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Autore: Rain e Ren    18/07/2008    4 recensioni
Lui è un’Alchimista! Lui non crede in Dio, sarebbe contro la sua natura.
Lui è un’Alchimista! Se così non fosse, allora potrebbe credere a Dio. Ma la sua strada l’ha scelta, ed ella non gli permette questo lusso.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric, Winry Rockbell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One-Shot molto molto triste che mi è venuta in mente in un momento no.
Ma il finale sarà…





Dio


È notte fonda. La Luna illumina quel luogo desolato e crudele con il suo pallido chiarore. I pezzi di marmo sparsi alla rinfusa su tutta l’erba luccicano di una luce sinistra ma al contempo rassicurante; le scritte brillano, e sembra quasi che i fantasmi i cui nomi sono incisi su quei pezzi di roccia, si sveglino dal loro sonno eterno.
In quello spettacolo lugubre, la figura alta e slanciata di un ragazzo spicca in maniera quasi innaturale. I capelli stretti in una morsa, la camicia che sventola a causa della leggera brezza; nelle mani un mazzo di gigli bianchi. Serra gli occhi e poi depone i fiori sulla lapide davanti a se. Riapre gli occhi e posa lo sguardo su quello della donna rappresentato nella foto incastonata nella pietra. Guarda quel volto famigliare che ancor oggi gli manca.
Trisha Elric.
Così recita la tomba davanti a lui: la tomba di sua madre.
Vuole andarsene, ma sa che non può farlo. Non ora che finalmente ha la possibilità di parlarle, anche se probabilmente lei non risponderà. Chiude nuovamente gli occhi e rivede ancora una volta quelli della madre: dolci, materni, severi quanto serviva. E li ricorda quando il velo opaco della morte e del dolore li ha offuscati. Allora ha sentito le lacrime premere per uscire, ma le ha represse…ora no. Ora lascia che queste scorrano libere e cristalline lungo le sue guance. Non cerca di fermarle, d’ora in poi ha deciso che non lo farà più.
E la sua mente comincia a scorrere indietro nel tempo. La sua memoria torna a quando la loro avventura ha avuto inizio; rammenta i volti delle persone care che gli sono state sempre vicine, rammenta i volti dei nemici che hanno cercato di togliergli la vita. E rammenta anche le parole che tutti loro, amici e nemici, hanno pronunciato allora.
“ Le persone non sono oggetti! Vuoi mettere in dubbio l'opera di Dio?”
Ricorda le parole che Rose pronunciò al loro primo incontro.
Dio. Dio. Dio. Dio.
Ha sentito questa parola uscire dalle labbra di quella ragazza e da quelle di altre centinaia di persone. Loro ci credevano davvero in un’entità superiore che è in grado di fare ciò che all’uomo sarà sempre impossibile. E probabilmente ci credono ancora. Lui no. Lui ha sempre rifiutato questa cosa, come molti altri prima di lui.
Lui è un’Alchimista!
Lui non crede in Dio, sarebbe contro la sua natura e…e vorrebbe dire che quello che lui e suo fratello hanno fatto, l’hanno fatto solo per poter dimostrare che Dio non esiste. Ma sa bene che non è così. L’hanno fatto per poter rivedere ancora una volta il sorriso della madre, e probabilmente, anche per egoismo. Per dimostrare che loro potevano riuscire in quello che agli altri è sempre stato impossibile.
Ma hanno pagato!
Hanno pagato caro per il loro egoismo. Gli sono stati sottratti i loro corpi originali, ma forse, questo è stato il prezzo minore. No. Questo è stato il prezzo minore.
Il dolore è lo scambio equivalente delle cose amate!
Ed è vero. E non c’è mai stato altro di più vero nella sua vita da quel maledetto giorno.
Il giorno in cui ha voluto paragonarsi agli Dei.
Il giorno in cui ha voluto violare il territorio di Dio o chi per lui.
Eppure, nonostante si sia avvicinato allo stato di un Dio più di chiunque altro, continua a non credere nella sua esistenza.
Lui è un’Alchimista!
Se così non fosse, allora potrebbe credere a Dio. Ma la sua strada l’ha scelta, ed ella non gli permette questo lusso. Gia, un lusso. Perché sarebbe facile, dopo aver sbagliato e pagato, dire che lui non è Dio e che quindi certe cose non gli sono concesse. Ora però non si pente della sua scelta anzi, ne è orgoglioso e fiero. E infondo al cuore, sa bene che non è per il fatto di essere un’Alchimista che continua a ripetere che Dio non esiste, ma per il semplice fatto che dopo quello che ha vissuto, per lui sarebbe impossibile ammettere una cosa simile.
L’Essere supremo fonte di Bontà e Giustizia!
Ma che Giustizia e Bontà ci sono nel togliere a due bambini di 9 e 10 anni l’unica figura d’appiglio? Che Giustizia c’è nel privare due bambini della propria madre?
Nessuna! È questa la conclusione che lui ha tratto dagli esempi della sua vita. Una vita fatta di dolore e rimpianti, per il semplice fatto che s’è scelto da solo la propria strada. Ha scelto da solo, e da solo ha sbagliato e pagato le sue colpe.

Una figura si avvicina piano al ragazzo e gli cinge la vita con le braccia, per poi affondare il viso nella sua schiena. Lui prende le sue mani che l’avvolgono e le stringe nelle proprie.
“ Di nuovo qui, Ed?” gli chiede piano.
“ Winry…perché sei venuta qui?” lei sorride contro la sua schiena.
“ Sapevo che questa notte, anni fa, qualcosa è avvenuto. E sapevo anche che questa notte, i fantasmi del passato sarebbero tornati. Volevo solo starti vicino.” Risponde sorridendo.
“ Grazie…” un solo sussurro e poi regna nuovamente il silenzio.
Lui guarda ancora una volta la lapide e poi sorride anch’egli. Porta la ragazza che lo stringe davanti a se e le posa un delicato bacio a fior di labbra. Poi, lentamente, la sua mano va ad appoggiarsi sul ventre leggermente rigonfio della giovane per accarezzarlo. Lei arrossisce come una bambina e la sua mano raggiunge quella dal marito. Due fedi brillano nel buio. Si abbracciano silenziosamente.
“ Ed…è ora di tornare.” Gli dice dolcemente staccandosi.
“ Hai ragione. È ora di tornare…” non finisce la frase, ma lei comprende lo stesso; e sorride nel buio, sapendo quanto lui soffra ancora a causa di quella colpa, di cui porterà per sempre il peso. Lo prende per mano e lo conduce sulla via del ritorno.
Lui si volta ancora una volta indietro perché sa benissimo che se ora se ne va, questa sarà la sua risposta definitiva. Dopo un attimo di esitazione, scuote la testa e segue la strada che la moglie gli ha indicato.
No. Non tornerà sui suoi passi. Andrà avanti sempre e comunque. Anche perché, ora più che mai ne è convinto: Dio non esiste se non nei sogni dei bambini, e nella mente degli sciocchi che non sanno dare un perché al dolore che le loro scelte provoca!



Lo so, forse non ha molto senso, ma mi piaceva qus'idea di Ed sulla tomba della madre che ripensa al passato e poi l'arrivo di Winry...
   
 
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