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Autore: Kia85    26/04/2014    6 recensioni
Avete presente St. John's wood, a Londra?
È dove abito io. Mi sono trasferita lì da poco. Da un paio di settimane, in effetti.
È un bel posto, sapete? C’è una casa spaziosa, tranquilla, con un gran bel giardino, dove potersi sdraiare per prendere il sole e oziare serenamente.
Ovviamente non abito qui da sola. No, c’è anche qualcun altro.
Si tratta di un uomo. Non è affatto male. È dolce e affettuoso con me, è sempre pieno di cure: mi compra tanti regali e mi porta a fare bellissimi giri in campagna. Ci divertiamo molto insieme.
Davvero non pensavo che si potesse stare bene in questo modo con un uomo. All’inizio ero diffidente con lui, ma ha saputo conquistarmi giorno dopo giorno con la sua semplicità e il suo amore.
È l’uomo perfetto.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tantissimi auguri di buon compleanno alla dolce kiki

e un enorme grazie per l’aiuto e la pazienza con cui mi sopporta. ©

 

 

Di rimproveri, zampe e strane carezze

 

 

 

Avete presente St. John's wood, a Londra?

È dove abito io. Mi sono trasferita lì da poco. Da un paio di settimane, in effetti.

È un bel posto, sapete? C’è una casa spaziosa, tranquilla, con un gran bel giardino, dove potersi sdraiare per prendere il sole e oziare serenamente.

Ovviamente non abito qui da sola. No, c’è anche qualcun altro.

Si tratta di un uomo. Non è affatto male. È dolce e affettuoso con me, è sempre pieno di cure: mi compra tanti regali e mi porta a fare bellissimi giri in campagna. Ci divertiamo molto insieme.

Davvero non pensavo che si potesse stare bene in questo modo con un uomo. All’inizio ero diffidente con lui, ma ha saputo conquistarmi giorno dopo giorno con la sua semplicità e il suo amore.

È l’uomo perfetto.

Beh…

Insomma, proprio perfetto no. In fondo, ha anche lui i suoi difetti. Se s’arrabbia, si arrabbia proprio alla grande. Sa anche essere molto dispettoso, se vuole, e alza la voce, un po’ lunatico, in effetti.

E non è l’unico.

Quando viene a trovarlo l’altro uomo, è peggio. Se iniziano a litigare, è la fine. Non ho mai visto niente di simile. Insieme possono stare benissimo, ma anche malissimo.

Oggi, per esempio, stanno davvero male. Stavo passeggiando tranquillamente per i corridoi della casa, quando all'improvviso ho sentito delle voci concitate provenire dalla camera da letto. Sono corsa a vedere cosa stesse accadendo e mi sono ritrovata davanti a quei due che litigavano furiosamente.

Il letto era disfatto e per terra c’erano tante cose in giro, cose che loro chiamano vestiti. Da quanto ho capito, sono proprio come il mio pelo. Servono per sentire meno freddo. Ma loro ogni tanto li tolgono e restano così scoperti.

E ora io sono qui ad abbaiare per cercare di farli smettere, perché per i miei gusti, stanno alzando un po’ troppo la voce e non mi piace quando li vedo così. In questo modo fanno fuoriuscire sempre l'uno il peggio dell'altro.

Non capisco bene cosa stiano dicendo in questo momento. Anzi, se devo essere sincera, non li capisco mai. Capisco solo il padrone quando mi dice quanto sono bella e morbida e dolce.

Tuttavia, non mi piace proprio il modo in cui stanno litigando ora. Mi fanno quasi paura. Le loro voci irate sono orribili, così tanto che involontariamente inizio a ringhiare appena.

Anche i loro gesti non fanno presagire nulla di buono. Sembrano trattenersi dal fare ben altro, sfogare la propria rabbia con le zampe, con il proprio corpo.

Quasi come a voler confermare le mie ipotesi, l'amico del padrone urla qualcosa e poi mette le lunghe e sottili zampe sul suo petto per spingerlo. Il padrone cade sul letto, con un'espressione totalmente spaesata sul muso. Come se non se lo aspettasse.

Non lo sopporto. Non lo posso proprio tollerare. Nessuno può fare del male al mio padrone. Tanto gentile e tanto buono con me. Ecco.

Woof!

Con un balzo raggiungo l'altro uomo: è tanto più alto di me, io in fondo sono ancora piccola, ma concentro tutte le mie forze per saltare e dare un morso alla sua mano, tornando poi a terra e continuando ad abbaiare.

L'uomo lancia un urlo di dolore, quasi un ululato, mentre il padrone si affretta a rialzarsi dal letto. Adesso mi dirà che sono stata brava e mi ringrazierà. Scodinzolo impaziente, aspettando la mia ricompensa, una carezza del padrone, ma quando noto la sua espressione totalmente sconcertata e preoccupata, comincio a pensare che forse non avrei dovuto mordere la mano del suo amico.

Quindi nessuna carezza, padrone?

No, decisamente no.

Lui si avvicina a me e semplicemente mi rimprovera.

Non si fa, Martha, non devi mordere John.

Ha il dito della mano alzato e lo rivolge severo contro di me. Abbasso le orecchie e guaisco dispiaciuta, mentre lui poi cerca di tranquillizzarmi, dicendo che non stavano facendo niente di male e che... John?

Sì. John non gli farebbe mai del male.

Se lo dice lui, dovrei fidarmi, ma io volevo solo proteggerlo.

Così mi siedo per terra e lo guardo tornare verso John, che si è seduto sul letto. Gli prende la zampa e la esamina attentamente.

Figuriamoci, con i miei piccoli dentini non posso avergli fatto tanto male.

Poi il padrone sparisce nel bagno e io resto da sola con John, che mi guarda senza alcuna espressione sul viso. E io lo guardo a mia volta. So che non ha mai fatto del male al padrone, ma mai dire mai, giusto?

Tuttavia John, forse, ha letto nei miei pensieri. Forse questi umani hanno dei poteri per capire il nostro comportamento, perché alla fine, lui fa una cosa strana. Mi sorride lievemente.

Non l'avevo mai visto sorridere proprio a me. Anche se non capisco perché mi stia sorridendo, devo ammettere che è un bel sorriso. Molto dolce. Tanto quanto quello del padrone. E forse lui ha ragione. Forse John non gli farebbe mai del male e con questo sorriso sta solo cercando di tranquillizzarmi anche lui.

Il padrone torna con una cassetta in mano. Si assicura che John sia seduto bene sul letto e poi fa una cosa che non capisco: si siede in braccio a lui. Allarga le gambe per poter essere a cavalcioni su John, il quale emette un suono simile a una risata dopo che il padrone gli ha sussurrato qualcosa all'orecchio. Poi prende la zampa con il morso e comincia a passarci sopra qualcosa di bianco e soffice con estrema delicatezza.

Mentre lo fa, John non gli toglie gli occhi di dosso neanche per un istante. Lo guarda con immensa tenerezza come se le urla di prima non siano mai accadute, come se...sì, come se davvero non potrebbe mai fargli del male.

Ora ne sono sicura anche io. E tranquillamente mi accoccolo sul pavimento, osservando il padrone fasciare la zampa di John e poi posarvi sopra una cosa che gli umani chiamano bacio. Io preferisco le leccate, però. Sono molto più divertenti e affettuose. Non sanno cosa si perdono, questi umani.

Ma evidentemente il padrone, Paul è il suo nome, non l’avevo detto?, preferisce i baci. Bacia dolcemente la zampa di John e poi sale lungo tutto l’arto, posa tanti piccoli baci sul suo tragitto fino ad arrivare alla spalla, dove si sposta sul petto per risalire, infine, sul suo collo, mentre John avvolge le zampe intorno al suo torace.

Paul lo bacia sul muso e John ricambia, stringendolo a sé. Mi alzo sulle zampe quando Paul lo spinge all'indietro ed entrambi finiscono sdraiati sul letto.

Sono strane coccole, le loro. Si toccano dovunque, in tutti i modi possibili e guaiscono sempre. Non so se preoccuparmi, ma forse non si stanno facendo del male, perché ogni tanto ridono.

Così decido di andarmene, lasciandoli presi l'uno dall'altro e mi allontano annoiata. Magari la mia palla è rimasta di là. Sarà sicuramente più divertente di questo spettacolo.

Chi li capisce questi umani?

 

Note dell’autrice: eh shì, Martha my dear, è lei la protagonista della storia. Un punto di vista particolare per una storia che altrimenti sarebbe stata la solita fluff. È comunque fluff, ma con un terzo incomodo. ;)

Allora, la storia si ispira a un fatto che ho trovato su Martha, pare che durante un litigio furioso tra John e Paul, lei abbia dato un morso a John. Povera piccola tutta preoccupata per Paul :3

Grazie a… no, stavolta la correzione è ad opera della mia dolce sorellina efpiana ringostarrismybeatle, ovviamente doveva essere una sorpresa per kiki. E grazie anche all’altra sorellina efpiana, _SillyLoveSongs_, per alcuni consigli come i bacini di Paul a John. ;)

Bene, a domani con il terzo capitolo di “I’ll get you”.

Kia85

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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