Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |      
Autore: Luxus99chan    25/04/2014    1 recensioni
Elinor aprì gli occhi, richiudendoli subito per la forte luce.
Sotto di sé, sotto i palmi delle mani sentiva soffice la consistenza dell’erba.
Si mise in ascolto, le orecchie tese al massimo per poter sentire tutto quello che la circondava.
Si sentiva come se si fosse svegliata da un lungo sonno, e avesse ancora gli arti indolenziti, le palpebre pesanti e la testa che girava.
Provò ad aprire di nuovo gli occhi, piano. Dopo qualche secondo riuscì a vedere chiaramente il cielo sopra di sé, grigio, preannuncio di una pioggia imminente.
Elinor poteva sentire il vento sibilare fra i rami spogli degli alberi intorno a lei, e vedeva le foglie ingrigite dall’autunno turbinare in piccoli circoli chiusi d’aria, per poi riposarsi a terra dolcemente dopo qualche metro a volo radente.
Rimase lì, ad occhi aperti, stesa sull’erba, ad osservare il grigio sopra di lei, per qualche minuto, prima di porsi un importante interrogativo:
Chi era Elinor?
Sono tornato con un altra long, con vostra grande gioia, immagino! xD
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1.

  Elinor aprì gli occhi, richiudendoli subito per la forte luce.
Sotto di sé, sotto i palmi delle mani sentiva soffice la consistenza dell’erba.
Si mise in ascolto, le orecchie tese al massimo per poter sentire tutto quello che la circondava.
Si sentiva come se si fosse svegliata da un lungo sonno, e avesse ancora gli arti indolenziti, le palpebre pesanti e la testa che girava.
Provò ad aprire di nuovo gli occhi, piano. Dopo qualche secondo riuscì a vedere chiaramente il cielo sopra di sé, grigio, preannuncio di una pioggia imminente.
Elinor poteva sentire il vento sibilare fra i rami spogli degli alberi intorno a lei, e vedeva le foglie ingrigite dall’autunno turbinare in piccoli circoli chiusi d’aria, per poi riposarsi a terra dolcemente dopo qualche metro a volo radente.
Rimase lì, ad occhi aperti, stesa sull’erba, ad osservare il grigio sopra di lei, per qualche minuto, prima di porsi un importante interrogativo:
Chi era Elinor?
 

Elinor provò a fare mente locale, sondando la sua mente alla ricerca di ricordi, nomi, luoghi, scontrandosi solo contro un piatto muro grigio quanto il cielo sopra di lei.
Un turbinio più forte la fece rabbrividire, convincendola una volta per tutte ad alzarsi. Si tirò su a fatica sui gomiti, continuando a cercare un qualsiasi barlume di coscienza, qualcosa che le facesse dire “Hey, sono Elinor e ho dei ricordi!”
Ma a parte quel nome non ricordava null’altro. Si alzò definitivamente in piedi, guardandosi i vestiti. Indossava una specie maglietta bianca e sotto un paio di pantaloni di una consistenza strana.
Jeans. Sono Jeans.
La parola le esplose all’improvviso nel cervello, come una lampadina che si accende per un secondo prima di spegnersi di nuovo. Fissò per qualche secondo quei Jeans, come le aveva suggerito la voce dentro la sua testa, curiosa. Sapeva cos’erano? Un secondo prima non ne aveva la più pallida idea e un secondo dopo bum. Eccoli lì, come se esistessero da sempre e fossero una cosa ovvia.
Spostò lo sguardo sulle mani, sporche di terra, le unghie spezzate, e sulle braccia, graffiate. Poi si guardò ai piedi, scoprendo così di avere un paio di scarpe dalla foggia strana, di colore verde.
Blazer.
“Oh, di nuovo la voce.” Pensò distrattamente Elinor volgendo lo sguardo altrove, intorno a lei.
Dov’era? A giudicare dai colori delle foglie che adornavano il prato qua e là, doveva essere autunno, così come a giudicare dal colore del cielo e più o meno dalla posizione del sole doveva essere mattino presto, molto presto.
Mosse qualche passo, incerta, scoprendo così almeno di poter camminare.  Tutto intorno a lei era solo una distesa monotona di alberi, foglie, e grigio. Quel grigio annacquato che rende solo depressi.
Cominciò a passeggiare, più che a camminare, lentamente, le braccia lungo i fianchi, lo sguardo che schizzava da una parte all’altra, per cogliere quanti più istanti possibili del bosco.
Sorrise senza volerlo alla vista di uno stupido scoiattolo, e rimase col sorriso fissato in bocca per la mezz’ora seguente, sempre passeggiando e camminando.
Ad un certo punto, poté udire chiaramente il suono di rami spezzati, come se fossero stati a poca distanza da lei. Si bloccò, in piedi, senza neanche pensare ad un eventuale fuga o a nascondersi.
Rimase semplicemente ferma sul posto, in piedi, un espressione seria sul viso, lo sguardo dagli occhi verdi imperturbabile e i capelli corvini che ondeggiavano alla leggera brezza.
Rimase ferma sul posto anche quando i pochi arbusti mezzo spelacchiati che le occludevano la vista si aprirono di scatto, rivelando due figure ammantate, una più alta, una più bassa.
Solo quando una delle due, la più alta, fece per avvicinarsi, si voltò e cominciò a correre.
 
*Nota personale*
Eccoci qua.
Elinor mi stava perseguitando da qualcosa come otto o nove mesi per uscire dalla mia testolina e passare su carta! xD Insomma, in pratica se non si è capito lei non ha la minima idea di chi sia! E chi saranno quei tizi misteriosi che avrà incontrato? è.e se mi conoscete sapete già la risposta <3 xD
Ad ogni modo, avevo intenzione di scrivere una storia un po’ particolare: non so quanti di voi abbiano letto Guerre del mondo emerso di Licia Troisi (ma se non conoscete la Troisi vi ammazzo <3) (?) ma insomma, per farla breve il primo libro è suddiviso come: Un capitolo storia normale, l’altro il passato. Quello dopo, normale, quello dopo ancora passato e così via! In questo modo verrete a conoscenza della storia di Elinor lentamente, ogni due capitoli! :D
Elinor, e in generale un po’ tutta l’idea sulla quale si dipana la storia, prende spunto da Cuore/Veleno/Alba d’Inchiostro, una trilogia scritta da Cornelia Funke che io amo con tutto il mio cuoricino <3 vi consiglio di leggerveli, davvero u.u Elinor lì è il mio personaggio preferito ahahahah chissà perché ahahahah
Ah, e solo solo perché vi voglio un moooondo di bene *nasconde un ascia dietro la schiena* (?) vi vorrei chiedere di scegliere un personaggio qualsiasi di tutto il mondo di Fairy Tail. Uno qualsiasi, tranne Gerard, Natsu, Gray, Laxus, Gajeel e Cobra perché altrimenti rovinate i miei otp <3 e poi sceglierò il migliore, per trovare la controparte maschile... se non si fosse capito io non ne ho la più pallida idea...  ò.ò” più tormentato è, meglio è, sisi u.u
 
 
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
 
 
Il Passato, parte 1.
 
  Il ragazzino che sedeva sotto quell’enorme pesco carico di frutti odiava l’estate.
E’ vero, c’erano le vacanze, non si andava a scuola, potevi fare quello che volevi dalla mattina alla sera.
Ma il caldo.
Se c’era una cosa che il ragazzino odiava, allora era il caldo. Quella calura estiva che ti faceva sudare e ti appiccicava i vestiti addosso e che non bastavano neanche mille docce al giorno per rinfrescarti.
Così, ora sedeva sotto quell’enorme pesco alla ricerca di un po’ di fresco.
Quel giorno non c’era un alito di vento, e la campagna era piena del frinire delle cicale fra gli alberi, come ci si aspettava da una modesta campagna nel pieno della Sicilia: un tripudio di verde, giallo, e azzurro.
Verde le foglie, giallo il grano che si vedeva in lontananza nei campi coltivati, azzurro il cielo limpido, che non si trovava una nuvola manco a pagare oro. Ma in fondo il Sud è il Sud, no?
Fatto sta che almeno tutta quella luce era utile alla lettura.
Il ragazzino in quei giorni d’estate, divorava libri su libri, seduto sotto quell’albero enorme, godendosi l’odore fresco delle pagine appena stampate o quello vissuto dei libri usati.
Capiva bene che non era molto salutare per la vista passare ore su ore a leggere, ma semplicemente non ne poteva fare a meno. Per lui i libri erano come le ali di un uccello. Senza le ali, un uccello non può definirsi tale. E i libri erano il suo modo di... evadere, di rifugiarsi per ore e ore in mondi tutti suoi, dove poteva combattere fianco a fianco con i suoi eroi preferiti o viaggiare con le sue eroine preferite.
Erano il suo modo di sentirsi vivo in quella parte di mondo che non offriva granché in quanto a svago.
I libri erano la sua vita.
E il suo sogno più grande era entrarvi.
 
 
*Nota personale*
Si, è indecentemente corto, ma questi ve li potete aspettare così, almeno per l’inizio. Quando entrerò nel vivo poi saranno mini poemi epici fufu e.e
Ad ogni modo, è ovvio che il prossimo capitolo si ritorna da Elinor, in piena fuga rocambolesca in pieno stile anni 70’ con i suoi gangster a New York e Chicago! (?) Ok, questa non so da dove mi sia uscita, lo ammetto u.u”
Chiudo qui, che poi vi annoio e poi voglio pubblicare <3 Al prossimo capitolo, un bacione grande quanto il pesco in campagna mia!^^ (Si, perché c’è veramente xD)
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Luxus99chan