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Autore: fede_11    27/04/2014    0 recensioni
Il fiore rinasce in colui che lo coglie poco prima della decadenza,
ma io non voglio attendere l'alba di una breve illusione,
non voglio una scusa per perdurare in uno stato di catatonica stasi;
preferisco spogliarmi dei mie petali per disfarmi della loro bellezza..
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amare,

non è

vivere di belle parole.

La consapevolezza di questo mi parla

spogliando la mia anima e lasciandomi inerme,

consapevole che troppo a lungo ho sussurrato parole

che avrei dovuto lasciarmi alle spalle.

 

E' un'astratta concretezza l'elaborazione del proprio annichilimento,

la speranza, disfacendosi nei dossi dell'indifferenza,

si dissolve abbissando i miei sentimenti nel nulla

e facendomi spettatrice impotente delle mie fragilità.

Crollano i muri di una costruzione fittizia

e in cenere polverizza il mio ardente anelito;

vorrei almeno lasciarmi invadere dalla serenità del nulla,

vorrei non lasciami toccare dal metabolizzare lento della coscienza dell'oblio

e fare della malinconia solo un'ombra che invade lo sguardo al tramonto.

 

Il fiore rinasce in colui che lo coglie poco prima della decadenza,

ma io non voglio attendere l'alba di una breve illusione,

non voglio una scusa per perdurare in uno stato di catatonica stasi;

preferisco spogliarmi dei mie petali per disfarmi della loro bellezza

e gettarmi nell'oceano sigillata in una bottiglia di vetro,

celando in me le ultime parole d'addio.

 

Tra le onde inquiete della tempesta,

nell'immensità inesplorata del mio essere,

oscillo nel malevolo limbo degli ignavi;

mentre l'attesa scandisce il mio tempo,

il mio io si dispera dell'impotenza

e le mia volontà si dibatte per superarne i limiti

ma nonostante ogni sforzo di non cedere alla paura

il mio inconscio mi tradisce facendomi peccatrice innocente.

 

E quando poi ,maledettamente, sarà giunta anche la fine del mio vagare inquieto

quando le antitesi del mio io si celeranno anche a me stessa,

quando sarò inglobata da una disgustosa calma piatta

e i sospiri colmeranno il vuoto dei mie pensieri,

spero che mi sussurrerai, cuore,

come un miraggio nel mio naufragio,

queste poche parole:

Amare,

è il coraggio di vivere

ciò che non puoi pronunciare.

 

 

 

 

  
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