BABY JAPRIL
 
APRIL POV
 
È  stata una giornata davvero intensa.. questa mattina ho fatto la mia prima ecografia e così, io e Jackson, abbiamo ascoltato per la prima volta il battito del cuore del nostro bambino.
È stato il momento più bello della mia vita, alcune lacrime hanno involontariamente rigato il mio volto , lacrime di felicità ma anche di paura.. questa gravidanza è arrivata assolutamente inaspettata, in un momento in cui io e Jackson stiamo avendo delle gravi incomprensioni.
Probabilmente sono più gravi per me che per lui a dirla tutta.. mi sono sentita persa, all’improvviso, ho avuto paura di dover sacrificare il mio credo, i miei valori e le mie convinzioni più profonde in nome dell’amore che provo per Jackson, l’uomo che ho sposato nel giro di tredici ore il giorno in cui avrei dovuto sposare un altro uomo.
Matthew.. chissà come sarebbe stata la mia vita con LUI. Di certo non avremmo avuto questi problemi perché  volevamo e credevamo nelle stesse cose, ci univa una fede profonda in Dio e nei valori della cristianità. Eppure l’ho umiliato, vorrei un giorno avere la possibilità di potermi scusare con lui.. spero davvero che possa trovare una donna che lo ami come merita di essere amato. Già perché lui per me era quello giusto, all’apparenza, ma io non l’ho mai amato come avrebbe meritato.. ci ho provato, tanto, ho sperato con tutto il cuore di poter dimenticare Jackson con lui.. mi sono stretta  a lui ogni volta che il cuore mi si spezzava vedendo l’amore della mia vita al fianco d un’altra donna, ho creduto che pian piano anche mi avrebbe fatto sentire i brividi che il tocco, o peggio lo sguardo di Jackson, mi procuravano.
Così quel giorno, in quel granaio, ho fatto l’unica cosa che avesse un senso fare.. ho detto si. Non potevo credere alle mie orecchie quando ha interrotto le nozze dichiarandomi il suo amore, sono rimasta paralizzata per qualche secondo ma poi non ho più potuto mentire perché io amo Jackson Avery follemente, intensamente, con ogni fibra del mio essere.
Lo fisso mentre dorme, finalmente ha riacquistato un po’ di serenità e riposa beato come un bambino.. sono stati dei giorni davvero pesanti per entrambi.
Riconosco di aver sbagliato ad andare a casa di Callie e Arizona, avevo bisogno di tempo per metabolizzare tutto quello che ci eravamo detti e, soprattutto, avevo bisogno di scoprire se il mio sospetto era fondato o meno.. e lo era.
Jackson mi è mancato terribilmente, non aver potuto condividere subito con lui la scoperta della gravidanza è stato duro da sopportare e forse saremmo ancora distanti se lui, oggi, non avesse posto fine a questo gioco al massacro!
Dopo l’ecografia in cui abbiamo avuto la certezza che tutto sta procedendo bene, e in cui ci hanno detto che il bambino ha sei settimane un pesante silenzio si è frapposto tra noi.. al suo tentativo di avvicinarsi a me ho risposto andando via, ancora, come una stupida.
Mi ha raggiunta un’ora più tardi, è entrato in sala medici e si è seduto di fronte a me, fissandomi intensamente.
-“Io sono felice, April tu aspetti il nostro bambino, io vorrei gridarlo al mondo.. e tu non ti fai neanche sfiorare da me. Mi stai trattando come se avessi commesso il peggiore di crimini. Ti prego basta, io non lo sopporto più. Ho bisogno di te, mi manchi da morire, anzi.. ho bisogno di voi”. Disse mentre una lacrima rigava il suo volto, lasciandomi basita.
-“Ho paura..”- riuscì appena a sussurrare.
-“Lo affronteremo insieme, non ti devi preoccupar di nulla. So che non era previsto, credevamo che avremmo avuto più tempo per metabolizzare tutto invece sta succedendo tutto alla velocità della luce. Ma questo bambino è frutto del nostro amore, è il nostro bambino ed è una cosa bellissima. April.... “ – mi sussurrò.
-“Mi dispiace per tutto quello che ho fatto in questi giorni, ti ho lasciato da solo.. non ti ho parlato e ho fatto esattamente quello di cui ti accusavo, ti ho giudicato. Mi dispiace Jackson, una moglie non dovrebbe comportarsi così”. Ammisi mentre i singhiozzi si impossessavano di me.
-“Sh.. ti prego non preoccuparti, abbiamo commesso entrambi degli errori. Non importa, l’importante è andare avanti, insieme”- tentò di consolarla.
-“Oh Jackson ti prego abbracciami.. mi sei mancato da morire anche tu”-
 
Quello che venne dopo fu un abbraccio lungo e  intenso, cui fece seguito un bacio dolce e carico di significato.. ci stavamo finalmente ritrovando.
Entrambi mettemmo  istintivamente la mano sul mio ventre, ci  fissammo e poi finalmente ci sorridemmo  leggermente imbarazzati.. tutto stava ricominciando a prendere colore, il mondo stava cominciando a girare nella giusta direzione, e una nuova vita – frutto del loro immenso amore – stava crescendo, piano piano dentro di me.