Capitolo
2 – Compagni di Stanza
L’arrivo
dinnanzi al maestoso edificio lascia la ragazza un po’ perplessa. In fondo
lei è nuova di quelle parti e non conosceva nessuno. Il suo carattere
timido non le consentiva di fare molte amicizie soprattutto per via della sua
doppia personalità poco gradita in passato.
Si gira
intorno alla ricerca di qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere quando
la sua attenzione ricade un una porche nera appena
arrivata. Più che altro si interessa a chi scende dalla
macchina. Un bellissimo ragazzo alto e moro con un fisico perfetto seguito a
ruota da un ragazzo alto e slanciato con i capelli rossi. Dietro di loro
c’è un moro con dei strani simboli sulla
faccia e una ragazza moretta tutta pimpante. I quattro ragazzi senza proferire
parola si allontanarono verso i tabelloni dei corsi esposti mentre Sakura
continua a guardare il moro incuriosita.
- certo
che come primo incontro del mattino non è niente male – penso tra
se e se – però adesso è meglio guardare gli orari
altrimenti rischio di fare tardi il primo giorno.
Si
avvicina al tabellone e cerca di leggere qualcosa ma è molto difficile
vista la calca che si è creata. Dopo buoni dieci minuti i spintoni riesce a creare un varco e passa tra la folla.
Rimane un po’ interdetta. Sul cartellone c’è scritto che la
prima lezione salta in quanto dovevano essere assegnate le camere agli studenti
e che quindi c’era una riunione al salone centrale dove i ragazzi davano
il nominativo al vice-preside e gli venivano date le chiavi.
Naturalmente,
per essere stata tre ore a spingere per arrivare al cartellone, arrivata alla
sala centrale c’è una fila di due chilometri dove non si vede
neanche l’inizio.
- ma
porca paletta, lo sapevo che sarebbe finita così –
bisbigliò la ragazza quando all’improvviso qualcuno la
superò.
- ehi
tu che fai?Vedi di rispettare la fila come tutti. Non sei mica il figlio della
gallina bianca?
-
uh?Hai forse detto qualcosa? – asserì il ragazzo con non curanza.
- certo,
ti stavo proprio dicendo che… - ma la frase le morì in bocca.
Il
ragazzo si era voltato e l’aveva letteralmente stregata con i suoi occhi
turchesi. Abbinati poi a quei meravigliosi capelli oro il tutto era perfetto.
-
allora cosa vuoi? – ribadì il biondo.
- ehi
nee-chan la finisci di attaccare briga appena arrivati?In fondo la ragazza ha
ragione, hai saltato la fila quindi torna dietro – sbuffò una
ragazza mora.
- Myaka
per cortesia fatti i fatti tuoi – l’ultima parola prima di avanzare
la sua scalata verso l’inizio della fila.
- ma
che maleducato – sbottò la rosa.
- oh ti
prego non giudicarlo male, stamattina gli girano storte. Per favore cerca di
perdonarlo. Sayounara. – disse la mora facendo un breve inchino per poi
dileguarsi verso il fratello.
- bene,
una cosa positiva accoppiata ad una negativa – pensò –
bisogna pur bilanciare le cose. Uffa sono stufa di aspettare ma mi tocca.
Dopo
circa mezz’ora arrivò finalmente il turno della ragazza che felice
pensava in continuazione con chi sarebbe capitata in stanza. Sperava di essere
con una ragazza simpatica e di legare subito.
- mi
dica il suo nome prego – affermò in tono serio il vice-preside.
- s-si,
il mio nome è Haruno Sakura. – disse timidamente la ragazza.
- mmm, Haruno, Haruno. Eccoti qui. Bene, stanza 304, sa dove
si trova? – chiese in tono cordiale l’uomo.
-
veramente no – ammise in tono dispiaciuto.
-
allora deve sapere che il college è diviso in zona est e ovest. Lei
è capitata nell’est al secondo piano – asserì –
ecco le chiavi.
- la
ringrazio davvero – disse prendendo le chiavi della sua camera –
arrivederci.
Fece un
leggero inchino e si avviò verso l’ala est del college. Era
impaziente di conoscere la sua compagna di stanza, di
sapere tutto di lei e di farle sapere tutto di lei stessa. Canticchiava
tranquillamente per la strada quando alla fine arrivò a destinazione.
Attraversa l’enorme arco di entrata e sale le scale fino a cercare la sua
camera. Ed ecco che la vede, la stanza 304. Sente dei
rumori provenire dall’interno e quindi capisce subito che la sua
inquilina è già dentro. Apre la porta con sicurezza e lancia un
saluto che può tranquillamente rompere i vetri delle Tween
Towers.
- ciao
piacere di conoscerti – affermò tranquilla – io sono…
- non riuscì a terminare la frase troppo lo stupore di quel momento!
- oh ma
che fortuna, sono in camera con te. Che destino infame – asserì il
biondo.
- m-ma
perché sono in camera con te?cos’è uno scherzo? –
disse in preda ad una crisi.
-
magari. Non sai come vorrei che fosse uno scherzo, ma è la
realtà.
- ma
scusa non dovremmo stare ragazze con ragazze?A meno che tu non sei un
travestito.
- se
vuoi provare che sono uomo basta chiedere – disse accennando uno sguardo
malizioso che fece arrossire le rosa – comunque
non sei in un collegio femminile, qui vanno che coppie miste.
- che
bella notizia, davvero. Vabbeh mi devo rassegnare, meglio che sistemi le mie
cose.
- che
visto che siamo conviventi stabiliamo un paio di regole.
- sei
capace a formulare delle regole?Non pensavo che i trogloditi ne fossero capaci.
- non
rispondo alle tue provocazioni. Piuttosto sappi che io rientro quando voglio e
che non ti devo tener conto di ciò che faccio qui.
- in
che senso di ciò che fai qui?Se devi fare delle riunioni con la tua
combriccola non le fai di certo qui.
- mi
riferivo al fatto che forse qualche volta potrei avere compagnia.
- ma
sei scemo??Ho il letto di fianco a te come puoi…
-
affari miei, pensa ai tuoi! – sbottò il biondo continuando a
sistemare le valigie.
- non
ti conosco ma già mi stai sulle palle – disse agitando il pugno
– e quindi la stessa regola vale per te caro mio.
- mtf. Di questo non mi preoccupo, tanto non porterai mai
nessuno qui.
- cosa
vorresti insinuare, che non posso abbordare qualcuno?
-
esatto. – affermò vittorioso.
- grrr. Guarda lasciamo perdere se no commetto un omicidio
appena arrivata. – disse prendendo lo zaino e avviandosi verso la porta
aprendola – approposito, almeno il tuo nome si può sapere
convivente?
- se ci
tieni. Mi chiamo Naruto, Uzumaki Naruto.
- bene
Uzumaki, io invece sono Haruno Sakura. Cerca di non scordare il mio nome,
perché diventerà il tuo incubo.
- credo
sia più probabile che lo diventi io per te, Haruno.
-
vedremo Uzumaki, vedremo. – le ultime parole prima di lasciare la stanza
304.
To be
continued….
Ringraziamenti
maho87: Beh grazie mille Maho,
anche se sei la sola che ha recensito mi ha fatto molto piacere ^__^
Comunque spero che arrivino altre persone a leggere la mia
fiction, dopotutto io reputo sia la migliore che abbia scritto fin ora ^__*
Grazie e al prossimo commento!