Anime & Manga > Tengen Toppa Gurren Lagann
Segui la storia  |       
Autore: UnOtakuQualunque    27/04/2014    0 recensioni
ATTENZIONE: questa fan fiction basata su "tengen toppa gurren lagann" contiene spoilers su quest'ultima opera, se non hai visto gurren lagann evita di leggere questa storia, poichè non ne comprenderesti al meglio il contenuto e rischieresti di rovinarti la visione della serie o la lettura del fumetto manga.
TRAMA: dopo la caduta di teppelin, Viral, che era a comando delle truppe di sterminio della razza umana, non accettando di collaborare con quelli che un tempo erano i suoi nemici, decide di schiarirsi le idee su cosa sia giusto da fare per il futuro, rimarrà poi coinvolto in una serie di avvenimenti che gli faranno cambiare idea sul conto degli umani.
NOTE: ciao a tutti, volevo solo dirvi che questa è la mia prima fan fiction, quindi ovviamente critiche e consigli sono bene accetti, evitate per favore insulti, che sono poco costruttivi.
Questo capitolo sarà più corto dei successivi, poichè svolge quasi un ruolo di introduzione, quindi buona lettura e spero che la storia sia di vostro gradimento!
Genere: Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Viral
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era trascorso un intero anno dall’arrivo di Viral al villaggio di Midorinomori, per un motivo o per un altro c’era sempre stato qualcosa che l’aveva incapacitato di partire, o almeno così diceva, il fatto è che nonostante le motivazioni di Viral per non partire erano molte, in realtà, l’unica che per lui contava davvero era Elza, non sapeva spiegarsi nemmeno lui il motivo, tanto che arrivava a trovare scuse per rimanere, il fatto è che quella ragazza era stata l’unica che fin da subito aveva riposto fiducia in lui nonostante fosse un uomo bestia, la maggior parte degli abitanti del villaggio per mesi non si fidarono di lui, ma uno ad uno si convinsero che Viral non gli avrebbe fatto del male. In effetti quell’ “uomo bestia” se così si poteva ancora chiamarlo, non aveva intenzione di nuocere a nessuno, si era abituato a quella vita, passava le giornate a riposare e ogni tanto qualcuno gli chiedeva dei favori, nonostante cercasse di ribadire in continuazione che lo faceva solo perché non aveva nulla di meglio da fare, aiutava gli abitanti del villaggio nei loro problemi quotidiani. L’unico che ancora non era disposto a rivolgergli parola era proprio il padre dei tre fratelli, nonostante non si opponesse più al farli stare insieme, così per testardaggine nessuno dei due tentò mai di iniziare una conversazione o socializzare in qualche modo. A Viral piaceva passare il tempo con Mark, Todd e Lilì, gli insegnava un sacco di cose e si divertiva in loro presenza, non potendo avere figli era la prima volta che provava tali sentimenti verso dei bambini, umani poi! Chiunque avesse conosciuto Viral prima della caduta di Teppelin avrebbe notato in lui un cambiamento impressionante. Viral però conservava vecchie abitudini, si faceva rispettare, combatteva spesso per tenersi in forma, cacciava e finiva sempre per trattare alcuni clienti abituali delle taverne del villaggio come un tempo trattava i soldati durante le spedizioni. Dunque nonostante una parte di Viral volesse rimanere attaccata alla sua natura di uomo bestia, un’altra si era gia lasciata andare alla vita di villaggio, sentendosi quasi uno di loro, un umano anche lui, ma non era così, non poteva esserlo, era un uomo bestia e la sua natura prima o poi sarebbe dovuta venir fuori. Si avvicinava una particolare festività tipica del villaggio Midorinomori, una volta l’anno si teneva una grande festa, con balli, banchetti e musica, vi partecipava tutto il villaggio, il tutto si svolgeva nella più grande struttura del villaggio, l’unica in grado di accogliere così tante persone. -Perché non vieni anche tu, Viral?- disse Elza –Io? E cosa ci vengo a fare? Nonostante mi sia abituato alla vita nel villaggio non sono di certo tipo da festeggiamenti, lo sai, Elza- rispose –Ma hai detto che ti sei integrato nel villaggio no? Quindi ora sei uno di noi! E come membro del nostro villaggio è un tuo dovere partecipare a questa festività! C’è solo una volta l’anno dopo tutto!- replicò lei –Ah e va bene, ci penserò, ma non ti assicuro niente!- -Grazie! Spero che tu venga! Fammi sapere cosa hai intenzione di fare!- Elza gli sorrise per poi voltarsi e andare via felice e spensierata. Così Viral, rimasto fermo qualche secondo, socchiuse gli occhi per un attimo, abbassando la testa, poi si girò e inizio a camminare con lo sguardo sempre rivolto verso il terreno, di lì a poco sentì che era andato a sbattere su qualcosa, davanti a se vide un pezzo di stoffa, appartenente ad una maglia –Mi sus- fece per alzare lo sguardo ma venne bruscamente interrotto –Ehi ragazzi, guardate chi c’è qui!- -L’uomo bestia!- -Schifosa feccia!- Viral fece per guardarsi intorno, erano tre ragazzi, quello davanti a tutti che si trovava di fronte a Viral era molto alto, abbastanza magro ma comunque muscoloso. Afferrò Viral al collo e lo fece indietreggiare fino a che la sua schiena non fosse a contatto con un muro, poi alzò una gamba e appoggiò un braccio sul suo ginocchio toccando col piede la parete, gli prese nuovamente il collo e avvicinò la fronte di Viral alla sua –Ti ha invitato a venire alla festa eh? Che peccato! Tu non potrai partecipare però- disse il ragazzo con aria prepotente –Cosa vuoi da me?- chiese Viral –Non fare l’ingenuo! Voi uomini bestia non siete ammessi a questi eventi! Gli altri ti avranno pure accettato ma non pensare che io mi farò raggirare così da i tuoi giochetti!- -Di cosa stai parlando?- -Non fare il finto tonto! Ho visto come la guardi… ti avverto uomo bestia… non osare avvicinarti ad Elza, lei è mia!- uno dei due ragazzi urlò –Vai così boss! Fai capire alla feccia che deve rimanere al proprio posto!- a quel punto Viral spinse via il ragazzo e afferrò l’altro che aveva appena parlato, lo girò di spalle e gli punto un artiglio alla gola –Dite un’altra parola e faccio uscire tutte le budella a questo ciccione- l’altro, che era rimasto muto fino a quel momento disse terrorizzato –Boss! Lasciamolo perdere questo! O finiremo tutti nei guai!- -Faresti meglio a dargli retta sai?- disse Viral con aria compiaciuta esercitando un po’ di pressione sulla carne del ragazzo che aveva afferrato – Tu… brutto schifoso… ce ne andiamo! Ridammi il mio amico- con un movimento secco Viral scaraventò il ragazzo grasso contro di loro, l’altro tipo lo afferrò e continuò dicendo –Boss, ora faremmo meglio ad andarcene... - -Ho capito! Non serve che lo ripeti!- urlò con aria scocciata il ragazzo alto, poi indicò Viral –Ma tu… ricordati delle tue azioni! Perché le sconterai tutte! Fino all’ultima!- -Muoviti dai!- riprese Viral –O il tuo amichetto se la farà nei pantaloni… -. I tre iniziarono a camminare con una certa velocità dalla parte opposta a dove si trovava Viral –Tsk, mi dovevo cacciare proprio in un guaio del genere?- disse tra se e se. In quel momento per qualche motivo a Viral venne in mente il primo giorno che aveva trascorso a Midorinomori. [Inizio flashback] Todd, Mark e Lilì si erano ricongiunti a loro padre e Elza aveva deciso di far visitare il villaggio a Viral. Quel giorno i due andarono in svariati posti, Viral continuava a sbuffare e sospirare dicendo che sarebbe voluto partire senza perdere altro tempo –Ma cosa credi che me ne importi di visitare il villaggio?- ripeteva, ma la ragazza non se ne curava più di tanto e continuava a mostrargli varie zone del villaggio . -A te non farebbe piacere vivere come noi? Nella tranquillità e la serenità di questo villaggio- disse lei –E perché mai dovrebbe farmi piacere? Devi ancora capire che la guerra tra umani e uomini bestia in realtà non finirà mai e io di certo non sto cercando di riappacificare questi due grandi blocchi!- rispose Viral –Pensi davvero che uomo bestia o umano per me faccia alcuna differenza? So che non sei cattivo, me l’hai dimostrato riaccompagnando qua i bambini… - -Tsk, dovevo solo riscattare un debito, niente più!- -E allora perché non ti sei opposto dal visitare il villaggio con me?- -Ma che stai dicendo? Io mi sono opposto, sei tu che hai continuato ad insistere!- la loro conversazione venne presto interrotta da un piccolo sasso che si scagliò a grande velocità contro la testa di Viral, quest’ultimo si voltò di scatto con lo guardo pieno d’ira –Chi è stato!?- urlò, dei ragazzini iniziarono a correre via urlando –Ci ha visti! Scappiamo o ci ucciderà tutti!- Viral iniziò a insegurli ma subito Elza gli afferrò una spalla –Che stai facendo!? Sono… sono solo bambini indifesi… non vorrai mica fargli del male?- -Forse ti sei fatta un’idea sbagliata di me, non ho problemi a picchiare un gruppo di ragazzini indisciplinati!- a quel punto la ragazza gli diede uno schiaffo –Ma come ti permetti?! Forse non ti rendi conto di- -Viral! Smettila di fare così! Ti rendi conto di ciò che dici?! Tu dovresti rimanere qui a villaggio secondo me, ma se rimarrai non dovrai mai agire d’istinto come ora- -Tu pretendi che io cambi per te? Ma fammi il piacere! Perché mai dovrei farlo… - -Se cercherai di trattenerti vedrai che anche gli altri abitanti prima o poi capiranno che non devono temerti e verrai totalmente integrato nella nostra società!- -E chi ti dice che io voglia venire integrato nella vostra società?!- -Nessuno vuole rimanere da solo, neppure un uomo bestia, prima o poi lo capirai anche tu… - -Faresti meglio a non illuderti, io non sono come gli altri uomini bestia!- -Forse è un bene… - -Devi sapere che io ero a capo delle truppe di sterminio della razza umana, ho servito il mio re Lordgenome in ogni modo possibile! Ho ucciso più persone di quante tu possa mai immaginare! E ora osi pretendere che io dimentichi il mio passato, tutta la realtà del mio mondo fino ad ora… come pensi che io possa davvero accettare ciò?! Ti sbagli di grosso se credi davvero che io voglia una vita del genere! Mi è già stata offerta più volte e come rifiutai allora rifiuterò anche oggi, continuerò a rifiutare per sempre se necessario!- Elza trattenne una risata coprendo la bocca con la mano –Lo trovi divertente?- chiese Viral con aria scocciata –No, scusa, è solo che tu se vuoi continua pure a pensarla così, ma non aspettarti che io mi arrenda facilmente!- detto ciò gli sorrise e gli porse la mano, Viral abbassò lo sguardo, incrociò le braccia e iniziò a seguirla senza porgerle la mano –Come ti pare, finisco solo questa specie di visita al villaggio e poi me ne vado- . Dopo non molta strada arrivò un ragazzo, alto e magro, con lunghi capelli neri, aveva le mani in tasca, camminava con la schiena leggermente ricurva e le ginocchia piegate –Ehi Elza!- disse con un tono di voce abbastanza alto –Dove stai andando con questo tipo? Perché non mi hai detto niente?- -Cosa avrei dovuto dirti scusa?- ribatté lei –Ma come, non ti ho già detto che frequenti altri ragazzi?- -Ma io e te non ci frequentiamo, Drako- senza curarsi delle parole di Elza, il ragazzo si avvicinò a Viral –E tu… non farti più vedere insieme a lei ok?- -Ma cosa stai dicendo!? Gli sto solo facendo visitare il villaggio! Ha salvato i miei nipoti e quest’accoglienza è il minimo!- disse lei con aria scocciata –Ehi ehi ehi! Tu!- Drako afferrò le braccia che Viral teneva incrociate e le alzò verso il cielo –Lo sapevo! Sei tu quindi l’uomo bestia che è entrato nel villaggio eh!? Ma come osi… - Viral si liberò dalla presa di Drako –prova di nuovo a toccarmi se ne hai il coraggio… - disse –Feccia! Non farti mai più vedere insieme a lei… o… o ne pagherai le conseguenze!- urlò il ragazzo, poi si avvicinò ad Elza e le sussurrò nell’orecchio –Io e te faremo i conti dopo- a quel punto Viral afferrò Drako per il collo e lo sollevò –Non hai sentito!? Sei forse sordo? Ha detto che vuole che tu la lasci stare idiota!- poi gli strinse il collo –Allora fammi sentire le parole… dimmi solo sì o no- il ragazzo cercando di parlare non riusciva a spiccicare parola e cercava di liberarsi dalla morsa di Viral spingendo via la mano artigliata con le sue, a quel punto intervene Elza –Può bastare Viral, lo stai soffocando!- -Se gente come lui morisse non interesserebbe a nessuno- -Ti prego! Fallo per me! Non fare più del male a nessuno!- a quel punto lei si mise in ginocchio piangendo con le mani sul viso, Viral la guardò, dopo pochi secondi lasciò la presa e spinse via Drako –Va via! Ti ho graziato… - disse, il ragazzo si allontanò scappando tenendosi una mano sul collo, a quel punto Elza abbracciò Viral –Sapevo che non gli avresti fatto del male!- -Tsk non mi sporco le mani per quel tizio… -. [Fine flashback] Era la stessa persona, per un anno non gli aveva dato problemi, perché proprio ora era tornato a minacciarlo? Proprio ora che sembrava che tutti lo avessero accettato, Viral aveva davvero sperato in una vita del genere, che sciocco, era ovvio che un uomo bestia non si sarebbe mia integrato completamente come gli umani e poi, non era ciò che fino a quel momento aveva tentato di evitare? Non era questa la ragione che lo aveva spinto ad allontanarsi da tutto e tutti? Da una parte iniziava ad invidiare coloro che avevano contribuito alla costruzione di nuove città, che erano così stati accolti a braccia aperte dagli umani. In ogni caso questa era la sua occasione per dimostrare a tutti una volta per tutte di essere degno di vivere insieme agli umani, sarebbe andato alla festività del villaggio, avvicinandosi alla cultura degli abitanti, mostrando interesse per le loro usanze e i loro costumi, così facendo le diversità che lo separavano dagli altri si sarebbero assottigliate a tal punto da essere facilmente trascurabili, magari sarebbe stato finalmente accettato da tutti,senza più dover subire discriminazioni e ingiustizie. Così passavano i giorni e la festa si avvicinava sempre di più, Viral non se ne stava con le mani in mano, per la prima volta era addirittura andato da un sarto del villaggio per farsi cucire un vestito con cui sarebbe stato presentabile ad un evento simile, fino a quel momento aveva sempre indossato la sua divisa militare, con un mantello marrone che aveva usato per addentrarsi nel deserto, tutto rovinato, sbiadito e pieno di graffi. Ogni giorno Elza cercava di insegnargli i tipici balli del paese, non era difficile, Viral imparava in fretta e sembrava essere veramente interessato. Un giorno mentre andava a trovare Elza udì dei lamenti provenire da dietro un edificio, cercò di capire cosa stesse succedendo quindi si avvicinò, sporse la testa in modo da osservare senza farsi notare, dei ragazzi stavano prendendo a calci qualcuno, non si capiva chi –Se continui a stare vicino a quello lì tutti ti tratteranno male!- dicevano, Viral riuscì a riconoscere uno di loro, era chiaramente uno dei tre ragazzi che avevano minacciato Viral qualche giorno prima. Mentre Viral cercava di capire chi fosse la vittima quest’ultima gridò –Per favore! Smettetela! Mi fate male!- a quel punto Viral riconobbe la voce, accorse a salvarla, era Lilì, con un calcio fece cadere a terra il tipo che aveva riconosciuto, gli altri se ne andarono, poi afferrò il ragazzo atterrato per i capelli e gli sussurrò nell’orecchio –Sparisci verme, prima che ti faccia molto, ma molto male- il ragazzo si rialzò di scatto e scappò via. -Cosa ti stavano facendo quei ragazzi Lilì? Perché ti picchiavano?- chiese Viral –Dicevano che non dovrei essere tua amica! Ma io non gli ho dato retta!- Viral strinse a se la bambina –Ehi, sappi che se qualcuno tenterà mai di nuovo di farti del male, io sarò sempre qui a proteggerti e non ti abbandonerò mai… - -Me lo prometti?- -Te lo prometto… -. Nei giorni seguenti a quell’avvenimento Viral sembrava distratto, come se dei pensieri non lo lasciassero mai libero di rilassarsi, in effetti nella sua mente Viral era in continuo conflitto con se stesso, non voleva che i bambini venissero maltrattati a causa sua, avrebbe preferito non vederli mai più, così facendo nessuno li avrebbe più infastiditi e la loro infanzia sarebbe proseguita felice, ma dall’altra parte non voleva abbandonare le persone a cui voleva bene, lui era forte, poteva benissimo proteggere tutti fino alla sua totale integrazione nel villaggio, non sarebbe stato un problema punire qualche bullo ogni tanto e continuando in questo modo prima o poi nessuno avrebbe più provato a fare del male a Lilì e alle altre persone che si trovavano vicino a Viral. Era finalmente arrivato il giorno dei festeggiamenti, per quella giornata Viral si era ripromesso di non pensare a nessuno dei problemi che aveva avuto in questi giorni, andò dal sarto a ritirare il vestito che era stato cucito per la festa, lo indossò, gli calzava a pennello, era un vestito perfetto per l’evenienza, Viral ci teneva, qualche giorno prima infatti Elza aveva chiesto a Viral di accompagnarla alla festa, in tal caso avrebbero ballato insieme, ma non sarebbe stato come tutte le altre volte, Viral voleva fare una buona impressione su Elza, voleva mostrarle che era cambiato, proprio come aveva sempre desiderato lei e che ora sarebbero potuti stare insieme senza che nessuno avrebbe cercato di ostacolarli. Arrivò la sera, Viral era pronto per andare alla festa, così si incamminò, l’edificio si trovava proprio al centro del villaggio, le luci si vedevano fin dalla casa più lontana e la musica era vivace e allegra, arrivato davanti al luogo dei festeggiamenti Viral vide Elza, era bellissima, si era legata i capelli e indossava uno stupendo vestito bianco, la ragazza non lo vide ma lui rimase a guardarla per qualche secondo, poi alzò il piede per compiere gli ultimi passi prima di arrivare alla festa. Non fece in tempo a finire il primo passo che si sentì afferrare al braccio, fece per voltarsi ma venne preso alla sprovvista e gli arrivò un pugno in faccia, stordito venne trascinato in un vicoletto lì vicino, quando capì cosa stava succedendo vide davanti a se la faccia di Drako –Allora? Non ti avevo detto che non avresti dovuto più vederla? O forse pensavi che stessi solo scherzando?- -Tu… - -Ma quanto sei perspicace! Ora è arrivato il momento di farti scontare tutte le umiliazioni che per colpa tua abbiamo subito!- Drako fischiò, da dietro alcune case arrivano altre cinque persone –Sleale come sempre, devo picchiarvi tutti e sei per poter andare alla festa?- disse Viral –Ragazzi, perché non diamo dopo tutto questo tempo la nostra accoglienza a l’uomo bestia?- due persone afferrarono le braccia di Viral, un altro da dietro gli afferrò il collo, gli altri tre si avvicinarono a lui –Ti ricordi di me?- disse uno dei tre –Io sono il ciccione che hai tenuto in ostaggio l’altra volta- il ragazzo gli assestò un pugno sullo stomaco, si avvicinò l’altro –Io sono quello che hai preso a calci pochi giorni fa, non ti sei scordato vero?- Viral ricevette un pugno sul volto –E ora tocca a me- disse Drako, sta volta il pugno gli arrivò da sotto il mento, poi gli venne afferrata la testa e sbattuta contro il muro, dopo di che venne atterrato e tutti quelli che prima lo tenevano fermo ora iniziavano a colpirlo, prendendolo a calci, faceva male, i colpi erano forti e arrivavano da sei direzioni diverse, in quel momento Viral realizzò che era stato tutto rovinato, tutto il suo impegno non era servito a niente, però… doveva almeno avvisare Elza, cosa avrebbero potuto farle questi individui? E se avessero maltrattato anche lei? No, non poteva accettarlo… Viral afferrò il piede di uno dei ragazzi e lo fece cadere a terra, gli altri si voltarono a vedere cosa fosse successo, approfittando del momento riuscì a liberarsi, con un calcio fece cadere due altri ragazzi e poi velocemente si alzò in piedi, nonostante il suo corpo fosse immortale il dolore era forte e il sangue colava, sembravano quasi litri, con una mano si asciugò sotto il naso, mentre gli altri si rialzavano Drako urlò –Fermi! Questo bastardo voglio finirlo io!- a quel punto gli si avvicinò alzando i pugni, anche Viral fece lo stesso ma quando gli si trovò vicino, estrasse un coltello dalla tasca e glie lo conficcò nel petto, così Drako guardava compiaciuto il suo avversario aspettando il momento in cui si sarebbe accasciato a terra, ma quel momento non arrivò, Viral estrasse il coltello dal petto e lo lanciò via –Ma come? Non lo sapevi?- scoppiò a ridere –Con quelle armi non puoi farmi niente! Il mio corpo è resistente a tal punto da sfiorare l’immortalità!- a sentire quelle parole Drako inorridì, la sua espressione era disperata, indietreggiò lentamente e poi urlò di nuovo –Che state aspettando!? Forza! Attaccatelo!!!- gli altri cinque gli si gettarono addosso, Viral tirò fuori gli artigli e colpì sul volto il tipo grasso, un urlo lancinante risuonò nella notte, nessuno lo udì però, tutti gli abitanti erano alla festa e la musica era troppo forte, mentre si copriva con una mano un’occhio disse –Non ci vedo più! Aiutatemi! Mi ha accecato! Non vedo più niente!!!- a quel punto gli altri scapparono portando con loro il loro amico ferito, rimase solo Drako –Vigliacchi!- urlò –Non siete degni nemmeno di farvi più vedere vicino a me! Ora vi faccio vedere io!- con una ginocchiata sulla pancia fece piegare Viral e poi lo colpì in testa, l’uomo bestia svenne. Quando i suoi occhi si riaprirono davanti a lui vide solo fiamme, si torvava nella foresta, il dolore era tale da impedirgli di rialzarsi, ma un’altra volta ancora sentì quella voce chiamarlo –Viral! Aiutami!- era Lilì, così ricordandosi della promessa che le aveva fatto si alzò di nuovo –Lilì!! Dove sei!?- iniziò a correre, cercando nella foresta fino a quando non la trovò, Drako era lì, la teneva con una mano e nell’altra stringeva un’ascia –Drako! Non arrivare a tanto! Ridammi la bambina!- urlò Viral –Ormai è tardi per chiedermi di fermarmi! Siamo in tre ma non tutti si salveranno oggi, forse mi ucciderai e salverai Lilì o magari sarò io ad uccidere te e poi lascierò la bambina bruciare!- -Come puoi dire ciò!? Tutto questo solo per- -Per allontanarti da Elza! Se non posso tenerti lontano da lei dovrò ucciderti! Così che tu non possa vederla in nessun modo!- l’espressione di Viral cambiò, aveva compreso, non c’era altro modo, doveva arrivare ad ucciderlo o non sarebbe riuscito a salvare Lilì. entrambi iniziarono a correre, quando Drako alzò l’ascia per colpire Viral, quest’ultimo la bloccò dal manico, la sfilò dalla mano del suo avversario e con l’impugnatura lo colpì in testa per stordirlo, poi con gli artigli finì ciò che aveva iniziato. Era passato tempo da quando aveva ucciso l’ultima volta, le sue mani erano nuovamente sporche del sangue di qualcuno, ma sta volta era diverso, Lilì era sempre rimasta lì accanto ed aveva visto tutto, Viral si girò verso di lei –Lilì andiamo!- -No!- -Cosa!? Perché no!? Se rimaniamo qui moriremo!- -Tu… tu l’hai ucciso, non è vero?- -Lilì… io… io non volevo, non mi ha lasciato altra scelta, se non l’avessi fatto io non avrei potut- venne interrotto un’altra volta –Perché!? Perché l’hai fatto Viral!? Tu sei sempre stato tanto buono con me! E adesso fai del male alle persone!- Lilì niziò a correre addentrandosi nella foresta in fiamme –Lilì! Ferma ti prego! Non farlo!- anche Viral iniziò a correre verso l’interno della foresta –Lilì!- chiamava, urlando a squarcia gola –Lilì vieni da me! Ti prego!!! Lilì!!!!- la bambina non rispondeva, Viral continuò a cercare, non si arrese mai, cercò, cercò e alla fine la vide, era a terra esanime, i suoi occhi si spalancarono, allungò verso di lei un braccio, poi lo bloccò con l’altra mano, abbassandolo, chiuse gli occhi e cadde sulle ginocchia, raccolse il corpo e rimase fermo –Mi dispiace Lilì… n-non sono… non sono riuscito a proteggerti come avevo promesso… -. Dopo non molto tempo gli abitanti di Midorinomori si accorserò dell’incendio scoppiato nella forseta, allarmati accorsero a vedere cosa fosse successo, Elza fu la prima a trovarli, era totalmente sconvolta nel vedere quale macabra scena le se poneva davanti agli occhi, di lì a poco arrivò anche il padre di Lilì, era rimasto pietrificato nel vedere cos’era successo. Viral era accasciato a terra e stringeva tra le sue braccia rosse di sangue il corpo della piccola bambina –T… tu… sei… sei stato tu a fare questo… - balbettò –No… io… io non… non avrei mai potuto fare una cosa del genere… - Lilì gli credeva, aveva notato il cadavere di Drako, aveva capito com’erano andate veramente le cose, appoggiò una mano sulla spalla del padre di Lilì -Fratello…- -Stai zitta! È tutta colpa tua!! Se non avessi insistito così tanto a far rimanere qui l’uomo bestia tutto ciò non sarebbe mai accaduto!!!- da terra raccolse l’ascia di Drako, Viral non se ne curava, era a terra, in lacrime, Elza si mise davanti all’uomo e spalancò le braccia –Fermati! Non te lo lascerò fare fratello!- con uno schiaffo venne scaraventata a terra –Scappa Viral! Muoviti che aspetti!? Scappa!- urlò, Viral posò lentamente il corpo di Lilì a terra e le diede un bacio sulla fronte, poi si alzò tremante e iniziò a correre. Mentre scappava continuava a pensare alla vita che aveva trascorso al villaggio, tutto quel lasso di tempo era stato solo un’illusione, un’ utopia. Il padre di Lilì non inseguì l’uomo bestia per molto tempo, si fermò da sua figlia. -Stupido! Stupido! Sei solo uno stupido! Come hai potuto veramente pensare di vivere con quelle persone?! Ricorda… nato uomo bestia morirai uomo bestia… -.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tengen Toppa Gurren Lagann / Vai alla pagina dell'autore: UnOtakuQualunque