Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: ChibyLilla    21/07/2008    5 recensioni
a causa di qualche "imprevisto" in missione, Sasori si renderà conto di voler bene a Deidara
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

AMICO

-Alzati, dobbiamo partire per una nuova missione- disse col suo solito tono freddo e scostante lo scorpione.

Nessuna risposta. Strano non era nello stile di Deidara dormire fino a tardi, non quando c’era di mezzo una missione, di solito era molto più energico e allegro già a prima mattina.

-ehi ti alzi??- disse avvicinandosi e scuotendolo in malomodo. Allora il biondino aprì gli occhi, per poi coprirli con una mano, a causa della luce forte che lo accecava –muoviti- disse impassibile l’altro togliendogli le coperte di dosso. Si alzò mugugnando qualcosa di incomprensibile e iniziò a vestirsi.

 Dopo non molto era pronto a partire per la nuova noiosissima missione.

Sasori se la era già immaginata. Avrebbe camminato per moltissimo tempo con il compagno che non faceva altro che parlare e parlare di cose inutili e senza senso.

E in effetti partirono e camminarono molto a lungo. Ma c’era silenzio. Allora,stufatosi, il rosso iniziò ad avanzare il passo, iniziando a correre, in segno di sfida verso il compagno. Anche il biondino iniziò a correre, ma intanto che correva continuava a ripetere di fermarsi –sei già stanco?- gli rispondeva l’altro e allora lui continuava a correre, perdendo sempre più terreno dall’amico. –basta, non ce la faccio più- ripeté Deidara, ma l’altro fece finta di non sentirlo e continuò a correre…
-ehi perchè ti sei fermato??- chiese Sasori al compagno di squadra che poco più indietro si era fermato ansimando –aspetta…fermiamoci un po’- rispose cercando di riprendere fiato –ehi tu non ti stanchi mai così in fre…-ricominciò, per poi ritrovarsi il bombarolo accasciato su di lui ansimante. Tenendolo con le braccia faceva fatica a restare in piedi anche lui

–ehi, ma che ti prende?- gli disse prima di rendersi conto che aveva il volto incandescente –non è niente…sono solo un po’ stanco…- rispose l’altro facendo fatica anche a parlare.

Allora il compagno lo poggiò con delicatezza a terra e gli toccò la fronte:Era bollente. Lo lasciò lì per un po’, sperando che si riprendesse, intanto si dette un’occhiata intorno e capì che non erano distanti da un villaggio.

Gli si riavvicinò dopo poco e notò che non era più sveglio, doveva essere svenuto per la febbre alta.  Forse non avrebbe dovuto farlo stancare tanto…se stava così male la colpa era anche sua…

Si sentì in colpa coma mai prima d’allora gli era successo, restò a fissarlo per un po’ e si accorse che non respirava bene. –Deidara- gli disse cercando di svegliarlo, l’altro rispose con un mugolio e aprì un po’ gli occhi.

Si sentiva stanco e pesante, era una sensazione che non gli piaceva per niente, provò a parlare, ma sentì un bruciore forte alla gola e iniziò a tossire tanto forte che gli fece male il petto.

Allora il compagno lo alzò un po’ stando attento a non fargli male,e lo abbracciò

-deidara, cerca di non chiudere gli occhi- gli disse -…io…-iniziò l’altro, ma si accorse che più provava a parlare più male sentiva. Sentì una specie di nodo alla gola, e ricominciò a tossire, tremando per il freddo.

 Sasori lo abbracciò e iniziò ad accarezzarlo sulla fronte incandescente.

-va tutto bene, calmati-

Il biondino faticava a respirare, sasori iniziò a stringerlo forte per non fargli sentire freddo, ma l’altro non rispondeva. Lentamente si addormentò nell’abbraccio caldo del ragazzo di suna.

Intanto i sensi di colpa iniziavano a divorare la mente del marionettista: lui avrebbe dovuto capire che l’amico…già perché in fondo non erano solo compagni di squadra…che l’amico stava male, dal suo silenzio, dal fatto che non voleva alzarsi, invece no! Lo aveva continuato a provocare e lo aveva ridotto in quello stato.

Lo prese in braccio e cercò di portarlo in un posto un po’ riparato, perché iniziava ad essere tutto nuvoloso nel cielo.

Dopo un bel po’ di cammino, fatto con il dinamitardo sempre tra le braccia e che non accennava a svegliarsi, arrivarono in un villaggio e presero una camera in un hotel.

Appena giunti, sasori stese l’amico, ancora incosciente sul letto, prese delle bende bianche e, dopo averle bagnate di acqua gelata gliele posò dolcemente sulla fronte, scuotendolo per un attimo.

-mh- non riusciva a dire altro. Perché stava tanto male? Se lo chiedeva senza trovare una risposta. Forse perché non riusciva a pensare, gli faceva male la testa, era ancora parecchio stordito. Aprendo gli occhi non si rese conto di dove era, poi vide l’immagine sfuocata del suo danna che gli stava vicino –ehi, ti sei svegliato! Come stai?- -bene- si sforzò di dire lui con la voce più convincente che potesse e che evidentemente non doveva venirgli molto bene. Sasori capì che l’amico aveva bisogno di stare per un po’tranquillo e decise di lasciarlo solo a riposare. Glielo disse e poi se ne andò spegnendo le luci.

Deidara non ci mise molto a riaddormentarsi. Aveva la testa che poteva esplodere da un momento all’altro e un dolore forte alla gola e faticava a restare sveglio, così lasciò che il sonno lo avvolgesse completamente.

Sasori intanto camminava per le strade di quel villaggio sconosciuto.

Rimase fuori più del previsto, non sapeva che fare, ma non gli andava di ritornare. Perché? Iniziò a chiedersi. Perché non voleva vedere in che condizioni era il suo amico.

Pensava continuamente a come si era comportato con lui e a come stava male quando lo aveva lasciato,  così pensò che fosse meglio rientrare comunque, almeno per non comportarsi peggio di come avesse già fatto.

Aprì la porta lentamente, attento a non svegliarlo e gli si avvicinò. Notò con piacere che stava dormendo tranquillo, che non ansimava più come prima, quando lo aveva lasciato. Forse era davvero solo stanco, forse doveva solo riposare un po’. Continuò a fissarlo per un bel po’, dopo si addormentò accanto a lui.

 

Quando si svegliò la luce del sole illuminava la chioma rossa, aprì gli occhi e vide con immenso piacere che deidara era ancora fermo, dormiva beato, come la sera prima. Avrebbe voluto svegliarlo e chiedergli come stava, ma non ne ebbe il coraggio. Allora si alzò e andò un po’ fuori a prendere una boccata d’aria. Quando rientrò deidara era seduto al centro del letto, con gli occhi un po’ assonnati, lo guardava e restava in silenzio. Appena lo vide sasori gli si avvicinò –va meglio?- gli chiese posandogli una mano sulla fronte -si- annuì lui, poi lo abbracciò –grazie-. Il rosso ricambiò l’abbraccio e per un po’ restò fermo.

-ti voglio bene deidara-

FINEEEE

ok...iniziamo col dire che ho trovato, anzi che mio fratello ha trovato per sbaglio questa storia in un floppy da qualche parte.

non mi ricordo quando e perchè l'ho scritta, però ritrovandola dopo tanto tempo, ho deciso di metterla nel sito lo stesso...lascio a voi il giudizio!!!

RECENSITEEEE

DEIDARA: scusa, ma per forza io dovevo star male? per colpa tua ora ho il raffreddore!!!

SASORI: ben ti sta ahahahahahahahah; però anche io sono arrabbiato: perchè dovrei sentirmi in colpa per questo tizio??

per reclami di qualsiasi tipo rendetevela con......ITACHI

ITACHI:io?? e che cosa centro io??

in qualche modo dovevo pur inserirti no??? come posso starti lontano ammmmmooooorrrrreeee

ehm...vabbè...io vado!!! mi raccomando recensiteeeeee

kiss

Liby_chan

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: ChibyLilla