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Autore: Elsa Maria    27/04/2014    2 recensioni
Come le belle favole, quelle romantiche con principi e principesse, streghe e stregoni, quelle da ‘e vissero felici e contenti’, loro anche ne stavano vivendo una, quella dove il bene trionfava, quella dove tutto tornava normale e tutto tornava a risplendere, persino il sole che era rimasto coperto da una cortina scura riemergeva da questa mostrando i suoi raggi, diffondendo calore, calore che riscaldava gli animi e riappacificava i sensi... Il perfetto lieto fine.
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One-shot di 892 parole su Reim e Break. Avvertenze: Spoiler capitolo 92 e prima fan fiction su Pandora Hearts. E' ambientata in una fine ipotetica del manga, ma non ci sono supposizioni o cose del genere, ho certa di rimanere il più larga possibile, senza impelagarmi in 'futuri impossibili'. Spero gradirete questo mio piccolo lavoro.
Buona lettura!
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Reim Lunettes, Xerxes Break
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come le belle favole, quelle romantiche con principi e principesse, streghe e stregoni, quelle da ‘e vissero felici e contenti’, loro anche ne stavano vivendo una, quella dove il bene trionfava, quella dove tutto tornava normale e tutto tornava a risplendere, persino il sole che era rimasto coperto da una cortina scura riemergeva da questa mostrando i suoi raggi, diffondendo calore, calore che riscaldava gli animi e riappacificava i sensi... Il perfetto lieto fine. 
Si levò dall'albero al quale era appoggiato con il gomito, gettando un'occhiata veloce al bellissima scena davanti a lui mentre si sistemava gli occhiali, per poi spostarsi in cima a quella minuscola collina nell'immenso cortile della magione Rainsworth, mentre pensava a quel bel lieto fine meritato dai vincitori. Già, perché loro avevano vinto, non era così? Tutto era finito e loro erano...
Vivi. Ma andava bene in questo modo? Perché lui, Reim Lunettes, vincitore, dentro di sé sentiva di aver perso? Sorrise. Perché era così, lui aveva perso, perso non la guerra, ma quella importante battaglia. C'è un detto famoso che lui non aveva mai apprezzato molto, o meglio, non si era mai trovato a riflettere su questo, dato che a lui mancava il soggetto del proverbio: “chi trova un amico, trova un tesoro.” non era un superficiale che con tesoro aveva pensato al denaro, ma non aveva mai neanche pensato al vero significato di questo, e in gioco entrava anche un altro detto: “non si capisce ciò che si ha finché non lo si perde.” E purtroppo era vero... Chissà se anche lui si era chiesto cosa avrebbe perso scomparendo nel nulla…
“... Eh, Break?” Era arrivato in cima. Il vento gli scompigliava i capelli, spostandogli i vestiti e trasportando qualunque suono era nei dintorni, ma lui non ne sentiva neanche uno, la sua concentrazione era tutta su quella lapide, sotto priva di un corpo, con il solo scopo commemorativo. 
“A Xerxes Break, il più valoroso dei cavalieri della casata Rainsworth.” questo era stato inciso sulla pietra grigia. Reim si sedette a terra, sull'erba fresca, poggiando la schiena sulla lapide, guardando il cielo limpido. 
“Chissà che faccia avresti fatto leggendo cavaliere.” Disse divertito il membro di Pandora abbassando appena lo sguardo, socchiudendo gli occhi per vedere il volto sorridente dell'amico, quel volto che non faceva trasparire nulla... Nascondeva la tristezza più cupa come la gioia più folle. Tutto. Era come un mantello impermeabile. Aveva sempre odiato quella sua caratteristica, proprio per questo a volte non poteva che sentirsi felice, forse anche sollevando, vedendo un'espressione diversa oltre quel maledetto sorriso. Perché lui l'aveva sempre odiato.
“Già... Tutto sommato ti odiavo...” Mormorò strappando un ciuffo d'erba che lasciò sul palmo della mano, lasciando che il vento lo portasse via. “Volevi vivere... Dovevamo vivere abbastanza per un altro tea party, o sbaglio?” Disse ancora, con un peso sempre maggiore sul cuore. Lo aveva odiato spesso, per quel suo maledetto nascondersi, per quel suo essere illeggibile... Mai si apriva con le persone, se non ci si accorgeva della crepa si veniva allontanati da lui, persino quando combatteva... Da solo e per gli altri. Non voleva farsi mai aiutare, gli faceva venire l'orticaria la parola: ‘aiuto’, lui poteva darne, ma non riceverne; ed anche per questo l'odiava.
Alla fine l'odio che provava per lui era tale che non poteva credere di averlo definito amico, ma neanche si sarebbe mai aspettato che l'altro l'avrebbe mai definito amico. Alla fine l'uno dell'altro cosa sapevano? Lui molte cose era venuto a saperlo per vie indirette, non da Break.
“Forse è per questo che non sono mai stato sincero con te...”
Non si conoscevano, non si confidavano, non facevano nulla che degli amici avrebbero fatto, non potevano considerarsi tali... Eppure quando pensava a lui sentiva il cuore bruciargli, battere forte, i muscoli irrigidirsi, il suo essere, il suo aspetto... Tutto lo faceva emozionare, andare su di giri; ma non riusciva a definirsi suo amico...
“Forse è per questo che non ho mai creduto a questo mio sentimento...” Perché solo ora che non c'era sentiva che poteva spiegargli quell'odio profondo cos'era in realtà, ora che non poteva ricevere risposta.
“Amore.” espresse con il solo movimento delle labbra quel sentimento, il vero sentimento che albergava nel suo cuore, mentre una lacrima riluceva sotto il raggio del sole, consumandosi lungo la mandibola. 
“È assurdo, eh Break? Che faccia avresti fatto nel sentirlo?” Tornò a guardare il cielo, vedendo sempre quel viso sorridente. Perché era certo che avrebbe fatto quella faccia in quella situazione. Si alzò da terra sospirando, per poi stiracchiarsi le spalle, distrattamente.
“Non lo saprò mai per te cosa voleva dire amico; strano com'eri tutto è possibile.” Disse guardandosi alle spalle, verso la lapide. “Mah, mettiamola così, non avrò la mia risposta, quindi il perdente qui sono solo io... Tu hai vinto, mantenendo anche la promessa che avremmo partecipato in un modo o nell'altro ad un altro tea party. Le senti queste voci? Festeggiano per la vittoria, in tuo onore... So che sei qui Break, alla fine con il tuo unico occhio, pure da cieco, eri quello che vedeva tutto; mi sento osservato e non puoi essere altro che te... Andiamo. Andiamo a festeggiare tutti insieme.” Mormorò l'ultima frase, sentendo veramente vicino a sé il Mad Hatter e la sua fedele Emily. Si incamminò verso i tavoli dove tutti festeggiavano...

Ghignò. “Reim caro non si smentisce mai.” 

N.d.A.
Salve a tutti! Sono Elsa Maria, come potete vedere dall'autrice, ed è la mia prima one shot che scrivo su Pandora Hearts, manga meraviglioso letto tutto d'un fiato. Il personaggio che più mi ha colpito è stato Break e sapere della sua morte, stando leggendo solo il volume 9... Beh, mi ha preparata psicologicamente, ma non ha funzionato molto dato quanto ancora mi sento scossa. Lui e Reim, poi! Certo, anche con Sharon è un bel duo, non lo metto in dubbio, ma Break con Reim è poesia, è qualcosa di... meravglioso *^* Soprattutto sotto gli occhi di una fujoshi! 
Questa one-shot è stata scritta in 20 minuti, nella chat di facebook, ad una mia amica che non è su EFP, ma che comunque ringrazio! Le devo molto u.u (Grazie senpai!) 
Spero che questa fan fiction per voi non sia stata una perdita di tempo leggerla, e mi dispiace se è stato così. Lasciate delle recensioni, vorrei sapere un vostro giudizio, anche di poche righe! 
Grazie e...
Here we Go! 

   
 
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