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Autore: not_sandshoes    01/05/2014    0 recensioni
Ognuno cerca quella che è la sua anima gemella. A volte ci vuole tempo per capire chi è la persona giusta, a volte, invece, ci vuole un’intera vita.
Genere: Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel, Rachel Berry, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Rachel, Kurt/Rachel
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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«Oggi è il gran giorno!»  esclamò a gran voce Charles Anderson.
Il sole era già abbastanza alto ma Blaine non aveva intenzione di alzarsi, eppure era il giorno più importante della sua vita, almeno fino a quel momento.
Al di sotto delle coperte l’uomo poteva perfettamente sentire il figlio maledirlo, e maledire il giorno in cui era riuscito a combinare il suo matrimonio con Rachel, la giovane figlia dei coniugi Berry nobili ormai in decadenza. Al contrario la famiglia di Blaine, o meglio suo padre, era un facoltoso borghese in cerca di elevazione sociale e aveva colto al volo l’occasione non appena si era presentata. Nonostante conoscesse la vera inclinazione del figlio, decise ugualmente di combinare l’unione pregandolo di non mandare tutto all’aria.
Da quando era morta sua madre, Blaine si era sempre più chiuso a riccio in se stesso e rare volte aveva mostrato spirito di collaborazione con suo padre, che invano cercava di indirizzarlo verso la sua stessa carriera.
«Sbrigati! Non vorrai far aspettare la tua futura moglie, vero?» bofonchiò ancora Charles mentre si dirigeva verso il lungo specchio nel salone per ammirare meglio la sua mise. Era semplice: camicia bianca, cravatta marrone scuro, quasi nero, in tinta con i pantaloni e la giacca, il tutto sormontato da un lungo cappotto che arrivava fino alle caviglie. Non appena si girò vide Blaine che scendeva le scale sostenendosi leggermente al corrimano in ferro battuto, il suo completo era diverso da quello del padre, sopra la camicia bianca portava una cravatta grigio perla abbinata al gilet, un pantalone grigio scuro rigato e il tutto completato da una giacca nera e da scarpe nero lucido. Il ragazzo era ancora a metà scala quando il padre lo richiamò nuovamente per evitare ritardi, infatti i Berry erano conosciuti per la loro puntualità..bè forse solo per quella.
«Papà sono alla fine della scala, non preoccuparti arriveremo in tempo.. » disse il ragazzo scendendo l’ultimo gradino, mentre il padre stava già estraendo le chiavi dalla tasca per chiudere la porta di casa.
«Ricorda figliolo, sono nobili e devi rispettarli..anche se ti sembrano antipatici non preoccuparti è solo la prima impressione.» - «E se Rachel non mi piace?» continuò il ragazzo. «Blaine, non devi per forza amarla basta che tu le voglia bene, okay? So che questo non era il tuo ideale, ma dobbiamo acquisire notorietà se vogliamo rimanere in questa posizione agiata…ricorda che devi eseguire tutto com’era nei piani.»
Blaine si limitò ad annuire con il capo, era veramente frustante assecondare i desideri del padre, specialmente, se si trattava di questi “affari”.
Arrivarono alla dimora dei Berry, Charles bussò al battente bronzeo, posto quasi in cima ad un grande portone verdone.
«Desidera?» chiese un uomo dai guanti bianchi, doveva trattarsi del maggiordomo. «Io sono il signor Anderson..e lui è mio figlio Blaine, avevamo ricevuto un invito dai signori Berry.» - «Prego, mi segua.» disse il maggiordomo e con un gesto galante spalancò il portone, e davanti a loro videro un’immenso salone ricoperto di marmo e sulla sinistra spiccava un pianoforte nero a coda.
Ad un tratto sentirono dei passi e rapidamente portarono lo sguardo sulle scale e videro una signora bassina dai tratti stranieri e suo marito abbastanza alto con uno sguardo meno severo della moglie. I due erano decisamente una coppia mal assortita, dato che il sorriso del marito contrastava con lo sguardo misterioso della moglie. «Charles Anderson, suppongo.» fu proprio il marito a spezzare quei pochi secondi di silenzio glaciale, poi continuò a presentarsi. «Sono Harold, e lei è mia moglie Leira.» - «Lieto di incontrarvi nuovamente sign- Blaine che stai facendo?» disse Charles, cacciando un urlo, quasi strozzato, che riecheggiò per tutto il salone facendo sussultare il ragazzo, avvicinatosi al pianoforte. «N-niente papà» rispose timidamente, poi come fece per riavvicinarsi ai suoi prossimi parenti venne bloccato dalla vista di una ragazza che scendeva lentamente, percorrendo con leggeri tocchi il corrimano di legno bianco.
«Vieni cara, ti presento i nostri ospiti..» accennò Harold tendendo una mano alla figlia. «Allora lui è Charles Anderson e quello lì e suo figlio Blaine…lei è Rachel, la mia stella splendente.» - «Molto piacere» aggiunse quella prima di avvicinarsi a Blaine, che nel frattempo era nuovamente sgattaiolato vicino al pianoforte.
«E’ bellissimo..» sussurò appena il ragazzo ricevendo una risposta dalla fanciulla accanto a lui, facendolo nuovamente sussultare. «Lo sai suonare?» chiese impacciatamente la ragazza. «M-mia madre mi aveva insegnato..ma non ricordo molto bene le note.»
A quella vista i tre adulti decisero di spostarsi al piano di sopra senza accennare ad alcun rumore evitando di disturbare i giovani, che dovevano approcciarsi, in qualche modo, per poter conoscersi meglio e portare a termine la loro “missione” com’era nei piani.
 











||Salve a tutti! Spero che questa storia vi piaccia, personalmente amo il film "la Sposa Cadavere" e non vedevo l'ora di scriverci qualcosa (se ci fosse una storia simile o più o meno non esitate a dirmelo). Per quelli che mi conoscono già tramite la long, sappiate che ho scritto il capitolo 13, ma sarà solo di passaggio perchè la vera questione verrà affrontata successivamente. Ma ssshh 'spoilers'. Qui il link della storia: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2491722&i=1
Ringrazio ancora tutti quelli che seguono o che mettono tra i preferiti la storia, un bacio! 
- Federica
  
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