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Autore: alphaba    29/04/2014    0 recensioni
per ora è tutto qua, forse un giorno avrà un seguito, o forse no. immaginate voi il resto, ero solo stanca di vederla invecchiare in una cartella del Pc, per cui ditemi cosa ne pensate. di cosa parla? Beh devo farvi una domanda, voi cosa sareste disposti a fare per sopravvivere? ecco di cosa parla, sopravvivenza, quando tutto e tutti ti sono contro, e non ci sono molte alternative.
Genere: Azione, Guerra, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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“Perché sei qui? Mio fratello è fuori città, dovresti saperlo.” Dico guardando Sephine seduta nella sedia di fronte alla mia. In teoria non dovrebbe essere qua, è la promessa sposa di mio fratello e secondo le regole dovrebbero vedersi solo il giorno nel matrimonio e poche volte prima del gran giorno in presenza dei nostri genitori. “tuo fratello non tornerà a casa,  è morto, o lo sarà tra poche ore” dice lei in tono freddo e distaccato, l’ho sempre trovata inquietante, occhi neri carbone, capelli neri, pelle bianca, ho sempre pensato fosse più adatta ad un racconto del terrore che alle sale dei palazzi reali. “cosa ti fa pensare che sia morto?” le chiedo sorridendo. “perché ho dato ordine che venga ucciso.” Dice non muovendo un muscolo del corpo. “cosa? Stai scherzando, perché avresti fatto una cosa del genere? Voi dovete …”.
“ora immagino cercherai vendetta?” questa volta mi guarda negli occhi e si piega in avanti appoggiando le mani sulla tavola, almeno so che non ha una pistola sotto il tavolo pronta a colpirmi. “è quello che dicono le convenzioni sociali, immagino che sarai sorvegliata a tutte le ore del giorno e della notte, e che avrai già assunto mercenari che uccideranno chiunque cerchi di avvicinarsi” le mostro anch’io le mani, così almeno siamo pari. “no”. Dice con espressione angelica e innocente. L’ho sempre odiata per questo, anche da bambini, faceva le peggio cose e poi sempre con l’aria da innocente, in modo che nessuno sospettasse di lei. “dico sul serio, voglio che tu uccida mio padre.” Dice poi umettandosi le labbra, “perché dovrei uccidere tuo padre se sei stata tu ad uccidere mio fratello?”, “perché non sono stata io ad uccidere tuo fratello, certo era un bastardo violento e sono felice di non doverlo sposare, ma non lo volevo morto, non prima del matrimonio almeno. L’avrei ucciso dopo un mese forse, avrei avvelenato il suo vino o sarebbe accaduto un tragico incidente di caccia, poi avrei mantenuto il titolo e avrei ereditato qualcosa. Non so chi sia stato, ma sono certa che incolperanno la mia famiglia”. Dice iniziando a tormentarsi una ciocca di capelli, non credo stia mentendo. “e perché vuoi che uccida tuo padre?”, “perché vuole che sposi Arthur Tinkley”, “non può volerlo, sanno tutti che fine fanno le sue mogli.” Dico un po’ perplesso. Il vecchio Tinkley è famoso per violentare e picchiare a sangue le sue mogli dopo il primo figlio se questo non è maschio, è convinto che nessuna donna debba avere più di un figlio, lo sopportiamo solo perché è il padrone di mezzo mondo occidentale per cui non abbiamo molta scelta. “perché vuole darti a lui? Cosa hai fatto? Sephine cosa hai fatto?” la guardo negli occhi e la obbligo a fare lo stesso, sposta lo sguardo sintomo di vergogna, certo, non sarebbe mai venuta da me se non fosse disperata, dopotutto la incolperanno per la morte di mio fratello. “non sono pura James, non lo sono mai stata, non fare quella faccia, lo sapevi. Mia madre ha nascosto la cosa, ma i sacerdoti l’hanno scoperto, ormai è tardi, tutti mi conoscono come la figlia di mio padre, un vero terrestre e non un mezzo umano, ormai è tardi per uccidermi in segreto, non sono una neonata di cui è facile disfarsi, mi daranno a Tinkley, e lui mi ucciderà la prima notte di nozze. Ho sentito mio padre che ne parlava. Non voglio morire James.” Si lo sapevo, o almeno, lo sospettavo. Non si ammala mai, gli occhi sono così neri che sembrano infiniti, nessun umano puro è come lei. “cosa dovrei fare? Uccidere tuo padre e poi? I sacerdoti? Gli allievi? Quante persone dovrei uccidere secondo te?” le dico un po’ severo, “uccidi mio padre e poi potresti …”, “sposarti? Stavi per dire questo vero?” la guardo arrossire, non ha nessun piano, è solo disperata. “non posso sposarti Sephine, sono promesso.” È vero, in un certo senso il mio matrimonio è programmato dalla mia nascita. “posso uccidere tuo padre, ma non posso fare nulla per te, se ci sono già accordi è troppo tardi, anche con la sua morte, sposerai Tinkley” è arrabbiata, stringe i pugni talmente forte che tra un po’ si taglierà i palmi, si sforza di non piangere, ma non c’è davvero nulla che io possa fare per lei. Poi si volta verso di me, seria e di ghiaccio come sempre, “allora gli uccideremo tutti, e poi saremo solo tu ed io.”, “non ti sposerò nemmeno allora” dico guardandola negli occhi cercando di capire quanto sia serio il suo pensiero. Uccidere tutti vuol dire uccidere le cinque famiglie, conquistare i territori e diventare l’unico sovrano. “lo farai.”
“Cosa te lo fa pensare?”
“Perché per allora, sarò il tuo unico desiderio.”

  
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