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Autore: habanerossosangue    26/04/2014    5 recensioni
«Smettila.» disse a denti stretti con la voce rauca.
«Tu devi smetterla. Da poco ti hanno cambiato la fasciatura.»
Trattenne il fiato quando sentì quella voce.
La sua voce.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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Dolore.
Un attimo dopo aver ripreso i sensi sentì solo dolore.
La testa gli doleva incredibilmente, gli pulsava come mai in vita sua.
Per un attimo preferì non essersi risvegliato.
Aprì gli occhi per vedere dove si trovava, ma incontrò solo il buio.
Prese un respiro e chiuse gli occhi per poi riaprirli.
Ancora buio.
Li richiuse mentre prendeva un grosso respiro per non entrare nel panico.
Si concentrò su quello che lo circondava.
Era sdraiato su un materasso.
Tastò con le mani le coperte che aveva addosso: soffici e calde.
Si tastò il corpo per vedere se le ferite che si era procurato furono curate.
Non percepì niente.
Era completamente guarito.
Nuovamente cercò di aprire gli occhi.
Buio.
La paura si fece facilmente largo nella sua mente.
No. Non ci voglio credere.
Si portò le mani sul volto per poi percepire delle bende che gli coprivano gli occhi.
Strinse i denti.
Tks
Nervoso, cercò di staccarsele.
Una presa ferrea lo bloccò.
Sussultò a quel tocco per poi stringere i pugni.
Scostò bruscamente quelle mani e si mise a sedere di scatto.
Strinse le lensuola quando ebbe un leggero capogiro.
I miei occhi…
«Tks»
Portò una mano al collo. Aveva la gola secca.
Un bicchiere gli venne messo delicatamente tra le mani.
Accettò di buon grado e bevve tutta l’acqua.
Tentò di nuovo di cacciarsi le bende, ma ancora quella mano glielo impedì.
«Smettila.» disse a denti stretti con la voce rauca.
«Tu devi smetterla. Da poco ti hanno cambiato la fasciatura.»
Trattenne il fiato quando sentì quella voce.
La sua voce.
Era dolce e flebile, ma nascondeva la rabbia, la delusione.
Naruto
Gli passarono nella mente immagini della battaglia contro Madara.
Il rincontro con il compagno di team.
Lui che si scaraventava contro il nemico perché aveva ferito l’amico.
Madara che contracambiava i suoi attacchi con lo Sharingan del maestro.
Il dolore lancinante quando lo colpì prima al petto, poi alla nuca.
Il dolore lancinante quando gli strappò con forza l’occhio sinistro.
Poi il nulla.
Cominciò a respirare affannosamente.
Le mani di Naruto si poggiarono automanticamente sulle sue spalle
«Calmati.» sussurrò
Che fine ha fatto quel bastardo di Madara?
«Ti spiegherò tutto. Te lo prometto. Adesso riposati.»  gli disse solamente come se gli avesse letto nella mente.
Gli accarezzò prima una guancia e poi i capelli.
Cacciò quelle mani gentili rivolgendosi in mal modo.
«Che è successo?»
Lo sentì sospirare.
«L’ho sconfitto. L’ho ucciso un’attimo dopo che ti mise le mani addosso.»
Fece un sospiro di sollievo.
«Adesso torna a riposarti. Ti prego.» lo supplicò con voce tremante.
Aggrottò le sopracciglia.
Cosa mia stai nascondendo, teme?
La mente tornò di nuovo ai suoi occhi.
Scostò le coperte per cercare di mettersi in piedi.
«Fammi andare in bagno.»
Naruto lo resse mettendogli un braccio intorno alla vita.
Lo accompagnò nel bagno della sua camera.
«Vuoi…vuoi una mano?» chiese titubande.
«No. Ce la faccio.» rispose atono.
Sentì la porta chiudersi alle spalle.
Lentamente riuscì a fare i suoi bisogni poi con altrettanta cautela si diresse nel lavandino.
Altre volte aveva passato una situazione del genere, quindi per lui non era difficile orientarsi solo col tatto.
Fece scorrere l’acqua fredda sulle mani.
Il mio Sharingan…
Madara mi ha tolto un’occhio. Anche l’altro?
Quanto tempo sono stanto incosciente?
Chiuse il rubinetto.
Con le mani ancora bagnate si tolse le bende frustato.
Che mi ha fatto? Mi ha reso cieco? Nemmeno quell’idiota vuole dirmelo.
Rimase con gli occhi chiusi nonostante si fosse cacciato tutta la fasciatura.
Cercò di calmarsi nonostante la paura di aver perso l’uso della vista.
Aprì lentamente le palpebre combattendo contro la luce del bagno.
Per un po’ vide le sagome sfocate per la troppa luminasità.
Grazie al cielo ci vedo ancora.
Passò qualche secondo prima di mettere a fuoco l’ambiente.
Quello era il bagno di casa di Naruto.
Si è divertito a giocare all’infermiere scommetto.
Puntò lo sguardò sullo specchio difronte prima di battere rumorosamente le mani sui bordi del lavandino.
Sgranò gli occhi e serrò le labbra.
Strinse la presa sul marmo del bagno mentre cercava di sostenersi.
Che cazzo ha fatto?!
La porta si spalancò facengli prendere un sencondo colpo al cuore.
«Sas’ke che è successo?» domandò allarmato.
Si volse verso di lui puntando poi gli occhi sui suoi.
Lo fissò sconvolto per qualche istante.
Vide le sue labbra curvarsi in un sorriso.
No. Non sorridermi. Non farlo.
Lo vide mettersi una mano dietro la nuca imbarazzato.
Perché l’hai fatto? Perché?  
Si girò nuovamente verso lo specchio, osservandosi.
Naruto si posizionò accanto afferrandogli la mano.
Naruto e Sasuke erano molto diversi, ma si completavano.
Erano la luce e la notte.
Il sole e la luna.
Entrambi si amavano
E possedevano il medesimo occhio azzurro.
«Non avrei mai sopportato l’idea che non potessi più guardarmi. »
 
  
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