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Autore: Let_It_Beatles    27/04/2014    5 recensioni
John festeggia il suo ventunesimo compleanno con Paul a Parigi. Chissà che scherzi giocherà un mix di fuochi d'artificio, frullati alla banana e l'atmosfera magica della città dell'amore!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Sono nuova, questa è la prima storia che scrivo in assoluto quindi spero che piaccia! Recensite, così saprò come migliorare le prossime che arriveranno presto! Grazie:)





La brezza parigina scompigliava i loro capelli mentre il battello passava sotto un ponticello d'oro e terminava la sua lenta traversata della Senna. Era il loro terzo giorno a Parigi e i precedenti erano stati simili alla solita routine hamburghese: sesso, droga e...beh quello degli strip club dei sottoborghi parigini non era proprio rock and roll ma davanti a decine di gambe nude che ti ballano a un palmo dal naso ci si accontenta sempre. Tutto questo però, insieme all'interminabile viaggio in autostop, li aveva stremati, e così Paul propose di passare una giornata tranquilla a godersi le bellezze della città e gustarsi una crêpe alla nutella. Scesero dal battello e John volò verso un chiosco piazzato vicino alla Tour Eiffel, lasciando Paul seduto su una panchina davanti a una vista mozzafiato, a pensare che non si era mai sentito più felice nella sua vita. Era lontano miglia da casa per la prima volta, in una città tra le più belle del mondo, con la persona a cui teneva di più al mondo, il suo migliore amico, l'inseparabile compagno d'avventure che pur con mille difetti non avrebbe cambiato nemmeno per tutto l'oro della regina d'Inghilterra. Con John era stato speciale fin da subito e poi sempre di più: il fatto che amassero la stessa musica, avessero le stesse passioni, perfino le loro madri se ne erano andate insieme. Sì, il destino aveva fatto davvero un buon lavoro con loro due e Paul aveva la sensazione che ci fossero ancora tante cose in serbo. John tornò sorridente, stringendo in una mano un bicchiere colmo fino all'orlo e nell'altra una crêpe già mezza addentata. Porse il bicchiere a Paul, che rise. 
"Devi volermi proprio bene per spendere tutti questi soldi per me. È il decimo frullato alla banana che mi compri da quando siamo qui!"
"Il frullato alla banana è buono, e poi è vero che ti voglio bene."
Si alzarono e fecero due passi, quando videro il manifesto di uno spettacolo per quella sera. 
"Guarda John, fanno i fuochi d'artificio stasera, proprio sopra la Tour Eiffel! Perché invece del solito balletto in mutande non approfittiamo di questa occasione? Mi ci porti?".
Paul guardò l'amico con quell'espressione che gli rendeva gli occhioni verdi ancora più grandi di quello che già erano e John non poté fare altro che annuire divertito. Non aveva mai visto uno spettacolo di fuochi d'artificio e Parigi sembrava davvero la cornice perfetta. 
Quella sera i Campi di Marte su cui svettava la Tour Eiffel erano affollati di persone, tutti in piedi o sdraiati sull'erba ad aspettare la mezzanotte. John e Paul si fecero largo tra la folla e si sedettero, poco prima che il primo botto richiamò l'attenzione di tutti. E poi un altro, un altro e uno ancora. I due ragazzi avevano la testa reclinata all'indietro e la bocca spalancata mentre guardavano quelle scintille che sembravano scoppiare nel cielo senza finire mai e illuminavano la Tour Eiffel di mille colori diversi. Paul non sapeva se fossero i troppi frullati, l'atmosfera della città dell'amore o il profumo di John che si confondeva con la brezza notturna e gli arrivava fresco alle narici, ma seguì l'impulso di togliersi la giacca e appoggiarla sopra la sua mano e quella di John mentre le faceva intrecciare insieme. Si voltò leggermente per guardare la reazione del più grande, che continuava a tenere gli occhi fissi verso il cielo, ma un timido sorriso e un tiepido rossore resero il suo viso ancora più bello. Le scintille colorate dalle forme più varie continuavano il loro spettacolo visibile da tutta Parigi, mentre il sentimento dei due giovani era nascosto dalla giacca di Paul, al caldo e al sicuro da occhi che avrebbero giudicato, che non avrebbero capito. Ma poi Paul si guardò intorno e vide tutti col naso all'insù o occupati a baciare chi teneramente stringevano, così si fece coraggio, con la mano libera afferrò dolcemente il volto di John e lo fece girare verso di lui. Gli occhi interrogativi di John incontrarono quelli decisi dell'altro prima che Paul lo baciasse. Tutto il resto scomparve, il vociare, gli scoppi dei fuochi erano un rimbombo lontano. Si abbandonarono alla sensazione di essere soli in mezzo alla folla e mentre muoveva le sue labbra su quelle morbide che aveva desiderato da sempre, John sentì mille fuochi d'artificio colorati esplodergli nello stomaco, mentre sopra di loro quelli veri illuminavano la notte di Parigi.
  
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