Matrimonio? Non esattamente.

Con passo lento varco la soglia della chiesa con le mie scarpe col tacco bianche. I presenti, dopo questo mio gesto, scattano in piedi e un uomo inizia a far scorrere le dita sui tasti bianchi e neri del pianoforte.
Prendo a braccetto mio padre che mi guarda con sguardo dolce mentre mi sussurra un «Buona fortuna, ti voglio bene».
Sorrido vedendolo con gli occhi lucidi. Gli rispondo con un flebile «Ti voglio bene anch'io papà, grazie».
Volgendo lo sguardo verso i presenti noto che alcuni, compresa mia madre e mia nonna, hanno iniziato a piangere silenziosamente.
Un caldo sorriso mi compare sulle labbra, nel frattempo arriviamo davanti all'altare, lasciando la mano di mio padre mi metto al mio posto.
Il pianista smette di suonare la "Marcia Nuziale" e si gira verso di noi. Guardo negli occhi il mio futuro sposo, che ... Non amo.
Sì, non lo amo. Sono stata costretta a sposarlo. Ma tanto nessuno mi ha mai amato, e mai mi amerà. Nemmeno lui mi ama.
Io ... Sono innamorata ... Di un'altra persona ...
Mi prende le mani e le stringe piano, guardandomi.
... Impareremo ad amarci ...
Interrompo il contatto tra le nostre mani e sistemo gli occhiali sul naso posando lo sguardo verso il prete.
Dopo un po' arriviamo al fatidico «Sì»; il prete chiede prima a me e, dopo averci riflettuto nel profondo silenzio della chiesa, mi giro e osservo il portone di legno, sperando che qualcuno entri e mi porti via.
Sospiro, guardo negli occhi il biondo davanti a me e dalla mia bocca fuoriesce un'affermazione, e lo stesso fa il ragazzo dagli occhi azzurro ghiaccio.
«Chi è contro questo matrimonio, lo dica ora o taccia per sempre.»
Tuona il prete, mentre io chiudo gli occhi smeraldo sospirando.
Scorro lo sguardo tra i presenti e noto ... Non ci credo ... Non voglio crederci ...
Una persona si alza e con una mano fra i capelli esclama un «Io!».
Tutti ci guardiamo esterrefatti, mentre si avvicina al biondo provocando un ticchettio che echeggia in tutta la modesta chiesa.
«Bryce, ecco, io ... Ti amo, non potrei sopportare di star senza di te per tutta la vita!»
Esclama tutto d'un fiato, chiude gli occhi castani e ha le mani a pugno.
«Anch'io.»
Con una mano sulla bocca guardo i due, sorridendo.
Il ragazzo difronte a Bryce alza il capo e lo guarda negli occhi.
«Cosa ...»
All'improvviso qualcuno mi si avvicina, da dietro.
Mi tocca una spalla e mi fa girare.
«Ciao, Rebecca.»
Mi sorride socchiudendo gli occhi, salutandomi con una mano.
«Lola ... Che ci fai qui ... Anche tu?»
Lei di colpo diventa nervosa, inizia a giocherellare con una ciocca dei suoi meravigliosi capelli neri, lisci come seta.
«... Diciamo che ... Sono contro questo matrimonio ... E che ti amo ...»
Teneramente arrossisce e mi guarda fisso negli occhi, volgendo subito dopo lo sguardo altrove.
«Lola» la chiamo, lei si volta ancora una volta «Ti amo.».
Di slancio mi intreccia le mani dietro il collo e io le cingo i fianchi, non facendola cadere.
Io, Lola, Bryce e Claude ci guardiamo, e mente prendo con le mani i lati del mio stupendo maa semplice abito bianco da sposa, corriamo verso l'uscita, sotto gli sguardi straniti dei presenti.
«Sapevo sarebbe successo, prima o poi.» Sento pronunciare da lontano, e dalle voci riconosco mio padre e quello del biondo.
Finalmente, posso dirlo: questa sì che è la giornata più bella della mia vita.

.:·Angolo di Reby e le sue pazzie·:. (?)
Ciao a tutti!
Ehm, non so esattamente cosa sia, prima doveva finire mooolto diversamente, poi ... Puff. (?)
Scusate se l'editor fa pena, ma mi odia (?) e sto col cell owo
Auguri Lety! So di averti già dedicato una fic, e so anche che questa fic non c'entra un emerito cazzus (?) con te ma ... Ok. È il pensiero che conta, no?
Io sono sempre più convinta che non dovrei scrivere di notte ... (?)
Scudate se non ci sono troppe descrizioni o cose così, ma non mi,sono soffermata molto ... Scusate!! Di solito lo faccio!! >.<
Comunque ... Spero vi piaccia ❤
Vi prego, lasciate un commentino, anche se piccino piccino cuc
Kiss ❤
Reby xx