CAPITOLO 3
“Ai miei amici.
Alle persone che mi amano
e che mi hanno amato davvero.
Non siamo fatti per stare da soli
ma nemmeno per stare con chiunque .”
Alle persone che mi amano
e che mi hanno amato davvero.
Non siamo fatti per stare da soli
ma nemmeno per stare con chiunque .”
- Facciamo la web ? -
Dolore, felicità, tristezza.
- Non ti stanchi mai ? -
- No -
Tristezza, e il cuore fa male.
- Facciamo basta ? -
- Basta cioè questa volta e basta? -
- Basta cioè basta -
- Va bene -
Era finita così .
- E’ finita con Fra -
Elisa mi guardò un po’ sconcertata e arricciò i lunghi capelli biondi .
- Così drasticamente ? - Mi scrutava, aspettando che tirassi tutto fuori, che il vulcano che era in me scoppiasse e le dicesse tutto, cosa che succedeva quando ero arrabbiata e felice, ma ero semplicemente triste - E a te va bene ? -
Ho fatto tutto io lo sai . L’ho lasciato andare e io sono rimasta indietro . Ci stavo solo male.
- Era la cosa migliore no ? -
Elena fa sempre la cosa migliore; non sbaglia con le persone.
Non posso permettermi di sbagliare, non posso permettere che qualcun altro mi lasci, che qualcuno mi odi.
- Non ha neanche provato a trattenermi .
Volevo che lo facesse, volevo che mi dicesse che ero importante per lui e che non avrebbe accettato nessuna scusa . Ero anche io un gioco -
- Elena . Lo so dirai che sono una stronza, visto che ora sto con la persona che amo e che quindi non posso capire ciò che provi; ma io lo so quanto ci tieni. Il problema è che lui ha già la sua vita a 500 km di distanza da te -
Era bella Elisa, coi capelli castano chiaro, che adesso secondo le mode erano diventati biondi e marroni. Con la risata facile e il suo voler dire sempre la verità . Eppure riusciva sempre a non ferire nessuno.
Ero sempre stata attaccata a lei, era come una sorella.
Dall’altra parte c’era Valeria, capelli corti e neri, occhi grandi e puri.
Lei non chiedeva mai niente, ma dava tutto ciò che poteva. Intelligente, sveglia, ma soprattutto buona, anche se a volte un po’ acida.
- E’ finita con Fra -
E questa volta ero tranquilla. Glielo dissi come un dato di fatto, senza rendermi conto che non lo avevo ancora assimilato del tutto.
- No , no . Io questo non lo accetto .- Mi guardava come se volesse uccidermi, come se non mi capisse. -Allora Ele al diavolo i giramenti di testa. Perché per ogni piccola cosa dovete farvi tutte queste pippe mentali? Santo Cielo ! Stavi bene quando parlavi con lui ! Eri felice . Ti faceva stare bene . Perché dovresti rinunciare a tutto questo? -
Senza rendermi conto che neanche io l’avevo accettato.
- Non ci stavo bene -
- Ne sei sicura ? -
- Sì -
- Allora va bene -
Con Valeria era più difficile ; sarebbe stata dalla mia parte qualsiasi decisione avrei preso, ma non ne sarebbe stata per forza d’accordo. Si fidava di ciò che dicevo - ma raramente guardava dietro le parole, solo per controllare che stessi bene- ma non di ciò che facevo.
Dire che pensai poco quel giorno è un eufemismo .
Ma la notte arriva in fretta e i pensieri scompaiono con lei .