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Autore: Jongkook_BTS    26/04/2014    3 recensioni
i vampiti vivono in mezzo a noi. si riuniscono in una setta segreta inaccessibile agli umani. tra le sue ferree regole quella piu' rigida riguarda l'amore: se un membro della setta si innamora di un umano le conseguenze saranno devastanti. ma cosa accade quando l'amore infrange ogni tabu'? Jongin sa che l'unico modo per salvare la vita del suo giovane amico Luhan è trasformarlo in un vampiro, ma sa anche che questo gesto d'amore gli costerà caro...
mi premetto di dire che dopo una lunga riflessione ho deciso di "modificare" uno dei libri che amo di piu' in assoluto ovvero " La setta Dei Vampiri-Il Segreto " ho voluto renderlo una Sekai anche se all'inizio doveva essere una HunHan ma poi non avrebbe coinciso con quello che diceva il libro. ammetto che in alcuni punti ho dato spazio all'ispirazione e ho cambiato alcuni pezzi se no stonava con quello che avevo in mente e non stava bene nella storia. cercherò di pubblicare ogni fine settimana se non prima.
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kai, Kai, Lu Han, Lu Han, Nuovo personaggio, Sehun, Sehun
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 1



 

 Era il primo giorno delle vacanze estive quando Sehun scoprì che stava per morire.
Lunedì. Il primo vero giorno di vacanza (il fine settimana non contava). Luhan si svegliò con una magnifica sensazione di leggerezza e pensò:Niente scuola
La luce del sole filtrava attraverso la finestra, colorando i leggeri tendaggi intorno al letto con una sfumatura dorata. Luhan li spinse da parte e saltò giù dal letto. Fece una smorfia di dolore.
Ahi. Di nuovo quella fitta allo stomaco. Un dolore tormentoso, come se qualcuno si aprisse la strada a morsi verso la sua schiena. Piegarsi in avanti gli dava un po’ di sollievo.
No, pensò Luhan. Mi rifiuto di star male durante le vacanze estive. Mi rifiuto. Un po’ di pensiero positivo era quello che ci voleva.
Risolutamente, piegato in due-pensa positivo, idiota!- avanzò lungo il corridoio in direzione della stanza da bagno con le pareti piastrellate color oro e turchese.
Solle prime pensò che avrebbe vomitato, ma poi il dolore si placò con la stessa rapidità con cui si era manifestato. Luhan si raddrizzò e guardò con aria trionfante l’arruffata immagine riflessa.
-stammi vicino,piccolo, e andrà tutto bene-, sussurrò al volto nello specchio, e gli fece l’occhiolino con aria d’intesa. Poi si avvicinò, vedendo i suoi occhi verdi socchiudersi a guardarlo con sospetto. Là, sul suo naso, c’erano quattro lentigini. Quattro e mezzo, a essere del tutto sincero, come lo era sempre Luhan Xi.
Che infantile, che.. carino! Luhan fece la linguaccia allo spechio e poi distolse lo sguardo con grande dignità, senza preoccuparsi di pettinare i suoi capelli castani.
Conservò un’aria dignitosa finché non fu in cucina, dove Sehun, il fratello gemello, stava mangiando cereali Special K. Questa volta guardò lui con sospetto.
Era già abbastanza spiacevole essere basso, minuto e avere una testa ricoperta di capelli mossi- e somigliare, infatti, ad uno di quegli elfi seduti sui ranuncoli che aveva sempre visto nelle illustrazioni di libri per bambini-, ma avere un gemello alto, biondo come un vichingo e di una bellezza classica,,, be’, denotava una certa deliberata perfidia nella natura dell’universo,no?
-Ciao, Sehun-, disse con voce carica di minaccia.
Sehun, abituato all’umore instabile del fratello, non si scompose. Per un attimo sollevò lo sguardo dalla pagina dei fumetti del “Seoul Times”. Luhan dovette riconoscere che aveva due ochi favolosi: verdi, indagatori, con lunghe ciglia scure. Erano l’unica cosa che i due gemelli avessero in comune.
-Ciao-, replicò Sehun impassibile, e tornò ai suoi fumetti. Non molti dei ragazzi che Luhan conosceva leggevano il giornale, ma questo era tipico di Sehun. L’anno precedente, come Luhan, aveva frequentato il terzo anno presso la “Seoul International Academy School” e, a differenza di Luhan, aveva ottenuto una sfilza di A, oltre a primeggiare nella squadra di football, nella quadra di hockey e in quella di baseball. Era stato anche rappresentante di classe. Una delle maggiori soddisfazioni nella vita di Luhan era prenderlo in giro. Pensava che fosse troppo perfettino.
Rise scioccamente scrollando le spalle, e abbandonò quello sguardo minaccioso
-Dove sono Lee Soo Man e mamma?- Lee Soo Man era da tre anni il loro patrigno, ed era persino più perfettino di Sehun.
-Lee Soo Man è al lavoro. Mamma sta vestendo. Faresti meglio a mangiare qualcosa prima che i arrabbi-
 -certo, certo..-. Luhan si avvicinò furtivamente alla credenza. Prese una scatola di Frosted Flakes, ci ficcò dentro una mano e tirò delicatamente fuori un fiocco di cereali. Lo mangiò così com’era, asciutto.
Non era poi così male essere come un folletto. Mosse qualche passo di danza verso il frigorifero, agitando a tempo la scatola di cereali.
-sono.. una sexy-fatina!-, canticchiò, battendo il ritmo con i piedi.
-no che non lo sei-, ribatté Sehun con una calma disarmante.
-e perché non ti metti qualcosa addosso??-
Davanti alla porta aperta del frigorifero, Luhan abbassò gli occhi per guardarsi. Indossava la maglietta extra large con cui aveva dormito. Gli faceva da mini vestito.
-questo è qualcosa-, osservò tranquillamente, e prese una Diet Coke dal frigo.
Qualcuno bussò alla porta esterna della cucina.
Luhan guardò chi fosse attraverso la zanzariera.
-Ciao, Jongin! Entra-
Jongin Kim entrò, togliendosi i Ray-Ban avvolgenti. Guardandolo, Luhan provò una fitta al cuore. Non importava che lo vedesse praticamente ogni giorno, da dieci anni a questa parte. Ogni mattina, quando se lo trovava di fronte, sentiva ancora un palpito improvviso nel petto, un misto di tenerezza e dolore.
Non era soltanto per la sua affascinante aria da ribelle, che gli ricordava vagamente James Dean. Era anche per i suoi serici capelli castani, l’espressione attenta e partecipe che aveva sul viso, e per quegli occhi grigi, a volte intensi a volte pacati. Era il ragazzo più attraente alla “Seoul International Academy School”, ma non era questo che lo affascinava. Era qualcosa dentro di lui, qualcosa di misterioso e irresistibile, che lui non riusciva mai a cogliere pienamente. Che gli faceva battere forte il cuore e correre un fremito sulla pelle.
Sehun reagi diversamente. Appena Jongin entrò, s’irrigidì e lo gelò con un occhiata. Fra i due ragazzi corse un lampo di reciproca avversione.
Poi Jongin accennò un sorriso, come se trovasse divertente la reazione di Sehun
-ciao-
-ciao-, rispose Sehun, senza sciogliersi minimamente
Luhan ebbe la netta sensazione che il fratello avrebbe voluto impacchettarlo e portarlo in tutta fretta fuori da quella stanza. Esagerava sempre nel suo ruolo di fratello protettivo quando Jongin era nei paraggi
-allora come stanno Sandara e Amber?- aggiunse malignamente.
Jongin ci pensò un attimo
-veramente non lo so-
-non lo sai? Oh, già, tu molli sempre le tue ragazze prima delle vacanze estive. Così hai la libertà di manovra, giusto?-
-ovvio- rispose blandamente Jongin, e sorrise.
Sehun gli lancò un occhiata impassibile, carica di astio.
Luhan, da parte sua, si sentì sopraffatto dalla gioia.  
Addio Sandara, addio Amber. Addio alle lunghe gambe di Sandara e al seno giunonico di Amber. Sarebbe stata un estate magnifica.
Molta gente pensava che la relazione tra Luhan e Jongin fosse platonica. Ma non era vero. Luhan sapeva da anni che l’avrebbe sposato. Era una delle sue due grandi aspirazioni; l’altra era vedere il mondo. Semplicemente non aveva ancora trovato il tempo per farlo sapere a Jongin. In quel momento lui credeva ancora di essere attratto dalle ragazze dalle gambe lunghe e affusolate, con unghie da salone di bellezza e scarpe italiane.
-è un CD nuovo?-, gli chiese per distrarlo da quella sfida di sguardi col suo futuro cognato.
Jongin lo sollevò.
-è l’ultima novità Kpop-
Luhan applaudì.
-ancora cantanti fregni come i Super Junior-non vedo l’ora di ascoltarlo. Andiamo  -
Ma proprio allora sua madre entrò in cucina. Era una donna fredda, bionda, perfetta, come un’eroina da Alfred Hitchcock. Normalmente sfoggiava un’espressione di disinvolta efficienza. Uscendo, Luhan andò quasi a sbatterle contro.
-scusa.. ‘giorno!-
-aspetta un attimo- disse la madre, afferrandola per la maglietta.
-buongiorno, Sehun; buongiorno, Jongin-, aggiunse. Sehun le restituì il buongiorno e Jongin fece un cenno con il capo, con ironica cortesia.
-avete fatto tutti colazione?-, chiese, e quando i ragazzi risposero di sì, si voltò verso il figlio.
-e tu?-, chiese, fissandolo negli occhi.
Luhan agitò la scatola di Frosted Flakes e la madre fece una smorfia.
-perché non ci metti almeno un po’ di latte?-
-preferisco cos’-, rispose Luhan con aria risoluta, ma quando la madre gli diede una leggera spinta in direzione del frigo, andò a prendere il cartone di latte a masso contenuto di grassi.
-cosa hai in mente di fare il tuo primo giorno di libertà?-, gli chiese, facendo correre lo sguardo da Jongin a Luhan.
-oh, non saprei. Luhan guardò Jongin  -ascoltare un po’ di musica, magari fare un salto sulle colline. O in spiaggia?-
-tutto quello che vuoi-, disse Jongin. –abbiamo tutta l’estate-.
L’estate si allungava davanti a Luhan, calda, dorata e splendida. Odorava di cloro della piscina e di sale marino; le ricordava il calore dell’erba sotto la schiena.
Tre interi mesi, pensò. È un eternità. Tre mesi sono un’eternità.
Fu strano che stesse pensando proprio questo quando accadde.
-potremo dare un’occhiata ai nuovi negozi al Village..-, aveva cominciato a dire, quando il dolore la assalì all’improvviso e il respiro le morì in gola.
Fu orribile- una fitta profonda, intensa e straziante. Che lo fece piegare in due. Il cartone del latte gli scivolò dalle mani e tutto si oscurò intorno a lui.


buona sera mie care Kpopper! mi sono presa la briga di "modificare" questo libro fantastico.
se qualcuna di voi lo ha letto non deve preoccuparsi. alcune parti le ho cambiate perchè se no non ci stava con la storia. ho dovuto modificare alcuni pzzi del libro originale per farcelo stare bene. spero tanto che vi piaccia perchè all'inizio doveva essere una HunHan ma essendo che poi non ci stava con le cose base della storia ho dovuto un po modificare i miei piani. 
spero di riuscire ad aggiornare ogni fine settimana o pure prima. dipende se riuscirò ad usare il pc o meno.
un bacione a tutte. SARANGHAE
   
 
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