Levati frocio di merda!- disse con tono acido e accompagnato dalla spinta che mi regalava ogni mattina all’entrata della scuola, mi fece barcollare un po all’indietro poi abbassai lo sguardo facendomi da parte, come era mio solito fare. Lui passo sogghignando e guardandomi con quell’aria da superiore che si trascinava dietro dal nostro primo incontro.
Erano due anni che conoscevo Zayn Malik, lui mi aveva preso di mira già dal primo giorno di liceo e in più, indagando sulla mia vita privata tramite fonti a me sconosciute, scoprì il mio orientamento sessuale diventando così la sua vittima preferita.
Il pakistano aveva una pessima reputazione, era il classico tipo che la gente chiamava: bullo, gradasso, prepotente, spavaldo e teppista ma nonostante questo, nessuno obbiettava e nessuno aveva mai avuto il coraggio di ribellarsi al suo volere, tranne uno.. il mio unico migliore amico, Louis Tomlinson. Lui mi difendeva sempre dalle cattiverie di Zayn, uscendo vittorioso e illeso da ogni battaglia che si creavano tra noi due e il mio persecutore. Vi chiederete come possa un adolescente  così minuto e candito, tenere testa a uno dei ragazzi più forzuti e pericolosi dell’intero paese?
Bè il padre di Louis era un uomo economicamente potente e avrebbe potuto schiacciare e portare in miseria la famiglia di Zayn con un solo schiocco di dita, ti conseguenza Louis era intoccabile.
Lo conobbi all’inizio della seconda superiore, lui era gentile con me e mi trattava bene, io me ne innamorai, ma lui non lo seppe mai; ricambiando il suo affetto divenne il mio angelo custode per tutto il secondo anno. È grazie a lui che riuscì ad uscire da quel tunnel di depressione e tormento che riversavo sulla mia pelle, grazie a lui, Zayn non mi avrebbe mai più fatto sentire disgustoso e ripugnante, grazie lui non mi sarei sentito piu ‘diverso’.
Ma purtroppo, come tutte le cose belle, primo o poi finiscono.
La madre di Louis si ammalò gravemente, l’unica possibilità che aveva di sopravvivere era quella di trasferirsi all’estero per sostenere una lunga terapia a tempo indeterminato in uno degli ospedali più costosi del mondo.
Louis mi avvertì dell’accaduto, doveva scegliere se andare con la sua famiglia all’estero per stare il piu possibile vicino alla donna che gli ha dato la vita oppure scegliere di stare con me e di proteggermi.
Bè fece la scelta più giusta, se ne andò da me.
come biasimarlo, io e lui eravamo solo amici, non c’era niente che poteva trattenerlo a stare con me, neanche il mio amore proibito per lui lo avrebbe potuto imprigionare qui, con me.
Lui andò via e portò con se la mia pace.
Zayn venendo a conoscenza del rapido trasferimento di Louis, non perse un solo istante e incominciò a perseguitarmi.
-Devo assolutamente recuperare l’anno che abbiamo perso!- mi disse infilando le sue dita tra i miei capelli e aggrappandosi ad essi mi tirò a se con forza, mi guardò negli occhi poi con la mano libera avvolse la mia mascella stringendo la presa
 –Chi ti salverà ora Harry Styles?- mi sussurrò sfiorando il mio naso con il suo poi con velocità mi lasciò buttandomi a terra
–t-ti prego Zayn lasciami in pace!- supplicai cercando di indietreggiare strisciando.
-ma ci dobbiamo ancora divertire noi due! In memoria dei vecchi tempi..- replicò sorridendomi con lo sguardo infiammato e si avvicinò a me, senza esitare, mi colpì in pieno viso con un pugno così forte che fece rimbalzare la mia testa sullo spigolo del muro così che persi completamente i sensi.
Al mio risveglio mi trovai in ospedale, la prima cosa che udì fu il pianto singhiozzato di mia madre che continuava a borbottare strane parole ma quando si accorse che ero sveglio si catapultò su di me stringendomi
-Tesoro è finita! Nessuno ti farà più del male ora!- mi disse urlando mentre rimaneva avvinghiata a me continuando a singhiozzare
-mamma sto bene..-
- perché non me ne hai mai parlato? Io avrei potuto aiutarti!- replicò stringendomi ancora di più.
No mamma.. non avresti potuto.. pensai mentre sorrisi ricambiando l’abbraccio con una piccola lacrima che percorse il mio viso ammaccato. Mia madre mi fece abbandonare il terzo anno di liceo a metà per poi ingaggiare i migliori insegnati privati per farmi completare gli anni di studio a casa.
Passarono ben 4 anni, da allora dovetti affrontare molte sedute per cercare di cancellare il mio trauma e sopprimere il difetto più grande che possedevo, l’autolesionismo.
Riuscì con gran successo ad azzerare tutto il risentimento che avevano accumulato nella mia vita.
Le cicatrici se ne andarono ma i ricordi rimasero tali, limpidi e trasparenti nella mia mente. Ricordo ogni minimo evento che mi aveva portato all’umiliazione, alla sottomissione e all’esaurimento ma senza nessuna reazione particolare.
Smisi di credere anche nella vera amicizia visto che Louis, l’unico amico sincere che avessi avuto, non si fece mai sentire ed io provai più volte a contattarlo ma senza alcun successo.
Fu dura, ma riuscì ad eliminare anche lui insieme hai miei vecchi sentimenti.
Era rinato un nuovo Harry e questa volta non si sarebbe fatto intimorire o sottomettere da nessuno. La mia nuova vita incomincia da qui.