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Autore: Colpa delle stelle    25/04/2014    4 recensioni
L'atmosfera natalizia, le ultime lezioni, gli studenti in partenza e un bacio rubato.
Non è il momento migliore per dare inizio ad una storia d'amore?
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Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
- Questa storia fa parte della serie 'Due nomi, due case, una coppia'
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Il vischio è il mio miglior amico
 

 

Immagine di harry potter, scorpius malfoy, and rose weasley


 

Il Natale era di gran lunga il periodo che la maggior parte degli studenti di Hogwarts preferiva, durante tutto l'anno.
Il vischio appeso alle pareti, che era sempre una scusa perfetta per strappare un bacio alla ragazza timida o all'amore segreto al quale non si aveva mai il coraggio di dichiararsi. L'enorme pino in Sala Grande, addobbato e decorato da palline luccicanti e festoni colorati. Le vacanze che si avvicinavano, un giorno dopo l'altro, e il peso delle lezioni e dei compiti che lentamente scivolava via, inesorabile. Le gita ad Hogsmeade, imbiancata dalla neve. Le sciarpe arrotolate fin sul naso, le cuffie ben calcate sulla testa.
Ogni studente aveva almeno un motivo per essere felice, a Dicembre. Per gli imminenti regali, per il ritorno a casa, per festeggiare con gli amici. Nessuno riusciva a essere burbero o egoista, nessuno che non avvertisse l'adrenalina crescente nelle vene, l'attesa trepidante per l'ultima ora di lezione, per la battaglia a palle di neve che inaugurava il nuovo anno. 
Nessuno, se non Scorpius Malfoy. Quel clima di festeggiamenti non faceva per lui, il Natale era solo un giorno come tanti, un pretesto per poter rimanere a scuola, lontano dalla famiglia, a dimenticare che non avesse nessuno con cui
voleva veramente trascorrerlo.

La sua piuma disegnava linee immaginarie, tracciava figure senza senso e ignorava volutamente le parole della professoressa di Incantesimi, quando invece avrebbe dovuto approfittare del momento e prendere gli ultimi appunti dell'anno della materia tanto odiata, per provare almeno a convincersi che un modo per recuperare il Troll dell'ultima interrogazione ci fosse. Il chiacchiericcio esaltato, il clima di entusiasmo che si avvertiva intorno a lui non lo colpiva.
Nell'angolo opposto della classe, nascosta dalla chioma della sorella Lily, Rose discuteva ininterrottamente con il cugino Albus, seduto vicino a lei, e di tanto in tanto scoppiavano a ridere, incapaci di trattenersi. L'indomani sarebbero partiti per la tana, casa dei nonni di Rose, e avrebbero trascorso lì le vacanze, insieme a tutti gli altri cugini e alle rispettive famiglie. Un motivo in più per essere contenti.
Ad un certo punto però, il viso di Rose si aggrottò e i suoi occhi persero all'istante la sfumatura di genuina contentezza che gli animava. Albus doveva aver detto qualcosa che non andava.
-Spera solo che non lo venga a sapere Hugo.- sussurrò il giovane Potter, dandole di gomito.
Il sorrisetto furbo e il lampo malizioso che gli aveva attraversato lo sguardo facevano ben intendere che la scelta del Cappello Parlante fosse stata la migliore. La divisa di Serpeverde gli donava, era inutile negarlo.
-Sapere cosa?- domandò Rose, volutamente vaga.
Albus aspettò che lo sguardo della professoressa gli scivolò addosso e si sporse verso la cugina, con fare cospiratorio.
-Non abbiamo preso molto bene il tuo ultimo affronto.-
Rose roteò gli occhi al cielo e sbuffò.
-Un semplice incidente di percorso.- si giustificò, per la milionesima volta. -Non era mia intenzione colpire Malfoy con quel bolide. O per lo meno...-
-Non era tua intenzione farlo se lui non avesse urtato accidentalmente la Baston ad una spalla, facendola cadere dalla scopa proprio mentre stava per prendere il boccino, causandole un trauma cranico e lesione annesse?-
Dopo aver fatto finta di pensarci un po' su, Rose ridacchiò e annuì.
-Direi che la tua spiegazione è senz'altro meglio della mia.- concesse. -Ma che ha in mente Malfoy?-
-Scorp non vuole farti niente.- chiarì Albus, alla costante difesa del suo amico. -Si è anche scusato con la Baston.-
Una smorfia ironica si dipinse sul volto di Rose.
-Se Malfoy ha veramente chiesto scusa alla Baston, potrei arrivare a baciarlo anche senza vischio.-
La mano di Albus scattò subito in avanti e strinse quella della cugina, senza concederle di replicare.
-Scommessa fatta.-
La bocca di Rose si spalancò, per dare chiaramente iniziò ad una protesta, ma Albus scappò via non appena la professoressa dichiarò conclusa la lezione.
-Era una battuta.- gli urlò comunque dietro, prima che scomparisse nel corridoio. -Fred può fare una battuta e io no?-
-Fai ridere anche me, Weasley.-
Lucas Zabini le comparve alle spalle, appoggiandosi sul suo banco.
-Scommetto che stavi parlando dell'ultima partita di Quidditch.- aggiunse, forzatamente calmo.
-Non è la giornata giusta per le scommesse, Zabini.- sibilò Rose, raccattando i suoi libri e alzandosi. -Gira al largo.-
Una pergamena le scivolò dal malloppo, ma prima che potesse toccare terra, una mano veloce la recuperò. Una mano bianca quasi come la neve che stava scendendo dal cielo in quel momento. Scorpius tese il foglio a Rose, con un ghigno sulle labbra.
-Hai le mani difettate, Weasley?- scherzò.
-Hai la scopa rotta, Malfoy?- replicò Rose, strappandogli il foglio dalle mani con rabbia.
Il ghigno morì sulle labbra di Scorpius.
-Qualcuno ha mangiato pane e veleno stamattina.-
Il commento di Lucas risuonò lontano alle orecchie di entrambi.
-Hai chiesto scusa ad Alice?- domandò Rose, guardando Scorpius negli occhi.
Il silenzio ostentato che ricevette in cambio fu la peggiore delle risposte.
-Come immaginavo.- disse Rose, freddamente. -Le serpi non chiedono scusa.-
Girò sui tacchi e uscì dall'aula, senza ascoltare le parole di scherno di Lucas. Non fece però nemmeno in tempo a superare la soglia dell'aula, che una stretta al braccio le impedì di proseguire.
-Due settimane fa.- iniziò Scorpius, incurante dell'occhiata incredula di Rose. -Sei stata nella nostra Sala Comune e hai scherzato con me, insieme ad Albus. Due settimane fa, mi hai chiamato per nome per la prima volta da quando ci conosciamo e hai anche detto che saresti stata disposta a fare i compiti con me, oggi.-
Lo sguardo di Rose divenne furioso.
-Ero disposta a fare i compiti con te prima che tu buttassi giù dalla scopa Alice.- ribadì. -E ora ho cambiato idea.-
-Dovevo farlo.- protestò Scorpius. -Ora Lucas mi parla di nuovo, non sono più un emarginato.-
-Tutti ti odiano da quando sei arrivato qui e dopo cinque anni non penso sia cambiato qualcosa.-
L'aveva detto per ferirlo, Rose se ne rendeva conto, ma quando vide gli occhi di Scorpius indursi, quasi si pentì di aver proferito quelle parole.
-Tutti odiano il mio cognome Weasley, è diverso.-
Il suo tono era diventato atono, malinconico.
-Nessuno ha mai provato a conoscermi, a parte...-
-A parte?- domandò Rose, incapace di trattenersi.
-A parte Albus. E te.-
Rose riacquistò la sua espressione incredula, ma riuscì comunque a parlare.
-Noi non saremo mai amici, Scorpius.-
-Il massimo che faremo sarà chiamarci per nome?- sussurrò Scorpius, incurante di Lucas che si avvicinava.
Il giovane Serpeverde si era sporto appena verso di lei e la guardava negli occhi.
-Se volevi una scopa amica, dovevi andare da Dominique.- sibilò Rose, con l'ombra di un sorriso ad ammorbidirle il tono.
Gli angoli della bocca di Scorpius si piegarono verso l'alto.
-Non ho mai avuto un'amica Grifondoro.-
Il modo in cui calcò la parola "amica", provocò un brivido remoto in Rose.
-E cosa ti dice che l'avrai?-
Scorpius fece finta di pensarci su e alzò inavvertitamente lo sguardo verso l'alto. Il solito ghigno ritornò ad animarli il volto.
-Questo.-
Senza più pensare, senza nemmeno riflettere un secondo sulle conseguenze del suo gesto, si allungò verso Rose, annullando la distanza che li sperava con un bacio a fior di labbra. Quando si risollevò, puntò un dito verso l'alto.
-Il vischio è dalla mia parte.-
Rose se ne stava in silenzio, con le guance in fiamme, incapace anche solo di aprire bocca.
Fissò il Serpeverde che se ne andava, senza nemmeno degnare di un'occhiata l'espressione disgustata di Lucas.
Scorpius mi ha baciata.
Riusciva a pensare solo a quello. E al fatto che quel bacio, nonostante tutti i suoi pensieri, non le fosse dispiaciuto. Per niente.
Sollevò lo sguardo sul vischio che, beffardo, svaniva lentamente, dissolvendosi in una nube di piccole luci magiche. Avrebbe preso Albus e gli avrebbe fatto pagare cara quella bravata, con le buone o con le cattive.
Subito dopo l'incontro con Scorpius, però.

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