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Autore: Renmi    22/07/2008    2 recensioni
SPOILER 7 LIBRO Geroge torna alla tana dove sta passando le vacanze natalizie con la famiglia e, tornando in camera sua, una finestra aperta aiuta un incontro.
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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avviso: ho un modo particolare di scrivere e non uso maiuscole, se questo può infastidire chiedo scusa.
avviso2: ci sono spoiler del 7 libro, quindi invito chi non vuole rovinarsi il finale a non leggere oltre!!
buona lettura a tutti.

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entro in camera e mi sfilo il cappotto di dosso, anche oggi ha nevicato troppo. tutto quel bianco è diventato accecante, così puro.
in quel momento la finestra della camera da letto si spalanca, interrompendo ogni mio pensiero, portando dentro la stanza la tempesta che impervia fuori.
non ho nemmeno il tempo di attraversare la camera da letto che già il vento ha trasportato la neve al di sopra della superficie lignea della scrivania, inumidendola e, non contento, subito dopo fa scivolare anche una grossa coperta cucita a mano a terra con un tonfo pesante.
le assi del pavimento sono sottili e l'ora è tarda per permettermi di poter fare altro chiasso, sicuramente mamma già starà salendo le scale per cercare di capire che cosa possa essere successo.
si preoccupa troppo, secondo me.
arrivo al tavolo e mi ci sporgo sopra chiudendo le ante della finestra, finalmente ritrovando la quiete, sfregando le mani arrossate per il freddo.
accendo le candele, unica luce che posso permettermi di sopportare al momento, poi mi tolgo anche la sciarpa e la cuffia appoggiandole su una delle sedie. rimango un pò curvo sul tavolo, fino a quando un nuovo tonfo non proviene dal letto: questa volta è caduto un vecchio album di foto.
mi ero dimenticato di averlo lasciato sul comodino e so cosa mi aspetta quando andrò a raccoglierlo.
un mezzo sorriso mi solca il viso, increspandomi le labbra amaramente. devo smetterla di dare retta a Fred quando mi chiede di voler vedere le nostre foto. alla fine cedo sempre, mi piace cullarmi nei ricordi.
sento la porta cigolare - così sei tornato eh? - nonostante stia parlando a bassa voce, il suono sembra rimbombare in tutta la stanza vuota - stavolta rimani? - non sento risposta, così sbuffo e decido di guardarti. odio quando mi ignori.
incrocio le braccia al petto e appoggio il fondoschiena contro la scrivania, guardandoti negli occhi. scuoto la testa deluso - mi chiedo dove te ne vai in giro tutto il giorno, sai che fuori nevica? non hai nemmeno il cappotto addosso - mi avvicino e noto che il tuo viso è cambiato, è vuoto. come se ti fosse successo qualcosa di orrendo - stai bene? - domando.
ma tu non fai altro che startene fermo, preoccupato. porto una mano al tuo viso per accarezzarlo, è freddo. mi torna in mente l'ultima volta che ti ho visto, eri così elegante. mamma si era sprecata per te, l'hai cambiata da quel giorno.
rimaniamo in un tacito assenso, ci guardiamo. siamo cresciuti, tutti e due.
e poi sento una vocina tiepida arrivare da dietro la porta, facendomi tornare duramente alla realtà. una bambina dai capelli rossicci mi si avvicina e mi stringe le gambe, così decido di prenderla in braccio - che ci fai qui? - lei ti guarda, ti somiglia.
- che fai papà? - la bacio sulla fronte e cerco di sforzare un sorriso che spazzi via quella brutta espressione dal suo visino minuto. le faccio anche una carezza sulla testa, scompigliandole i capelli come tanto le piace.
- salutavo lo zio - dico solo questo, prima di rimetterla giù e prendere tra le mani la coperta caduta - dai, aiutami a coprire lo specchio - ti guardo, per l'ultima volta prima di farti di nuovo sparire al di sotto del panno che tanto amavamo stringere in queste notti, tutti e due nello stesso letto, rannicchiati per il freddo.
ora l'ho donata a te, perchè di sicuro avrai freddo. ne avevi quando eri steso sul pavimento quella notte, l'ho sentito.
- dai andiamo... - prendo per mano mia figlia e con l'altra raccolgo il nostro album di foto riponendolo tra i vecchi libri impolverati della stanza. è rimasto tutto com'era qui dentro, spesso il piccolo Fred viene qui a giocare però.
dice che lo fa stare bene.
ed ora anche io sto bene.
ho sentito qualcuno dire che in due gemelli si divide una stessa anima, non so se crederci. ma se fosse così, ora posso dire di averti con me, fratello mio. finalmente e ancora insieme.
stavolta mi hai fatto un bel tiro, andandotene in quel modo. ma ti assicuro che so come ripagarti lo scherzo.
lo giuro.


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FINE
  
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