ti ubriachi poi baci un'altra...forse non dobbiamo stare insieme."
"Non avrai trovato la prima scusa per lasciarmi spero."
"Perché dovrei io ti amo. Ma mi sembra di litigare e basta con te. E non ce la faccio più."
"Lo dici a me? Tutte le volte che ti vedevo fare l'innamorata con mio fratello."
"Era diverso! Io e te ci odiavamo."
"Forse tu odiavi me, io mi sono innamorato di te già dalla prima volta che sei andata a sbattere contro di me. E mi comportavo in quel modo perché non volevo innamorarmi."
Charlotte fa una faccia sconvolta(?) e poi continua:"Ho bisogno di una pausa."
"Non mi ami?"
Le chiedo io triste.
"E questo il punto, penso di amarti troppo."
"Allora perché mi vuoi lasciare?"
Charlotte non dice nulla, si gira e se ne va, con passo veloce. Io
Rimango qui fermo nel corridoio, intento a fissarla mentre se ne va via. 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ImUnique