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Autore: IceQueenJ    26/04/2014    3 recensioni
Bella e Edward si conoscono da quando erano bambini, ma un giorno Bella deve trasferirsi con in genitori in Italia. Passano gli anni e i due continuano a tenersi in contatto, questo grazie alle loro famiglie.
Tutto cambia con una visita inaspettata.
Cosa accadrà quando Edward rivedrà Bella?
Cosa accadrà quando Bella lascerà il suo ragazzo e dopo qualche mese tornerà a Forks a conoscenza di cose che non dovrebbe sapere?
E come reagirá Edward?
Riusciranno a risolvere i loro problemi?
Riusciranno a superare tutte le sfide che gli si presenteranno?
-Questa storia è stata pubblicata anche su Wattpad.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Salve a tutti, mi presento: sono Ally ed è la prima storia che pubblico su EFP. Spero che la storia sia all'altezza delle vostre aspettative. E' una storia romantica, senza il triangolo Edward/Bella/Jacob. Innanzitutto, volevo dirvi che aggiornerò la storia una volta a settimana: il giorno che ho scelto è il sabato.
La storia è nata per caso, in un giorno in cui, non avendo da studiare per l'università, ho inziato a buttare giù qualche pensiero. Spero di riuscire a fare il banner della storia in questi giorni. Un bacione, ci leggiamo sotto.

Ah dimenticavo: nella storia ho usato il corsivo per i flashback e per i pensieri dei personaggi. La storia sarà raccontata sia dal punto di vista di Bella che da quello di Edward.


Capitolo 1: Memories

Pov Bella


Italia, Pisa, Aeroporto di Pisa – San Giusto (Galileo Galilei), 11 luglio 2014, ore 13:00
È passato tanto tempo dall’ultima volta che sono stata negli Stati Uniti, e più precisamente a Forks, la mia città natale. Questa piccola cittadina, che è anche nota in tutto il mondo per essere la più piovosa città d’America, a me manca terribilmente. Certo, non amo la pioggia e il freddo, ma c’è qualcosa che mi lega inequivocabilmente a lei, qualcosa che mi attrae profondamente.
Sono andata via da Forks con i miei genitori, Charlie e Renee, quando avevo solamente tre anni. L’azienda per cui lavorava mia madre l’aveva trasferita in Italia. Papà, invece, era un poliziotto, quindi non avrebbe fatto fatica a trovare un nuovo impiego.
La città in cui ci trasferimmo era Volterra, Toscana.
All’inizio mi dispiacque molto, soprattutto perché avevo dovuto lasciare i miei migliori amici, Edward e Alice Cullen, i cui genitori erano anche amici di famiglia. Edward e Alice avevano anche un altro fratello, Emmett, che però era molto più grande di noi. Io e Alice avevamo la stessa età, mentre Edward era di un anno più grande. Spesso, noi tre passavamo il tempo anche con un altro bambino, Jasper, amico di scuola di Edward. Tutti dicevano che formavamo proprio un bel quartetto e pensate, eravamo persino arrivati a fidanzarci, io con Edward e Alice con Jasper. Ho anche un cugino più grande di me, che ha l’età di Emmett, Christian. Viveva a Seattle, ma ci vedevamo comunque spessissimo.
Oggi il mio “cuginone” è diventato uno degli uomini più ricchi e famosi degli Stati Uniti: è un discografico famosissimo.
Crescendo, però, iniziammo a sentirci sempre più raramente.
Si sa, gli interessi cambiano, si cresce. C’incontravamo solo quando facevo visita a Christian, il che succedeva molto di rado. Era comunque bello rivederli tutti, soprattutto Edward, con cui condividevo tutti i miei segreti. Passavamo ore intere a parlare, senza stancarci mai.
Ricorderò per sempre, invece, il giorno in cui ci siamo rincontrati.

Italia, Volterra, 25 marzo 2012
Christian venne a farmi visita in Italia e con mia grande sorpresa aveva portato con sé Edward, Alice, Jasper ed Emmett con la sua ragazza Rosalie.
In quel periodo stavo con Emanuele, il mio primo ragazzo, una delle prime persone che ho conosciuto quando sono arrivata in Italia e con cui sono cresciuta. È stato prima mio amico e poi, alla fine del terzo anno di liceo è diventato anche il mio ragazzo.
Il mio mondo ruotava intorno a lui, ma non avrebbe mai potuto sostituire Edward o Alice, loro erano intoccabili.
Non era un tipo geloso, ma conoscevo la sua gelosia nei confronti di Edward, poiché spesso e volentieri parlavo di lui e di quanto mi mancasse il mio amico di giochi.
Ero appena tornata da scuola e Manu era venuto a casa mia a farmi compagnia. Era uscito a comprare delle cose ed io preparavo qualcosa da mangiare per entrambi.
Suonarono al citofono ed io, pensando che fosse lui, aprii.
Quando aprii la porta, però, ebbi una bellissima sorpresa.
Li trovai tutti lì: Christian, Edward … erano tutti davanti a me.
I miei amici erano cambiati tantissimo, così come me.
Ci bastarono, però, solamente cinque minuti per ritrovare la sintonia dei tempi passati. Mi erano mancati tutti tantissimo. Ero così felice che non gli diedi neanche il tempo di mettere piede in casa e lo soffocai in un abbraccio. Alla fine, piangevamo entrambi come dei bambini.
Poi fu la volta di Alice da cui non riuscivo più a staccarmi, e lo stesso sembrava succedere a lei.
Salutai Jasper ed Emmett, che mi presentò anche la sua fidanzata Rosalie, sorella maggiore di Jasper. Alice mi disse che lei e Jasper stavano insieme da un po’.
L’ultimo a salutarmi fu Edward, rimasto in disparte fino a quel momento.
Guardando come mi sorrideva e come gli luccicavano gli occhi, capii che anche a lui ero mancata allo stesso modo in cui lui era mancato a me.
Mi era mancato più di tutti, avevamo avuto sempre un rapporto speciale.
Per la gioia del momento, Edward mi aveva stretto molto a sé e mi stava facendo girare in tondo. Quando mi mise giù, continuammo ad abbracciarci ed io non riuscii più a trattenermi dal dirgli “Mi sei mancato tantissimo”, ma lui evidentemente ne fu felice, perché mi rispose “Anche tu piccola, anche tu”.
“Oh Eddy, ancora con quel nomignolo? Adesso non sono poi così piccola!”, gli feci notare.
“E tu ancora mi chiami Eddy? Tu e mia sorella proprio non volete imparare il mio nome intero?”. Scoppiai a ridere, seguita a ruota da tutti.
Poi ci fu silenzio e quando alzai lo sguardo, il sorriso che avevo in volto svanì, perché Manu aveva visto tutto e aveva frainteso.
Sciolsi l’abbraccio e non feci neanche in tempo che era già partito in quarta. Stava per dargli un pugno quando io mi misi davanti ad Edward e lo fermai.
Non era un tipo violento, ma quando si trattava di me, partiva sempre in quarta, anche se a volte non ce n’era proprio il motivo.
Iniziò a urlare cose senza senso e questo mi spaventò molto. Cercai di spiegargli com’erano andate le cose e finalmente si calmò.
Christian strinse i pugni come a volersi trattenere e capii cosa stava pensando.
A Christian non era mai piaciuto.

Dopo quella volta anche Edward e gli altri lo odiarono. Non capivo perché, ma a me non importava. Io lo amavo e pensavo di sapere tutto di lui.
Dopo due anni insieme, ci lasciammo.
Nell’ultimo periodo aveva uno strano comportamento.
All’inizio pensai che fosse una crisi momentanea e non volevo rovinare una storia di due anni per le mie “paranoie” o almeno così le chiamavano le mie amiche e mia madre. Poi scoprii che forse avrei dovuto seguire le mie “paranoie”, perché lui poco tempo dopo tradì la mia fiducia e anch’io iniziai ad allontanarmi da lui.
Tutto sommato era un tipo preciso e non dimenticava mai nulla e, cosa meno importante, mi mentiva. Fu proprio quando scoprii una delle sue bugie che iniziai a non fidarmi più di lui. Lo avevo scoperto per caso, grazie a delle foto pubblicate su Facebook.
Non pensavo potesse arrivare a tanto, ma quella bugia mi ferì più di tutto il resto.
Sapeva che la cosa che più odiavo erano le bugie.
Sapevamo entrambi che il nostro rapporto era finito da qualche mese almeno, ma nessuno dei due riusciva a mettere fine a quella storia che era stata tanto importante. Non era cambiato soltanto lui in quei mesi.
A causa del suo comportamento, inevitabilmente, ero cambiata anch’io.
Cosa principale: i miei sentimenti per lui erano cambiati e neanche me n’ero resa conto.
Dopo la rottura eravamo riusciti a recuperare almeno il recuperabile: l’amicizia di una vita. I nostri amici dicevano che alla fine saremmo tornati insieme e anch’io ci credevo, ma dopo qualche tempo mi accorsi che non era così. Non provavo più nulla per lui.
Dopo cinque mesi si mise con una ragazza e mentre chiacchierava con un amico in comune, distrusse tutto, dicendo cose orribili su di me, senza un motivo apparente. Io non riuscii a sopportarlo e non volli più vederlo, anche se lui aveva provato a parlarmi più volte.
Era proprio vero che a volte le parole facevano più male dei gesti.

E adesso, mentre ripenso a tutto questo, mi ritrovo a scappare (se scappare si può definire) da Volterra.
Sento che Volterra non è più casa mia, o forse non lo è mai stata.
Mi sono sempre sentita fuori posto.
Sono in aereo in direzione Seattle.
Sto andando da mio cugino Christian e dai miei amici che non vedo da sei mesi circa.
La scusa che ho dato a tutti è che non riesco a vederlo con un’altra.
Io, però, so che è una bugia.
“Il tempo guarisce tutto, anche le ferite più profonde”, ho detto agli amici più cari prima della partenza, ‘anche se le mie sono tutte guarite’, ho poi aggiunto mentalmente.
Solo io conosco il vero motivo della mia partenza.
Nessuno, neanche i miei genitori o Christian, che è l’unico a sapere del mio arrivo negli Stati Uniti, sono riusciti a capire il perché di questa decisione.
Sapete cosa dicono “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, ed è quello che sto facendo io”, ho aggiunto poi.
Sto scappando alla ricerca di qualcosa, o qualcuno. Forse sto semplicemente cercando di ritrovare la vera me stessa.
So cosa voglio: essere di nuovo io e non essere la persona che Manu e gli altri volevano fossi. Sono consapevole di essere cambiata per adattarmi a loro, ma adesso ne ho abbastanza.
Allora perché non farlo con i miei migliori amici?
Ormai non ho più nulla che mi tenga legata all’Italia, a parte i miei genitori e, forse, qualche amico.
L’estate è iniziata da un mese e ho terminato anche il liceo.
L’esame di maturità è andato e mi aspetta una nuova vita.
Tutto sommato mi godrò questa vacanza negli Stati Uniti, e poi, forse, tornerò in Italia per iniziare l’università, ma potrei iniziarla anche a Seattle.
Quello che non sapevo era che questo viaggio mi avrebbe cambiato la vita.
Avrei scoperto cose di cui non ero a conoscenza … Avrei ricordato cose che non ricordavo più … Avrei scoperto una nuova me stessa … Avrei scoperto di amare qualcuno che non sapevo di amare … E la mia vita sarebbe cambiata.
Per Sempre.


Spero che il capitolo vi sia piaciuto. So che non è niente di che, ma la storia entra nel vivo a partire dal 2° capitolo. Questo capitolo rappresenta una specie di prologo. Vi ricordo che il prossimo capitolo sarà pubblicato sabato 3 maggio. Un bacione e a presto!

NOTE DELL'AUTRICE: Non spaventatevi, il nuovo personaggio, è il cugino di Bella, Christian.
   
 
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