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Autore: starmoon    26/04/2014    2 recensioni
Sono passati 19 anni da quando è nata la piccola Alyssa, figlia di Klaus e Hayley e le minacce sono tornate.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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L'asfalto scuro si confondeva con il buio della notte. La strada era illuminata solo con quel poco di luce che la luna emanava. 

Una Cadillac rossa scarlatta sfreccia sull'asfalto. Alla guida una ragazza, suoi occhi sono azzurri, come il mare in tempesta, guardano entusiasti la strada di fronte a loro. I capelli biondi le volano indietro per via del vento. Toglie la mano dal volante per aumentare il volume della musica, sorrise alla vista del cartellone della prossima città, stava lasciando finalmente New Orleas. Di sfuggita guardò lo specchietto retrovisore: due figure poco distinte si muovevano nel buio, la ragazza accelerò, ma le figure erano ancora più vicine: due moto. 
Una delle due moto arrivò alla sua destra, la ragazza si voltò per guardarlo e poi spostò lo sguardo in avanti, l'altra moto era ferma davanti a lei, frenò di colpo bruscamente e non lo investì per pochi centimetri. La ragazza tolse le mani dal volante in modo violento. Dalla moto scese un ragazzo, si tolse il casco oscurato, il viso di Kol era incorniciato da un sorriso divertito. 
- Tana per Alys 

Alys spalanca l'enorme porta di legno rifinito, le due ante si aprono permettendo alla bionda furiosa di entrare, il suo sguardo vaga per l'enorme stanza ricoperta da vari oggetti antichi, tra tutte le cose Alys punta lo sguardo su alcuni quadri appena dipinti. 
- PAPA'
La porta si chiude all'improvviso facendo trasalire la ragazza, un brivido gelido le percorre la schiena, di fronte a lei la figura di Klaus, il vampiro la guardava feroce, infuriato. 
- credevo di essere stato chiaro
Alys fece un passo indietro e prese respiro, doveva trovare le parole giuste. 

http://www.youtube.com/watch?v=518WB1IcjPI

- volevo solo prendere un po' d'aria
- per prendere aria guidi fuori dalla città?
- non ti capisco, non abbiamo nemici, ho finito la scuola, ho bisogno di trovare la mia strada 
Klaus si toccò distrattamente la mascella e fece un respiro profondo. La guardò dritta negli occhi, quegli occhi così simili ai suoi. 
- cosa ti manca qui? puoi avere tutto…- il tono di Klaus non era dolce, anzi sembrava quasi volesse rimarcare quanto lui abbia fatto per lei finora. Gli occhi di Alys divennero lucidi, sapeva benissimo quanto lui tenesse a lei. 
- tu e la mamma restate immutabili…gli zii i tuoi vampiri..papà l'unica che invecchia sono io e mi sento soffocare e come se qui il tempo fosse morto
Klaus ascoltò attentamente ogni parola uscita dalla bocca della figlia. 
- anni fa mi avevi promesso che mi avresti lasciato conoscere il mondo dov'è finita quella promessa?- Alys lo guardò con aria delusa, per Klaus era come se una lama gli stesse trapassando il cuore, e ne aveva sentite di lame su di se, ma quelle parole avevano l'effetto ampliato. 

http://www.youtube.com/watch?v=ucYindNZt-U

Le strade di New Oreleas di giorno sono piene di turisti, la gente ammira affascinata ogni centimetro di una città così ricca di storia, una musica jazz è sempre presente, come se facesse parte della città stessa. Tra la gente una figura cammina lentamente, come ad assaporare ogni momento, i suoi occhi scuri viaggiando per le strade come alla ricerca di qualcosa, i capelli scuri sono lasciati sciolti, un viso dolce, ma uno sguardo duro. Lentamente avanza verso un bar, entra senza pensarci due volte e si siede al bancone, in lontananza Marcel chiacchiera con la barista, una donna sulla quarantina, una bella donna. Marcel si gira riconoscendo un vampiro antico. 
- la conosci?- Camille chiede a Marcel 
- no ma è molto più grande di me 
Tra i tavoli Elijah è seduto insieme ad lupo ed una strega, era sempre toccato a lui il ruolo di pacificatore, suo fratello preferiva gestire gli affari in maniera più violenta. Sposta lo sguardo verso il bancone, si blocca di colpo, non ha bisogno di guardare in faccia la ragazza per capire chi sia. 
- scusatemi, ma urgenti problemi di famiglia richiedono la mia attenzione 
Davida guardò il vampiro un po' seccata, ma sa che di lui ci si può fidare. Il lupo accanto a lei invece sembra più rilassato, visto la piega che il discorso aveva preso. 
Elijah si alzò e andò verso il bancone, ma non c'era più nessuno, uscii velocemente dal bar. Tra la gente notò la sua figura passeggiare tranquilla, come se nulla fosse, appena lui le fu arrivato vicino lei si fermò. 
- Elijah… 
La ragazza si voltò facendo vedere finalmente il volto al vampiro. 
- cosa diamine ci fai tu qui? 
- è un piacere anche per me vederti 
- se Klaus sa che sei qui…lui sa che sei morta 
La vampira distolse il naso, non le piaceva sentire quel nome, non le era più possibile. 
- non mi vedrà sono solo di passaggio anzi non so nemmeno io cosa ci faccio qui 
- cosa intendi Esperanza
La ragazza fece un sorriso divertito. 
- Esperanza è morta 

Alys era seduta su una delle tante panchine della città, guardava fissa uno dei tanti musicisti, ma con la testa era altrove. Si alzò di colpo, ma aveva la testa talmente per aria che si scontrò con qualcuno.
- mi dispiace…io 
- tranquilla anch'io era distratta- Esperanza la guardò sorridendo, un sorriso genuino e poi si allontanò. 
Alys rimase a fissarla, per lei era naturale percepire un vampiro è quella ragazza lo era di sicuro. 

Alys entra nel bar di Cami, per lei ormai quel posto è una seconda casa, è accogliente e familiare, non ci mette molto a trovare suo zio, si avvicina, è solo, sembra stranito, confuso. 
- Zio 
Elijah lo guardò e si ricompose. 
- Alys aspetti Cristine?- la ragazza annuii.
- papà non cambierà mai idea vero?- la ragazza prese posto accanto a lui, era battuta, distrutta. 
- lui ti vuole bene
- lo so, ma io voglio uscire, voglio conoscere 
- lui lo vede più come un abbandono 
Alys distorce il naso con dissenso, non aveva mai pensato di abbandonare suo padre, la sola idea la terrorizzava non era questo che voleva. 
- non lo lascerò mai 
Le parole della ragazza erano piene di determinazione. 
- mi fa piacere che la pensi così, ma devi vederla dal suo punto di vista a differenza nostra tu sei…
- debole? 
- stavo per dire indifesa 
- dove sta la differenza? 
Elijah sorrise divertito, Cristine entrò nel bar, il vampiro si alzò lasciando posta alla giovane ragazza. 
- Ehy 
Alys spostò la testa di lato con fare di rimprovero. 
- dove sei sparita?
- mio padre mi ha costretta a uno dei suoi soliti viaggi di lavoro 
Alys si rilassò.
- tutto bene? 
Alys non poteva parlarle, non poteva dirle niente, Davina era sempre stata chiara, Cristine ne doveva restare fuori, per l'amica Alys era figlia di una coppia felicemente sposata, ogni volta che ci pensava Alys non poteva che farsi scappare una risata, suo padre e sua madre a malapena erano riusciti a diventare amici figuriamoci sposarsi. La bionda si incupii in volto, ora che ci rifletteva non aveva nessuno con cui parlare veramente, con cui sfogarsi sinceramente, senza bugie, senza dover mentire guardando negli occhi chiari dell'amica. 
- ordinate qualcosa?- una voce forte interrompe i pensieri di Alys, alzò gli occhi per vedere di chi si tratta, è Sean il figlio della proprietaria. Gli occhi chiari del ragazzo scrutano divertiti entrambe, ma mentre Cristine volta lo sguardo non curante Alys ne è infastidita. 
- due frullati alla fragola- dice secca, quasi per cortesia, in realtà non ha nemmeno sete. Il ragazzo tira fuori dal taschino una penna e scrive su un blocco, poi si allontana. 
- voi due farete sempre così?- Cristine chiede ad Alys. 
- di che stai parlando? 
- andiamo fingete di non conoscervi, ma morite dalla voglia baciarvi
Alys guarda stupita l'amica, non era da lei un'affermazione simile.
- sicura di essere andata con tuo padre e non in qualche rito…
- Aly dico solo ciò che vedo
- certo come no, non ti conviene entrare in questo argomento
- di cosa parli adesso tu? 
- dico solo una lettera…K 
Cristine alzò un sopracciglio falsamente confusa, Alys scoppio a ridere e poi tolse la borsa dal tavolo per far spazio ai frullati che Sean le aveva portato. 

I boschi sono sempre un luogo tranquillo, Klaus cerca di fare meno rumore possibile, ma sa già che la ragazza la notato, su una sedia in legno Hayley sta leggendo qualcosa. Klaus si avvicina a lei. 
- come mai non sono sorpresa di vederti qui? 
Klaus ridacchia, nonostante gli anni non è cambiata, nemmeno nell'aspetto. 
- ha tentato di scappare un'altra volta
Hayley chiude il libro con forza, non che fosse molto interessata. 
- dovresti lasciarla respirare
Klaus si irrigidì capendo che lei sapeva già della fuga. 
- lei hai dato il via libera? 
- amo nostra figlia quanto la ami tu, ma ad un certo punto dobbiamo lasciarla andare 
Klaus rise divertito. 
- lasciarla andare, tu non hai idea di quello che le farebbero se lei andasse fuori da questa città 
- di che stai parlando? 
La ragazza si avvicinò al vampiro confusa, mentre Klaus soddisfatto di essere riuscito ad ottenere l'attenzione che voleva ride piacevolmente. 
- ah il tuo maritino non te la detto? giusto Elijah non vuole farti preoccupare, ma qualcosa trama nuovamente contro di noi e non permetterò che di mezzo ci vada mia figlia
Klaus sparii tra gli alberi, lasciando sola la ragazza ancora più confusa di prima e con i sensi di colpa per aver lasciato in mano al pericolo la vita di sua figlia. Si sentiva una stupita, doveva immaginarlo che qualcosa non andava, non poteva trattarsi solo della mania di Klaus di avere tutto sotto controllo, con Alys non si era mai comportato in maniera crudele, non le aveva mai fatto del male, anzi per lui sarebbe stata la fine se non avesse avuto sua figlia. 



Elijah era all'interno della sua macchina, aveva seguito ogni spostamento di Esperanza nella speranza di avere più informazioni possibili, l'aveva vista sparire dietro l'angolo di un Motel. 
- da quando mi segui?- La ragazza bussò al finestrino divertita, Elijah senza scomporsi abbassò il finestrino invitandola ad entrare in macchia. La ragazza camminò fino all'altro lato e si sedette accanto a lui. 
- bella questa macchina vedo che vi mantenete bene
- tu invece ti accontenti di un motel
La ragazza lo guarda seriamente, uno sguardo duro, quasi di rimprovero. 
- non devo dare nell'occhio 
- per questo spii Alys? 
La mora corrucciò la fronte non capendo. 
- hai seguito Alys
- chi è questa Alys? 
Elijah si rese conto che la vampira non aveva mentito, non sapeva nulla, non era li per vendicarsi e non era l'artefice di quelle morti. 
- nessuno
Esperanza fece un sospiro e poi lo guardò dritto negli occhi. 
- Elijah chi è Alys? 
- perché dovrei fidarmi di te…sei tornata nonostante io ti avessi detto di sparire 
La vampira sentii una morsa al cuore, anche se non batteva. 
- ho fatto tutto quello che mi hai chiesto, sono sparita, lui non sa che sono viva da quella notte, nonostante il suo sangue è quello che mi ha reso ciò che sono non ci ha mai pensato che potessi essere un vampiro, mi ha abbandonata…pensi che se volessi ucciderlo sarei così stupita da venire adesso? 
Elijah la guardò negli occhi, come quando faceva secoli prima, erano sinceri, avevano mantenuto quella umanità che la caratterizzava, erano sempre stati profondi e impenetrabili. 
- è sua figlia
Esperanza lo guardò scioccata, confusa e disorientata.
- è un ibrido e la natura ha permesso questo
- ma io non lo mai vista 
- ti ci sei scontrata
Esperanza ripensò alla mattina, alla strana sensazione che aveva avuto incrociando lo sguardo con quella ragazza. 
- oh mio Dio 
- ci sei arrivata
- non per questo
Fu sta volta Elijah ad essere confuso e spaventato allo stesso tempo. 
- so perché sono qui 
Esperanza aprii lo sportello velocemente, quasi impaziente. 
- dove stai andando…- ma la ragazza richiuse lo sportello uscendo, Elijah uscii velocemente e la richiamò. 
- Esperanza? 
La ragazza si voltò di colpo e lo guardò intensamente. 
- chiamami Hope 
Aveva pronunciato quel nome con molta rassegnazione, come se il significato per lei fosse tutt'altro che la speranza. Poi sparii nel nulla. Elijah si ritrovò a stringere il pugno sulle chiavi della macchina che teneva in mano. Quella conversazione lo aveva preoccupato, la conosceva abbastanza bene per capire se mentisse o meno, e quello non era il caso. 

La luce filtrava in modo tenue dalla piccola finestra vicino ad Alys, guardò la finestra il sole stava calando, tra poco suo padre l'avrebbe cercata ancora. Alys cercava di ascoltare il racconto dell'amica, ma qualcosa non quadrava, si sentiva nervosa, come se qualcosa non andasse. Batteva continuamente il piede a terra. Cristine la guardò confusa. 
- ma mi stai ascoltando? 
- certo parlavi dei castori…
- si certo come no? Alys tutto bene? 
La ragazza accennò ad un sorriso. 
- benissimo 
Alys guardò nuovamente dalla finestra, sta volta il sole era quasi sparito. Prese in mano la sua borsa. 
- forse è meglio se torniamo a casa 
Cristine non capiva lo strano comportamento dell'amica, ma la seguii comunque. Uscirono dal retro, ormai era come una casa quel luogo. Il vicolo ceco permetteva ad Alys di nascondersi dai suoi baby-sitter giornalieri, ma qualcosa non andava, in giro non li aveva visti dalla mattina. 
Alys si fermò di colpo prima di girare l'angolo, adesso poteva percepirlo, proprio come i vampiri ne avvertiva la presenza, non si era mai spiegata perché alcuni particolari potesse averli pure lei, nonostante non fosse come suo padre o sua madre. Cristine fece due passi indietro, stava per urlare, ma Alys si voltò verso di lei facendole segno di stare zitta. Aveva un vampiro di fronte a se e stava cercando lei, non voleva che l'amica ci rimettesse. 
- cosa vuoi? 
L'uomo era sulla trentina, un po' trasandato, non aveva un bell'aspetto, non beveva da giorni probabilmente, ma Alys non ci badò poi molto, la cosa che la incuriosiva invece era lo strano simbolo che aveva sulla fronte. Fece un passò indietro e si mise d'avanti a Cristi. 
- tu sei il male 
Un attimo dopo il vampiro era sparito, un secondo dopo Alys se lo ritrova di dietro, le zanne pronte a morderle il collo, ma poi sente un rumore, come un collo spezzato. Si volta spaventata di quello che potrebbe trovare. Kol guarda a terra infuriato, non è da lui avere quel volto così serio. Alys sposta lo sguardo verso Cristine che è terrorizzata, la ragazza spostò gli occhi azzurri prima su Kol poi sul vampiro, non capendo come possa essere successo, mentre Alys fa segno a Kol di procedere. Il vampiro si avvicina alla ragazza, i suoi occhi scuri guardano fissi quelli di ghiaccio della ragazza.
- non è successo niente, siete uscire dal bar Alys mi ha chiamato e io vi riporterò a casa
La bionda aveva sempre amato il controllo della mente, i vantaggi che comportava, ma c'erano quei momenti, quelli come questi che quell'amore si trasformava in puro odio, manipolare la mente di Cristine era troppo per lei, anche se troppe volte ultimamente le cose le stavano sfuggendo di mano. Klaus l'aveva avvertita di starle lontano, ma il bene che le voleva era troppo. Kol si avvicina alla nipote. 
- andiamo?

Alys richiuse la porta alle sue spalle, la casa era buia, ma sapeva che suo padre era li ad aspettarla. La luce del corridoio si accese improvvisamente. 
- è tardi
La sua voce non è autoritaria ne la sta rimproverando, sembra quasi sollevato. 
- non sono nemmeno le dieci 
- non se sei attaccata da vampiri 
- papà io..
- mi dispiace fare questo ma…- Klaus si avvicinò velocemente alla figlia e la guardò negli occhi. 
- non uscirai più da questa casa fin quando non lo deciderò io 
- stai usando il controllo della mente con me?
Alys era furiosa. 
- no ti ho solo dato un ordine 
Alys guardò Klaus allontanarsi, era più rilassata, in fondo sapeva che suo padre lo faceva per il suo bene, ma a volte i suoi metodi erano un po' troppo bruschi. 

Klaus apre la porta del suo ufficio, ma non appena mette piede nella stanza, dietro di lui Diego lo segue. 
- cosa vuoi? 
- devi vedere una cosa

Nel giardino immenso della casa, proprio al centro un cadavere di una strega, intorno al corpo uno strano simbolo mai visto. 
- Celeste?- chiese Diego 
- no non ho mai visto questi simboli
 
 







Angolo autrice: Ehy ciaoo, eccoci alla fine del primo capitolo, questa storia è stata scritta da me e una mia amica, infatti a volte potete notare il cambio di scrittura. Abbiamo impostato la storia più o meno come una serie. Spero di riuscire a creare qualcosa di carino :D
Mi piacerebbe sapere cose ne pensiate. Al prossimo capitolo.  ;)
  
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