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Autore: Emiam    27/04/2014    1 recensioni
Dal testo:
–A che pensi?- . Avevo una marea di pensieri diversi in mente,era ancora difficile accettare quello che era successo;non me lo sarei mai aspettato da Adrian o forse ero stata troppo cieca da non accorgermi della sua vera natura.Sospirai –Penso che nessuno mi ama- ammisi frustrata al massimo.Lo sentii stringere le lenzuola e trattenere il fiato. –Non è vero- disse immobile distogliendo lo sguardo dal mio viso e posandolo sul soffitto bianco mordendosi il labbro con irruenza. –Fin ora mi sono innamorata solo di una persona Liam,e quando quella persona sembrava ricambiare ho scoperto che era un mostro!-
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                 My hero
 
Si sentì un sospiro collettivo dei miei compagni di classe causato dal suono della campanella che annunciava la fine delle sei ore infernali di scuola.Dopo due ore di compito di trigonometria e un’ora di interrogazione di fisica,eravamo tutti stanchissimi.Salutai con un sorriso le mie amiche e infilai i libri nella tracolla.Me la misi su una spalla percorrendo i corridoi ormai deserti della scuola.Fuori il sole era alto e faceva abbastanza caldo,sbruffai al pensiero di dover arrivare a casa a piedi perlopiù da sola nonostante avessi cinque amici che potevano benissimo venirmi a prendere con una delle loro macchine sportive,ma ovviamente non potevano alzare il sedere dal divano e scomodarsi così tanto.Ma mi feci forza e iniziai a camminare ignorando il rombo di motore che si sentiva in lontananza.Quando il suono si fece notevolmente più forte,fino ad essere vicino a me,girai il collo per osservare la moto metallizzata cavalcata da un ragazzo con il giubbino di pelle e il casco in testa che si stava accostando al mio fianco.Si fermò definitivamente e il motociclista si levò il casco dalla testa passandosi una mano tra i capelli biondicci rivelando la sua identità. –Adrian- dissi sorpresa il suo nome,lui mi sorrise. –Hey Belinda,lo vuoi un passaggio?- chiese allegro.Annuii leggermente con la testa e mi sedetti sul suo gioiellino che luccicava ai riflessi della luce.Infilai il casco pesante –Tieniti forte- mi informò girando le chiavi nel quadro.Gli avvolsi le braccia ai fianchi appoggiandomi alla sua schiena.Sentivo il cuore a mille che pulsava nel petto come se stesse per scoppiare da un momento all’altro.Adrian veniva nella mia stessa scuola,ma frequentava l’ultimo anno.Con la sua bellezza e i suoi modi di fare si era guadagnato la nomina di ragazzo più popolare dell’istituto e di certo questo nome non escludeva i fiumi di ragazze che gli andavano dietro cercando di catturare la sua attenzione facendogli favori o comportandosi come galline camminandogli accanto alla ricreazione o elogiando il suo stile che rappresentava alla perfezione la sua carica.Anche io,dalla parte mia ero attratta da lui,ma a differenza delle altre avevo tenuto nascosto questo piccolo segreto;un po per paura di essere additata come una delle tante e un po per il fatto che sicuramente lui non ricambiava i miei sentimenti.Non ero così male infondo,tutti mi dicevano che ero una bellissima ragazza ma non ero il tipo da mettersi in mostra o cose del genere.Preferivo rimanere nell’anonimato e vivere la mia tranquilla vita mattutina,che si trasformava in un vero e proprio spasso appena mi chiudevo nelle mura della villetta dove vivevo con i miei imprevedibili coinquilini.
 
Conosciuti proprio a scuola,eravamo diventati amici fin da subito ma avendo circa due anni più di me avevano finito il liceo.Nonostante questo stavamo praticamente tutto il giorno insieme,a volte al parco,a volte a casa mia o in giro per la città.Quando presero una casa tutti insieme non tardarono a chiedermi,anzi costringermi ad andare ad abitare con loro.Accettai senza esitazioni di fare questa convivenza,con loro non si poteva non ridere in continuazione.Con i battibecchi tra Zayn e Harry che venivano sedati da Liam e con Niall che era una pila elettrica e Louis che scherzava in continuazione,il mio monotono stile di vita si era tramutato in un’avventura bellissima fatta di risate,affetto e abbracci.
 
Il mezzo sostò davanti il vialetto erboso arrestando quel rumore fastidioso per le mie orecchie poco abituate.Adrian fu il primo a scendere aiutandomi a sfilare la protezione che mi nascondeva il viso facendo ricadere i capelli sulle spalle.Rimisi i piedi per terra e sperai vivamente che le gambe reggessero. –Allora…- iniziò lui infilando le mani nelle tasche dei jeans neri leggermente sfilacciati all’altezza delle ginocchia e abbassando la testa stuzzicando con un piede un sassolino sul marciapiede. –Mi chiedevo se…- lo incitai a continuare,curiosa della sua richiesta che non voleva arrivare. –Si beh,volevo chiederti se volevi uscire stasera- si decise a dire guardandomi negli occhi.Lo guardai allibita e incredula,non ci potevo credere. –C-con te?- balbettai tutta imbarazzata.Rise di gusto davanti alle mie guance colorite di rosso e alla mia incredulità sincera. –Solo io e te,ci stai?- disse speranzoso.Ci misi un po per metabolizzare la sua domanda ma alla fine riuscii a collegare il cervello con la bocca. –Si,certo- pronunciai con un tono di voce leggermente più eccitato del solito.Rise nuovamente e mi lasciò un bacio su una guancia accaldata.Ci posai una mano sopra e lo guardai rimontare in sella. –Ti vengo a prendere alle nove- concluse facendomi l’occhiolino e ripartendo a tutto gas.Scomparve dietro una curva  e ai lati delle mie labbra si formò una smorfia di felicità.Saltellai allegramente fino alla porta,estrassi le chiavi da un taschino della borsa e feci scattare la serratura.Entrai in casa chiudendomi la grossa anta di legno blindata alle spalle.Alzai un sopracciglio confusa quando mi trovai i miei cinque amici davanti a me uno affianco all’altro con le braccia incrociate al petto.
 
–Ragazzi?- feci cercando di capirci qualcosa. –Che ci facevi con Adrian?- parlò per primo Harry corrugato in volto. –Mi ha accompagnato,c’è qualcosa di male?- dissi in modo acido rivolta a quelli che mi sovrastavano con la loro stazza e altezza. –Non credo ti abbia solo dato un passaggio- continuò il terzo grado Zayn passandosi la lingua sulle labbra carnose. –Ma cosa volete voi?Non posso nemmeno parlare con un mio amico ora?-                                                       -Non se si chiama Adrian Ford- intervenne Louis.Li guardai mentre sentivo salire il fastidio che mi provocava tutta quella apprensione nei miei confronti. –Dicci cosa ti ha detto quello- ordinò Niall duro,con un tono che non si addiceva ai suoi lineamenti gentili. –Mi ha chiesto se stasera volevo uscire con lui e visto che oggi è venerdì e domani non ho scuola,ho accettato- li guardai in cagnesco confessando quello che sembrava fosse un reato.                                                                            
–Belinda- parlò colui che era in grado di zittirmi con uno sguardo fulminante –Non uscirai questa sera- decretò la sua sentenza fermo e impenetrabile come una roccia.Spalancai gli occhi e aprii leggermente la bocca indignata. –Non puoi farmi questo- mi avvicinai cercando di fronteggiarlo                     
–No,Liam non puoi!- alzai la voce stringendo i pugni sentendo gli occhi pizzicare e i nervi arrivare a fior di pelle.Osservai i loro visi e non stavano scherzando. –Non ne avete il diritto!- sbattei i pugni sulle braccia di Liam ancora attaccate al suo addome –Mi avete rovinato la vita!Vi odio!- sputai con le lacrime che scendevano sugli zigomi e la voce piena di rabbia.Mi feci spazio tra loro e corsi su per le scale in camera mia sbattendo la porta e buttandomi sul letto iniziando a singhiozzare.
 
Con il viso ancora sprofondato nel cuscino,mi ero calmata o perlomeno le lacrime erano finite.Qualcuno bussò sul ciliegio levigato della porta che si aprì e dei passi si fecero sentire bloccandosi subito dopo.Sentii il materasso abbassarsi e un paio di dita accarezzare e giocare con i miei capelli che arrivavano alle spalle. –Bel- mi chiamò quasi sussurrando una voce che conoscevo bene                                 
–Ascoltami,mi dispiace se siamo stati troppo duri con te.Hai ragione,non abbiamo il diritto di decidere al tuo posto perché questa è la tua vita e noi non possiamo comandarti.E io sono stato imperdonabile  e se non mi perdoni hai tutte le ragioni del mondo.Solo che tu sei cresciuta così in fretta, ormai sei grande e io non me ne capacito.Poi quando ti ha dato quel bacio mentre vi guardavo dalla finestra,io…io non ci ho visto più.Chiederti scusa non basta,sono un amico terribile- disse tutto questo con il suo solito tono calmo e accomodante  con un pizzico di emozione che gli faceva tremare la voce.                                                                                 
Mi sentii morire a quelle parole e mi girai ad abbracciarlo di slancio,mi accolse tra le sue braccia stringendo la presa intorno alla vita accarezzandomi teneramente. –Liam non pensavo davvero quelle cose,ero arrabbiata e io dovrei chiederti perdono,non tu.Scusa scusa scusa- parlai velocemente nell incavo del suo collo respirando il profumo che emanava. –Sshh,non preoccuparti-.Mi staccai a guardarlo negli occhi nocciola che ricambiavano lo sguardo scrutando i miei occhi verdi.Sorridemmo entrambi quando facemmo combaciare le fronti e sfiorare i nostri nasi in segno di affetto. –Ti voglio bene Bel,non sai quando- mi rivelò accarezzandomi una guancia,di risposta ricambiai il gesto e gli dissi –Anche io Lì- .Gli volevo davvero bene,ogni volta che ne avevo bisogno lui c’era;fin dall’inizio era stato come il fratello maggiore che non avevo mai avuto e non volevo perderlo,per nessuna ragione al mondo.                             
Ribussarono e fecero capolino quattro paia d’occhi,gli feci segno di entrare. –Scusa Bel- intonarono in coro all’unisono con la testa bassa.Anche se volessi,non potevo essere arrabbiata con loro per più di cinque minuti. –Venite qui stupidi- li scherzai ritrovandomeli addosso.Allargai le braccia per accoglierli tutti e gli lasciai piccoli baci tra i capelli continuando a ricevere i loro scusa sussurrati al mio orecchio,facendomi sorridere.Come si poteva resistere a tutta quella dolcezza? –Allora posso uscire?- sperai che avessero cambiato idea.Zayn,Niall,Louis e Harry guardarono fisso Liam che ricambiò lo sguardo e poi si rivolse a me sospirando sonoramente –Certo che puoi uscire-. A qual punto iniziai a gridare saltando sul letto tutta contenta            
–Siete fantastici,vi adoro!Vi adoro…anzi no,vi amo!- ridemmo tutti fragorosamente.
Ci sedemmo sul grande divano di pelle a guardare la tv,appoggiai la testa sulla spalla di Liam che mi avvolse il collo con un braccio per farmi stare comoda e senza accorgermene mi addormentai coccolata da quel gigante dal cuore d’oro.
 
Mi mossero mentre ero ancora in stato di dormiveglia.                    
–Bel?Bel svegliati- mugulai allungando la mano nella direzione in cui proveniva la voce,le mie dita vennero intrecciate a quelle di qualcun altro e cercai di aprire gli occhi.Sbattei più volte le palpebre rigirandomi su me stessa facendo scricchiolare le molle. –Leeyum- lo chiamai,lui era già vicino a me,sentivo il suo respiro regolare. –Sono qui- rispose con un filo di voce. –Che ore sono?- gli chiesi con voce impastata dal sonno –Le otte piccola-. Mi alzai di scatto sentendo la testa girare e strinsi la presa intorno le sue dita. –E’ tardissimo e devo ancora farmi la doccia,vestirmi e sistemarmi!- dissi tornando stabile,fremendo dall’agitazione.Mi guardò compiaciuto –Saresti bellissima anche con un sacco dell’immondizia addosso- arrossii e gli diedi un bacio sulla guancia salendo a prepararmi
 
Stavo alzando la zip del vestito nero quando il cellulare vibrò sopra il letto,andai a leggere il messaggio                                     
“Sto arrivando,non vedo l’ora di vederti.    Adrian xx”                
Feci un verso di contentezza,finalmente sarei stata un po di tempo con il ragazzo che mi piace e come se non bastasse era stato lui a chiedermelo.Mi diedi un’ultima occhiata e tornai al piano terra dove i ragazzi stavano scherzando lanciandosi i cuscini e bloccandosi appena mi vedettero.I loro occhi scorrevano su di me dalla testa ai piedi,quasi scioccati. –Come sto?- feci una giravolta con un sorriso a 32 denti. –Stai benissimo- mi lusingò Niall facendosi portavoce di tutti. Da fuori si udì un suono di clacson e intuii che fosse arrivato;gli mandai un bacio con la mano e uscii di casa raggiungendolo.                                                                               
 
–Ciao bellissima- mi salutò, -Ciao Adrian- ricambiai felice.Montai sulla moto stando attenta a tenere il vestito abbassato.Mi strinsi a lui e partimmo arrivando quasi subito davanti a una paninoteca.Fece segno di seguirlo e ci accomodammo ad un tavolino abbastanza appartato;mangiammo qualcosa parlando e scherzando del più e del meno per tutta la serata. –Ti va di fare una passeggiata?- poi mi chiese,io annuii e mi prese per mano.Andammo a Hyde Park che a quell’ora era visitato sola da copiette impegnate a pomiciare sulle panchine o dietro gli alberi.Impegnata ad osservarlo a imitare i prof,non mi resi conto che c’eravamo allontanati dal parco ed eravamo finiti in un vicolo buio e deserto.Feci una smorfia, non volevo stare in quel posto,anche se lui era con me,mi metteva i brividi. –Ti prego,andiamocene- lo pregai strattonandogli il braccio ma rimase fermo guardandomi.Mi sorrise,ma quel sorriso invece di farmi stare meglio mi fece tremare di paura.Con uno spintone mi ritrovai schiacciata tra il muro ruvido e lui che mi teneva stretta. –Se fai la brava non ti succederà niente- e lì,mi si gelò il sangue nelle vene.Prese a baciarmi il collo mentre una sua mano scivolava fino al mio fondoschiena;cercai di gridare e dimenarmi ma con il braccio libero mi tappò la bocca.Continuava a toccarmi senza risparmiarsi non lasciandomi via libera per scappare via.Chiusi gli occhi allo stremo delle forze pronta ad arrendermi,ma avvenne qualcosa di inaspettato.Qualcosa lo fece allontanare da me con forza…misi a fuoco la vista,ancora tremante,e riconobbi le spalle muscolose di Liam.Vidi la sua mano stringere il colletto della camicia di Adrian che aveva il viso terrorizzato. –Brutto stronzo come ti sei permesso a toccarla?- gli urlò arrabiato,anzi furioso come mai l’avevo visto prima.Il più piccolo ricevette un pugno in faccia che bastò per farlo finire a terra con un sopracciglio spaccato e lo zigomo ricoperto di sangue.Continuò tirandogli altri calci e pugni da tutte le parti,con quei muscoli contratti e duri avrebbe potuto massacrare un elefante.Quando si piegò in due dal dolore,Liam si girò verso di me e strinse gli occhi in due fessure vedendo le mie lacrime scendere senza freni.Mi catapultai tra le sue braccia,schiacciando il viso sul suo petto singhiozzando. –Tranquilla piccola,non ti farà più niente di male- cercò di calmarmi accarezzandomi la schiena. –Io…io ho cercato di…- non riuscii a proseguire a causa dei singhiozzi che percorrevano il mio corpo.
 
Lo lasciammo lì,mezzo morto in una pozza di sangue ad affrontare il suo destino.Salimmo sulla macchina di Liam e appena tornati a casa,i ragazzi mi bombardarono di domande ma li ignorai palesemente chiudendomi in camera a pensare mentre guardavo il soffitto sdraiata sul letto. –Bel- si stese vicino a me guardandomi –A che pensi?- . Avevo una marea di pensieri diversi in mente,era ancora difficile accettare quello che era successo;non me lo sarei mai aspettato da Adrian o forse ero stata troppo cieca da non accorgermi della sua vera natura.Sospirai –Penso che nessuno mi ama- ammisi frustrata al massimo.Lo sentii stringere le lenzuola e trattenere il fiato. –Non è vero- disse immobile distogliendo lo sguardo dal mio viso e posandolo sul soffitto bianco mordendosi il labbro con irruenza.  –Fin ora mi sono innamorata solo di una persona Liam,e quando quella persona sembrava ricambiare ho scoperto che era un mostro!- alzai il tono di voce amareggiata. –Non potevi saperlo Belinda,non sei riuscita a vederlo.Eri troppo presa dai tuoi sentimenti- spiegò con la sua voce profonda.Mi girai a guardarlo decisa a fargli una domanda. –Che ci facevi lì?- e volevo  una risposta chiara e precisa. –Mi stavo facendo un giro e vi ho visti- non mi convinse. –Liam- lo richiamai facendo intuire che non me la dava a bere. Restammo in silenzio aspettando che lui dicesse la verità. Fece un profondo respiro e si decise a parlare: -Appena te ne sei andata ho preso la macchina e vi ho seguiti,quando siete andati a Hyde Park avevo intenzione di tornare a casa ma non mi sentivo tranquillo e poi…- fece una pausa stringendo ancora di più le mani alle coperte e corrugando la fronte  -…se tu non ci fossi stata,l’avrei colpito fino a non farlo più respirare.Non volevo farti vedere una cosa così terribile.- Mi sedetti a gambe incrociate sul letto e mi passai una mano tra i capelli. –Rimane sempre il fatto che nessuno mi ama- ripetei la mia teoria ancora più sicura di prima.Forse non dovevo deprimermi solo per un ragazzo che mi aveva delusa,ma era come se mi fosse caduto il mondo addosso.Come se ogni certezza si fosse sgretolata nel momento in cui avevo messo piede in quel vicoletto deserto. –Ti ho detto che non è vero- insistette da perfetto testardo il quale era.E sapeva che quando volevo,potevo essere ancora più tosta di lui. –Allora dimmi una persona,solo una che mi ama e cambierò idea!- incrociai le braccia assaporando già il sapore della vittoria che non arrivò.Perchè non si poteva vincere se di mezzo c’era Liam Payne,era sempre pronto a stupirti con le sue parole che non ti saresti mai aspettata.        
–Io ti amo- sussurrò sperando che non l’avessi sentito.–Cos’hai detto?- gli chiesi incredula e lo ripetè balbettando.Rimasi di sasso,non me ne ero mai accorta,sentii le farfalle nello stomaco e una vampata di calore mi assalì.Mi chiesi cosa mi stesse succedendo,forse anche io ero innamorata di lui e non lo sapevo? –Scusa,non dovevo dirtelo,tu non provi niente per me,quindi è inutile.Parlo sempre troppo- e fece per andarsene,ma lo bloccai prendendolo da un braccio.E se fino ad allora aveva evitato il contatto visivo,ora non glielo permisi.                           
–Guardami,dimmi che mi ami guardandomi negli occhi- gli imposi perdendomi nelle sue iridi appena eseguì il mio comando.Gli presi il viso tra le mani sfiorando con i pollici i lati della sua bocca rosa per impedirgli di iniziare a schivare i miei occhi. –Ti amo- disse con aria imbambolata.Finalmente ne avevo la certezza,i suoi occhi e il mio stomaco sottosopra non mentivano.Annullai le distanze tra noi posando le mie labbra sulle sue assaporandone il sapore e cogliendone la morbidezza.Mi cinse i fianchi con le mani facendomi avvicinare ancora di più a lui.Moridicchiammo e succhiammo le nostre labbra a vicenda mentre le nostre lingue ballavano una danza tutta loro.Solamente quando non ebbimo più fiato ci staccammo respirando faticosamente con le guance rosse e le labbra gonfie. –Ti amo anche io- confessai affannatamente.Sorrise e mi abbracciò forte posando la testa tra i miei capelli.              
 –Sai,non ti ho ancora ringraziato per avermi salvata- gli dissi lasciandogli un bacio sotto l’orecchio.Mugulò divertito e aggiunse –Questo è il ringraziamento migliore che tu potessi farmi-.
 
E rimanemmo abbracciati tutta la notte consapevoli che del mondo intero non ce ne importava più nulla,perché tutto quello di cui avevamo bisogno era uno dell’altra.

 
 
 
 
ANGOLO ME:amo questa coppia,davvero!Ci ho messo un giorno intero a scrivere questa OS e spero sia piaciuta a voi quanto a me.Se è così lasciate una piccola recensione…vi pregooooo!Grazie a chi lo farà e a presto<3

 
  
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