Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: LittleChiari13    25/04/2014    0 recensioni
Alba, una giovane ragazza che vive in una delle Terre del Sole, in seguito ad un forte dolore, intraprenderà un viaggio per chiedere ed ottenere giustizia, e in esso troverà l'amore.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alba era una giovane ragazza di quindici anni. Era alta e dai lunghi capelli dorati che le ricadevano sulla schiena. Viveva in un piccolo villaggio nelle Terre del Sole, più specificamente in un Regno situato a Sud di esse e chiamato Regno Arido, proprio perché il clima è torrido e le piogge molto rare.
La casa di Alba era molto piccola, situata sulla spiaggia Bianca, in una zona ad est del Regno Arido.
Le Terre del Sole erano governate da uno spietato re, assetato di potere; egli praticava le arti magiche oscure e solo poche terre non erano sotto il suo controllo diretto e tra queste proprio il Regno Arido.
Alba viveva col vecchio nonno Prisma, un uomo molto anziano e molto saggio.
Una mattina, Alba dormiva tranquilla nel suo giaciglio di paglia quando alcuni rumori sinistri la fecero sobbalzare. Subito chiamò il nonno che dormiva nella stanza accanto alla sua:
- “Nonno?...” – chiamò – “Nonno, stai bene?”
Ma non ricevette alcuna risposta…
Allora la fanciulla corse nella stanza del nonno trovandola a soqquadro; una scena angosciosa le si presentò davanti agli occhi: il cadavere del nonno giaceva esanime sul letto. Gli occhi dell’anziano signore erano aperti senza alcuna espressione, ma la cosa che più colpì e fece inorridire Alba fu il grosso pugnale conficcato nel ventre del nonno.
Alba restò paralizzata e mentre le lacrime le rigavano il viso pensò:
-“ Oh, nonno, non è possibile!”
Subito un altro pensiero le attraversò la mente:
-“Ma chi può aver ucciso il nonno se non aveva nemico al mondo?”
La giovane ragazza scoppiò allora in un pianto disperato e disse tra sé singhiozzando:
-“Nonno, mi sei rimasto solo tu, non lasciarmi!”
Quando finalmente Alba si calmò, il sole era alto nel cielo e la sua luce brillava facendo capolino tra le fronde delle palme che circondavano la casa.
Allora Alba decise di cominciare ad indagare, e iniziò a cercare possibili indizi per capire ciò che era successo. Proprio nella camera del nonno, in un cassetto, trovò uno scrigno, lo aprì e all’interno di esso trovò una lettera indirizzata a lei da parte del nonno.
La lettera diceva: “Cara Alba, so che sei turbata e confusa, ma io ti aiuterò a capire. Anche tu sai quanto tutti odino il nostro re… io ho raccolto delle informazioni su di lui e su come sconfiggerlo. Il nome del nostro re è Maschera d’Oro, ma nessuno sa come sia fatto il suo volto, e se anche qualcuno lo avesse scoperto, non sarebbe più vivo. L’unico modo per sconfiggerlo sei tu, la predestinata; secondo gli astri tu riuscirai a sconfiggerlo. Dovrai compiere un lungo viaggio e io ti aiuterò a compierlo. I miei assassini cercavano proprio lo scrigno che tu hai trovato. Come vedi, all’interno di esso ci sono quattro cubi, ognuno di questi è il posto dove dovrai riporre i quattro anelli delle Terre del Sole. Gli anelli li troverai nei luoghi che ti indicherà il mio amico Giff; esso è un piccolo folletto che troverai nascosto nella dispensa della cucina. Per recuperare gli anelli, dovrai rispondere ad un indovinello. Infine, quando arriverai nel Regno dove sorge l’oscuro palazzo di Maschera d’Oro, cioè il Regno dell’Ombra, anticamente chiamato Regno della Luce, dovrai trasferire tutta l’energia degli anelli su di te, e così, con questa energia sommata alle tue doti di guerriera, sconfiggerai Maschera d’Oro. Questo è tutto…. Addio Alba”.
 
Una nuova avventura
 
Dopo aver letto la lettera del nonno, ad Alba sembrò tutto molto più chiaro. Sapeva quel che doveva fare e questo doveva farlo per il nonno e per tutte le persone che abitavano le Terre del Sole e che erano morte inermi o che stavano lottando per far trionfare il Bene.
Come prima cosa, Alba preparò i bagagli; le serviva il minimo indispensabile!
Mise in un vecchio zaino delle provviste, delle pozioni in grado di guarire qualsiasi tipo di ferita, qualche scorta di cibo e non dimenticò di metterci lo scrigno magico. Prese anche una vecchia mappa, con tutti i regni delle Terre del Sole. Si caricò in spalla lo zaino e andò in cucina per aprire la dispensa e cercare l’essere che gli aveva indicato il nonno. Appena aprì la dispensa, un folletto le si spiaccicò sulla faccia. Era vestito tutto di verde, dal cappello a punta alle scarpette. Il suo aspetto era graziosissimo! Aveva anche due piccole ali luminescenti.
Il folletto si rivolse in tal modo alla ragazza:
-“So già tutto! Su sbrighiamoci! Ricordati che questa missione è per il bene di tutte le Terre del Sole.” –disse aggiustandosi il cappellino e strizzandole un occhio – “So anche tutto su di te… mi interessa anche, in particolar modo, il tuo miglior amico, Axter; penso che sia un bravo ragazzo e conosce molto bene le arti magiche bianche. Secondo me dovresti invitarlo a partecipare alla nostra missione, potrebbe aiutarci molto!”
La fanciulla annuì stupefatta: come faceva quel piccolo essere a sapere tutto su di lei?
<> pensò Alba. Giff e la ragazza partirono immediatamente, non c’era infatti tempo da perdere!
Per arrivare alla casa di Axter dovevano attraversare la Baia Torrida, non troppo distante dalla casa di Alba e del vecchio Prisma però.
Cominciò il viaggio. La sabbia bianca era bollente e il mare a fianco a loro mandava bagliori provocati dal sole settembrino. Erano sì in settembre, ma nel Regno Arido non esisteva distinzioni di clima tra i mesi e le stagioni: faceva sempre e unicamente caldo.
Erano arrivati a percorrere metà del percorso della Baia Bianca, quando, d’improvviso, dal mare calmo, apparvero due Algarium: questi appartenevano ad una razza pacifica di delfini, però questi che emergevano non sembravano per niente pacifici. A differenza dei veri Algarium avevano, appunto, denti affilati come rasoi e pinne taglienti come spade. Stranamente emersero dall’acqua, con grande stupore di Alba e Giff, quei delfini non potevano respirare al di sopra della superficie marina, ed erano infine dotati di gambe, al posto di code da delfino. Uno dei due Algarium disse:
-“E così sei tu la prescelta…. Il nostro padrone ci ha ordinato di distruggerti e noi non disubbidiremmo mai al nostro creatore!”.
I due Algarium si avvicinarono a passo spedito e cominciarono così ad attaccare a suon di morsi con i loro affilatissimi denti e facendo sibilare le loro pinne nell’aria. Alba sguainò la spada di suo padre Fix, morto per salvarla dalla ferocia di un lupo quando era ancora in fasce.
Alba attaccò e riuscì ad amputare una pinna ad un Algarium; l’altro delfino colse di sorpresa Alba e le rubò dalla zaino le pozioni che guariscono ogni ferita e infine fuggì trascinandosi dietro il compare e scomparendo tra i flutti del mare.
Alba e Giff da quel momento in poi corsero il più veloce possibile per evitare altri pericoli.
Raggiunsero così presto la casa di Axter, col fiatone e con le gambe , e le ali, contratte e tremanti dallo sforzo. Alba bussò e fu proprio il suo amico ad aprirle la porta. Axter disse:
-“Ciao Alba! Come….”
Ma non fece a tempo a finire la frase che Alba gli disse:
-“Non c’è tempo per spiegare! Ti racconterò tutto lungo la strada.”
Intanto Giff aveva localizzato il punto dove si trovava il primo anello grazie al suo cappello, che una volta pronunciata la formula magica, si piegava e la punta indicava il luogo dove era situato l’anello. Esso era conservato nella foresta di Palme, la foresta che sorgeva proprio dietro la casa di Axter.
Si addentrarono nella selva e mentre camminavano Alba raccontò tutto ad Axter: della morte del nonno, di Giff, il suo nuovo piccolo amico, degli anelli, della missione e dello scontro che avevano avuto con gli Algarium. Decisero di accamparsi nella foresta di Palme per la notte, si sistemarono un piccolo giaciglio, accesero un fuoco e si coricarono.
Non una semplice amcizia
 
Giunsero in breve tempo alla Radura del Cocco: una piccola radura circondata da palme, tranne un albero, una quercia, la quale magicamente prese la parola:
-“Sei tu la prescelta?” – disse – “La giovane Alba?”.
Alba annuì esterrefatta, e la quercia continuò:
-“Allora ecco l’anello” – disse facendo apparire tra le sue fronte una bolla contenente l’anello – “ Per averlo dovrai rispondere ad un indovinello. Eccolo”:
Attorno all’albero
Continua a girare
Ma dentro
Non riesce ad entrare
I tre amici cominciarono a pensare alla soluzione, quando Giff disse ad Alba:
- “La risposta è la corteccia!”.
Alba disse alla quercia la risposta suggeritale da Giff e la bolla cadde dalle fronde della quercia.
I tre amici raccolsero l’anello; emanava una luce verde e sopra di esso era incastonata una foglia di smeraldo.
Nel frattempo Giff aveva individuato dove si trovava il secondo anello. Era situato nel Regno del Fuoco e precisamente nella Foresta Carboncina.
Giff chiese ad Axter:
-“Ci potresti teletrasportare nella Foresta Carboncina?”
Axter rispose:
-“Certo!” – pronunciando poi una formula magica – “Telecina telesportes forestimis carboncinis”.
Appena pronunciate queste parole una luce rossa li avvolse e dopo pochi istanti una vampata di fuoco li travolse, ma la bolla di teletrasporto di Axter era così potente che la vampata di fuoco non fece loro un graffio. Davanti ai tre amici si innalzava un muro di carbone che poco dopo si distrusse. Non era infatti propriamente un muro, ma era costituito dagli spiriti del fuoco i quali dissero:
-“Sappiamo che tu sei la prescelta e che sei qui per l’anello. Prima di averlo, però, dovrai rispondere al nostro indovinello. Eccolo!”

Tiene sospesi
Finché non cade
 
Stavolta fu Axter che riuscì ad indovinare la riposta:
-“ il dubbio” – disse agli spiriti.
Gli spiriti annuirono e dalla lava alla base del muro di fuoco emerse un’altra bolla che conteneva al suo interno un anello. I tre amici lo raccolsero: era bellissimo e brillava di una luce rossa e sopra di esso era incastonata una fiamma di rubino.
I tre amici ringraziarono gli spiriti del fuoco.
Allora Giff disse:
-“La nostra prossima meta si trova nel Regno del Mare, e più precisamente sotto l’Oceano Cristallino”
Axter disse:
-“Non posso teletrasportarvi sott’acqua, ma posso farlo fin sulla spiaggia e da lì cercheremo una soluzione per affrontare l’Oceano”.
Questa volta non apparve una luce rossa, bensì una luce blu che teletrasportò i tre amici su una spiaggia davanti all’Oceano Cristallino.
La spiaggia era bellissima: la sabbia era bianca e digradava fino ad una linea di scogli imponenti e a picco sul mare.
Vicino agli scogli, Alba riconobbe delle alghe e disse raccogliendole:
-“Queste alghe sono Aris, un tipo di alga che permette di respirare sott’acqua. Mangiamone un pezzo per ciascuno” – disse ai suoi compagni – “e tuffiamoci in acqua!”.
Tutti fecero quanto aveva detto Alba e si tuffarono in acqua.
Una bolla verde si creò attorno alle loro teste permettendo di respirare.
Verso il blu profondo dell’abisso, stavano nuotando verso di loro due sagome: erano tornati gli Algarium.
Grazie alle boccette contenenti le pozioni per guarire ogni ferita, l’Algarium era riuscito a guarire il compare.
I delfini volevano attaccarli nuovamente.
Allora Axter gridò:
  • “Lux magic fluorus, lux magic attak”
E dalle mani del giovane partirono mille raggi di luce luminescenti che trafissero gli Algarium da parte a parte. Questi non riuscirono a resistere ai raggi luminosi e morirono: era davvero finita… avevano sconfitto definitivamente gli Algarium!
I tre compagni continuarono a nuotare fino a raggiungere il fondale corallino; lì ad attenderli c’era una sirena.
La sirena disse:
-“Tu sei la prescelta, vero? Ebbene qui c’è l’anello” – e mentre diceva ciò, mostrò loro un’ostrica, la aprì rivelando che all’interno di essa non c’era una perla, ma un anello.
Poi la sirena continuò:
-“Ecco l’indovinello. Se vuoi l’anello, dovrai risolverlo”
Parla con la bocca
Batte e non ti tocca
Cammina senza piedi,
passa e non lo vedi
Ad Alba, come un lampo, venne in mente subito la soluzione:
-“È il vento!” – gridò.
La sirena annuì e diede loro l’anello.
I tre amici la ringraziarono. L’anello emanava una luce blu profonda: raffigurata sopra l’anello vi era una goccia d’acqua in zaffiro.
Giff prese la parola:
-“La prossima meta si trova nel Regno delle Nuvole, sull’Altopiano Ventoso” – disse.
Axter pronunciò la formula magica del teletrasporto e stavolta fu una luce argentata a travolgerli. Si trovavano con i piedi sopra le nuvole che di lassù sembravano zucchero filato.
Due sagome apparvero all’orizzonte: erano due orchi!
Appena gli orchi furono davanti ai tre amici, dissero:
-“I nostri soci Algarium hanno fallito, a noi vi schiacceremo come pulci!”
Le orrende creature avevano già i pugni alzati in cielo, quando in soccorso dei tre amici vennero gli uccelli d’argento, che volteggiando intorno ai due orchi riuscirono a confonderli, tanto che questi alla fine persero l’equilibrio e caddero nel vuoto.
Gli uccelli d’argento dissero ad alba:
- “Tu sei la prescelta e questo è il tuo indovinello:”
La sera vengono senza essere chiamate,
la mattina scompaiono senza essere rubate
I tre amici, all’unisono, dissero:
- “Sono le stelle!”
Gli uccelli d’argento annuirono e dal cielo scese un’altra bolla contenente l’anello; stavolta questo emanava una luce argentea, e sopra di esso vi era una luna d’argento.
Alba disse:
-“Axter, stavolta teletrasportaci nel Regno dell’Ombra dove mi attende l’ultima sfida, l’ultima carta che Maschera d’Oro può giocarsi!”
Axter annuì e una luce nera li avvolse.
Si trovarono d’un tratto nella piana tenebrosa dove, a pochi passi da dove erano arrivati gli amici, sorgeva la dimora di Maschera d’Oro: il Castello Oscuro.
I tre compagni entrarono e attraversarono il grande salone tenebroso. Alla fine di questo li attendeva uno scalone.
Arrivati in cima allo scalone,Alba e i suoi due amici si trovarono davanti ad un pesante portone coperto di borchie. Lo aprirono e ad attenderli c’era Maschera d’Oro.
Alba non esitò un attimo: cominciò a menare fendenti a destra e a manca, difendendosi abilmente dai colpi sferrati da Maschera d’Oro. Quest’ultimo disse:
-“Anche se sei arrivata fin qui, non mi sconfiggerai facilmente!”
Alba rispose:
-“Questo lo dici tu! Il Bene trionferà sempre sul Male!”
Gridata questa frase, menò un fendente potentissimo: gli anelli le avevano dato la forza fisica, ma ciò che aiutò Alba a sconfiggere Maschera d’Oro fu la sua forza di volontà.
Il colpo di Alba giunse a segno e il corpo di Maschera d’Oro cadde a terra esanime.
Adesso era giunto per Alba il momento di sapere, di sapere qual era il volto dell’assassino di suo nonno.
Senza alcuna esitazione tolse la maschera a Maschera d’Oro e … dietro a quest’ultima… c’era il Male Assoluto.
Da quel giorno il Bene trionfò e Alba divenne la regina delle Terre del Sole, mentre Axter ne diventò il re.
Il Regno del Buio non si chiamò più così, ma tornò ad avere il suo antico nome, e cioè il Regno della Luce.
Giff divenne Consigliere di corte e anche capo del tesoro reale: i quattro anelli.
Da quel giorno Alba e Axter guidarono il popolo in una lunga e felice era di pace.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: LittleChiari13