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Autore: FuyukoKurono    26/04/2014    1 recensioni
Flashfic ispirata a "Enbizaka no Shitateya".
Racchiude i pensieri di Luka durante la parte finale della canzone, o almeno quelli che secondo me potrebbero essere.
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kaito Shion, Luka Megurine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era solo, fissava l'acqua da quel ponte con aria malinconica. Stavolta era tutto solo, solo e pensieroso. Sembrava essere ancor più bello del solito per qualche motivo, forse erano i riflessi argentati della luna sulla sua pelle pallida, o forse era semplicemente il pensiero che finalmente fosse tutto mio. Mio e di nessun'altra, dopo tanto soffrire aveva capito quanto mi stava facendo male quel suo comportamento così irrispettoso nei miei confronti.

Mi avvicinai con passo sicuro, dopo tutto ora ero certamente la sua donna ideale, una donna di suo gusto: quell'ornamento giallo teneva i miei capelli rosa perfettamente in ordine donandomi un aspetto quasi regale, avevo addosso un kimono color della passione e l'obi verde mi fasciava la vita delineando le mie forme. Tutto questo era solo per quella persona, perché lui è tutt'ora la persona che amo.
«Allora? Sono bella?»
Gli chiesi semplicemente, con tono sensuale, facendolo girare di scatto. Lui sgranò gli occhi come se avesse visto un fantasma. Rimasi un po' delusa da quella sua reazione: m'ero tanto impegnata per farmi bella e lui non ne sembrava per nulla felice, anzi pareva quasi impaurito da me... Eppure un sacco di ragazzi si complimentavano con me per i miei innocenti occhi azzurri o per il mio viso angelico. Non capii veramente il perché di quella sua espressione. Lui non mi amava più? Aveva trovato un'altra ragazza ancora?

«Perché? Quel kimono... Quel fermaglio... E anche l'obi...»
Il ragazzo indietreggiò facendomi torcere le labbra in un'espressione adirata. Lui che dall'inizio della nostra relazione mi aveva sempre imbrogliato e ferito ora stava persino scappando da me, dal suo unico e vero amore? Non glielo avrei certo permesso. Strinsi gli occhi trattenendo le lacrime per poi sfilare dall'obi le forbici dalla lama leggermente tinta di rosso, i suoi occhi azzurri erano mi osservavano, spaventati a morte.
«Chi diamine sei?»
Mi domandò con un filo di voce facendo salire la mia rabbia ulteriormente, una lacrima mi solcò il viso, alzai la mano impugnando le dure forbici più forte ancora.
Lui non oppose molta resistenza, sembrava quasi rassegnato. Non provò neppure a scusarsi con me.
Il sangue del mio fidanzato mi sporcò tutto il kimono, le mie mani erano completamente rosse ma continuavo a infilzare quel cadavere con tutta la forza e la rabbia che avevo in corpo. Mi fermai poco dopo, le lacrime mi stavano offuscando la vista. Oramai tutto era finito. Il mio amore era morto.Mi alzai con le gambe tremanti, impaurita. Mi guardai attorno estraendo le forbici dal corpo per poi correre via.

Mi rinchiusi nel retro del mio negozio. I miei occhi gonfi caddero sulle forbici che avevo ancora in mano: la lama era così tinta di rosso che quasi facevo fatica a ricordare di che colore fosse inizialmente. Ripensai al mio amore. Ero triste, sì, ma non si poteva dire che quella persona non se lo fosse meritato.

Lui con me era sempre così freddo e distaccato. Era come se fossi un'estranea per lui, un'estranea.


L'angolo di Goth:
Salve :) Questa storia è stata scritta un po' di getto visto che mi sono innamorata della canzone, insomma non è una fic molto riflettuta e un po' frettolosa ma spero che sia ugualmente di vostro gradimento. Se vi va, fatemi sapere che ne pensate e se avete consigli, ovviamente, sono ben accetti!
Baci, dalla vostra Goth

   
 
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