Dentro:
La gocce cominciavano a
scendere dal cielo. Come fredde lingue umide si intrecciavano sul suo volto. In
una posizione statica, passiva, sottomessa, stava sotto la pioggia. Dentro la
notte. Imprigionato dai lampioni. Aspettando che la sua mente lo alzasse in
piedi, che qualcuno gli strattonasse la giacca e lo tirasse. Mentre beveva la
nebbia attorno a lui. Mentre il suo sangue si ghiacciava e la sua pelle si
irrigidiva. Mentre osservava e si lasciava osservare dall’asfalto plumbeo sotto
di lui.
E gli attimi erano brevi
come minuti e lunghi come giorni. E l’acqua cadeva, immergeva i fiori attorno a
lui. Permeava i suoi vestiti. Bagnava il suo viso.
Poi i lampioni si spensero
e si accese un sole.