20/07/2008
5 recensioniFandom: Harry Potter
Personaggi: Neville Longbottom, Ginevra Weasley, Hannah Abbott.
Autrice: sakura_kinomoto
Raiting: G
Conteggio parole: 4o2 parole {con la citazione} flash!fic.
Avvertimenti: generale, romantico.
Riassunto: lo sapeva di essere solo un rimpiazzo di qualcuno, ma non un qualcuno qualsiasi, il qualcuno di cui tutti parlano e di cui lei era innamorata. Lo avevano capito tutti, tutti tranne quel qualcuno.
Note: tutti i personaggi appartengono a J. K. Rowling, penso solo a lei, anyWay anche di eventuali altri possessori e non vengono usati a scopo di lucro, e come sempre io non ci guadagno nulla, al massimo qualche insulto se non piace la storia xD
Disclaimer #1: questa flashfic va collocata nel quarto libro "Harry Potter and the Goblet of Fire".
Disclaimer #2: come sempre qualsiasi genere di commento/critica/suggerimento è ben accetto. ^^
" Neville e Ginny ballavano lì vicino - vide Ginny strizzare gli occhi mentre Neville le pestava i piedi. "
Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag. 359.
Capitolo 23, il ballo del Ceppo.
Il ragazzo sarebbe voluto sprofondare.
Avrebbe voluto fare apparire dal nulla una vanga per poter scavarsi una fossa e seppellircisi dentro.
Stava rovinando tutto.
Non riusciva ancora a capacitarsi del fatto che una ragazza bella come lei avesse accettato il suo invito; certo, sapeva che lo aveva fatto solo per aver l'occasione di partecipare al ballo, in effetti si sentì usato. Per una frazione di secondo Neville provò una certa soddisfazione vendicativa nel pestarle i piedi. Emozione che si tramutò altrettanto velocemente in vergogna per ciò che aveva provato.
L'ormai noto calore in zona orecchie e guance gli fece desiderare ancora più intensamente di essere sotto metri e metri di terra, lontano dalla vista di tutti, ma soprattutto lontano dalla vista della ragazza.
Ginny non stava più prestando attenzione agli sbagli del ragazzo già da un pezzo, cercava sempre di ballare in punti dove gli sarebbe stato possibile vedere Harry, immaginando che fosse lui il suo cavaliere. L'ennesimo passo errato di Neville la fece risvegliare dal suo sogno, si sentì a disagio per quello che aveva appena pensato, in fondo Neville era un ragazzo dolce e gentile, un ottimo amico, ma tutto si fermava lì.
Sperava di non averlo illuso accettando il suo invito. Era l'ultima cosa che voleva, ferirlo per uno stupido malinteso.
- E' un peccato che non ti abbia invitato. -
- Come scusa? - Non poteva averlo capito, non era così sveglio.
- Dicevo che è un peccato che Harry non ti abbia invitato, e che tu sia stata costretta a venire con me, non ti piaccio neanche! Non faccio altro che pestarti i piedi e rovinarti la serata. -
Errore. Neville era estremamente sveglio, molto più di Harry.
Il ragazzo era dispiaciuto e Ginny non poté fare a meno che guardarlo con dolcezza.
- Non ti preoccupare Neville, e poi mi sto divertendo con te! -
- Grazie. Senti, vado a prendere qualcosa da bere. Vuoi niente? -
- Niente, grazie. -
Si stava allontanando, avviandosi al proprio tavolo quando Ginny lo richiamò.
- Neville, grazie... per tutto. -
Le sorrise e ritornò sui suoi passi.
Aveva appena finito di bere il suo succo di zucca quando notò che Hannah Abbott lo stava salutando agitando animatamente la mano per attirare la sua attenzione.
" Strana ragazza " pensò, " Troppo carina per interessarsi ad uno come me. "
Quel pensiero non fu mai così errato.
Capitolo 23, il ballo del Ceppo.
Il ragazzo sarebbe voluto sprofondare.
Avrebbe voluto fare apparire dal nulla una vanga per poter scavarsi una fossa e seppellircisi dentro.
Stava rovinando tutto.
Non riusciva ancora a capacitarsi del fatto che una ragazza bella come lei avesse accettato il suo invito; certo, sapeva che lo aveva fatto solo per aver l'occasione di partecipare al ballo, in effetti si sentì usato. Per una frazione di secondo Neville provò una certa soddisfazione vendicativa nel pestarle i piedi. Emozione che si tramutò altrettanto velocemente in vergogna per ciò che aveva provato.
L'ormai noto calore in zona orecchie e guance gli fece desiderare ancora più intensamente di essere sotto metri e metri di terra, lontano dalla vista di tutti, ma soprattutto lontano dalla vista della ragazza.
Ginny non stava più prestando attenzione agli sbagli del ragazzo già da un pezzo, cercava sempre di ballare in punti dove gli sarebbe stato possibile vedere Harry, immaginando che fosse lui il suo cavaliere. L'ennesimo passo errato di Neville la fece risvegliare dal suo sogno, si sentì a disagio per quello che aveva appena pensato, in fondo Neville era un ragazzo dolce e gentile, un ottimo amico, ma tutto si fermava lì.
Sperava di non averlo illuso accettando il suo invito. Era l'ultima cosa che voleva, ferirlo per uno stupido malinteso.
- E' un peccato che non ti abbia invitato. -
- Come scusa? - Non poteva averlo capito, non era così sveglio.
- Dicevo che è un peccato che Harry non ti abbia invitato, e che tu sia stata costretta a venire con me, non ti piaccio neanche! Non faccio altro che pestarti i piedi e rovinarti la serata. -
Errore. Neville era estremamente sveglio, molto più di Harry.
Il ragazzo era dispiaciuto e Ginny non poté fare a meno che guardarlo con dolcezza.
- Non ti preoccupare Neville, e poi mi sto divertendo con te! -
- Grazie. Senti, vado a prendere qualcosa da bere. Vuoi niente? -
- Niente, grazie. -
Si stava allontanando, avviandosi al proprio tavolo quando Ginny lo richiamò.
- Neville, grazie... per tutto. -
Le sorrise e ritornò sui suoi passi.
Aveva appena finito di bere il suo succo di zucca quando notò che Hannah Abbott lo stava salutando agitando animatamente la mano per attirare la sua attenzione.
" Strana ragazza " pensò, " Troppo carina per interessarsi ad uno come me. "
Quel pensiero non fu mai così errato.