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Autore: Craggy    30/04/2014    2 recensioni
Nuovo caso per l'NCIS di L.A.
Quando dei file criptati vengono rubati da un computer della Marina, alla squadra viene dato l'ordine di capire cosa contenessero.
Mentre G e Hanna cercano testimoni, Kensi e Deeks vengono inviati da Hetty come guardie del corpo a un ricevimento dato da un senatore.
Ma dopo che uno degli invitati viene ucciso da un uomo misterioso, i pezzi del puzzle iniziano a mettersi al loro posto.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’agente speciale Sam Hanna entrò nel grande edificio che era la base dell’NCIS a Los Angeles.
Si aspettava di trovare Hetty, ovviamente. Quella donna non sembrava dormire, mai.
Probabilmente ci sarebbe stato anche Callen, forse Kensi.

Ma l’ultima persona che credeva di trovarsi di fronte era un Deeks impegnato a smanettare al computer.
“ Giorno Deeks”, disse Sam annunciandosi al collega, aspettandosi una risposta.
Niente.

Deeks non sembrava neanche averlo notato.
In quel momento arrivò anche G, che li fissò con la sua tipica espressione a metà tra lo stupito e il divertito.
“Sai Sam, secondo me Marty ci nasconde qualcosa. Ormai è più di un mese che arriva prima di te. E tu ti svegli all’alba, per controllare che nessuno cerchi di intrufolarsi in casa tua”, constatò Callen.
Nessuna risatina da parte del biondo, immerso più che mai in ciò che stava facendo.
“Andiamo Deeks! Te l’ha servita su un piatto d’argento! Avresti potuto rispondere in mille modi diversi!”.

Hanna non sapeva se preoccuparsi o meno.
Mentre i due partner si guardavano ridacchiando, entrò Kensi.
Aveva un’aria felice. Stranamente felice.
“Giorno D…” iniziò lei, ma Hanna la interruppe.
“Sai Kensi, potresti ballargli la danza del ventre davanti e probabilmente continuerebbe a fissare il monitor”.

Mentre G ridacchiava e la signorina Blye fissava Sam sconcertata, Eric si manifestò con quello che pareva essere il ritornello di una canzone punk.

Let's start a rio, riot!
Let’s start a riot!

Mentre Kensi si rallegrava all’idea di non essere la sola ad apprezzare quella “musica spaccatimpani”, gli altri imploravano l’informatico di spegnere lo stereo.
Per loro gioia, lo stereo venne spento all’istante, e anche il ragazzo sembrava sollevato dal silenzio che era piombato improvvisamente.
“Scusate ragazzi, Hetty in questo momento ha una specie di infatuazione per un gruppo metal o qualcosa di simile. I Free Deads …” iniziò, cercando di ricordare il nome, ma fi subito interrotto da Kensi che lo corresse.

“Three Days Grace,  Eric. Mi deludi. Pensavo che un agente federale avesse vedute più ampie.                                                                                                    Peccato, Nell mi aveva giusto chiesto se conoscessi qualche ragazzo che la accompagnasse a un loro concerto, e stavo per dirle che tu ti saresti divertito”.
Detto ciò, la bruna salì le scale per avviarsi verso la sala operativa, certa che Eric avrebbe passato ogni momento libero ad informarsi sul gruppo canadese.
Eric rimase sul pianerottolo senza parole, boccheggiando con lo stereo in mano.

Hanna e Callen continuarono a ridere fino al piano superiore, mentre Marty, passandogli accanto,  gli diede una pacca sulla spalla.
“Benvenuto nel mio mondo,  Einstein”, gli sussurrò il surfista.
Arrivati in sala operativa, trovarono una raggiante Hetty ad attenderli.

“Ah, la musica. Che cosa meravigliosa, non trovate?”, sorrise compiaciuta.
“Ma non ti piaceva Lady Gaga?”
“Mi piacerà sempre Lady Gaga, signor Hanna. Ma ho bisogno di nuove … prospettive. Dovrebbe pensarci anche lei, ogni tanto".
Eric entrò nella stanza, ancora con la testa bassa.

"Signor Beale, credevo quasi che non volesse partecipare al caso. Nell, prego", concluse la Lange.
"Qualcuno è entrato in un ufficio segreto della Marina, ha copiato una parte di alcuni file criptati ed è uscito.                                                                                     Niente sparatorie, ha preso quello di cui aveva bisogno e se n'è andato", comunicò l'analista alla squadra.
"E cosa c'era dentro a quei file? ", chiese Kensie, avvicinandosi leggermente allo schermo.

"Piani militari, tecnologia avanzata, ubicazione di testate militari ... non lo sappiamo ancora. L'intero hard disk è protetto in modo così complesso che sto avendo qualche piccola difficolta a decriptarlo. Qualche.", intervenne Eric.

"Inutile dirvi, signori, che in quei file potrebbero esserci i piani più segreti e oscuri del nostro Governo, come potrebbero essere depliant per crociere in famiglia. Anche se in questo caso dubito che qualcuno si sarebbe preoccupato di nasconderli. Dovete tenervi pronti. A qualsiasi cosa", disse Hetty con quel tono cupo che usava a ogni nuovo caso.
Specialmente se era la sicurezza del Paese ad essere in pericolo.
"Mentre la signorina Jones ed il signor Beale cercheranno, e spero riusciranno nell'intento, di scoprire quali informazioni sono state rubate e cosa contenevano, Callen e Sam andranno sul luogo del furto. Chiedete alla gente, ai negozianti, a chiunque.              
Qualcuno deve aver visto qualcosa", dettò la coordinatrice.
I due partner si avviarono velocemente verso l'uscita, passarono tra le due porte del centro operativo e sparirono scendendo le scale.
"E noi due?", domandò Marty, indicando prima la partner e poi se stesso.

Uno sguardo che avrebbe probabilmente fatto tremare anche il più malvagio tra i serial killer passò nello sguardo di Hetty. Aveva in mente qualcosa.
"Dal momento che in questo periodo vi ho visti entrambi molto ... impegnati ... nel vostro lavoro, ho deciso di mandare entrambi sulla Major Queen, al fine di scortare Kyle McDoon alla festa che ha organizzato per la sua nomina a senatore".
"Ci stai chiedendo di rinunciare a questo caso, un caso che coinvolge dei file rubati alla Marina ? ".
Kensi non era arrabbiata, o almeno non all'esterno.
Sembrava semplicemente chiedere la conferma.

"Sì, signorina Blye, è esatto. Dovrete scortare il signor McDoon da casa sua allo yacht dove si terrà il suo discorso di ringraziamento, seguito da dei balli".
"Balli? Chi dà più dei balli al giorno d'oggi?"
"Sì, agente Deeks, balli. Valzer, quadriglie ... ah, mi ricordo quando sono stata ospite del principe di Baviera ..."
Kensi tossì lievemente, in modo da riscuotere il suo capo dall'onda dei ricordi.

Hetty si schiarì la gola. "Molto bene. Kensi, ho paura che dovrà insegnare al signor GuastaFeste i rudimenti dei balli. E dovrai farlo appassionare".
L'unico rumore che si sentiva erano Eric e Nell che digitavano velocemente sulle loro tastiere.
"Hetty, per quale motivo delle guardie del corpo dovrebbero ballare? Non dovremmo fare la guardia al corpo di questo senatore?"

"Marty, lei mi delude. Questo non è un semplice senatore.                                                                                                                                                                 Ha stanziato molti fondi per la Marina e l'esercito, la maggior parte dei quali sono stati spesi per missioni in Afghanistan. Quell'uomo ha molti nemici, che saranno certamente presenti alla festa. Ma il segretario mia ha espressamente chiesto di catturare i sicari vivi. Quindi, dovrete tenerlo d'occhio a distanza.                                                                                                                                                                                                                                                   E ora, agente Blye, prego scorti il suo collega in palestra; ha tanto da imparare.

Detto ciò, la figura diversamente alta ma terrorizzante di Hetty Lange uscì dalla stanza senza proferire altre parole, lasciando quattro basitissimi agenti a guardarsi in faccia sbigottiti.
Così i due partner lasciarono i "Gemelli Meraviglia" a smanettare ai computer, pronti a passare quella che sarebbe stata, senza ombra di dubbio, la mattinata peggiore della loro carriera.
Entrarono nella sala attrezzi, vuota a quell'ora della mattina.
Stavano lì, impalati e imbarazzati, senza guardarsi.

"Si ehm ... sbaglio o sei stranamente calma questa mattina?". Deeks aveva rotto quel silenzio pesante. Kensi lo ringraziò mentalmente.
"Mi stai dicendo che di solito sono aggressiva?"
"Mi chiedevo solo come mai tutta questa gioia, partner"
"Non posso essere felice e basta? Ci deve eseere per forza un mot..."
In quel momento Hetty, in piedi al centro della porta della stanza, li fulminò con lo sguardo, per poi andarsene. Non prima di aver azionato un grammofono, da cui provenivano le prime note di un valzer.

Prima che Deeks potesse fare qualsiasi battuta, Kensi si schiarì la gola e iniziò a spiegare.
"Bene, spero per te che le precedenti lezioni abbiano dato qualche risultato, perchè non ho intenzione di passare tutta la mattina qui". La Blye era spazientita, il suo buon umore sembrava essere già sparito.
Deeks parve riflettere per qualche secondo, e poi propose: "Facciamo un patto. Io mi impegnerò a ricordare i passi che mi aveva insegnato Hetty, e tu mi dici come mai sei così felice. Ci stai?". Gli sembrava un'idea geniale.
Kensi rise.

"D'accordo, Piedini Ballerini, vediamo cosa sai fare. Anche se non capisco perchè siate tutti così interessati al mio umore. Ora però è meglio se ci diamo da fare, prima iniziamo e prima avremo finito".
Non senza imbarazzo, i due si erano avvicinati lentamente e Deeks aveva cinto il fianco della collega, mentre lei gli aveva appoggiato una mano sulla spalla.
"E ora Deeks, segui il valzer. Un, due, tre. Un, due, tre".
Il ballo sembrò prolungarsi molto di più della sua effettiva durata, e quando finalmente finì Deeks avrebbe potuto ballarlo ad occhi chiusi. O quasi.
"I miei piedi ringraziano i tuoi di averli calpestati ripetutamente, Deeks. A parte questo, non è andata così male. Insomma, poteva andare peggio".
Marty si scostò la frangia che gli copriva la visuale con una mano.

"Lo prenderò come un complimento Kensi, ma ora voglio sapere il tuo segreto. Spara".
"Segreto? Siete davvero convinti che io nasconda chissà cosa? Dovreste prendervi una pausa da questo lavoro, state diventando paranoici".
Kensi sperava che il partner lasciasse perdere, ma il poliziotto non aveva intenzione di mollare. Avevano un accordo, dopotutto.
"Bene Piedi di Fata, visto che la curiosità ti sta corrodendo, ti informo che un vecchio amico mi ha scritto ieri. Erano anni che non ci vedevamo, dopo l'università ci eravamo persi di vista. Ma Facebook a quanto pare fa miracoli".
"E ... ?". Deeks non si accontenatava.

D'accordo, aveva risentito dopo parecchio tempo un amico, ma non poteva essere solo questo a renderla allegra.
"E mi ha chiesto di uscira una di queste sere, sai, per parlare dei bei vecchi tempi eccetera".
Una punta di rossore apparve sulle guance della donna.
Deeks si limitò a sorridere, come se fosse la migliore notizia che avesse sperato di avere in quel momento.
Certo era felice per la partner; forse ... geloso?
In quel momento entrò Eric.

"Spero di non aver interrotto niente ..."
"No Eric, dicci pure. scoperto cosa contenevano i file?", chiese gentilmente Kensi.
"Si e ... non ha alcun senso".
      

PAUSA CAFFE'
Ehm ... salve.
E' la prima volta che mi cimento in una ff su una seria tv, perchè pur non essendo nuova di Efp ho scritto principalmente di cartoni.
Quindi, vi sarei grata se voleste darmi i vostri pareri, anche critici. E che dire, spero che questa storia vi piaccia.
Salut,
Craggy

  
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