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Autore: _Nobody_    25/04/2014    4 recensioni
Dal primo capitolo:
" “Cosa ti è successo?”.
Al posto della dottoressa c'è lui, è seduto sulla sedia e, anche se sono girata, sento il suo sguardo sul mio corpo e sulle mie braccia.
'Tentato suicidio: quattordicenne si getta dal terzo piano del suo palazzo, è in condizioni gravi, fratello sotto shock' recita meccanicamente la giornalista al telegiornale, mentre va in onda un servizio che riprende il mio palazzo. "
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A volte ci perdiamo i sottitoli del cuore.


'Sai, non è bello'

Sento solo l'ambulanza e le urla terrorizzate di mio fratello, sento qualcosa di fresco scorrere lungo le braccia, poi il nulla.


Fine, mettiamo un punto a questa storia” sussurro chiusa in bagno, mentre passo più volte la lametta del temperino sopra le braccia.
Il sangue inizia a scorrere, sporco tutto il pavimento, anche il tappeto è macchiato di rosso, ma non mi importa, sorrido.
La finestra è aperta, mi siedo sul bordo e osservo la città dall'alto: il mare è calmo e scuro, il cielo è illuminato dalle stelle e dalla luna, la bellissima regina della notte, i piedi penzonlano nel vuoto e il sangue continua a sgocciolare, sorrido.
I pantaloni sono macchiati, la maglietta ormai è scarlatta.

Tre” dico ad alta voce, nessuno mi sentirà.
Due” continuo abbassando un po' il tono, ho sentito dei passi.
Uno” sussurro, guardo ancora i polsi, sorrido.
Maggie cosa fai?!” grida mio fratello entrando all'improvviso in bagno.
Zero. Addio mondo” penso continuando a sorridere.
Una spinta, il vento mi carezza le guance e mi scompiglia i capelli, mi sento leggera, come se mi stessi tuffando da un trampolino in piscina, quando all'improvviso tocco il suolo.
Poi, il silenzio.


Tento di aprire gli occhi, ma la luce è troppo forte, li richiudo subito.
Cerco di muovere le gambe, ma sento solo una fitta dolorosa, resto ferma.
Riesco a muovere il braccio sinistro, anche se sento degli aghi punzecchiarmi la pelle.
Dopo un po' apro gli occhi e osservo la stanza: è completamente bianca, dalla finestra riconosco il mare della Puglia, di fianco a me ho alcune buste piene di liquidi, i cui tubi sono collegati alle mie braccia.
'Perfetto, l'ospedale. Di nuovo' penso mentalmente, tentando inutilmente di alzarmi.

Magdalena?” mi richiama dolcemente una voce femminile.
Mi chiamo Maggie” ribatto acida.
Una dottoressa è seduta di fianco a me e sorride. Alla finestra che punta sui corridoi ci sono dei ragazzi, sono quattro o cinque e tutti mi fissano. Non soffermo troppo lo sguardo, ma due di loro hanno la testa calva e ci sono anche una ragazza e altri due ragazzi. Qualche dettaglio di uno dei due mi è familiare, mi giro ancora e lo riconosco.
Davide Di Salvo.
'Indossa la divisa dell'ospedale uguale alla mia, che cazzo ci fa qui?' penso irritata e giro la testa dall'altra parte, ammirando il panorama.

Cosa ti è successo?”.
Al posto della dottoressa c'è lui, è seduto sulla sedia e, anche se sono girata, sento il suo sguardo sul mio corpo e sulle mie braccia.
'Tentato suicidio: quattordicenne si getta dal terzo piano del suo palazzo, è in condizioni gravi, fratello sotto shock' recita meccanicamente la giornalista al telegiornale, mentre va in onda un servizio che riprende il mio palazzo.

E tu cosa cazzo ci fai qua?” chiedo di rimando, sperando abbia ascoltato la televisione.
Ho problemi al cuore, lo sai benissimo” inizia con il suo solito tono da strafottente “ma tu perchè sei finita così?”
Cazzi miei” rispondo seccata.
Maggie, cazzo, guardami”.
Giro la testa e noto che i suoi occhi castani sono gonfi e le guance arrossate. Ci fissiamo qualche secondo negli occhi, poi lo invito a continuare a parlare.

Sei stesa sul letto, hai le gambe piene di lividi, per non parlare delle tue braccia, si può sapere che cazzo ti è passato per la testa?” grida, la sua voce si fa più rauca.
E a te importa? Piantala di prendermi per il culo Riccioli D'Oro” lo sbeffeggio.
Maggie, cazzo, cosa ti hanno fatto quei coglioni?” urla ancora, mi giro e vedo la sua mandibola contrarsi di colpo.
Perchè cazzo mi stai chiedendo queste cose?! Vuoi sapere perchè ho tentato di suicidarmi? Sai, non è bello essere picchiata dai tuoi amici” calco il tono sulla parola 'tuoi'.
Non è bello essere picchiata dal proprio padre e anche dal fratello, non è bello non avere una madre, non è bello non avere amici! E non dirmi di non arrendermi, di continuare ad essere forte, non ce la faccio, non ci riesco!” grido anche io, è la prima volta che mi sfogo così con qualcuno, inizio a piangere e gli altri ragazzi ci guardano da fuori e uno dei due calvi fa cenno agli altri di andarsene.
Silenzio. Il silenzio regna nella stanza, ogni tanto è interrotto dai singhiozzi.

Maggie, avevo detto loro di smetterla, io...” sussurra Davide prendendomi una mano ed incominciando ad accarezzarla.
Davide, piantala, non fare tutte queste scenate, non ti interessa” dico fredda, tentando di asciugare le guance sul cuscino del letto.
Non hai capito un cazzo allora” conclude.
Si avvicina al letto e mi accarezza una guancia, sussurra un 'ciao' all'orecchio e lascia la stanza.
'Non gli importa nulla' continuo a ripetermi nella testa.
Non mi faccio ingannare di nuovo.

Ehilà c: 
In questi giorni mi è venuta l'ispirazione divina (?) e così, buttando giù qualcosa, ho partorito (?) questa fanfiction.
Come primo capitolo forse è un po' pesante, ma non uccidetemi, i prossimi saranno meno cattivi e presenterò meglio la protagonista.
Se qualche anima buona è arrivata fin qui mi permetto di dedicarle un applauso perchè ci vuole taaanto coraggio... Lasciatemi una recensione, farete un'autrice felice (fa rima lol).
Grazie mille e watanka a tutti c': 

   
 
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