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Autore: Gio_Kayers    27/04/2014    1 recensioni
-T... tu chi diavolo sei?- chiese Emily.
-Ah, scusa non mi sono presentato-, rispose lo sconosciuto, -Mi chiamo Peter Pan. -
Emily non poté non trattenere una risata:-Mi prendi in giro? Peter Pan? Lo stesso Peter Pan della fiaba di Barrie?-
Il presunto “Peter Pan” alzò un sopracciglio:-Allora come mi spieghi che mi trovo nella tua stanza?-.
-Sto sognando. E’ l’unica ragione plausibile. -
-E se invece fosse tutto reale?-, disse il ragazzo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Felix, Nuovo, personaggio, Pan, Trilli
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Make my heart a better place

Emily Matthews aprì come ogni sera la finestra della sua camera e si sedette di fronte su una sedia. Per lei quello era un rituale: aspettava le 22.30 per rimanere un paio di minuti con la testa rivolta al cielo.
Non sapeva esattamente perché lo faceva. Forse perché amava guardare le costellazioni, la Luna, sentire l’aria fresca in estate e il vento che la faceva tremare in inverno. Ma addirittura mettersi ogni sera… Non sapeva spiegarselo. Alcune volte si sorprendeva a pensare che forse stesse aspettando che qualcuno sbucasse dalle nuvole. Si certo, perché le persone potevano volare, magari con la magia. Si riteneva una stupida, Emily, a pensare queste sciocchezze.
Emily aveva quasi quindici anni, viveva nel Nord Carolina da quando ne aveva cinque con la madre, Anne. Si erano trasferite da New York dopo la morte del padre, malato di cancro. Per Emily non fu semplice superare quel trauma, ma con il passare degli anni era riuscita ad andare avanti.
Era una bella ragazza, con i capelli lunghi fino alle spalle, biondo cenere e lisci, e gli occhi di un verde chiaro, facilmente scambiabili per azzurri.
In quel momento la madre bussò alla porta e le augurò la buona notte.
Emily ancora non sapeva cosa la aspettasse.
 

Quella sera Emily ripensò al padre. A quando, da piccola, le veniva a fare gli auguri di compleanno a mezzanotte in punto. Guardò l’ora: le 23:30. Era stata guardare il cielo più tempo del solito. Tra mezz’ora, inoltre, sarebbe stato proprio il suo compleanno.
Decise di andare a letto, ma per la prima volta si dimenticò di chiudere la finestra. Quando se ne accorse, non ci diede peso, decidendo di lasciarla così.
Mai avrebbe immaginato che qualcuno aspettasse questa sua dimenticanza da qualche tempo.
                                                       
 
Un paio di minuti dopo essersi addormentata, Emily si svegliò di soprassalto. Era certa di aver sentito un rumore ma probabilmente proveniva da fuori. Allora si alzò e andò a chiudere la finestra.
Quando afferrò la maniglia, però, si ritrovò davanti al viso di qualcuno. Emily, spaventata, fece per gridare ma quel qualcuno, un ragazzo, le tappò la bocca appena in tempo.
La ragazza notò che aveva un’aria divertita. Il ragazzo finalmente parlò:-Se ti tolgo la mano dalla bocca, mi prometti che non griderai?-.
Emily annuì, se non altro perché non le piaceva che quello sconosciuto - comparso stranamente davanti alla sua finestra- le stesse così vicino.
-Bene.- disse il ragazzo mentre la lasciò libera di parlare, e conducendola al centro della stanza.
-T... tu chi diavolo sei?- chiese Emily. In quel momento ebbe il modo di scrutarlo meglio: era poco più alto di lei e dovevano avere all’incirca la stessa età; i capelli erano corti e biondo scuro e gli occhi verdi.
-Ah, scusa non mi sono presentato-, rispose lo sconosciuto, -Mi chiamo Peter Pan. -
Emily non poté non trattenere una risata:-Mi prendi in giro? Peter Pan? Lo stesso Peter Pan della fiaba di Barrie?-
La ragazza era incredula: com’era possibile che il famoso ragazzo che non voleva crescere si trovasse proprio davanti a lei?
Il presunto “Peter Pan” alzò un sopracciglio:-Allora come mi spieghi che mi trovo nella tua stanza?-.
Emily aprì la bocca per ribattere ma si rese conto che non sapeva cosa dire. Non riusciva proprio a spiegarsi il perché. O forse…
-Sto sognando. E’ l’unica ragione plausibile. -
-E se invece fosse tutto reale?-, disse il ragazzo.
-Dimostramelo.- rispose sicura Emily.
-Se è ciò che vuoi…- e così dicendo Peter Pan si alzò in volo davanti ai suoi occhi. Emily rimase a bocca aperta e in quel momento si diede un pizzicotto: no, non stava sognando. Peter Pan era reale.
-Mi credi ora?-, le chiese quest’ultimo mentre si rimise in piedi.
-Beh, a quanto pare…-
-Ottimo. Non ti ho ancora chiesto come ti chiami. -
-Ehm, Emily Matthews.-
-Finalmente ti conosco, Emily.- disse Peter rivolgendole un sorriso.
-Che significa, finalmente?-
-Significa che sono stato fortunato a trovare la finestra aperta, perché era da mesi che volevo conoscerti. Sai, quando di notte volo nei cieli di questo mondo, spesso ti vedo di fronte alla finestra. Ero curioso di sapere perché lo facevi. -
-Mi piace guardare le stelle.- disse Emily.
-Sai, a Neverland le costellazioni sono ancora più belle.-.
Lei scosse la testa, ancora incredula:-Neverland?-.
-Certo, è lì che vivo. Dovresti conoscerla. D’altronde, che Peter Pan sarei senza la mia isola?-.
Giusto, Emily, come hai fatto a non pensarci prima? In fondo, è una cosa normale ritrovarsi un personaggio delle fiabe nella tua stanza.
In quel momento dette un’occhiata alla sveglia: era appena scoccata la mezzanotte.
-E’ mezzanotte…-, sussurrò Emily, -E’ il mio compleanno.-.
Peter sorrise:-Beh, buon compleanno allora. Se vuoi, posso farti un regalo.-.
-Quale?- chiese la ragazza.
-Ti andrebbe di vedere Neverland?- disse lui con aria maliziosa.
Emily non sapeva cosa rispondere: la parte razionale di lei diceva che non doveva fidarsi di lui, quella più avventurosa che doveva accettare l’offerta.
Alla fine si decise:-Si, mi andrebbe.-.
Peter quindi le prese la mano e la strinse a sé:-Per raggiungerla dobbiamo volare.- spiegò.
E senza rendersene conto, Emily si ritrovò sollevata in aria, mentre il ragazzo la condusse fuori.
Peter Pan indicò le stelle:-Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino.-.
 
Note:
Il titolo della storia è una frase della canzone ‘All I Need’ dei Within Temptation.
Il titolo del capitolo è un riferimento alla canzone ‘Enchanted’ di Taylor Swift.
 
 
 
Angolo autrice:
Salve lettori! Allora, come avete letto questa long ha come protagonisti Peter Pan (di nuovo XD) e un personaggio inventato da me. Non sapevo se pubblicarla o no, è un’idea che mi era venuto di colpo!
Non so quando pubblicherò il prossimo capitolo, spero il più presto possibile.
Le recensioni sono ben accette e spero che la storia vi sia piaciuta!
A presto!!
 

 
 
 
  
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