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Autore: letitburnundermyskin    24/04/2014    1 recensioni
"Mi precipito nel corridoio correndo. Mi sembra di non arrivare mai; la gente mi guarda confusa, Trudy mi saluta sorridendo, ma lei non sa. Non capisce. Ho la vista annebbiata dalle lacrime e inciampo spesso ma non mi fermo; il corpo è scosso da singhiozzi disperati che rendono la mia corsa contro il tempo ancora più straziante."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian, Jared, Viandante
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ian’s point of view
 
 
 
“Ehi, Wanda.” Sussurro sorridendo, ancora addormentato. Allungo le braccia e ti cerco, nel buio della stanza.
 
Niente.
 
Confuso, mi agito sotto le coperte come un bambino in preda ad un incubo.
“Wanda?” chiamo con voce incrinata.
 
Niente.
 
“Dove sei, Wanda? Ti prego, ti prego, no.” Urlo completamente fuori di me.
“Dove sei andata?” sussurro singhiozzando. Perché la risposta già la so.
Non sei più qui.
 
Mi precipito nel corridoio correndo. Mi sembra di non arrivare mai; la gente mi guarda confusa, Trudy mi saluta sorridendo, ma lei non sa. Non capisce. Ho la vista annebbiata dalle lacrime e inciampo spesso ma non mi fermo; il corpo è scosso da singhiozzi disperati che rendono la mia corsa contro il tempo ancore più straziante.
 
Arrivo alla galleria giusta e mi fiondo nell’ambulatorio di Doc.  Sei stesa lì, con Jared che ti tiene la mano. Sorrido sollevato. Sei ancora lì, con me, con noi. Poi Jared si volta verso di me e mi fissa con uno sguardo pieno di compassione.
“Ian…” inizia alzandosi dalla sedia accanto alla brandina.
Ma io non lo ascolto. Mi divincolo dalla presa in cui mi stringe e poso lo sguardo su di un contenitore luminosissimo. Non capisco, ricordo di averli portati tutti e spediti sui vari pianeti. Mi avvicino a bocca aperta. Un esserino di luce, una piuma argentata è poggiata sul fondo del barattolo.
Wanda.” Sussurro con le lacrime che mi rigano il viso.
Ti prendo in mano e ti osservo, forse per ore.
 
“Ian” Jared si schiarisce la voce. “Le troviamo un corpo. Tornerà da noi, te lo prometto.”
“Non ho fretta. Fate in modo che sia contenta di abitarlo.” Ribatto distratto dai filamenti di luce che danzano nelle mie mani.
Sei bellissima, Viandante.” Sussurro.
“Ian?”
“Cosa vuoi ancora?” rispondo seccato.
“Partiremo appena Melanie si sveglia. Tieniti pronto.”
“Ma io non vengo.” Dico sorpreso dall’ovvietà della cosa. “Io resto qui con lei.”
Cullo il crioserbatoio  tra le braccia e lo guardo affascinato.
“Va bene. Non ti deluderemo, Ian. E avevi ragione. Anche lei merita una vita felice. E anche tu.”
 
Mi stendo su una brandina senza degnare di uno sguardo né Jared, né Melanie né Doc, che non ha spiccicato parola per tutto il tempo.
Stringo la mia vita tra le braccia e chiudo gli occhi proprio nel momento in cui una voce spaventata mormora:
 
Dov’è Wanda?
  
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