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Autore: Elcchan    30/04/2014    2 recensioni
Questa storia e la continuazione di "You and I ... we are so different."
Un grave incidente si abbatte sulla vita di Roxy e Jonghyun, riusciranno quei due a risistemare il loro rapporto?
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jonghyun, Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Don’t forget me


1-Lose



La moto sbandò e… Roxy si strinse forte al ragazzo che con maestria riprese il manubrio. C’era mancato un pelo, ma erano salvi, Jonghyun rallentò, Roxy si stringeva forte a lui spaventata:
“Stai tranquilla, siamo salvi, ora starò più attento non ti preoccupare!”
Roxy annuì lentamente, si fermarono a un semaforo che era diventato rosso. La luce di quel semaforo era particolarmente rossa, quasi accecante, dopo qualche minuto cambiò in verde e Jonghyun riprese a guidare. Non fecero in tempo ad attraversare l’incrocio che dei fari abbaglianti vennero contro di loro, scaraventandoli sul freddo asfalto della strada, che si tinse di un rosso intenso, simile a quello della luce abbagliante del semaforo.
 
Bip Bip Bip
 
Roxy aprì gli occhi, non conosceva quel posto, era sconosciuto per lei, un posto nuovo. Il soffitto era bianco con due luci al neon, era sdraiata su un letto comodo con delle lenzuola verde acqua. Girò la testa verso destra, e notò che su una sedia in plastica verde acqua era seduta Sarah. Chiese con voce debole. :
“Dove sono? E perché mi fa male la testa?”
Sarah aprì gli occhi e notò che l’amica si era svegliata:
“Come stai?!”
“Mi fa mele la testa e non ricordo come sono finita qui!”
Sarah sorrise, stava per spiegare tutto all’amica quando qualcuno entrò dalla porta:
“Roxy, sei sveglia! Come ti senti?”
Era Jonghyun. Era molto agitato. Non si era procurato gravi ferite nell’incidente, solo qualche graffio che era stato sistemato con la chirurgia plastica. Fuori si udivano le voci delle fan appostate lì per sostenere Jonghyun. Roxy rispose debolmente:
“Chi sei tu?”
Jonghyun e Sarah sbarrarono gli occhi. Non si ricordava di Jonghyun?
Jonghyun chiese: “Ro…Roxy non ti ricordi di me? Sono io …”
Roxy chiuse gli occhi e sprofondò nuovamente in un sonno profondo. Quando li riaprì si trovò nella stessa stanza, c’era anche Sarah solo che piangeva, e quando si accorse che Roxy si era svegliata sforzò un sorriso:
“Come stai?”
Chiese con il groppo in gola, Roxy non capiva. Cosa era successo? Chi era quel ragazzo di prima? Forse era stato solo un sogno:
“Mi sento abbastanza bene, mi fa male la testa, ma come ci sono finita qui?”
Sarah mantenne quel sorriso triste:
“Beh forse non ti ricordi, ma per farmi un regalo, hai deciso di partire insieme a me e Jojo per una vacanza in Corea! Una sera mentre tornavamo in hotel, la macchina ha sbandato e abbiamo fatto un incidente… tu hai perso la memoria! Qual è l’ultima cosa che ricordi?”
“Umm fammici pensare, credo sia stata la preside che ci chiamava in auditorium per una sorpresa mi pare… Cos’era?”
“… Niente di speciale… ora riposati io esco a vedere tra quanto possono dimetterti.”

“Aspetta un secondo… è passato per caso un ragazzo con i capelli castani che sfumano sul biondo?”

“Emm… no, te lo devi essere sognata.”
Roxy annuì, Sarah si alzò e uscì, con il groppo in gola. Quando fu abbastanza lontana da non essere sentita scoppiò a piangere pensando a quello che le aveva detto il medico quella notte.
*Inizio ricordi di Sarah*
Roxy si era appena addormentata. Non ci posso credere, non si ricorda di Jonghyun! Il suo Jonghyun che è rimane lì in piedi come di pietra senza dire niente. Mi alzo per consolarlo quando vedo che cade a terra in ginocchio ancora paralizzato, scoppia a piangere. Mi avvicino e lo abbraccio, ma finisce che scoppio a piangere anche io. Decido di portarlo fuori perché ho paura che se rimane lì cade in crisi depressiva. Usciamo e lo faccio sedere su una sedia, è ancora in lacrime, mi siedo accanto e cerco di consolarlo ma non sono capace, anche io avrei bisogno di qualcuno che mi consoli. Il medico passa, ha una cartellina in mano, è quella di Roxy. Si ferma e ci guarda:
“Credo sappiate già…”
Dice con voce amareggiata. Continua:
“Ha perso la memoria, non sappiamo se può riacquistarla, bisogna darle mano a mano i ricordi se le vengono dati tutti in una volta rischia di andare in crisi e cadere in uno stato di pazzia… Avete un idea di quanto ricordi?”
“Beh, mi riconosce però non riconosce lui, oserei dire una perdita di minimo tre settimane…”
Dico con voce flebile e sul punto di cedere, il medico annuisce, poi scrive sulla sua cartellina e ci raccomanda ancora una volta di non dire tutto a Roxy subito.
*fine ricordi di Sarah*
Jonghyun si accertò che Roxy si fosse addormentata poi senza fare rumore entrò in quella stanza. Era bellissima quando dormiva le pareva tanto innocente, ricordò le notti passate a osservarla dormire.
Le se avvicinò e le sfiorò i capelli. Non poteva crederci si era dimenticata di lui, doveva farle ricordare tutto. Le lasciò un bacio sulla guancia, uscì dalla porta, ma prima si fermò, decidendo di darle un ultimo sguardo.
 
 
Erano passati ormai cinque giorni da quando Roxy era stata dimessa, cinque giorni passati a provare a ricordare, se faceva qualcosa voleva ricordarselo, odiava dimenticarsi le cose.
Erano le 8:00 di mattina, decise di alzarsi, Sarah e Jojo erano uscite presto quella mattina. Si avviò verso il bagno e si guardò allo specchio, prese la spazzola e incominciò a spazzolarsi i lunghi capelli biondi, socchiuse gli occhi e vide delle immagini passarle davanti agli occhi: uno specchio appannato e il suo viso, qualcuno le stava spazzolando i capelli  ma non riusciva a ricordare chi. Scosse la testa, si legò i capelli con un mollettone e decise di farsi una bella doccia calda.
L’acqua le scorreva lungo il corpo. Per una attimo provò la stessa sensazione di prima, come se il suo cervello fosse affollato di pensieri su qualcuno che di cui non ricordava il nome, erano pensieri strani come se non volesse accettare qualcosa, forse il fatto che quella persona le voleva bene o forse il fatto che lei volesse bene a quella persona. Uscì dalla doccia e si coprì con l’accappatoio viola in micro fibra che le aveva regalato la nonna per natale.  Si diresse verso la camera e si vestì, qualcosa le parve famigliare, e sentì come se quello che stava facendo era sbagliato e che le avrebbe procurato imbarazzo: forse avrebbe dovuto portare i vestiti puliti in bagno.
Si mise una canottiera bianca, e un paio di pantaloncini neri in ciniglia. Sentì lo stomaco brontolare così si diresse in cucina e vide una tazza bianca con dei fiorellini rossi dipinti, dentro c’era dell’acqua, la prese e la mise in microonde a scaldare due minuti. Frugò nei mobiletti e nella credenza ma dovette guardare nel cassetto vicino a quello delle posate per trovare quello che stava cercando: una bustina di thè al limone:
“Trovata!” esclamò “ Ora cerchiamo i biscotti.” Non lì trovò da nessuna parte, però trovò del pancarrè  e della marmellata. Aveva notato che vicino al microonde c’era un tosta pane, mise dentro le fette e abbassò la levetta.
“biiiip, biiip, biiiip” fece il microonde, Roxy tirò fuori la tazza e la appoggiò sul tavolo, mise dentro la bustina di thè e aspettò, sotto una pezza da cucina trovò delle arance rosse e succose, un sorriso le apparve sulla faccia, prese le arance e incominciò a sbucciarle, adorava le arance. Anche il pane era pronto, lo cosparse di marmellata di prugne e lo appoggiò su un piattino: la colazione era pronta.
 
Erano le 8:40 e Roxy era spaparanzata sul divano a guardare un po’ di tv. Decise che non voleva fare la muffa così si alzò spense la tv e andò a cambiarsi. Aprì l’armadio e tirò fuori le prime tre cose che trovò: una felpa in ciniglia color ghiaccio con dei pon pon che scendevano dai lacci; un paio di Jeans azzurro chiaro e degli stivali con il pelo. Cercò la sua borsa, l’aprì e notò con piacere che dentro c’erano abbastanza won coreani per fare un po’ di shopping sfrenato. Uscì di casa e chiuse la stanza d’hotel a chiave, mise la chiave nella borsa vicino al cellulare.
Seoul era enorme, e aveva dei negozi grandissimi. Entrò  in un centro commerciale, si guardò attorno e decise di entrare in un negozio che le pareva carino. Era grande ma in confronto ad altri poteva sembrare piccolo. Si addentò nel reparto ragazza, c’erano un sacco di vestiti, felpe e jeans. Però ora che ci pensava bene a lei non piaceva fare shopping, chi gliela aveva passata quella fissa? Decise che però, siccome era lì, poteva anche dare un’occhiata. Trovò delle felpe molto carine, una aveva anche il pelo sul cappuccio, e poi erano lunghe, ne trovò una con le orecchie da gatto e la coda. Uscì dal negozio con due felpe e un paio di jeans.
La mattina era passata in fretta, guardò il cellulare per vedere l’ora: 12:00. In quel momento le arrivò un messaggio, lo aprì:
“Ciao, sei fuori? Ti va di mangiare qualcosa tutte e tre assieme?”
Era di Sarah, rispose:
“Volentieri, ci troviamo al COEX Mall tra mezz’ora, diciamo davanti all’acquario!”
“Ok, tra mezzora siamo là”
Quel posto era enorme, Roxy non poteva crederci, c’era persino un acquario. Vagò per quel centro commerciale e dopo 10 minuti riuscì ad arrivare davanti al luogo prestabilito, si sedette quando notò che davanti a lei c’era un enorme libreria. Non riuscì a resistere ed entrò. Si sentiva a casa, l’odore di carta era ovunque. Entrò nella categoria Fantasy, era bellissimo, c’erano un sacco di libri, anche in inglese. Ne prese due poi andò nella categoria gialli e lì ne prese altri tre. Andò a pagare ma quando arrivò il momento di pagare i soldi non le bastarono e avrebbe dovuto lasciare lì un libro se non fosse stato per un ragazzo con un cappuccio in testa che si era avvicinato:
“Scusa, posso regalartelo io quel libro?” Roxy era spizzata e anche un po’ confusa. Chi era? E perché voleva regalarle un libro?
 “Chi sei?”
“Una persona che vuole ricambiare un favore!” Lasciò sul pancone 30.000 won e se ne andò, Roxy decise di accettare il regalo pagò e uscì.
Una situazione strana ma tutto sommato perché no? Era stato gentile. Avrebbe voluto seguirlo ma si era già allontanato e l’unica cosa notata erano stati i pantaloni rosa.
Trovò le amiche sedute sulla panchina:
“Scusate! Aspettate da molto?” le due ragazze la guardarono e sorrisero:
“Circa dieci minuti, ma non ti preoccupare, hai fatto spese?” Roxy notò che entrambe indossavano un uniforme che non aveva mai visto, e dentro la borsa avevano delle parrucche:
“Ma che ci fate vestite così e con delle parrucche nella borsa?” Chiese Roxy curiosa “Adesso ti spieghiamo, mangiamo qualcosa?”
Roxy, Sarah e Jojo erano sedute al tavolo di un ristorante, un luogo molto carino ed elegante, ma alla portata di tutti, a Roxy piaceva molto, c’erano persino le cameriere sui pattini. Avevano ordinato Japchae* che non tardò ad arrivare. Roxy incominciò:
“Allora volete spiegarmi perché quelle divise?” entrambe le due ragazze si guardarono, Sarah rispose: “Vedi, in realtà tu hai voluto scappare, non ne potevi più della Danfort e quindi ce ne siamo andate, le nonne ci hanno pagato il viaggio.” Roxy annuì e ascoltò tutto il discorso attentamente poi intervenne:
“E qui come faremo a vivere?” fu Jojo a rispondere: “Bisogna che ci troviamo un lavoro, in tre dovremmo farcela!” Roxy annuì poi si alzò lasciando le due amiche lì, che non capivano dove stesse andando. Tornò dieci minuti dopo: “Inizio domani pomeriggio, devo essere qui alle 14:30 , fatto, ora tocca a voi!” poi sorrise e si sedette, le due amiche sapevano che era una tipa un po’ impulsiva e che non ragionava troppo sulle cose, ma se a lei andava bene così non c’erano problemi.
Pagò Jojo visto che Roxy era senza soldi. Uscirono, poi Sarah si girò verso le amiche e con sguardo da cucciolo chiese: “Roxy, tu mi vuoi bene vero?” Roxy annuì: “Dov’è il tranello?” Sarah continuò: “Faresti qualsiasi cosa per me vero?” Roxy annuì: “Certo! Cosa vuoi?” Sarah sorrise: “Vedi, ho guardato, e su un volantino fuori dal centro commerciale c’era scritto che oggi alle 15:00 ci sarebbero stati gli SHINee, ti prego ti prego mi accompagni??” Aveva lo sguardo da cucciolo, come poteva dirgli di no, infondo per lei era come una sorella, annuì: “Ma solo per questa volta!” Sarah si mise a saltellare contenta. Fecero un’ altro piccolo giretto per quel centro commerciale enorme, c’era aria di Natale! Arrivarono davanti a un negozio di manga, fuori c’era un cartello con su scritto:
 

“A.A.A. Cercasi aiutante, dai sedici anni ai 25 anni, amante di anime e manga, che se la cavi bene con l’inglese, turni flessibili e pomeridiani, dalle 15:00 alle 20:00! Per informazioni rivolgersi alla cassa!”

Sarah sparì dentro quel negozio, Roxy non fece nemmeno in tempo a girarsi che la ragazza era già sparita. Roxy sorrise poi fece cenno a Jojo di entrare. Quando arrivarono alla cassa Sarah aveva già firmato il contratto, e sia il commesso che Sarah avevano un sorriso da parte a parte. Il ragazzo alla cassa avrà avuto all’incirca 25 anni, occhi neri e capelli blu lisci. Roxy pensò che si sarebbero trovati bene assieme. Sarah compro due, tre manga poi tutte e tre uscirono.

*spaghetti trasparenti (glass noodles) saltati in padella con verdure, carne e salsa di soia, vengono mangiati solitamente freddi.



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Angolo della scrittrice:
Forse dovrei nascondermi o meglio sparire dalla faccia della terra. SONO UN MOSTRO! Vi prego di scusarmi. Lo so, lo so è passata un eternità. Mi vergogno un sacco ma se sono  qui vuol dire che le promesse le mantengo no?
Ok va bene avete il diritto di odiarmi. Mi farò perdonare…. Non so se questa storiella potrà soddisfarvi, lo spero vivamente. Vi faccio ancora le mie più grandi scuse. Capirò se non volete recensire è più che giusto. Sappiate solo che non  è facile scrivere senza ispirazione e per questa storia ne ho avuta poca. Spero solo vi possa piacere. Scusata ancora.
Ancora una cosa… non sarà il Mercoledì il giorno di pubblicazione ma credo il Sabato o la Domenica.
Spero che i disegni di Sacchan vi piacciano ^^ Non è migliorata un sacco? Io la adoro *^*
Ecchan :3
  
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