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Autore: Pedio Uichi    26/04/2014    1 recensioni
Ho amato la fisica ai tempi dell'università.
E se la fisica venisse vista con un altro occhio?
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve cari lettori e care lettrici.

Se state pensando alla fisica e all’attrito, forse state sbagliando. Ma non troppo però. Il mio non vuole essere un trattato sull’attrito, ne tanto meno il mio intento è quello di sconvolgere le leggi della Fisica classica. Però qualcosa c’entra.

Quando a scuola si studia l’attrito, iniziano le rogne. Tutto diventa più “statico”e forse un po’ meno “dinamico” e finisce la vita di quel classico esercizio del cubetto che poverino, si muove di moto rettilineo uniforme. Non so voi, ma io ho sempre pensato : “Ma questo cubetto, non si stanca mai di andare sempre di moto rettilineo uniforme? Prima o poi io mi addormenterei strada facendo.”

Quando si impara la classica formuletta : velocità = spazio su tempo, all’inizio siamo convinti che il mondo si muova tutto a velocità costante percorrendo determinati spazi in tempi indeterminabili. Se c’è una cosa che posso aver tratto fuori da questa formula è che la velocità delle cose la puoi decidere tu, soprattutto se stiamo parlando di mezzi di locomozione. Lo spazio beh, anche tu puoi sceglierlo. Prendere una strada piuttosto che un’altra, questo si chiama spazio e lo stiamo decidendo noi.

Ma l’unica cosa che non possiamo scegliere o per lo meno determinare con certezza è il tempo. Il famigerato tempo che a molti di noi “manca”.

“Non ho tempo per fare questa cosa” oppure “Se ho tempo la faccio” o ancora “Ci vediamo tra un poco” che a mio modesto parere significa: Non lo so quanto posso ancora perdere. Il tempo come perdita: bleah.

Se il tempo lo paragoniamo ad una perdita, allora il tempo diventa lunghissimo. E per perdita intendo qualcosa che viene a mancare. Anche la voglia di fare qualcosa. L’esempio più banale è quello in cui un soggetto x si annoia e per “perdere tempo” cerca di fare qualcosa di assolutamente improduttivo. La cosa assurda è che il tempo sembra non passare mai. Il tempo vola solo quando stai bene e quello che stai facendo è la cosa più bella che potessi fare. Anche perdere tempo di per sè può essere una cosa bella, ma personalmente non lo è.

Anche se la cosa più che altro può non essere oggettiva, ha in se una piccola sfumatura di verità, lasciatemelo dire.

Credo che essere ispirati, da qualcosa che non trae ispirazione vuol dire che colui che è stato ispirato ha qualcosa in più. Non qualcosa che non hanno gli altri, ma un modo di vedere del tutto diverso e particolare. E per particolare intendo “soffermarsi a guardare ciò che abbiamo e valorizzarlo al massimo”.

La Fisica ha ispirato a suo tempo tantissime persone, ma non voglio lagnarvi prendendo citazioni a caso di Newton o di Einstein e della sua legge di gravitazione universale.

Se ora avete letto soltanto riferimenti fisici e avete pensato solo a quello che ho scritto, adesso provate ad andare oltre, andare “oltre ciò che vedete”. (citazione del grandissimo Rafiki del Re Leone. Se non lo avete ancora visto, guardateli tutti quanti).
  
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