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Autore: Pynno_97    26/04/2014    1 recensioni
The Pokémon of the Legend è una storia che narra delle gesta quasi eroiche di due personaggi, Nick Lutheroup e Paul A. per combattere ciò che agli occhi di molti sembra destino.
Antichi demoni stanno per risvegliarsi e l'arcaica guerra della creazione e della distruzione sta per vedere un'altra colossale battaglia che trascenderà Tempo e Spazio.
Personaggi nuovi attendono i malaugurati protagonisti che dovranno farsi strada nel futuro, nelle loro menti e nei loro cuori per sconfiggere il male.
Kyurem sta per essere risvegliato nella sua vera forma, le cinque bestie sacre sono ormai disperse nel mondo, le chiavi, antichi meccanismi capaci di diffondere il potere sacro nel globo, assopite.
Spazio. Tempo. Chaos. Creazione. Distruzione.
Siete pronti ad un'avventura epica?
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
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C’era uno strano silenzio, un insolito silenzio. Giratina era appena crollato sulla fortezza che aveva gettato nel Chaos tre mondi, fu il boato che ne seguì a rompere quella calma insolita, quella calma era l’ultimo resto del più grande, del più importante scontro che i nostri mondi avessero mai visto. Il bene contro il male, Paul contro Nick, Ho-oh contro Giratina, tutto finì con la sconfitta del male ma in quella indecorosa sconfitta anche il bene fu trascinato nell’oblio. «Cosa pensi di fare ora? Giratina, il mio asso nella manica, ormai non può più aprire gli occhi, a essere sincero non so se li riaprirà mai, siamo bloccati qui, nel Mondo Distorto, a metà fra una dimensione e un’altra... Vuoi uccidermi? Prego, fai pure se questo ti servirà a qualcosa, nella vaga possibilità in cui Giratina si rialzerà senza di me come farai a comandare l’apertura del portale? Pensi sul serio che ti ubbidirà solo perché sei il grande Paul il “magnifico”? Non siamo in una favola, Giratina è la Bestia Sacra del Chaos e sono l’unico capace di domare quell’essere demoniaco, una volta sveglio ti darà la caccia, sempre, uccidila e resterai qui in eterno» Nick mi guardava con un’aria compiaciuta, aveva perso e ne era perfettamente consapevole eppure pareva divertito dalla situazione, sapeva che anche se lui aveva perso io non potevo muovermi senza il portale di Giratina «Una grossa carica energetica basterebbe a far strappare lo spazio fra i due mondi e aprire un varco di fortuna» Azzardai io tentando di intimorirlo «Una carica energetica? È ridicolo, per quanto Ho-oh sia potente non è capace di sprigionare tale energia e nemmeno Latias, fattene una ragione: sei bloccato qui, nel Mondo Distorto, nel mio mondo» “Merda! Non ne vuole sapere! Andando di questo passo finirò per perdere, lo ho battuto in battaglia ma non ho ancora vinto la guerra” «Quindi» ruppi il silenzio, un silenzio meno insolito di prima «Cosa pensi di fare? Uccidermi? Sei ricercato dalla polizia di due mondi diversi, pensi sul serio di riuscire a scappare ancora? Ho capito tutto sui tuoi piani tranne il movente, dove attaccherai, chi ucciderai, cosa distruggerai. Sei come un libro aperto ormai!» «No, non voglio ucciderti, non ancora» «Vecchie memorie che tornano a tormentarti? Sei sempre stato piuttosto nostalgico» «Per tanto tempo sei stato cosa più si avvicinava a un amico per me, non ti ucciderò, non ho mai voluto ucciderti ho solo voluto scavare dei grossi solchi nella tua mente e nella storia del mondo, solchi che hai colmato prontamente, non c’è che dire ma posso sempre farne altri» «Io non ucciderò te, tu non ucciderai me, il Mondo Distorto è sempre stato come una seconda casa per me, la sfida contro l’uomo misterioso, i nostri vecchi rifugi, se abbiamo fortuna c’è addirittura vecchio cibo in polvere nel nostro rifugio alfa, se hai intenzione di collaborare fin quando siamo qui dentro indicami la strada per quel posto» «Vuoi camminare? Ho sempre costruito i rifugi molto distanti fra loro, a piedi non sarà facile» «Per un po’ ti consentirò di cavalcare insieme a me e Ho-oh, riprenditi Giratina» Montammo su, io ero seduto come sempre sulla parte superiore della schiena di quel meraviglioso Pokémon, tenendomi stretto a quel collo certe volte mi sembrava quasi di sentirne il respiro anche nel mezzo delle battaglie anche se quando Ho-oh doveva scendere in campo era meglio non avvicinarsi a causa della sua furia e dell’immenso calore che sprigionava. Nick era seduto quasi sopra la coda, latias era fra le zampe di Ho-oh, anche lei priva di sensi. In quella zona Nick aveva trovato il modo (magari con molti Pokèmon volante) per allontanare le nubi tossiche che si formavano con lo squilibrio fra mondo esterno e Mondo Distorto ma subito un po’ distanti dal castello collassato le nuvole iniziarono a comparire copiose, Ho-oh aveva già solcato i cieli, se così si può definire uno spazio nero senza fine con solo isole di rocce fluttuanti sotto di se, di quel mondo molte volte e ne conosceva bene i pericoli ma bisognava sempre stare attenti. Passarono le ore prima che Nick mi chiamò, io allentai la presa sulle strisce di cuoio che avevo messo a Ho-Oh come imbracatura e gli scesi vicino »Cosa c’è?» »Il rifugio alfa dovrebbe essere a pochi minuti da qui, riconosco quell’enorme montagna bucata!» «Non mi hai ancora raccontato la storia di quella montagna!» «Avremo il tempo per le storie, ora pensa a guidare questo pappagallo multicolore!» Effettivamente Ho-oh era... un perfetto idiota. Uccello di sembianze e nel cervello se lasciato senza guida un attimo era capace di proseguire dritto sbagliando una strada che aveva fatto migliaia di volte così tornai su arrampicandomi lungo le imbracature di cuoio. Pochi minuti dopo iniziai a riconoscere molto bene il territorio, diedi uno strattone a una delle redini, Ho-oh iniziò a scendere in picchiata in una pazza acrobazia fra quelle isole disperse nel Chaos, appena scesi sotto un’isola si vide chiaramente la porta nascosta nel fianco della montagna «Questo è il mio rifugio migliore, forse anche migliore del forte da cui ho innescato una bomba di terrore nel mondo» «Di sicuro è la montagna più grande del mondo distorto, degna di essere il nostro rifugio alfa» «Sono anni che non entro qui dentro, almeno non ci saranno topi o altro, non è possibile mantenere la vita qui dentro nemmeno per le persone se non si ha un piano di sopravvivenza» Ho-oh ci lasciò in quell’immensa entrata, la porta era nascosta da una grossa conca naturale della montagna, conca coperta da un’altra isola. Nessuno avrebbe mai trovato un rifugio simile, Nick almeno riuscì a fare le cose in grande, letteralmente. Ho-oh passava tranquillamente sotto l’enorme porta e, calcolando lo scopo per cui era nato il rifugio alfa le dimensione e la capienza erano di primaria necessità. «Avevo fatto costruire una sorta di infermeria per il nostro team, non sono attrezzati anche per latias ma per gli altri dovrebbe funzionare» «Ho-oh, seguimi!» Non sono mai stato un tipo molto concorde all’idea di Pokèball, il finto legame che stabilisce la Pokèball con il Pokèmon è assurdo, Ho-oh è di Nick infatti, è stato lui a catturarlo e ha ancora la sua Pokèball ma Ho-oh è sempre stato mio sotto un punto di vista. «Giratina e Latias possono stare qui, la sala è automatizzata e per nostra fortuna funziona ancora, Ho-oh può salire con noi nella sala... notte, per quanto notte e giorno possano cambiare qui dentro, li, se ricordi, c’è un riparo anche per lui. Noi possiamo mangiare qualcosa se ti va di aiutarmi a cercare» Senza farmelo ripetere due volte mi allontanai da Latias e seguii Nick “c’è davvero da fidarsi? Ha tentato di uccidermi! Eppure una parte di me pensa che non avrebbe mai il coraggio di pugnalarmi alle spalle proprio ora, no, Nick ha sempre colpito in faccia” «Al diavolo! Le provviste sono andate! Rovinate del tutto!» «Era comprensibile, Nick come faremo a sfamarci?» «Non volevo arrivare a tanto ma... per vivere nel mondo distorto ho allevato Pokèmon, sapevo che un giorno sarebbe arrivata un’emergenza e quindi...» «Hai allevato Pokèmon? Beh l’idea mi disgusta ma siamo soli in un intero mondo, niente cibo ne acqua, forse riusciremo sfruttando i loro poteri a far crescere qualcos...» «Le piante non crescono come nel mondo normale qui, intanto che aspetti che qualcosa cresca sarai già morto di fame, l’acqua può servirci, il fuoco pure e... il resto...» «Non vorrai arrivare a tanto?» “è comprensibile in una situazione di emergenza” L’idea disgustava entrambi ma non avevamo scelta, dovemmo mangiare Pokèmon. Passavano minuti, ore e giorni, o forse erano settimane? No, credo fossero mesi ma che dico anni! No, forse erano solo istanti, è difficile capire da quanto tempo sei li dentro quando l’intero scorrere del tempo è Chaos, quando sei da solo nel Mondo Distorto devi trovare qualsiasi cosa per tenere occupata la mente e quando sei li dentro col tuo peggior nemico la cosa può diventare pericolosa. A Nick è sempre piaciuto parlare di se stesso e a me è sempre piaciuto ascoltare, Giratina non dava segni di miglioramento e dovevo inventarmi qualcosa, l’unica cosa che potessi chiedergli, l’unica storia abbastanza lunga che mi veniva in mente era la sua storia, la nostra storia; l’unica storia abbastanza bella perché potesse essere raccontata era la storia di quell’enorme leggenda che pian piano si andò affermando, la storia che venne scritta attraverso il tempo, la storia dei tre mondi, degli Dei e dell'eterna guerra fra Tempo, Spazio, Chaos, Creazione e Distruzione.
  
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