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Autore: Pigeon99    30/04/2014    0 recensioni
Si chiama passato perché ogni tanto passa a prenderti e con la mente ti riporta indietro?
Genere: Malinconico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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LIVE FAST, DIE YOUNG
#Capitolo 1


Sono seduta su uno dei divanetti sparsi nella ‘sala festa ’ della casa di Jack.
Siamo sicuramente una ventina di persone in quella stanzina 6x3. Beh, stanzina in confronto alla villa lussuosa che possiede.
Si stanno ubriacando tutti, e i pochi sobri iniziano a dirmi che dovrei fare come tutti i miei coetanei diciottenni: ubriacarmi e divertirmi.
Dopo qualche minuto mi arrendo e bevo un bicchierino di tequila.  So di riuscire a tenerlo tranquillamente, dopo le mie passate esperienze a Red Hook.
Il motivo per cui non voglio essere come tutti gli altri è perché ci sono già passata. So com’è sentirsi completamente liberi, senza problemi, senza pensieri per la testa… Tutti pensano che non so cosa significhi, che sia una specie di santa, ma si sbagliano di grosso. Solo che di fargli cambiare parere non mi è mai importato niente.
Nella seconda parte della serata iniziano a girare canne, droga. Allora decido di ritirarmi.
Non posso far tornare i ricordi. Non posso lasciare che il passato torni e si impadronisca del mio presente.
“Freya, finisco la sigaretta e arrivo” mi urla dall’altra parte della stanza Rachele.
Io annuisco ed esco per prendere una boccata d’aria. Lì dentro c’era solo odore di sesso, soldi e fumo.
Dopo 10 buoni minuti di Rachele non si è vista neanche l’ombra, così decido di rientrare per vedere a che punto è, e per prendere la giacca di pelle che avevo lasciato all’entrata.
Rachele fa che salutare tutti e mi raggiunge.
“Scusami se ti faccio lasciare tutto ora. Se non vuoi non sei costretta ad accompagnarmi.”
“Non preoccuparti, iniziavo anche ad annoiarmi.” Replica facendo uno dei suoi sorrisi che ti fanno sciogliere.  So che mente, ma lascio scorrere.
Rachele è la ragazza perfetta.  Capitano delle cheerleader,  brava in tutte le materie a scuola, richiesta da tutti i ragazzi. Non so neanche come io sia finita con una come lei. Un tempo l’avrei odiata, ma ora non riuscirei a farne a meno.
Dopo essere salite sulla sua Porsche Carrera grigia nessuna delle due apre bocca.
Sa di me. E con questo intendo solo il lato migliore… Le ho parlato del mio passato, ma solo di una parte. Dei primi tempi, dove ancora non conoscevo Nathan.
Appena arriviamo al college parcheggia e scendiamo dall’auto.
“Sicura che non vuoi restare da me stanotte? Potrebbero beccarti.”
Mi chiede con aria premurosa.
La Calarts, essendo un college prestigioso ha delle regole molto severe, tra cui il coprifuoco alle 10:00 PM. Se vieni beccato rientrare anche solo un minuto dopo, vieni espulso. Ma questo ovviamente riguarda solo chi vive all’interno della scuola. Per chi abita all’esterno, come Rachele, non conta questa regola.
In pratica o rientri all’ora stabilita, o resti tutta la notte fuori. L’importante è non disturbare la quiete del college.
Prima di rispondere alla sua domanda, controllo l’orologio che ho sul polso che segna le 02:06 AM.
“Forse sarebbe meglio.. Ma sei sicura che non sono di disturbo?”
Lei mi sorride come al suo solito. “Tu non disturbi mai e la mia famiglia sarà felie di ospitarti.”
Risaliamo così in macchina e arriviamo in venti minuti a casa sua.
Ero talmente presa dai miei pensieri che erano passati più in fretta del solito.
Casa sua è un’enorme villa a due  piani, con giardino interno e esterno, quest’ultimo con piscina.
Al piano terra ci sono le solite cose: salotto, cucina, bagno.. Sala giochi e giardino interno.
Il primo piano è tutto dei suoi genitori e il secondo è completamente tutto di Rachele. Ma a Rachele appartiene anche il terrazzo, con vasca d’idromassaggio.
Entrare in quella casa era come entrare in paradiso.
Ci dirigiamo silenziosamente all’ultimo piano, senza svegliare nessuno.
Ma appena entriamo veniamo accolte da un ragazzo più o meno della nostra età, in boxer. Rachele le salta addosso, mentre io inizio a sentirmi fuori posto. Come di troppo.
“Freya, lui è mio fratello Jason. Lei è Freya.”
Lui mi sorride. Oddio, e che sorriso.
“Piacere, Jason.” Dice porgendomi la mano.
"Freya." Dico fredda e seccata.
E' una brutta abitudine che devo togliermi quella di fare l'acida con tutti.
Lui la ritrae e si mette a ridere.
Cosa ci trova di tanto divertente?

 
  
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