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Autore: Emiam    25/04/2014    1 recensioni
Dal testo:
E chi se ne fregava delle prese in giro,degli insulti,dei "Alanna hai 17 anni e vai dietro a cinque inglesi che non sanno nemmeno che esisti" o dei "Il tuo Liam ha ben altro da pensare che forse c'è qualcuno nel mondo che lo ama,mettiti l'anima in pace e cresci"?.Ma se c'era una cosa che avevo imparato in quegli anni era che dovevo lottare per i miei sogni. Dovevo ascoltare il mio cuore
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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                                                               Listen your heart


-Driiin- suonò la sbeglia,erano le 7:30 di mattino e io avevo un sonno bestiale a causa della notte passata in bianco a pensare a questo giorno.Allungai una mano e spensi quell'orrendo suono infernale e mi stiracchiai nel letto ancora mezza addormentata.Aprii gli occhi e mi girai verso il calendario.La data di oggi era evidenziata con un pennarello rosso circondata da cuori e esclamazioni.Il tempo di mettere in funzione le rotelle del cervello e alzai la schiena di botto. -Oddio- riuscii a dire in stato di catalessi più totale.
Mi catapultai giù dal letto cercando di non ammazzarmi tra le coperte intrecciate alle mie gambe,e scesi le scale di fretta e fuori. -Mamma!Mamma!- gridai andando in cucina.Mia madre era davanti ai fornelli intenta a preparare un caffè con ancora la camicia da notte addosso. -Mamma  ti ricordi che giorno è oggi?!- dissi in preda a una crisi isterica verso la donna dai capelli rossi.Bruffò -Purtroppo me lo ricordo,è da quasi due mesi che me lo ricordi.Oggi è il giorno in cui "Oh mio Dio vedrò i miei ragazzi!Non mi sembra vero!"- roteò gli occhi ripetendo quello che avevo detto per mesi interi.Ed era vero,oggi io,Alanna avrei visto per la prima volta i miei idoli non attraverso uno schermo,ma dal vivo.Sorrisi sinceramente pensandoci.Non poteva essere vero,avevo aspettato così tanto e il magnifico giorno era arrivato. -Invece di stare li impalata vatti a preparare che tra un po arriva tua zia a prenderti.- annuii e andai a farmi una doccia.Mi cacciai il pigiama e mi infilai nel box aprendo l'acqua calda.Il fluido mi percorse tutto il corpo facendomi rilassare.Appoggiandomi alle piastrelle bianche sognai ad occhi aperti cosa sarebbe successo quella sera.Urla,pianti,mani alzate,sorrisi,canti,risate.

E chi se ne fregava delle prese in giro,degli insulti,dei "Alanna hai 17 anni e vai dietro a cinque inglesi che non sanno nemmeno che esisti" o dei "Il tuo Liam ha ben altro da pensare che forse c'è qualcuno nel mondo che lo ama,mettiti l'anima in pace e cresci"?.Ma se c'era una cosa che avevo imparato in quegli anni era che dovevo lottare per i miei sogni. Dovevo ascoltare il mio cuore come mi diceva sempre la mia cara nonna Abby.Anche sul punto di morte me l aveva ripetuto con tutto il fiato che aveva nei polmoni -Ricordati di ascoltare sempre il tuo cuore tesoro.Ama tutto quello che ti fa stare bene e non fermarti davanti alle difficoltà-. Ed era come se avesse letto nel futuro.Dopo la sua morte,mi sentivo così sola e triste.Continuavo a piangere e a rimanere chiusa in casa senza fare niente fino a quando non avevo sentito quelle voci.Una mattina di primavera,davanti casa mia passò uno dei soliti camioncini con gli amplificatori sul tettuccio che trasmetteva le canzoni più scaricate su iTunes.Venni svegliata da quella canzone ritmata e piena di energia intonata da delle voci maschili a dir poco angeliche.Per settimane non feci altro che cercare quella canzone che centrava qualcosa con la parola "beautiful".Finalmente,quando la trovai,mi sentii strana vedendo il video.Si chiamava "What makes you beautiful" e la cantavano cinque ragazzini appena usciti da X Factor UK.Imparai a memoria ogni frase,ogni parola di quel testo e nella mente avevo quei visini da ragazzi puliti e spensierati.Cercai nei cassetti del mio comodino dove ero sicura ci fosse un poster in una delle innumerevoli riviste di Gossip.Sfogliai una rivista di cui non ricordo il nome e trovai quella foto.Non erano tutti insieme,ce n era solo uno di loro.Un ragazzino con la voglia sul collo,dai capelli ricciolini,un po biondi che sorrideva con le sue labbra rosa e i suoi occhi color nocciola.In questo caso non è esagerato dire che un'immagine mi aveva cambiato la vita radicalmente.Al lato del cartoncino sottile c'era un nome.Liam Payne.Non è da stupirsi se scrissi quel nome su tutti i siti internet possibili e immaginabili.E mentre il mio pc e il mio cellulare si riempivano di sue foto,il mio umore iniziava a tornare quello di una volta.In poco tempo mi resi conto di essere stata fottuta da quell'inglese di Wolverhampton e anche dai suoi compagni di band.Gli One Direction.

Sono passati tre anni da quel periodo e ogni giorno,ogni momento,ogni istante,non riuscivo a smettere di pensare a lui e al suo sorriso.Ovviamente il liceo mi distraeva,io ero cresciuta e non stavo sempre in casa.Uscivo,mi divertivo,ma la mia mente aveva sempre un punto fisso e uno scopo ben preciso.Ringraziare colui che mi aveva fatto stare bene.
-Alanna!Tua zia è arrivata,muoviti!- strillò da dietro la porta mia mamma.Interruppi il getto e andai velocemente in camera mia a vestirmi.Asciugai i capelli nel modo più veloce possibile e recuperai la borsa con le mie cose.Tornai al piano terra dove zia Lisa parlava tranquillamente con mia madre che sicuramente le stava chiedendo scusa di essere stata costrerra,ovviamente da me,ad accompagnarmi.Infatti lei rispose -Non preoccuparti Sara,è un piacere per me e poi devo andare a Milano anche io per faccende di lavoro.Stai tranquilla.- Adoravo la zia,era così buona e gentile,ero felice di aver preso da lei. -Ciao zia!- la salutai abbracciandola.
-Allora?Sei pronta per i mitici One Direction!?- scherzò alzando le mani in aria.A volte mi chiedevo se davvero avesse 45 anni. -Più che pronta zia,grazie ancora- mi spettinò i capelli e mi fece cenno di mettere le valige gia sistemate all'inglesso nel bagagliaio della macchina. 
-Mi raccomando tesoro,non far impazzire la zia e comportati bene.- mi salutò dandomi un bacio sulla fronte. 
-Ci divertiremo da morire,e poi a Milano ci sono tante cose belle da fare- intervenne la mora facendomi l'occhilino.
Salimmo in macchina e partimmo verso l'aereoporto.



-Wow zia,questo albergo è fantastico- constatai osservando la nostra stanza. -Solo il meglio per la mia adorata nipotina-.Sistemammo le nostre cose e mi buttai sul letto guardando il soffitto,lei si stese vicino a me. -Uhm,sono interessanti le crepe nel muro non trovi?- rise prendendomi in giro,non le risposi ne risi. -Pensi a lui?-. Lui,si,e come potevo non farlo! -Si,pensi a lui- sospirò prima di zittirsi del tutto per un ora sana lasciandomi pensare silenziosamente.
Lo avevo visto crescere insieme agli altri.Cambiare taglio di capelli,farsi dei fantastici tatuaggi,soffrire per amore,ridere durante i concerti,provare un nuovo look.E anche lui,a suo modo mi aveva visto crescere e mi aveva aiutato meglio di chiunque altro.E se non fosse stato per lui,per loro,non saprei cosa sarei adesso.Magari chiusa in un clinica psichiatrica a prendere antidepressivi o cose del genere.Invece ero lì,in ottima salute con un sogno e qualcuno da amare,che mi faceva stare bene.Proprio così,lui mi faceva stare bene,lui sorrideva e io sorridevo,lui soffriva e io soffrivo.Come una reazione a catena.Ed ero arrivata alla conclusione che lui era la mano e io l occhio.Se la mano si faceva male,l occhio piangeva.Ma se l occhio piangeva,la mano asciugava.Così era,così è e così sarà.Sempre e comunque,anche alla fine di questa magia,lui ci sarà sempre per me.
-Tesoro,odio interrompere i tuoi pensieri ma forse è meglio se iniziamo ad andare- mi risvegliò zia Lisa con fare affettuoso e calmo.L e diedi ragione e afferrando la borsa e il cellulare,uscimmo dall albergo.La città era praticamente bloccata.Inutili dire che non potemmo prendere nemmeno un taxi perchè c'era un ingorgo stradale non poco indifferente.
Dopo un bel pò arrivammo davanti all'immenso stadio circondato da ragazze di ogni età.Per fortuna mia zia aveva un po di conoscenze lì e perciò entrammo senza troppi problemi.Dentro il palco era già montato e c'erano dei gruppetti di persone sparse un po dovunque.Mi girò la testa guardando tutte quelle gradinate circolari,ma la mia accompagnatrice mi prese per il polso e mi trascinò con lei.Stavo per chiedergli dove stessimo andando,ma lei mi precedette -Se passiamo da qui,arriviamo prima ai nostri posti- mi informo mentre entravamo in una specie di tunnel sotterraneo.Da lontano udimmo dei passi accellerati e ci apparsero davanti degli omoni vestiti di nero con dei cartellini appesi al collo tutti intorno a un altro uomo altrettano grosso,ma visibilmente più giovane che indossava un capuccio e degli occhiali da sole,nonostante non facesse nè caldo,nè ci fosse troppo sole.Fissai quelli che si stavano avvicinando con passo nervoso e frettoloso e non mi resi conto di sbattere la spalla contro la figura più piccola del gruppo.Entrambi ci fermammo e ci fissammo per pochissimi secondi.
-Aspetta un attimo- pensai nella mia testa.Guardai meglio quei tratti e mi venne un colpo quando quel ragazzo mi sorrise lievemente.-Non è possibile- mi dissi immobile  davanti a lui.Come poter non riconoscere quel sorriso che mi aveva praticamente salvato l'esistenza?.Quegli essere grossi gli strattonarono il braccio per fargli proseguire il percorso e io sentii mia zia chiamarmi. -Alanna che ti prende,dai muoviti- disse qualche metro lontano da me. -Arrivo zia- riuscii a balbettare.
Lui venne portato via da quelli che erano di sicuro le sue guardi del corpo e Lisa mi tirò dal polso.

-Ciao Italia- parlò tutto sorridente Niall nel microfono,con una pronuncia da perfetto italiano scatenando l'entusiasmo dell'intero stadio.Tutti gli altri salutavano il pubblico e le ragazzine quasi si strappavano i capelli.Stranamente io ero abbastanza calma,ovviamente super eccitata,ma calma.Erano così strani dal vivo,in senso buono ovviamente.Lui saltava e rideva sul palco,mandando baci a destra e a manca con il suo solito sorriso sincero ed emozionato. -Carino il tuo Liam eh- mi diede una gomitata sul braccio,mentre si divertiva come una perfetta adolescente. -Perfetto- mi lasciai dire,guardandolo avvicinarsi alla parte in cui erano i nostri posti.Tratenni il fiato nel momento in cui i suoi occhi agganciarono i miei per un minuto interminabile. -Sbaglio o ti guarda Aly?- gridò per sovrastare gli urli delle ragazze.Lo osservai distogliere lo sguardo ed avvicinarsi a Zayn iniziando a parlare con lui comodamente come se fossero a casa loro.Si abbracciarono e il concerto proseguì liscio come l'olio tra i nostri sguardi che ogni tanto si incrociavano e i suoi sorrisi che mi facevano sobbalzare il cuore.

-E' stato uno sballo cara nipotina- disse tutta euforica mentre aspettavamo che la folla diminuisse per uscire con tranquillità.Risi divertita dei suoi commenti a dirl poco giovanili e sospirai tra me e me.Quel momento magico era finito troppo presto.Era notte inoltrata ma la stanchezza non si sentiva per niente,colpa dell'eccitazione che mi scorreva pure nelle vene.

Chi avrebbe mai detto che mentre me ne stavo tranquillamente seduta su quello spalto,qualcuno mi cercava.




ANGOLO ME:ok non mi sembra vero di star riscrivendo la mia prima ff qui su efp.Spero che il primo capitolo vi piaccia e che lo seguirete nel tempo.Voglio informarvi che presto pubblichero una OS e un'altra mia ff sui 1D ovviamente rivisitata e riscritta.Baci e grazie a chi leggerà la mia storia<3
  
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