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Autore: Bethany_    24/04/2014    7 recensioni
ATTENZIONE: SPOILER (spoiler principale su Divergent; durante la lettura è possibile dedurre avvenimenti accaduti nei libri successivi.)
Mi sembrava di essermi appena addormentato quando sentii una voce. Era come una voce sentita in sogno.
Eppure obbedii.
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christina, Tris, Will
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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- Il prossimo! … Stai fermo e inclina la testa! –
Sento una leggera pressione mentre lo stantuffo scende per l’ennesima iniezione.
- A cosa serve? – chiedo irritato.
- Fatti da parte! IL PROSSIMO! –
Questi capi-fazione sanno come farsi odiare sempre di più. Mi allontano infuriato ma allo stesso tempo un po’ preoccupato: Jeanine sta architettando qualcosa… e queste iniezioni sono solo l’inizio.. me lo sento.
 
 
 
- Will?... A che stai pensando? –
La voce di Christina mi fa tornare alla realtà mi scruta con i suoi occhi scuri che luccicano alla lieve luce emanata dalla lanterna a destra della mia testa.
- Penso che tutta questa storia non avrà mai fine… Queste nuove iniezioni… sono l’inizio di qualcosa forse anche più grande di noi… Jeanine sta architettando qualcosa… -
Non voglio allarmarla ma è l’unica di cui mi fido veramente qua dentro, a parte forse Tris e pochi altri, e ho bisogno di parlare con qualcuno.
- Lo penso anche io – risponde spostando lo sguardo sul pavimento, la fronte corrucciata.
Christina è una ragazza forte. Non demorde mai. Questo perché, anche se ora è un’Intrepida a tutti gli effetti, il suo lato da Candida persiste ancora. Fin da subito ne abbiamo passate tante ma nonostante tutto lei non si è mai arresa. È la prima volta che la vedo veramente preoccupata… Non è da lei.
- Hey… che succede? – le alzo il mento in modo che mi guardi mentre, appoggiato al muro, la stringo alla vita.
È più bassa di me, più esile, ma forte quanto lo è il suo spirito.
- Will… io… non so cosa ci abbiano iniettato, ma sono certa che non è una cosa positiva e… - si stringe a me mentre continua - … non voglio che succeda qualcosa alle uniche persone di cui mi fido in questa specie di… galera… A Tris, la mia migliore amica e… a te! –.
I suoi occhi si posano sui miei e poi si spostano sulle mie labbra. Il mio sguardo fa lo stesso percorso. Mi chino in avanti, la stringo tra le braccia e, mentre la bacio dolcemente, la sollevo sulle punte.
All’inizio è un bacio leggero sulle labbra, per conoscerci. Poi sempre più intenso, per appartenerci. Le nostre lingue sono le ultime a unirsi per un gioco appassionato che sembra durare ore. Inspiro il suo profumo mentre lei si appoggia a me e intreccia le sue mani nei miei capelli.
Dal giorno in cui sono entrato in questa fazione sono successe tante cose negative, e ne arriveranno altre. Ma lei è l’unica cosa positiva che mi sia successa dopo parecchio tempo… e non ho intenzione di lasciarla sola.
Solitamente sono un ragazzo forte, coraggioso.. Solo lei conosce questa parte di me: quella del ragazzo protettivo, sensibile… quella del ragazzo innamorato.
È il nostro piccolo segreto.
- Non permetterò che ti accada nulla – sussurro.
A malincuore ci allontaniamo: fra poco arriverà Eric per controllare il dormitorio.
- Dobbiamo andare – dice con un sorriso malizioso in volto.
- Vai prima tu, per non destare sospetti –
- Okay – si alza sulle punte per darmi un bacio a stampo sulle labbra per poi allontanarsi.
Appena si volta la trattengo per un polso facendola girare. L’abbraccio nuovamente inspirando il profumo fruttato del suo shampoo per capelli.
- Sono innamorato di te – sussurro al suo orecchio.
- Anche io, Will -.
 
 
 
Fu la serata più bella della mia vita. Io l’amavo e lei amava me. Furono i baci, gli abbracci e le parole più belle che potessi mai dire e pensare di ricevere in questa strana vita nelle fazioni. Ero felice e spensierato, per quanto fosse possibile esserlo.
Non mi aveva mai sfiorato la ben che minima idea che quelli potessero essere gli ultimi gesti che avrei compiuto. O per lo meno… gli ultimi gesti compiuti prima che qualcuno, o qualcosa, mi manipolasse la mente.
 
 
 
Mi sembrava di essermi appena addormentato quando sentii una voce. Era come una voce sentita in sogno.
Eppure obbedii.
 
 
 
Non avrei mai più avuto il tempo, in futuro, per pentirmi di aver commesso un errore ti tale portata.
 
 
 
* * *
 
 
Abneganti.
Una massa informe di uomini, donne e bambini si stende davanti ai miei occhi. Alle mie spalle un’onda nera: soldati Intrepidi.
Il grigio. Ho sempre odiato questo colore.
Devono morire tutti.
È questo il nostro compito.
Gli sguardi puntati su quella massa davanti a noi, i fucili puntati sulle teste.
Ci hanno tradito. Si sono ammutinati. Il segreto deve rimanere tale. Non può uscire niente dalle loro bocche.
- Pronti? – Eric.
Prendo la mira sulla testa dell’uomo di fronte a me.
Il terrore sul suo volto mi provoca un sorriso.
Hanno deciso loro questo. Se fossero stati muti come sempre, tutto questo non sarebbe successo.
Sono artefici del proprio destino.
Premo il grilletto. L’uomo si accascia a terra in contemporanea ai suoi compagni di fazione.
Ora dalle loro bocche non uscirà più una sola parola.
Mai più.
Quando l’adrenalina si placa, sento la voce indignata di Eric:
- Primo battaglione! Sparpagliatevi per la città! Codice Divergenti! –
 
Divergenti.
Anche loro devono scomparire. E se non moriranno, Jeanine tiene pronto il siero apposito per loro.
Il potere sarà nelle sue mani finalmente. E io sarò suo soldato.
Giustizia sarà fatta.
 
 
* * *
 
 
Siamo nella parte periferica della fazione degli Abneganti.
Ci addentriamo in un incrocio quando quattro forme grigie si fermano davanti a noi. Le mani armate puntate su di noi tremano.
Mi sfugge un ghigno divertito. Si illudono di poterci sconfiggere? Rido e premo il grilletto puntando al cuore.
Decisione stupida da parte loro mettersi contro a dei soldati Intrepidi.
Sorridendo ai miei compagni di battaglia scavalco i cadaveri riversati a terra con gli arti posti in strane angolazioni, imbrattati di sangue, senza curarmi se calpesto qualche mano.
Sono reietti. Questa è la fine che fanno quelli che non sanno stare al loro posto: stesi in una pozza di sangue sul freddo cemento immersi nel sonno eterno.
 
 
Ci dividiamo e resto solo.
Giro un angolo e vedo un’ombra nero-grigia nascondersi dietro una casa.
Quella coda biondo cenere svolazzante la riconoscerei ovunque: Beatrice Prior. Trasfazione: da Abnegante a Intrepida. Che errore sciocco da parte sua. Sperava che nessuno, prima o poi, scoprisse la sua divergenza? Stupida ragazzina. Anche lei deve morire. Non capisco perché prima le fossi amico. Beh… quello era il passato. Ora, nel presente, lei non conta niente per me. È uguale a tutti gli altri. Le spetta la stessa fine.
 
Non so in che modo io abbia raggiunto questa posizione ma, ora, ci troviamo uno di fronte all’altro. I fucili puntati alla testa dell’altro.
Il mio sguardo è truce.
Ho sete di sangue.
Voglio il suo. È lei la causa di tutto questo.
- Will! Svegliati ti prego! – mi urla contro piangendo.
Patetica. Davvero! Svegliarmi? Mai stato più lucido di così!
- Ti prego! TI PREGO! Fermati! –
Mi avvicino di un passo e mi scopro sorridere.
La sua fine è ormai giunta.
- FERMATI WILL! – singhiozza – Mi dispiace così tanto! Scusami! – continua singhiozzando con gli occhi chiusi.
L’adrenalina scorre nelle mie vene.
Che ragazzina patetica.
Mi fischiano le orecchie. I rumori mi arrivano ovattati. Sento il rumore di un grilletto messo in funzione.
Sono stato io? È morta?
Mi sbaglio. Ooh, se mi sbaglio!
Sento freddo sotto la schiena: cemento. Sono steso a terra.
Premo le dita sul terreno e sento una sostanza imbrattarmi le mani. Non mi serve alzarle per capire cos’è. Anche perché non ne sarei in grado: sono paralizzato.
Sangue.
Il mio sangue.
Com’è potuto succedere? Ucciso da un’insulsa Divergente.
Sento Beatrice correre via, lontano da me.
Fuggi finché puoi! Ci rivedremo presto!
 
L’ultimo rumore che sento è il gorgoglio che mi scaturisce dalla bocca nel tentativo di respirare. L’unica cosa che ottengo sono gocce di sangue che scorrono sul mio viso e lungo il collo.
La vista si annebbia.
 
Dovevo spararle subito! Senza esitazione! Ma non rimpiango nulla. Noi siamo in molti, e lei è da sola.
Sorrido al pensiero che presto, anzi molto presto, avrà il ben servito.
 

Beatrice Prior, la tua vita sta per finire. Succederà presto. Morirai come tutta la tua gente. Morirai da reietta. Janine salirà al potere, le fazioni saranno al sicuro e vivremo felici. Senza di te. Ti pentirai di quello che hai fatto. Di quello che MI hai fatto. Non sei forte come tutti pensano. Il senso di colpa di spezzerà. Ci si vede all’Inferno!
 
 
È il mio ultimo pensiero. Sorrido e mi abbandono all’oblio del sonno eterno che aspetta di accogliermi nella sua ombra scura. La morte.
 
 
“Ci si vede all’Infermo, Beatrice Prior! Questa è una promessa!”















 

NOTE AUTORE:

Inizio col dire che Will è uno dei miei personaggi preferiti :P
Nonostante questo, ho provato ad entrare nella mente di questo personaggio e dare voce ai suoi pensieri manipolati dalla simulazione. Una mente resettata, proprio come annuncia il titolo.
Recensite per farmi sapere cosa ne pensate, ve ne sarei grata :)


Love Always,


Bethany_

 
   
 
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