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Autore: Silvi_MeiTerumi    25/04/2014    0 recensioni
Hanna è una ragazza di solo diciasette anni che deve far fronte ai problemi che il lavoro della madre le presenta.
Coinvolta in un' avventura piena di bugie e dichiarazioni, Hanna deve superare tutto in modo astuto con l'inganno.
-Mi hai mentito? Per tutto questo tempo? -
-Sono stata costretta, ma io ti amo, per davvero, non è una bugia -
Genere: Mistero, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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LIES BETWEEN US
 

 
 
Ho imparato già  ad amarti
 senza più riserva alcuna.
Senza riserva- Annalisa
 
 

Lo studio di  John Douglas, al centro di Londra non era mai sembrato così grande ad Hanna da fuori, non aveva mai avuto l’occasione di entrarci nonostante la madre lavorasse lì da ben dieci anni.
Amanda Marin era una donna di quarant’anni, vestiva firmata con gli occhiali scuri sempre sul naso, carattere forte e cattivo. La definiva così Hanna, sua madre era cattiva, il suo lavoro lo richiedeva, era la risposta che la donna le dava.
Eh sì, perché essere un paparazzo era difficile, e si doveva avere mano per ricavare le informazioni dalle star. Bisognava essere determinati e mai arrendersi.
Ma Hanna si era domandata un centinaio di volte il perché lei si trovasse li, a camminare per quei corridoi precisamente puliti con lo sguardo dei presenti addosso che la osservavano incuriositi.
-Hanna, su con lo sguardo- la richiamò la madre fissando fiera davanti a sé.
Bussò a una porta di mogano e dopo esserci entrate un uomo anziano stava tranquillamente leggendo un giornale, che venne chiuso di colpo quando si accorse delle due.
-Amanda! – la salutò, andandola ad abbracciare –e tu devi essere sua figlia, Hanna – ripeté lo stesso gesto, al quale lei ricambiò imbarazzata.
Si allontanò per prendere dei fogli dentro un armadio grigio e si poggiò sulla sedia di pelle facendole accomodare.
-Allora, credo che tu ti sia domandata del perché ti ho richiesta qui – disse sorridendo alla ragazza sconcertata, ad Hanna quell’uomo non piaceva.
Annuì leggermente – Tu sei giovane, e devo dire una bella ragazza – si complimentò – e sei perfetta per aiutarci a concludere un articolo su una band – spiegò.
-Cosa? Io non voglio diventare un ‘paparazzo’- mimò con le dita la giovane che prima di finire la madre interruppe – Credo che Hanna sia perfetta, quei ragazzi hanno la stessa età, si fideranno facilmente di lei – dichiarò guardandola con rimprovero.
-Perfetto! Allora si inizia, partirai domani mattina per la Australia –
Quelle furono le ultime parole che Hanna sentì prima di ritrovarsi spedita verso la terra dei koala.
 
Pov. Hanna
 
Il viaggio mi ha scombussolato, la differenza d’orario è stata devastante. E qui il clima è troppo caldo, pensavo ci sarebbe stata un po’ d’aria fresca, ma sbagliavo.
Quelle ore di viaggio mi avevano fatto riflettere e mamma mi aveva solo mandato un misero messaggio.
 
‘Fai quello che abbiamo programmato e finirà presto. Le prossime indicazione le avrai a breve.’
 
Nemmeno un misero ‘ciao’, no, sua madre puntava alla fama, voleva essere la migliore.
Ripresi a camminare ma ormai stavo vagando per l’immenso aeroporto in cerca di un certo Dan da una buona mezz’ora,  Dan è l’uomo che si occupa di curare il guardaroba dei ragazzi, che avrei dovuto ‘spiare’ lungo la mia permanenza qui.
Trasportai la mia valigia blu fino all’uscita del gate, prima che uno strambo tipo mi prendesse per le spalle e mi abbracciò calorosamente.
-Tu sei Hanna – confermò dopo avermi guardata – io sono Dan- si prensentò tendendomi la mano.
Ridacchiai nervosa, non mi sentivo a mio agio, come avrei fatto a mentire?
-Allora? – lo guardai spaesata, non avevo ascoltato niente e il panico mi colse di sorpresa.
-Ti piacciono i ragazzi? – domandò ancora. Annuì e cercai di mascherare il mio imbarazzo.
Per tutto il viaggio in macchina Dan mi raccontò cosa avrei dovuto fare, infatti per la mia nuova missione ( come l’aveva definita mamma) avrei dovuto fingermi l’aiutante di Dan appunto, dovevo dare l’impressione di sapere qualcosa di moda. Grande guaio, io non sapevo nulla in quel campo.
-Scommetto che i ragazzi saranno felici d’avere una giovane ragazza con loro, sono dei tipi apposto – disse parcheggiando davanti a una graziosa villa.
Scommessi che i miei occhi sbrilluccicarono e quando il campanello venne suonato e la porta aperta il fiato mi si smorzò in gola. Quella villa era grandiosa, l’odore di pesca mi invase le narici e curiosa mi guardai intorno.
-Ragazzi! – chiamò Dan a gran voce, e sentì dei passi pesanti farsi sempre più vicini.
La casa non era niente in confronto a quei quattro ragazzi di fronte a me, entrambi molto alti e sorridenti.
-Ciao – mi salutarono in coro, risposi semplicemente con un timido accenno di mano.
-Io sono Calum- un ragazzo dalla carnagione mulatta mi si avvicinò e dopo avermi teso la mano mi sorrise. Mi pareva di origini asiatiche, i capelli neri e gli occhi scusa lo facevano somigliare ancora a un bambino, la sua faccia ancora innocente mi fece tirare le labbra all’insù.
-Michael – si fece avanti il ragazzo dai capelli neri con delle sfumature rosse, vestito con una camicia a quadri rossa che faceva risaltare i capelli ancora di più. Gli occhi chiari e le labbra carnose.
-E io sono Ashton, ma chiamami Ash- solare, pensai appena si presentò, così come Calum aveva l’aria di un bambino, i capelli ricci e gli occhi verdi, mi guardò come si guarda un sacchetto di caramelle – mi stai già simpatica – esordì e non potei fare a meno di ridere.
-Luke, non ti presenti? – chiese Dan.
Guardai dietro Ash e un ragazzo misterioso dai capelli biondi tirati in una cresta mi si avvicinò.
-A quanto avrai capito io sono Luke – mi mancò il respirò quando i miei occhi incontrarono i suoi azzurri, deglutì e come con gli altri gli strinsi la mano.
Il pearcing al labbro lo faceva sembrare così tremendamente vissuto. E le sua labbra non sorrisero, se ne stavano piatte. Gli stavo già antipatica?
-Voi sapete già chi sono, Hanna Marin -
Che il gioco abbia inizio.

 
Ciao a tutti!
Questa idea mi è venuta in mente stamattina mentre facevo grammatica, non so come ma eccomi qui. Allora i compiti a volte ti fanno venire delle idee :’)
Come avrete capito i nostri ragazzi qui sono già famosi,e abbiamo una ragazza che dovrà affrontarli mentendogli. Povera Hanna. :(
Spero che questa storia vi appassioni e ringrazio chi passerà di qua e la leggerà :)
Mi fa sempre piacere leggere cosa pensate di quel che scrivo :)
Alla prossima :)
NeneHoran xxx

  
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