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Autore: AliceIce    30/04/2014    0 recensioni
Un ragazzo ed una ragazza, si conoscono perfettamente, hanno alle spalle una storia difficile, non riescono a stare insieme, ma neppure lontani, poi l'addio che non è definitivo ma li porterà a riunirsi nella peggiore delle situazioni quando lei crolla e tenta il suicidio schiacciata dal peso dei suoi errori ai quali non è riuscita a rimediare.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il ghiaccio attorno.
C’era una volta, ma quale c’era una volta? C’era ieri, c’è oggi e ci sarà anche domani. Ali e Alex non hanno quasi nulla in comune e forse in comune hanno tutto, dentro di loro hanno un vuoto immenso quel vuoto che ogni giorno li rende sempre più vicini un vuoto che li portati a conoscere i battiti del cuore dell’altro, conoscono meglio l’altro che se stessi. Lei è invisibile, incomprensibile agli occhi degli altri, ma trasparente un libro aperto per lui. Lui è nato per lottare, lo ha sempre fatto fin dal giorno in cui è venuto al mondo, ha negli occhi e nel cuore la paura di soffrire ancora, sa perfettamente che le persone si divertono a fare del male quindi ha preferito diventare di ghiaccio, convinto che quella fortezza sia indistruttibile. Lui era di ghiaccio lei del ghiaccio non aveva paura sosteneva che il ghiaccio sarebbe diventato presto mare, oceano, immenso ed infinito, ma lui non voleva cedere aveva conosciuto il dolore, quello vero e aveva deciso che dentro a quel ghiaccio si sarebbe sentito al sicuro e questo lo rendeva forte. Lei invece non era riuscita a costruirsela una corazza, lei era debole era fragile e sapeva che se lui se ne fosse andato lei sarebbe rimasta sola e nessuno si sarebbe più preoccupato di capirla, su di lei il peso dei suoi errori, l’odio per non essere una brava figlia, una brava amica, una brava fidanzata, l’odio per non essere mai abbastanza e nella sua stanza scriveva, raccontava cosa le succedeva attorno, raccontava di Alex e della sua fortezza di ghiaccio raccontava come voleva distruggerla e ritrovare il sorriso del ragazzo che amava, che era sparito da ormai troppo tempo. Le cose però cambiarono molto in fretta.
 Da mesi ormai Ali non era più la stessa, ma quasi nessuno lo aveva capito, lei non voleva mangiare e si stava distruggendo, sulla sua pelle le cicatrici si moltiplicavano ogni giorno e nessuno sapeva come aiutarla. Dall’altra parte Alex entrava e usciva dall’ospedale i suoi problemi di salute erano peggiorati, una famiglia distrutta alle spalle e la voglia di arrendersi. Alex non sapeva come stava Ali, Ali non sapeva come stava Alex. La paura più grande di Ali si era materializzata, Alex se ne era andato forse per sempre e lei era diventata troppo debole da sola. Non si parlavano più da due mesi ormai, ma non avevano smesso di pensarsi, non potevano stare insieme ma anche stare lontani era difficile. Passano le settimane, il cambiamento di Ali diventa molto serio, non vuole uscire, si chiude sempre più in se stessa e perde peso a dismisura ora tutti se ne stavano accorgendo, ma a lei non interessava, la scusa era finita da alcune settimane. Alex è in ospedale per l’ennesima crisi respiratoria, arriva in ospedale Mirko e si siede accanto a lui, il primo pensiero di Alex è che Ali non scopra che lui sta male, in quel momento fuori inizia una pioggia fortissima il rumore delle gocce di pioggia si contrappone alle parole di  Mirko che abbassa lo sguardo e con un filo di voce racconta ad Alex quello che sta succedendo ad Ali. In quel momento il mondo di Alex crolla la corazza di ghiaccio che per tanti mesi lo aveva protetto si scioglie e lui si sente impotente e fragile, la consapevolezza che Ali stava crollando lo aveva portato però a reagire e a ricominciare ad essere forte per lei, ma Ali stava sempre peggio, Alex la riempiva di messaggi e chiamate ma lei non rispondeva. Erano passate ormai tre settimane e Alex era uscito dall’ospedale stava meglio aveva ricominciato a fotografare a scrivere a leggere e forse anche a sognare, ma di Ali ancora nessuna traccia. Alex era ogni giorno in una città diversa e quando qualcuno chiedeva lui quale fosse il motivo di questo suo assurdo vagabondare lui non rispondeva, era sempre stato un ragazzo testardo e alcune volte freddo ma questo suo comportamento preoccupava le persone che gli erano vicine, in realtà lui voleva solo aiutare Ali e per questo doveva cercare il modo migliore per farlo.
5 Agosto alle 3 del mattino il telefono di Alex squilla impazzito lui si sveglia controlla il telefono.  Dieci chiamate e tre messaggi. Due erano di Ali poche parole confuse che però facevano intuire bene il loro fine, uno della migliore amica di Ali, Ilaria, anche questo poche parole “Corri in ospedale, Ali ha fatto una cazzata”. Alex si prepara per correre da lei mette velocemente addosso una tuta prende un album di fotografie e l’IPod. Dieci minuti dopo è in ospedale, li ci sono i genitori di Ali, il cugino, Ilaria e Mirko. Alex vedendoli tutti li crolla non riesce a trattenere le lacrime, un misto di rabbia e paura attraversava il suo cuore. Furono poche e forti le parole di Mirko “Va da lei, ma devi essere forte”. La porta della stanza si apre piano e Alex entra, sul letto c’è Ali è pallidissima e fredda ha un polso fasciato e dorme, Alex si siede di fianco a lei e le stringe una mano vicino al letto il referto del medici diceva che Ali aveva preso una decina di sonniferi che aggiunti a tutti i chili che aveva perso potevano esserle fatali, Ilaria era arrivata in tempo e Ali ce l’avrebbe fatta. La mattina seguente Alex era ancora li a stringerle la mano Ali aprì piano gli occhi e vide Alex li vicino a lei, lui le sorrise, ma lei girò lo sguardo e gli chiese di andarsene. Alex era a pezzi e uscì dalla stanza li c’era suo padre quando lui lo vide voleva cacciarlo non avevano mai avuto un vero rapporto non lo considerava un padre, ma l’unica cosa che riuscì a fare fu abbracciarlo e scoppiare in lacrime, suo padre lo stringeva e gli ripeteva che non doveva arrendersi che Ali aveva bisogno di lui che solo lui avrebbe potuto salvarla. Passarono alcuni giorni e Alex tornò in ospedale da Ali questa volta era deciso a restare, non se ne sarebbe mai andato, anche se lei non lo guardava lui aveva intenzione di restare di non lasciarla andare di non mollare perché lei per lui aveva lottato a lui voleva restituirle un po’ di quella forza. Entrò nella stanza Ali era sveglia quando lo dive disse “Io lo sapevo che saresti tornato, ma non ti dovevi disturbare io sto bene”. Alex prese l’album di foto e lo diede ad Ali lei inizio a sfogliarlo e vide delle foto meravigliose una per ogni ricordo brutto in modo che lo cancellasse definitivamente, foto di persone di luoghi di animali, Alex aveva chiuso la sua visione del mondo dentro a quell’album che doveva essere il punto di inizio di qualcosa di bello. Una lacrima rigò la guancia di Ali che per la prima volta ebbe la dimostrazione che il ghiaccio diventa davvero oceano. Poi Alex diede ad Ali l’iPod  e le disse di accenderlo solo quando se ne sarebbe andato poi uscì dalla stanza. Ali accese l’iPod dentro altre foto questa volta di loro due insieme e una canzone scritta da Alex. Passò un’altra settimana ed Ali era pronta per uscire dall’ospedale, dentro di lei la paura di quello che sarebbe successo fuori, a stringerle la mano Alex.   
  
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