" Io respiro "
" Se ci
fossero istruzioni
Per spiegare il meccanismo
Che mi ha
spinta a presentarmi a casa tua con questo viso
Con la scusa un
po' banale di riprendermi vestiti,libri,un po' della mia vita
Quella
vita che mi hai tolto
Quella di cui non mi pento
Se il dolore
è una corrente
Io tempesta e paravento,paravento
Conta
lento,molto lento
Voltati,guarda in faccia chi ti lascia
Scordami "
Sembra che tu non sia riuscito ad annullarmi completamente e quel briciolo di dignità che ancora mi resta mi spinge a bussare di nuovo ,questa volta in modo che tu mi senta.
Il Paradiso? È durato così poco...
Le fiamme dell'inferno in cui sei precipitato mi hanno avvolta come le tue braccia che possessivamente ogni notte mi stringevano,convincendomi di essere nulla senza di te.
E l'ho creduto davvero.
Ho inseguito tutta la vita il sogno di essere tua e quando finalmente ci sono riuscita, di me stessa non è rimasto che un corpo caldo disteso su un letto troppo grande come l'abisso che ci separava.
Apri la porta e mi osservi dall'alto al basso,come al tuo solito,con quello sguardo di sufficienza che mi ha fatto sentire da sempre inappropriata.
Cerco di allontanare dalla mia testa il pensiero che sei dannatamente bello appena sveglio, con i capelli spettinati e gli occhi socchiusi.
Mi inviti ad entrare,ma non illuderti,non sono qui per restare.
Saliamo le scale in silenzio fino alla tua camera da letto,dove abbiamo consumato il nostro amore per la prima volta.
Ti ho donato anche questo di me : la mia purezza. Credevo che fossi l'unico a meritarla.
Mi dirigo verso l'armadio dove sono riposti con un ordine quasi maniacale i tuoi vestiti e da un lato un po' dei miei.
Mi chiedi cosa sto facendo.
Non lo hai ancora capito,ma d'altronde perché dovresti.
Il mio viso tirato e i miei occhi gonfi avrebbero dovuto suggerire a te, che sei sempre stato un ottimo osservatore il motivo della mia visita,ma non mi stupisco...hai sempre dato poco peso a ciò che potevo provare o pensare.
Ti volti di spalle mentre io,sempre in silenzio,raccatto le mie cose.
È per questo che sono venuta,mi ripeto,cercando di spiegarmi perché abbia ancora bisogno di te e mi ostini a sperare che tu possa cambiare.
Inserisco nervosamente nella sacca che ho portato con me tutto ciò che mi appartiene,quel poco che mi hai concesso di portare in casa tua,invadendo il tuo piccolo e gelido mondo.
Porto la sacca sulla spalla mentre tu guardi fuori dalla finestra impassibile come sempre.
Non mi aspettavo una reazione diversa da parte tua.
Mi hai sempre accusata di essere noiosa e prevedibile,ma con il tempo mi sono accorta che quegli aggettivi erano più appropriati se riferiti a te.
Sussurro un " ciao " che mi rimane strozzato in gola e spero di costringerti a voltarti, a guardarmi dritta negli occhi e a capire che finalmente li ho aperti e ho capito.
Ho capito che per provare a salvarti mi sono persa io. Ma non mi pento di ogni singolo sorriso che sono riuscita a strapparti o della serenità che ho cercato di donarti.
Ho assecondato ogni tuo capriccio o malumore,i tuoi insensati silenzi e così ho imparato anch'io a tacere.
Mi hai trascinata con te in quella spirale di angoscia e tormento che io cercavo in tutti i modi di combattere con il mio sorriso e poi ho perso anche quello.
Mi avevi avvertita,è vero,ma ero così accecata dall'amore che provavo e,dannata me,provo ancora per te , da credere che il mio sacrificio avrebbe reso felici entrambi.
" Renderò le tue giornate felici " ti avevo promesso otto anni fa.
La mia promessa l'ho mantenuta,ma a che prezzo.
Il mio amore non bastava a tutti e due e con il tempo la tua scostanza ha inaridito anche me.
Finalmente ti decidi a voltarti...i tuoi occhi,la tua bocca sottile e la tua pelle di porcellana.
Mi fa male guardarti,ma voglio affrontare il mio dolore fino in fondo.
Le tue labbra si piegano in un ghigno ,di derisione forse: per l'ennesima volta mi sono umiliata al tuo cospetto.
Mi giro per uscire...non ce la faccio più .
La tua mano ferma il mio braccio ma mi libero dalla presa...la mia pietà è finita.
Con la tua solita arroganza mi prendi con la forza e mi sbatti contro il muro intrappolandomi con le tue braccia e davanti ai miei occhi iniziano a passare uno dopo l'altro i ricordi della nostra storia.
Voglio dimenticare...fallo anche tu.
"Oramai
da troppo tempo
Io mi chiedo come stiamo
Eravamo il nostro
eterno e il nostro pane quotidiano
Ma farò la cosa giusta
perché sono disonesta
Ma da troppo tempo sento che l'amore
non mi basta
L'amore non mi basta
L'amore non mi basta
Se
amarmi poi ti passa "
Come al solito avevi fatto resistenza a partecipare e ,come sempre, il dobe ti aveva infine convinto.
Io arrivai in ritardo a causa di Ino e quando entrammo eravate già tutti al tavolo.
Ricordo il tuo sguardo che mi fece rabbrividire. Sembrava come se mi avessi vista per la prima volta e forse era davvero così. Ma non arrossii , anzi mantenni il tuo sguardo mentre mi accingevo a sedermi nell'unico posto libero, guarda caso di fronte a te.
Era un po' di tempo che non ci vedevamo. Voi troppo presi dalla ricostruzione di Konoha e io sempre indaffarata con l'ospedale. Era davvero da tanto tempo che non stavamo tutti e tre insieme.
Mi chiesi cosa avevi da guardarmi in quel modo, in fondo ero la stessa di sempre.
Al termine della serata Naruto ti costrinse a scortarmi fino a casa. Camminammo in silenzio e non mi accorsi che avevi scelto la strada più lunga.
Ci ritrovammo davanti casa tua e ti fermasti.
" Eri tu che dovevi accompagnare me, non il contrario " ti dissi ironicamente.
Tu mi guardasti serio e mi prendesti la mano facendo perdere un battito al mio povero cuore che non si aspettava quel gesto da parte tua.
" Entra " mi dicesti con un filo di voce.
Nella penombra di quella casa, illuminata solo da un flebile raggio di luna , vidi proprio la luna tatuata sulla tua mano sinistra accarezzarmi il viso. Era gelida e un brivido mi percorse il corpo.
Con esitazione appoggiasti le tue labbra sulle mie come se avessi avuto paura che potessi rifiutarti.
Fu un momento magico quando le nostre lingue cominciarono ad avvinghiarsi tra di loro sperimentando ciò che era nuovo per entrambi.
E il desiderio che saliva man mano che le carezze diventavano più sicure e curiose.
Il dolore intenso nel sentirti per la prima volta dentro di me.
I nostri corpi nudi e stremati sul tuo letto e il battito del tuo cuore che avevo ascoltato come una musica soave quando mi avevi tirata a te , facendomi poggiare la testa sul tuo petto.
Ci avevo davvero creduto allora.
Ero entrata nella tua casa,nella tua camera ,nel tuo letto e nella tua vita ,ma non sono mai riuscita ad entrare davvero nel tuo cuore.
"
Che ne è stato delle frasi
Ci sarò comunque vada
A
che servono gli incroci se poi ognuno ha la sua strada
La mia
strada era deserta
Traversata da sconfitte
E con te quella
promessa che le avrei evitate
Conta lento,molto lento e voltami
Sangue freddo se hai coraggio
Uccidimi "
"
Cosa succede Sakura ?
" mi chiedi con il tuo solito tono inquisitorio avvicinandosi
talmente tanto alla mia bocca da poter sentire il tuo respiro di cui
mi sono nutrita solo poche ore fa.
" Non riesco a respirare
" ti rispondo
Mi guardi disorientato e arretrando di qualche
passo , ti allontani da me mantenendo sempre il contatto con i miei
occhi come se volessi trovare in loro una speranza.
Sembri
spaventato. Hai capito il significato delle mie parole.
In altre
occasioni avrei abbassato lo sguardo e avrei iniziato a piangere,ma
non ora.
Voglio che tu veda cosa significa specchiarsi in due
occhi spenti e che senta il vuoto che ora è in me , che mi
hai
donato tu.
Questo nero nel verde sembra iniziare a infastidirti.
" è un'altra delle tue paranoie? " mi chiedi
stringendo i pugni.
Rispondo di no con un cenno stanco del capo.
" Allora cosa Sakura ? " ringhi tra i denti.
"
Eravamo un team... " sussurrò mentre tu spalanchi gli
occhi " dovevamo rimanere uniti per sempre e tu ci hai
abbandonati...mi hai abbandonata "
" Pensavo che
avessimo superato questa fase " mi rispondi indispettito facendo
un segno di stizza con la mano.
" Dove vuoi andare a parare?
Mi chiedi ancora. La vena sul tuo collo pulsante.
" Sono
sempre stata un passo dietro a te e Naruto. Durante l'esame dei
chunin se non fosse stato per il tuo incoraggiamento,Ino mi avrebbe
fatta a pezzi. Perché a me bastava anche solo una parola da
parte tua per trovare coraggio e forza. "
" Stai
vaneggiando " dici e questa volta ti volti e mi dai le spalle.
Sai a cosa alludo,la tua coscienza urla da dentro di te ,ma sei
troppo orgoglioso per ascoltarla.
" Alla fine vi ho
raggiunti e questo lo devo sempre a te. Se le nostre strade non si
fossero divise ,io non sarei mai diventata l'allieva di Tsunade.
È
stato il desiderio di ritrovarti e riportarti da me che mi ha fatta
diventare quella che sono...o che ero. "
" Bene. Ora mi
hai ritrovato,sono di nuovo qui e sono con te. Cos'altro vuoi Sakura?
"
Tu sai cosa voglio , ma non sei in grado di darmelo.
C'è
sempre stato qualcosa di più importante di me nella tua vita
:
Itachi,Danzo,Konoha e te stesso. Il tuo dolore , il tuo passato , il
tuo odio.
Non c'è mai stato un vero posto dentro di te per
me.
Ho visto la tua follia e il tuo delirio quando a sangue
freddo mi stavi per colpire alle spalle con il tuo chidori.
Poco
tempo fa mi confessasti che se non fosse arrivato il maestro Kakashi
saresti andato fino in fondo. Mi avresti uccisa perché io ti
stavo ingannando.
Io , invece , sapevo dall'inizio che non sarei
stata in grado di farlo. E mi ero convinta di poterti far rinsavire
solo con il mio amore perché tu mi avevi sempre protetta e
ora
spettava a me fare lo stesso.
Ti lanci verso di me e fai un buco
nel muro con un pugno a due centimetri dalla mia testa.
Io chiudo
gli occhi...so che non mi lascerai mai andare via e ho davvero paura
che tu possa fare qualche pazzia. Lo shock mi riporta a qualche
giorno fa quando ripensavo a quel giorno sotto la pioggia.
"
Oramai da troppo tempo
Io mi chiedo come stiamo
Eravamo il
nostro eterno e il nostro pane quotidiano
Ma farò la cosa
giusta perché sono un ' egoista
Ma da troppo tempo sento
che l'amore non mi basta
L'amore non mi basta
L'amore non mi
basta
Se amarmi poi ti passa "
Le
giornate piovose ti sono
sempre piaciute.
Avevamo litigato,come sempre,per...ora non
ricordo neanche per cosa.
Io avevo fatto una delle mie scenate
che tu sei solito chiamare teatrali ed ero andata via sbattendo la
porta.
Ho camminato a lungo sotto la pioggia fino al parco
giochi. Mi sono seduta su un altalena e ho cominciato a dondolarmi
tristemente quando le tue braccia mi hanno avvolto da dietro.
"
Ho bisogno di te " mi sussurrasti a un orecchio.
Le mie
lacrime si confusero con l'acqua che gocciava dai miei capelli ormai
zuppi.
Le tue parole mi riscaldarono il cuore.
Mi girai verso
di te e ti bacia,sussurrandoti a fior di labbra che ti amavo.
Rimanemmo abbracciati sotto la pioggia per non so quanto come se
quell'acqua potesse lavare via tutti i problemi.
Mi prendesti la
mano e intrecciando la tua mi dicesti : " Per sempre ".
Io
arrossii e con emozione ripetei quelle due parole in cui credevo
davvero.
Da quel giorno ci sono stati molti altri litigi , ma con
il passare del tempo anche la mia voglia di litigare cominciava a
scemare lasciando spazio all'accondiscendenza.
" Errore
fatale " mi disse una volta Ino e a mente lucida credo che
avesse ragione.
" Vuoi che te lo dica , vero? " mi dici
prendendomi il mento e voltando il mio viso verso il tuo.
Proprio
non capisci. In due anni non me l'hai mai detto,cosa pensi che possa
valere ora. Pensi che sia la tua ancora di salvezza? Beh, io lo sono
stata fino a oggi.
Ti sei aggrappato a me con tutte le tue forze
, rimanendo in vita solo grazie al mio amore e alla mia anima,
totalmente dedicati a te.
Io avevo dei sogni,delle
aspirazioni,una carriera,degli amici,ma stare al tuo fianco
è
talmente impegnativo da convincermi ad abbandonare tutto.
Ci sei
sempre stato tu,al centro del mondo,del mio mondo e non ti sei mai
preoccupato di quelle che potessero essere le mie esigenze o
che,sì,volevo che me lo dicessi.
Anzi avresti dovuto
dirmelo ogni singolo attimo di ogni singolo giorno passato insieme.
Perché me lo meritavo,me lo dovevi per quanto mi avevi fatta
soffrire e per tutto quello a cui ho rinunciato per te.
Adesso
tocca a me , voglio pensare a me stessa,voglio respirare solo per me.
Per troppo tempo l'ho fatto per tutti e due pensando che prima o
poi le cose sarebbero migliorate. Ma le persone come te non cambiano.
Non sei più in grado di amare e per quanto c'abbia provato
non
sono riuscita ad insegnartelo.
" Ti amo " mi dici
sforzandosi di essere convincente.
Probabilmente è vero,
ma il tuo modo di amare è sbagliato,è contorto
come te.
Mi scappa quasi da ridere : ho aspettato per ben due anni di
sentire quelle parole e me le dici adesso che per me non hanno
più
senso.
Forse è il mio modo di amare che è
sbagliato. Tu ami senza rischi : non dai nulla ma pretendi tutto e
prendi quello che vuoi.
A me non basta quel poco che mi
dai,anch'io voglio tutto.
Voglio sentirti rabbrividire quando ti
tocco, voglio vedere commozione nei tuoi occhi quando ho un gesto
gentile nei tuoi confronti, voglio che ti riempia di orgoglio
pensando di avere al tuo fianco una grande ninja, voglio che tu
soffra nel vedermi triste e che ti senta inappropriato e inutile nei
giorni in cui il mio umore è nero, che ti chieda cos'hai
fatto
di sbagliato se per giorni non ti parlo e che urli il mio nome quando
i nostri corpi si uniscono.
Ma questa sono io, non potrai mai
essere tu.
"
Forse questo è il senso del mio vivere,
Forse dal dolore
si potrà pure guarire
Ma anche scrivere canzoni, anche
scrivere canzoni "
Se penso al domani ho
paura. In questi anni ho vissuto in tua funzione pensando di aver
trovato il senso della mia vita.
Ora sono a pezzi e sarà
difficile ricomporre il mosaico dato che ogni singolo tassello
è
appartenuto a te.
Prima o poi troverai qualcun'altra e la sola
idea mi fa stringere lo stomaco.
Dormirà con te, farà
l'amore con te e accarezzerà il tuo viso proprio come sto
facendo io in questo momento,mentre tu mi guardi con sospetto non
riuscendo a capire perché io non proferisca parola.
Guarirò
da questa malattia che porta il tuo nome e ricomincerò la
mia
vita.
Se qualcuno conoscesse la nostra storia potrebbe scriverci,
che ne so, un libro o una canzone e sarebbe un successo.
Solo due
anime come le nostre avrebbero potuto farsi bene e male con la stessa
intensità .
"
Oramai da troppo tempo
Io mi chiedo come stiamo
Eravamo il
nostro eterno e il nostro pane quotidiano
Ma farò la cosa
giusta perché sono disonesta
Ma da troppo tempo sento che
l'amore non mi basta
L'amore non mi basta "
Mi allontano da te ,
raccolgo lo zainetto mentre tu continui a guardarmi incredulo e
disorientato.
" Io non ti amo più. " ti
dico,mentendo.
Penso ancora al tuo bene... Credendo che con
questa bugia tu possa dimenticarmi più facilmente.
Mi giro
ed esco dalla stanza lasciandoti in piedi senza parole.
Per una
volta non sai come controbattere e scegli il tuo amato silenzio.
Chiudo la porta di casa alle mie spalle ed è come se
davvero avessi messo un punto da cui ripartire.
Alle mie spalle,
il nostro passato di cui non mi pentirò mai, davanti a me un
enorme punto interrogativo : la mia vita senza te.
Alzò
gli occhi al cielo. Il sole mi acceca e sbatto velocemente le
palpebre mentre le mie labbra si piegano in un rassegnato sorriso.
" Finiamo punto e basta "
Continuo
a sbattere le
palpebre riprendendo lentamente coscienza e anche il rosso colore
dello sharingan lascia spazio al nero dei tuoi occhi.
L'odore
della polvere mista al sangue è così forte che
sento
quasi il bisogno di vomitare.
La vista piano piano mi sta
ritornando.
Scorgo i tuoi lineamenti, i capelli neri scompigliati
dalla battaglia appena terminata , la tua bocca sottile e infine i
tuoi occhi.
" Perché mi hai fatto vedere tutto questo
? " ti chiedo tremante a causa degli strascichi dello sharingan
ipnotico.
" Perché non voglio che tu smetta di
respirare " rispondi con insolita dolcezza portando la tua mano
sulla mia guancia.
" Possiamo respirare insieme " dico
di getto,senza pensare.
Fai cenno di no con il capo e sorridi
appena , come se ti aspettassi da me quella risposta.
" È
solo un'illusione nata dalle tue paure " ti urlo riprendendo
totalmente il controllo su me stessa.
" È quello che
accadrà Sakura " mi dici scostando la mano dal mio viso e
improvvisamente ho freddo.
" No.Ti sbagli. Sei solo un
codardo, ti nascondi dietro un illusione che hai creato tu con le tue
convinzioni distorte e le tue paure. Hai detto che mi amavi, anche se
solo alla fine,quando tutto era già perduto"
Spalanchi
gli occhi. Ho trovato una falla nella tua illusione.
"
Dimmelo adesso " ti ordino , anche se sembra più
un'implorazione e poco dopo lo diventa.
" Dimmelo
adesso...ti prego " dico dolcemente mentre mi avvicino passo
dopo passo a te. Percorro con la punta delle dita la tua fronte
scendendo poi sulla guancia ,segnata da una profonda cicatrice.
Tu
chiudi gli occhi sotto il mio tocco e respiri profondamente.
"
Sakura " pronunci il mio nome con stanchezza come se volessi
farmi capire che la tua vita è stata talmente pesante da
essere stufo di combattere e quello che io voglio da te significa
impegno ,perché per uno come te che non sa più
vivere ,
sarà arduo ricominciare ad amare.
Riapri gli occhi e
riesco a scorgere un luccichio in fondo a quel baratro oscuro.
Lo
percepisci anche tu e con un gesto veloce porti le tue mani dietro la
mia schiena e mi attiri verso di te.
Poggi la tua fronte sulla
mia. La mia mano ancora incollata alla tua guancia comincia a
scottare.
" Io ti amo " dici ,scandendo bene ogni
singola parola.
" Non smettere mai di farlo perché
solo così io respiro" ti rispondo poggiando le mie labbra
sulle tue in quello che è il nostro primo bacio su quel
campo
di battaglia polveroso dove avevamo messo in gioco le nostre vite.
Le cose non andranno come nella tua visione. Ci aspettano tempi
duri...ma impareremo a respirare insieme.
Angolo
dell'autrice
Ringrazio supersara89 per aver indetto questo fantastico contest.
È stato un po' complicato,ma divertente.
Il testo
della canzone può essere interpretato in vari modi.
Io ho
immaginato un sofferto addio da parte di Sakura.
Ma non ho
resistito a terminare la song con un lieto fine. :-)
Spero vi sia
piaciuta e attendo i vostri pareri.
A presto