“Cato è così … talmente fantastico!”cinguettò Finch. Finch, è la sorellastra di Clove. E’ più grande di lei di un anno ed è sempre stata un vero impiastro. La madre di Finch era morta da tempo e suo padre si era risposato con la madre di Clove che aveva appena divorziato da suo marito.
“Ancora quel cretino!”sbottò Clove infastidita mettendosi davanti al televisore per farle un dispetto.
“Clove!?” la chiamò Finch.
“Cosa? Oh! Non dirmelo, ti ostruisco la vista del tuo idolo?”domandò lei provocatoria.
“Spostati o ti uccido”gli disse Finch con sguardo minaccioso.
“Uh! Che paura!”disse Clove spostandosi.
In quel preciso istante il padre di Finch e la madre di Clove entrarono dalla porta con in mano delle valigie.
“Ragazze avete preparato le valigie?”domandò Gloss il padre di Finch. Il padre di Finch è un uomo alto e molto muscoloso con la carnagione chiara, gli occhi azzurri e i capelli biondi, a discapito della figlia che è rossa con gli occhi verdi e un volto tempestato di lentiggini. Finch infatti aveva preso tutto da sua madre Annie Cresta una donna molto bella dai capelli rossicci e lo sguardo impnotico.
“Preparate tutto, domani andremo all’aereoporto appena dopo la scuola.”disse Enobaria, la madre di Clove. Finch esultò battendo le mani eccitata. Il giorno seguente infatti, sarebbero andati a Capitol City, dove abita Chasmer la zia di Finch. “Non posso crederci, tra meno di 24 ore sarò a Capitol City dove vive Cato….che emozione pazzesca, non vedo l’ora.”disse Finch squittendo. Clove intanto afferò dal frigo una bottiglia di succo all’arancia e, dopo aver svitato il tappo, ne versò il contenuto in un bicchiere.
“E’ tardi per me, per barattarla con un cane?”domandò Clove a bassa voce alla mamma. Enobaria l’ammonì con uno sguardo.
“Posso restare qui da sola?”domandò Clove.
“Fammici pensare ehm…. No!”disse la madre di Clove.
“Perché?”domandò esasperata.
“Perché tua zia non ti vede da due anni”disse la madre.
“Lei non è mia zia”precisò Clove.
“Lo è diventata quando ho sposato suo fratello”disse la madre di Clove.
“Poi perché sei minorenne e sarebbe illegale”disse il padre di Finch entrando alla sala che conduceva al salotto.
“Zitti! Shhh… stanno parlando di Cato!”annunciò FInch zittendo tutti con un gesto svelto della mano.
“Allora Cato!”disse una voce nello schermo.
No ancora lui, ti prego pietà!
pensò tra se Clove. Riecco in fatti quel presentatore di quel pessimo show televisivo che Clove considerava di scarso livello culturale.
“Sappiamo che hai partecipato alla nuova inaugurazione dei giochi ieri sera, allora cosa ne pensi della nuova arena e tutto il resto”
“E’ spaventosa, ma non per me!” disse con un sorriso ammaliante.
“Senz’altro, c’è qualcosa che vorresti dire alla gente da casa che ti sta guardando e ti segue”
“Di tenere duro, la vita ci impara a lottare e arriva il momento in cui dobbiamo combattere e far vedere quanto valiamo e inoltre che li adoro, i miei fans sono i migliori del mondo, non sarei dove sono adesso senza il loro sostegno.”disse con un ennesimo sorriso sfavillante in volto.
“Lui è così … tanto fantastico”disse Finch toccandosi i capelli.
“No, non lo è ti sbagli”disse Clove appoggiandosi con le braccia al divano.
“Si che lo è invece, se tu lo conoscessi come me, non parleresti in questo modo”disse.
“Pronto? Noi viviamo a Panem, tu non lo conosci affatto”disse Clove sgranando gli occhi.
“Ma che dici, io so praticamente tutto di lui, so dove si allena, dove mangia, dove fa shopping, dove va a correre e a che feste va”
“Illusa”borbottò Clove andandosene su per le scale.
Il giorno seguente a scuola Clove raggiunse sua sorella nell’atrio accanto al banco dove distribuivano gli inviti per il ballo di fine anno. Finch era infatti una studentessa modello e membro onorario del club dei cervelloni,tesoriere e vice presidente d’istituto. Anche Clove era una studentessa modello e partecipava alle riunioni scolastiche ma non con l’assiduità e la frequente costanza di Finch. Ma Clove sapeva che quelle riunioni scolastiche non erano altro che una scusa per riunirsi col club delle psico pazze fan di Cato e per parlare di lui non stop. Accanto alla sorellastra, c’era la sua migliore amica Sasha. Clove non aveva amiche, ma non le importava, stava bene da sola.
“Tu non si invitata”disse Finch alla sorella.
“E’ un ballo di fine anno Finch, tutti sono invitati”re ricordò Clove.
“Si, ma il ballo non fa per te mia cara sei un tantino imbarazzante quando ti muovi”disse ridacchiando sotto i baffi.
“Non preoccuparti, farò solo un articolo per il giornale scolastico, la Coin mi ha rinfilato nella redazione, mi toccava o quello o fare la cheerleader” disse Clove.
“Ah! In questo caso ecco a te”disse passandole un biglietto.
“Porterai la tua macchina fotografica a Capitol City? Quella nuova che tuo padre ti ha comprato per il compleanno?”domandò Sasha a mia sorella.
“Ovviamente, che domande”disse FInch con un tono ovvio.
“Abbiamo bisogno di un sacco di foto per il sito ricorda …”disse Sasha.
“Quale sito?”domandò Clove.
“Ma il fan club di Cato Hailey ovviamente!”disse Sasha aprendo il pc e mostrandolo a Clove.
“Perché siete così fissate con quel ragazzo?”domandò Clove scocciata.
“Quel ragazzo?”sbottò Sasha sgranando gli occhi.
“Capisci con chi ho a che fare?” le domandò Finch sotto voce.
“Come ti compiatisco”bisbigliò a sua volta l’amica.
“Sorellina cara, quando saremo a Capitol tu resterai a casa a prendere il te con gli orsetti di pezza insieme alla nostra cuginetta, mentre io incontrerò … Cato Hailey”disse Finch pronunciando in tono solenne le ultime parole.
“E come pensi di riuscirci sentiamo!”disse Clove.
“Abbiamo studiato le sue mosse negli ultimi sedici mesi, sappiamo dove sia in ogni momento della sua giornata”disse Sasha.
“E quando noi prenderemo l’aereo, cioè esattamente tra mezzora, lui avrà l’incontro con i suoi fan.”disse e entrambe le ragazze sospirarono.
Giunti in aereo porto, presentarono i biglietti e si accomodarono in aereo. I sedili erano morbidi e molto comodi. Clove ne approfittò per ascoltare un po’ di musica e rilassarsi mentre Finch non faceva altro che sfogliare una rivista stra colma di foto di Cato Hailey. Clove osservò fuori dal finestrino le nuvole così vicine a lei. Parevano tanti piccoli batuffoli di cotone e in quella scena ci vide l’infinito e si sentì serena e in pace con se stessa. Una volta atterrati nell’aereo porto di Capitol City presero un taxy e tutta la famiglia si diresse presso l’appartamento della zia di Finch, Chasmere che abitava a pochi chilometri dalla lussuosa villa di Cato Hailey.
Angolo dell'autrice:
Chi vi narra la storia sono io, ci tenevo a chiarire questo punto perchè molti potrebbero pensare che sia Clove e non ritrovarsi in alcuni punti. Chiarito questo, spero che la storia vi piaccia e che commentiate.....ne vedremo delle belle! P.s. passate nella mia pagine e recensite le mie altre storie!