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Autore: Ambros    26/04/2014    3 recensioni
-Oggi sei particolarmente bello.-
Glielo dice a mo' di spiegazione, con una scrollata di spalle, come se non fosse importante; Chris arrossisce - arrossisce, perché ancora non ha imparato a ricevere un complimento, soprattutto un suo complimento - e sbuffa con una scrollata rassegnata del capo.
-Smetti di fissarmi lo stesso. Avevamo detto che saremmo stati attenti.-
-Tu smetti di essere bello.-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You know that, right?
I'll always know that.





Ogni tanto Darren si ferma a guardarlo.
Non è che lo faccia apposta. I suoi passi si fanno più brevi e più radi, il respiro gli si accorcia -ancora deve capire cosa succede all'ossigeno quando c'è Chris nei paraggi-, il capo gli si piega leggermente a sinistra e i suoi occhi si fanno solo un po' più luminosi, e si ferma a guardarlo.
Ogni tanto prova a capirlo.
La sua bellezza sfuggente, quella furbizia giocosa, tutte le cose che non dice ma che Darren è sicuro di potergli leggere negli occhi.
Mi stai fissando.
Ah, sì?

Chris inarca soltanto un sopracciglio, con aria eloquente, gli fa capire di star aspettando una qualche spiegazione. Lo rimprovera in silenzio, e Darren alza gli occhi al cielo, perché la verità è che lui, nella vita reale, è un pessimo attore. Ne va fiero.
Oggi sei particolarmente bello.
Glielo dice a mo' di spiegazione, con una scrollata di spalle, come se non fosse importante; Chris arrossisce - arrossisce, perché ancora non ha imparato a ricevere un complimento, soprattutto un suo complimento - e sbuffa con una scrollata rassegnata del capo.
Smetti di fissarmi lo stesso. Avevamo detto che saremmo stati attenti.
Tu smetti di essere bello.

Chris lo fulmina con un'occhiataccia che non riesce ad essere davvero minacciosa, e si stringe le braccia al petto affondando le dita nella felpa; Darren le vede sbiancare, e alza timidamente lo sguardo per incontrare quei luminosi occhi azzurri, e stringe i pugni finché le unghie non gli graffiano un po' i palmi. Vorrebbe davvero sfiorare la pelle candida del suo viso, la curva dolce della sua guancia, la linea della mascella. Ma hanno detto che staranno attenti.
Dio, quanto puoi essere sdolcinato.
Chris lo sbuffa con una mezza risata nervosa, le dita che si contraggono sulla felpa per lo sforzo di non spostarsi da lì.
Darren gli sorride con dolcezza, lo sfiora con lo sguardo.
Dio, quanto puoi essere bello.
Chris spalanca gli occhi, per un attimo sembra che gli sia stata risucchiata tutta l'aria dai polmoni; stringe le labbra in una linea sottile, guarda di lato con un sorriso amaro.
Non sai quanto ti sto odiando in questo momento.
Mormora, le sue dita strofinano nervosamente la felpa.
Darren spalanca un po' gli occhi e aggrotta le sopracciglia, confuso, ma prima che il dubbio possa insinuarsi tra i suoi pensieri Chris parla di nuovo, sempre in un sussurro, sempre senza guardarlo, sempre con quel mezzo sorriso amaro sulle labbra delicate.
Ti vorrei solo baciare così tanto.
Darren sente una leggerezza curiosa nel petto, una sensazione che somiglia incredibilmente alla felicità.



*



Quindi ti piaceva l'accento di Oliver?
Dio Darren, ma l'hai sentit -- Dio, sì!

Darren gli passa la lingua sul collo, le sue mani vagano sulle sue spalle.
No, non l'ho sentito.
Mormora proprio sulla sua pelle, e Chris annaspa un attimo, improvvisamente alla ricerca d'aria.
È -- È molto inglese.
Sussulta, affondando le dita nei muscoli della schiena di Darren, che gli morde la pelle tesa della clavicola senza delicatezza.
Molto inglese, eh?
Ringhia sulla sua pelle, ed è possessivo.
Decisamente, sì -- D-Dio, perché stiamo ancora parlando?
Perché sono geloso.

Chris spalanca gli occhi, improvvisamente attento, e cerca di incrociare i suoi occhi dorati, ma Darren gli sta lasciando dei baci sullo sterno, sull'addome.
G-Geloso?
È solo un ansito confuso, ma è abbastanza perché Darren sollevi un attimo il viso e punti i propri occhi nei suoi, deciso e serio come non mai.
Geloso.
Ribadisce, come se fosse la cosa più importante e più ovvia di tutte.
Sono geloso.
Gli bacia la curva dolce degli addominali.
Ogni singolo momento.
Passa la lingua nell'avvallamento tra i suoi pettorali.
Di te.
Poggia le labbra sulle sue, lo guarda negli occhi.
Perché sei la cosa meno mia che potrò mai avere.
Il cuore di Chris manca un battito, e vorrebbe chiedergli a cosa si riferisca, cosa sia quella luce strana nei suoi occhi, ma poi le labbra di Darren sono di nuovo sulle sue, e tutte le domande del mondo perdono valore.


*


Perché devo essere io quello maturo, Darren? Dimmelo! Perché?!
E perché devo sempre essere io quello che lotta, Christopher? Perché non puoi essere tu, per una volta, a mandare tutto a fanculo e tenere davvero a noi?!
Non fare l'idiota! È proprio perché tengo a noi che non mando a fanculo niente!
Ah, sì? E com'è che tieni a noi, fingendo che non esista?
Sì, Darren, cazzo, sì. È quello che avevamo deciso, ricordi? L'avevamo deciso insieme!
Io non l'ho mai deciso.
È la tua vita, cazzo, possibile che tu non te ne renda conto?! Lo sto facendo per te! Cosa credi, che a me non faccia male? Che non sia fisicamente doloroso? Che non ti voglia -- Cazzo!, che non ti voglia semplicemente guardare e sfiorare tutto il tempo?! Credi che volessi questo?!

Darren trattiene il fiato, e c'è qualcosa di sbagliato. Si dev'essere spezzato un equilibrio particolare da qualche parte nell'Universo, con un tonfo e una vibrazione sorda che lo sta scuotendo nelle ossa.
Non -- Non vuoi ... Questo? Noi?
Chris gli si rivolge con un'espressione quasi desolata, e i suoi occhi sono rossi e lucidi, come due specchi limpidi che gli stanno riflettendo l'anima.
Certo che voglio noi.
Mormora con un filo di voce.
Vorrò sempre noi. Io vorrò sempre noi, ma non -- non questo.
Non questo.

Darren lo ripete a bassa voce, forse perché spera che le parole scompaiano. Le mani di Chris sono immediatamente sulle sue, le sue dita tra i suoi ricci scuri, il suo respiro sul suo viso, finché non smettono di essere due cose separate.
Vorrò sempre te, Darren.
Anch'io vorrò sempre te, Chris.
 


*


We're not going backwards. We're just ... Being smart.
By protecting something that is very precious to me. You know that, right?
Of course, of course I know that. I'll always know that.
 
 
  
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