Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Mary_la scrivistorie    26/04/2014    4 recensioni
Dal testo: Che senso aveva quel tramonto etereo dei colori più accesi – quali il cobalto e il vermiglio – senza te ad animarlo? Quel cielo rispecchiava perfettamente le nostre anime. Tu, il ghiaccio, rigido e introverso; io, la fiamma, sensibile e testarda. E la nostra catena dava origine a un qualcosa di paradisiaco, raro, quasi irraggiungibile. Era il culmine di due scintille che si scontravano come galassie, come pianeti, come rocce indistruttibili. E tu stavi spezzando quell’unione, quel miscuglio, quel legame dirompente. Tutto ciò spezzava il mio cuore e lo trafiggeva come una stoccata di sciabola.
[Prima classificata al contest "L'eternità era sui nostri occhi e sulle nostre labbra", indetto da ColeiCheDanzaConIlFuoco sul forum di EFP].
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Love over death.
L'amore può sfidare qualsiasi vincolo, compreso la morte.
«Pensavi davvero che me ne potessi dimenticare?», sbuffasti mentre cercavo di assaporare la leggera brezza primaverile e notturna che regnava in intorno a noi. James, di sicuro, se ne sarebbe dimenticato. Tentai di scacciare il pensiero. Potter e il suo egocentrismo non erano proprio miei problemi, figurarsi. L'odio che divergeva tra noi era limpido come l'acqua di un torrente. Tuttavia, questa rassicurazione puramente mentale non m’impedì di conficcarmi un'unghia nel braccio, dall'agitazione che quel Grifondoro riusciva a suscitarmi. Soffocai il dolore e mi concentrai su di te. Sarebbe stato poco onorevole lasciar vagare i miei pensieri altrove quando potevi stare con me per tutta la serata. Ero riuscita a rubarti prima che quella Narcissa Black lo facesse al posto mio. Forse dovevo essere felice che finalmente una ragazza - se quella Black poteva esser così definita, a me sembrava soltanto una femmina annegata nell’incertezza che reputa tutti inferiori - si fosse interessata a te, ma non era così: provavo un fitto fastidio. Una fitta gelosia. “Dannazione, Lily, possibile che tu non sappia frenare i tuoi ormoni?”, mi rimproverai silenziosamente. Mi passai una mano tra i capelli per domare quell'irrequieta onda rossa che svolazzava a destra e a sinistra. Per fortuna, sembravi assorto, come la maggior parte del tempo. Un velo di tristezza offuscava sempre quel viso che era diventato sempre più bello e importante per me, come se vederlo fosse una riserva di ricarica, una rinnovata energia. Eh già, eri il mio migliore amico. Ci eravamo sempre difesi a vicenda, fin da piccoli. Eppure, ciò che sentivo verso di te era ancora ignoto, sbiadito. Non ero affatto sicura dei sentimenti che saettavano tra me e te. Finalmente, decisi di rompere il ghiaccio: «Grazie, Sev. È la più bella sorpresa che mi sia stata fatta.», ti scoccai un sorriso addolcito.
Il tuo sguardo scintillò di gioia. Ecco un’altra cosa bella di te. Non nascondevi le tue emozioni, come invece capitava a Remus. Con i tuoi stati d’animo avvolgevi anche le persone attorno a te. Neppure la maschera iniziale che potevi esibire riusciva a bloccare questo fatto. Bastava soltanto saper scavare in fondo al tuo cuore e portarlo più avanti. E io, Lily Evans, c’ero riuscita.
«Anche più del nuovo set di pozioni che ti ha regalato Mary?», mi sondasti con il tuo sguardo nero come il carbone. Uno sguardo inquietante eppure inconsapevolmente attraente. Riusciva a inchiodarmi ogni volta e trafiggermi di colpi piacevoli e intensi, che mi procuravano il solito brivido elettrizzato lungo la spina dorsale.
Ti lanciai un’occhiata eloquente. «Ovvio, Sev. Ma l’hai sentita? Sembra che da un momento all’altro, secondo lei, io possa entrare a far parte del Club dei Pozionanti!»
Tu mi accarezzasti la guancia con notevole delicatezza. Probabilmente avvampai come un papavero, perché tu sfoderasti un sorrisetto ironico e compiaciuto. Io ti morsi la mano, e tu scattasti via come un’agile gazzella pedinata da un leone.
Comunque, notasti serio: «Non mi sembra un’ipotesi così irrealizzabile e terrificante. È il tuo sogno, Lily, e Lumacorno indubbiamente ti farebbe una pubblicità come se tu fossi un’aspirante e talentuosa stilista di haute-couture
Scoppiai a ridere, senza controllo. «Da quando in qua leggi le riviste che ho rubato a Petunia?»
Quando fosti tu ad arrossire, divenni vittoriosa d’un tratto.
«In realtà, da molto tempo. Ero curioso: mio padre non dice mai nulla del mondo babbano, le rare volte in cui ci degna della sua presenza. Ed Eileen, a mio parere, ha tutte le ragioni per non volerlo a casa sua, date le circostanze.», ti difendesti, e notai la rabbia del tuo tono.
Le lacrime mi salirono agli occhi. Perché a te? Perché a Eileen? Tobias era un babbano della peggior specie: io mi lamentavo di mia sorella, ma era oro, in confronto. Saper quanto voi abbiate sofferto per quel vile mi rendeva furiosa: se l’avessi visto, probabilmente l’avrei polverizzato. Non sopportavo queste emozioni negative in te: ero pronta a prendermele io, pur di sottrarle a te.
Ti abbracciai di slancio, non senza imbarazzo. Era da ben tre anni che non ci abbracciavamo. Il contatto fisico ti aveva sempre infastidito, da quando…era successo. Eppure adesso percepivo che ne avevi bisogno, un bisogno morale: e io volevo farti capire che c’ero, per te. Ci sarei sempre stata, e sapevo che la cosa era reciproca. Lily senza Severus e Severus senza Lily non sarebbero sopravvissuti a lungo: eravamo sintonizzati e uniti da un legame estatico.
All’improvviso, tu mi spingesti via bruscamente, come se il gesto ti bruciasse la pelle. Cercai di oppormi all’istinto di piangere.
«Scusa, soltanto…non ce la faccio a discutere di quell’argomento…», mi dicesti, mesto.
Annuii, e mentii: «Va tutto bene.»
No, invece. Era tutto orribile. Che senso aveva quel tramonto etereo dei colori più accesi – quali il cobalto e il vermiglio – senza te ad animarlo? Quel cielo rispecchiava perfettamente le nostre anime. Tu, il ghiaccio, rigido e introverso; io, la fiamma, sensibile e testarda. E la nostra catena dava origine a un qualcosa di paradisiaco, raro, quasi irraggiungibile. Era il culmine di due scintille che si scontravano come galassie, come pianeti, come rocce indistruttibili. E tu stavi spezzando quell’unione, quel miscuglio, quel legame dirompente. Tutto ciò spezzava il mio cuore e lo trafiggeva come una stoccata di sciabola.
Tuttavia, sembrasti captare i miei turbamenti psichici. «Lily?», mi sussurrasti, contro i capelli.  Avvertii un'intensa vertigine quando realizzai che tu mi stessi quasi baciando  la testa. Il mio battito cardiaco accelerò e il mio respiro si fece più rapido e sottile.
«Mmh.». Non volevo litigare, ma mi sembrava come se tu volessi mutilare i miei sentimenti, le mie emozioni. Io invece desideravo che si sfogassero, che esplodessero.
«Sul serio ti è piaciuto?». La tua voce era carica di dubbio, e mi balenò un sorriso sulle labbra.
«Certo, Sev. Una serata tutta con te, un tramonto mozzafiato e fuggire in quel modo da Lumacorno. Probabilmente sarà una delle sere più indimenticabili della mia vita.», dissi sincera. «Perché hai scelto la Torre di Astronomia?».
Tu abbozzasti un sorrisetto: «Sul serio non ricordi?».
Mi concentrai. Torre di Astronomia…diamine se ne erano successe di cose, lì, in sette anni.
Come quella volta in cui Potter mi baciò – ma tu questo non lo sapevi, e non dovevi saperlo: mi vergognavo di non averlo respinto e temevo il tuo giudizio.
Come quella volta in cui Lumacorno mi disse che noi due gli rammentavamo il profondo legame tra lui e la professoressa Gaiamens – più tardi scoprii che erano stati compagni.
Come quella serata del primo anno, che soprannominammo Serata delle Cioccorane.
Come al secondo anno, quando tu mi raccontasti della tua famiglia, e io della mia.
Come…oh. Avevo custodito quel ricordo con tutta la mia anima, con tutta me stessa, come se fosse un fragile petalo di fiore.
«Sev, dove mi stai portando?». La bambina dalla chioma rossa sorrideva, anche a occhi chiusi.
Il ragazzo rispose: «In un luogo speciale, Lily.».
«Dove?». La ragazzina era impaziente. Che senso aveva aspettare?
«Lo scoprirai presto.»
Quando finalmente lui le tolse la benda dagli occhi, la bambina lanciò un gridolino di meraviglia. Dinanzi a lei, c’era uno spettacolo incancellabile. In cielo, milioni di stelle cadevano e precipitavano come attirati dalla gravità terrestre. Ma la cosa più stupefacente era il piccolo unicorno sulla terrazza, bianco come la neve appena caduta e con un’espressione innocente e impaurita. Il suo corno rifletteva come un prisma  i raggi lunari, che illuminavano il balcone di una sfumatura bluastra.  
«Sev, dove lo hai preso?». Lily era senza fiato. Severus aveva l'incredibile dono di stupirla, cosa che ormai  era praticamente impossibile farle. 
«Il professor Lidenbrock voleva imprigionarlo. Io l’ho salvato, ma prima volevo che lo vedessi.». Il tono del ragazzo era freddo e distaccato: se la bambina non l'avesse conosciuto bene, avrebbe pensato che non gliene fosse importato niente. Ma non era così: dietro la perfetta e salda maschera che il ragazzo sfoderava, si celava un cuore nobile e valoroso.
«Santo cielo, Sev! È bellissimo!». Lily si avvicinò all’unicorno e lo accarezzò. La creatura si tranquilizzò all’istante, come se il tocco della bambina fosse magico. Quanto a lei, era impadronita da una gioia smisurata, inconcepibile.
Severus si avvicinò al balcone e osservò la notte stellata. Lily lo raggiunse dopo aver fatto addormentare l’animale.
«Come sarebbe vivere lassù?», chiese lui, curioso.
«Meglio quaggiù, Sev. Dammi retta.», rabbrividì lei. Soffriva di vertigini da qualche anno, da quando l’altalena di Petunia si era spezzata e lei si era rotta il naso.
Severus le lanciò un’occhiata penetrante e Lily, dopo un po’, arrossì e si nascose dietro la zazzera di capelli ramati.
«Cosa succede?», domandò lui.
Lily gli rivelò: «Ecco… pensavo a come fosse baciare. Sulle labbra. I miei genitori lo fanno, spesso, e io non ne capisco il motivo. Vorrei sperimentarne la ragione.»
Severus mormorò, esitante: «Vuoi che ti baci?». Sembrava incerto: la ragazzina non l'aveva mai visto così. Come se fosse di un vetro particolarmente fragile.
Lily annuì nuovamente e lui le si avvicinò, unendo le labbra con le sue. Fu una cosa breve, intensa. Lily sentì la tenerezza, la dolcezza, la voglia matta di non fermarsi mai, mai, mai.
Ti lanciai un’occhiata allarmata. Eravamo soltanto due bambini di dodici anni. Perché mai ripensarci? Tuttavia, io sapevo il motivo. Non lo avrei mai detto ad alta voce, ma io stessa avevo riflettuto parecchio su quel ricordo. Perché non potevo credere che la nostra fosse soltanto amicizia. Perché non potevo arrendermi. E adesso ne ero a conoscenza: noi due eravamo innamorati, e tutto ciò non era ammissibile. La tua banda di Serpeverde avrebbe utilizzato il nostro amore incondizionato per farti soffrire, per provocarti dolore. Una lacrima mi sfiorò la guancia, a quel pensiero: avrei fatto qualsiasi cosa, pur di proteggerti. Anche negare ciò che era ormai evidente.
«Lily, tu ami Potter?». La domanda mi colse alla sprovvista, sembrava quasi indifferente, distaccata. Eppure, ero consapevole che non fosse così.
Ti avrei detto di no. Magari mi attraeva con la sua grande arroganza, magari c’era una scintilla tra di noi, ma non ne ero innamorata, perché il mio cuore era destinato ad un’altra persona.
Ti avrei detto di no, se non avessi pensato alle terribili conseguenze del nostro amore.
Ti avrei detto di no, se non avessi saputo quanto sarebbe stato pericoloso per te annunciare una relazione con una mezzosangue.
Ti avrei detto di no, se non avessi contato la tua salvezza, la tua felicità, prima della mia.
«Sì.», rivelai, a capo chino. Dovevo pur recitare, no?
Ti vidi scattare su, furioso, e gridarmi contro che non ne potevi più di una messinscena del genere.
Ti vidi allontanarti via da me e non rivolgermi più la parola per anni.
Ti vidi evitare sempre il mio sguardo, quando ti cercavo.
Ti vidi spezzare la nostra amicizia, lacerarla, sostituirla da qualcosa di cruento e avvelenato.
Ti vidi passare all’oscurità con amarezza, perché non potevo rivelarti niente poiché Voldemort avrebbe letto la tua mente dal primo all’ultimo pensiero, e non potevo permettergli di ucciderti, anche se avrei voluto riaverti accanto a me. Non potevo anche perché Silente mi aveva detto quale ruolo avresti giocato.
Sposai James. Mi ripromisi di non impazzire per ciò che avevo fatto. Per fortuna, poco a poco i brandelli che avevo conservato della tua anima cominciarono a nascere anche in lui, dunque iniziai ad amare quel frammento di lui. E ti posso giurare che vissi un periodo di gioia, soprattutto quando ebbi il mio piccolo Harry, che adoravo tantissimo. Tu eri geloso, naturale, li odiavi entrambi, perché li avevo “preferiti” – non sai quanto mi fu difficile recitare, ma Albus mi appoggiò – a te.
Come amore, nessuno di loro ti ha mai superato. Diciamo che eri un testa a testa con Harry.
Quando Silente mi rivelò la sorte di Harry, la sua natura – eravamo entrambi nell’aldilà – , gridai. Urlai. Squarciai l’aria con la mia voce. Rifiutavo di crederci. Harry. Mio figlio. La luce dei miei occhi.
Tuttavia, Albus mi disse chiaramente che tu lo avevi protetto, affezionandoti anche a lui – è mai possibile? – soltanto per me. Ti ringrazio, Sev, di questo.
Ti aspettai, Severus. Ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo. Eppure, il mio gesto ti procurò molti anni di vita in più. So che non li desideravi, ma qual era l’altra mia scelta? Anteporre i miei desideri, in un nitido atto di egoismo, al tuo bene personale? Mai.
Spero che una cosa ti sia chiara: io ti amo oltre ogni barriera, Severus Piton, oltre qualsiasi cosa che conosca.

Dopotutto com'era quella canzone che la radio di Petunia trasmetteva in continuazione?
Me la ricordo ancora...

Se dovessi rimanere, 
finirei solo per intralciare la tua via 
quindi andrò via ma io so che 
penserò a te ad ogni passo della mia strada 
ti amerò sempre 
ti amerò sempre 
tu, mio caro, tu 
Ricordi dolci e amari 
questo è tutto quel che porto con me, 
quindi addio, per favore non piangere 
sappiamo entrambi che 
io non sono quel di cui tu hai bisogno 
ti amerò sempre 
ti amerò sempre 
Spero che la vita ti tratti con gentilezza 
e spero che tu abbia tutto ciò che sognavi 
e ti auguro gioia e felicità 
ma soprattutto ti auguro di amare 
ti amerò sempre 
ti amerò sempre 
tu, caro ti amo. 
oh ti amerò, ti amerò sempre.

[I Will Always Love You, Whitney Huston]
 
Per sempre tua,
Lily
***
Eravamo fatti di materia immagazzinabile, io e te, Lily. Di nuvole e di sogni luminosi, di fantasia e di felicità. Per la prima volta, potevo vederti priva di un corpo, di un'incarnazione, e ciò mi lasciava basito. I nostri due spiriti erano fatti l'uno per l'altra. La morte mi aveva accolto tra i tuoi ricordi, ed era altrettanto meraviglioso poter passare all’altra vita insieme a te. Mi guardasti come se fossi un’allucinazione: «Severus.»
Il mio nome sulle tue labbra, e sapevo di essere salvo. Di avere una ragione di vita. Io, Severus Piton, ero nato per te. Per amarti.
«Lily.». Tu eri già lì accanto a me, dopo esserti leggiadramente librata – con grazia pari a quella di un angelo. Mi accarezzasti e ci baciammo. Finalmente tutti i vincoli furono vinti, tutte le preoccupazioni imprigionate. Quante cose avrei voluto dirti, quanto avrei voluto informarti di tutto quel dolore che avevo provato senza di te! Eppure, non riuscivo ad esprimermi. Sapevo che tu mi avevi sempre guidato, eri sempre rimasta accanto a me, e ciò mi rendeva totalmente euforico. La mia vita aveva compiuto il suo compito, unendosi con la sua anima gemella: era una vittoria, Libertà allo stato puro.
Non mi chiesi dove fosse James. Sapevo che ci vedeva e probabilmente aveva acconsentito a darci una possibilità. Lily, forse avevi ragione tu. In fondo era buono. O solo sveglio. Perché chiunque si sarebbe accorto che noi avevamo sfidato dei mondi per i nostri sentimenti, e che ci eravamo amati oltre la morte.

The End


NDA: Innanzitutto: benvenuti, cari lettori! Vi sarò eternamente grata per aver letto questa storia decisamente parziale (XD) sulla mia coppia preferita di HP, Lily/Severus, insieme a un'altra - non me ne vogliate per questo -, ovvero la Draco/Hermione. Io la adoro <3
La storia non è nata casualmente, ma è stata creata per un contest sul fandom Harry Potter, L'eternità era sui nostri occhi e sulle nostre labbra, indetto da ColeiCheDanzaConIlFuoco. Il contest - mi sembra giusto specificarlo - aveva come tema principale l'amore: ci sono state mostrate delle coppie (scelte dalla giudiciA) e dei pacchetti che avevano il nome di incantesimi. Il mio, curiosamente, era Incarceramus - ma non è di alcuna rilevanza. In ciascun pacchetto erano indicati alcuni elementi per costruire il racconto: un'ambientazione, sia spaziale che temporale, oppure un prompt
Cosa devo dirvi di questo racconto? Inizia con una fan art che evidenzia il profondo amore tra Severus e Lily. Prosegue con una citazione inedita di HP - anzi, probabilmente mai esistita - in cui Lily dichiara apertamente i suoi sentimenti verso Severus. Tuttavia, nella mia mente, Lord Voldemort non si è mai scomposto a rivelare al suo presunto seguace la cosa, perché...beh...è tutto spiegato nell'altra mia storia, Schegge di vetro (anch'essa indetta per un contest)...E' tutto collegato, in qualche modo. 
L'esordio e lo svolgimento sono racchiusi nella lettera di Lily - in questo periodo vado matta per le corrispondenze xD - e la conclusione, narrata attraverso il punto di vista di Severus, è reso con una possibile descrizione del Paradiso, dell'aldilà - vi avverto, mi sto informando su questa sezione della religione, soprattutto dell'Angelologia (termine tratto dall'omonimo romanzo di Danielle Trussoni, Angelology, a mio parere un capolavoro letterario del genere Dark/Fantasy/Avventura). Spero che non vi abbia deluso, sarebbe una cosa molto triste - minimizziamo troppo, sarebbero lacrime, disperazione, autocommiserazione...ovviamente, adesso sto enfatizzando.
Non è una storia felice, lo concedo, ma secondo me calza piuttosto bene con il titolo del contest. L'amore supera tutto, anche la morte, è questa la morale (abbastanza esplicita). Inoltre, il lieto fine è di prima categoria u.u: cioè è contemporaneamente malinconico, intenso e anche commovente - almeno per le mie ghiandole oculari, che si possono facilmente corrompere xD.
L'immagine iniziale mi ha notevolmente influenzato, sono grata all'autrice, che non conosco. Le voglio dedicare un applauso u.u
Il testo della canzone inserita come conclusione della lettera (relativa a quel moment) è tratto (meglio dire tradotto) è di Whitney Huston, in I Will Always Love You.
La mia immancabile playlist e i relativi moments:
a) River Flows In You (Yiruma): bacio di Sev e Lily, infanzia;
La canzone l'ho suonata ad un saggio - sono pianista, tra le tante altre cose xD - ed è tutt'ora molto importante da me: non c'è giorno che non l'ascolti.
b) Atlas (Coldplay): incontro dei due, bacio, aldilà
Eh, che ne dite? Coldplay...come potevano mancare? Atlas è una canzone perfetta per il moment:: infatti, inizialmente è malinconica, intensa, chiusa e infine c'è l'esplosione, quella dirompente fiamma del ritornello. I'll carry your wold. Direi che è abbastanza opportuna, per questi due piccioncini :3
c) Romeo & Juliet (Dire Straits): descrizione del tramonto, e tutto ciò che ne segue, del presente, ovvero sulla Torre di Astronomia;
Devo dire che la canzone mi è sempre sembrata una poesia recitata, come parte di un musical improvvisato, e l'ho trovata adatta per i discorsi di Lily e Severus. Comunque, resta un fatto molto soggettivo, lo so, poiché una mia amica odia la canzone, ad esempio - e io la fulmino ogni volta che lo dice :'D
d) My Immortal (Evanescence): riflessioni finali di Lily;
Confesso che questa è stata una decisione meditata a lungo: molte canzoni hanno ispirato il moment, ma mi sono prefissata di indicarne soltanto una. Alla fine, è stata questa la mia scelta. La canzone è velata di tristezza, ma anche di amore. Inoltre, la voce di Amy Lee mi fa venire in mente Lily, sarebbe stata la sua doppiatrice perfetta, a parer mio.
Limitiamo le canzoni qui: per oggi ho pubblicizzato abbastanza XD.
Infine, forse molti si chiederanno perché alla fine ho scritto Libertà con la "L" maiuscola. Ebbene, è stata una scelta personale. L'allusione alla Libertà con la "L" maiuscola è più forte: lo spirito non ha più alcun vincolo, alcuna oppressione. Mi sembra di aver detto tutto.
Alla prossima, fanciulli e fanciulle! :)
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mary_la scrivistorie