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Autore: Neurotica    22/07/2008    11 recensioni
AU Truths Universe.Sequel di Consequences.La seconda guerra continua.Le misure estreme che prenderà Voldemort per vincere sono evidenti.Buio,Tragedia e possessioni diventano inevitabili.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Traduzione, Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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chap 1
ALTERCATIONS
Capitolo 1


Il mondo magico era in uno stato costante di panico in quei giorni. Il regno di terrore di Lord Voldemort e i suoi mangiamorte, continuava a peggiorare man mano che le settimane passavano, e molti stavano perdendo speranza di vedere la fine di questa oscurità che aveva riempito il loro mondo. Il numero delle morti era aumentato molto dal più recente massacro all’ospedale St Mungo. Le famiglie cercavano i loro amati dispersi, sperando che ne uscissero fuori vivi, ma sapendo che probabilmente non lo avrebbero fatto. La prigione di Azkaban,un tempo piena di maghi perfidi e oscuri, ora era praticamente vuota. C’erano solo venti prigionieri che riempivano le celle sorvegliate, non da dissennatori come una volta, ma da membri del dipartimento applicazione della legge sulla magia.

Forse il prigioniero più sorprendente era il diciannovenne Percy Weasley. Senza che lo sapesse fino a qualche giorno prima del suo arresto, Percy era stato uno strumento del signore oscuro dalla giovane età di cinque anni. Peter Minus, conosciuto anche come Codaliscia, si era rifugiato presso la famiglia di Percy dopo aver incastrato Sirius Black per l’omicidio di dodici babbani,e poi fingendo la sua stessa morte. Per cinque anni,Percy aveva tenuto Codaliscia vivo e al sicuro, fino ad un giorno in cui il topo aveva deciso di occuparsi dei suoi affari in altri modi.

Codaliscia, anche se non avrebbe voluto esserlo, era stato parzialmente responsabile per la prima caduta del signore oscuro. Il bambino di un anno Harry Potter,ovviamente, era stato quello a liberare il mondo magico dal loro incubo che durava da dieci anni, ma se non fosse stato per Codaliscia che diceva al suo padrone dove trovare Harry e i suoi genitori, il signore oscuro non avrebbe mai perso il suo potere. Per correggere il suo errore, Codaliscia aveva creato un piano per cercare il bambino salvatore del mondo magico di ormai cinque anni, Harry Potter, e portarlo da Lucius Malfoy,sperando di entrare di nuovo a far parte dei mangiamorte. Fallì diverse volte, fino ad una luna piena dell’Agosto del 1986.Harry e il suo padrino,Sirius Black, erano rimasti a dormire ad Hogwarts quella notte. Era stata per pura fortuna da parte di Codaliscia, che Harry si fosse allontanato da solo fuori dal castello verso di lui che era in attesa. Purtroppo però,il piano di riportare Voldemort al potere era fallito, a causa del rischiosissimo uso di una maledizione reductor da parte di Sirius Black, e Codaliscia aveva ricevuto il bacio del dissennatore per i suoi crimini alla fine di quella settimana. Avrebbe fatto meglio a rimanere dai Weasley…

Stranamente era a causa di Codaliscia che Harry stesse venendo cresciuto dal suo padrino, e dal migliore amico e fratello di Sirius, Remus Lupin. Questa piccola famiglia aveva affrontato tragedie tantissime volte dalla sua formazione. Aveva assistito a infelicità e depressione a testa alta, affrontando insieme i loro momenti più terribili. I tre maghi, anche se si amavano più di ogni altra cosa al mondo, avevano avuto le loro litigate, e discussioni, come ogni famiglia normale. Erano quasi stati separati tantissime volte da Voldemort- dalle esperienze quasi mortali di Sirius, alla sparizione di Remus per tre mesi, alla capacità di Harry di mettersi nei guai a qualsiasi costo, i problemi erano sempre dietro l’angolo. Loro tre non erano neanche estranei a morte e tradimenti- i genitori di Harry, i migliori amici di Sirius e Remus, erano stati assassinati da Voldemort, come anche la fidanzata storica di Sirius Julia Sedler, e più tardi Hestia Jones. Peter Minus  si era unito a Voldemort tradendo i suoi amici un anno prima della caduta del signore oscuro, come anche l’ex fidanzata di Remus,Naomi Watts. Il vice di Sirius nella squadra auror, Kingsley Shacklebolt, era stato assassinato a casa sua. I genitori di James Potter e quelli di Remus erano stati assassinati dai mangiamorte. E la lista andava avanti. Il punto era che nonostante tutto quello che avevano passato,questa piccola famiglia rimaneva in piedi, combatteva insieme. C’erano dei momenti in cui uno di loro sentiva che la loro speranza che la guerra finisse stava scomparendo, ma gli altri due erano sempre lì,pronti a tirarli su il morale, a ricordarli che cosa stavano combattendo, e quale era la posta se perdevano.

Niente poteva separarli, anche se Lord Voldemort ci stava provando dannatamente bene…

La nostra storia riprende da dove l’abbiamo lasciata: Lord Voldemort è riuscito a superare le barriere della mente di Harry,lo ha posseduto, e lo messo contro il suo padrino. Se non fosse stato per l’azione veloce di Remus, un’altra morte sarebbe stata aggiunta alla lista fin troppo lunga. Harry era stato schiantato dal suo zio acquisito,era caduto sul pavimento, e la sua bacchetta era caduta da qualche parte sotto il letto, anche se nessuno ci stava prestando troppa attenzione. Sirius era comprensibilmente sotto shock. Spostava lo sguardo dalla figura svenuta del suo figlioccio, al suo migliore amico, che aveva ancora stretta la bacchetta nella sua mano tremante, e alla fidanzata di Remus Emmeline, che aveva fatto lievitare Harry sul letto.

“Remus” disse Sirius con voce roca, senza sapere che cosa fare. “I suoi occhi…era proprio come ci aveva detto Silente tanti anni fa…C’era del rosso…e la sua voce…Remus,era Voldemort, ci scommetterei la mia vita che era lui…”

Remus ingoiò forte la sua vita “Questa non sarebbe una buona idea al momento Sirius” disse piano “Stai bene?”

“Oh, sì fantasticamente” disse Sirius sarcasticamente “Il mio figlioccio mi ha quasi ucciso, quindi perché non andiamo tutti fuori a bere qualcosa?”

“Non c’è bisogno di fare così Sirius” disse Remus cercando di usare un tono severo, anche se la sua voce tremava “Dobbiamo contattare Silente- vorrà sapere, e se ci sbrighiamo, potremmo riuscire a trovarlo prima che si muova per andare al numero dodici”

“Vado io” disse subito Emmeline “Tu resta con Harry. Sirius hai bisogno di qualcosa?”

Sirius scosse la testa passivamente ed Emmeline lasciò la stanza. I due maghi si fissarono senza saper cosa dire. Dopo tutto quello che avevano passato in dieci anni,questa era la cosa peggiore. Un anno prima Remus aveva detto che il fatto che Harry potesse essere posseduto era una situazione che avrebbero potuto affrontare un giorno, ma a quel tempo, lo aveva detto solo per convincere Sirius che il ragazzo aveva bisogno di imparare l’occlumazia, e che non avrebbe dovuto importare chi gliela insegnava. Non aveva mai creduto che Harry potesse essere posseduto. Malocchio Moody si vantava regolarmente dell’abilità di Harry di ribellarsi alla maledizione imperius. Harry era un ago molto potente, e stava diventando sempre più forte man mano che passavano gli anni. Non era impossibile per lui resistere dall’essere posseduto, ma ovviamente, Voldemort era più potente di chiunque potesse immaginare. Aveva guadagnato i poteri di Lily e James durante la sua rinascita a Godric’s Hollow due anni prima, e quello che avevano visto fino a quel momento era solo l’inizio dei nuovi poteri di Voldemort.

Ma per quanto tempo Harry era stato posseduto? Potevano essere stati pochi minuti, o potevano essere stati tre giorni. Remus pensò che tre giorni avevano senso. Era stato lì quando avevano cominciato a notare che Harry sembrava più distante. Avevano semplicemente pensato che si stava ammalando- come avevano fatto a non accorgersi che cosa stava succedendo veramente? Forse Voldemort si era nascosto profondamente nella mente di Harry, per permettere al ragazzo di continuare con la sua facciata normale davanti alla sua famiglia. Ma anche Emmeline, che aveva dato ad Harry intense lezioni di occlumazia la notte prima, non si era accorta che c’era qualcosa che non andava con Harry. Se Remus fosse stato un uomo più cinico che non si fidava facilmente  delle persone si sarebbe chiesto se Emmeline aveva intenzionalmente ignorato la presenza di Voldemort nella mente di Harry. Ma Remus aveva visto quello che era successo durante la lezione di occlumazia: le barriere della mente di Harry erano state così forti che Emmeline era stata gettata contro il muro dietro di lei.

Ora la domanda era, non come fosse accaduto, ma se Voldemort fosse ancora nella mente di Harry, e se non lo era, Harry si sarebbe ricordato qualcosa di quello che era accaduto nell’ultima mezzora con il suo padrino?

“Silente sta arrivando” disse piano Emmeline entrando di nuovo nella stanza.

Remus sussultò, realizzando solo in quel momento che si era seduto alla scrivania di Sirius durante l’assenza della strega “Grazie” mormorò automaticamente. Emmeline sorrise leggermente.

“Che cosa dovremmo fare ora?” chiese Sirius apparendo confuso come si sentiva Remus.

Remus scrollò le spalle “Solo aspettare credo”. Sospirò. “Non credo che dovremmo svegliarlo finché arriva Silente. Se Voldemort stava possedendo Harry, ed è ancora lì da qualche parte, Silente saprà come liberarsi di lui. Non saprei da che parte cominciare”

“Questa è tutta colpa mia” disse Emmeline all’improvviso, fissando tristemente Harry dal muro su cui si era appoggiata. I maghi la fissarono interrogativamente. “Ieri sera durante la sua lezione di occlumazia…Non è mai stato così bravo. Che diavolo,nemmeno io sono abbastanza brava da lanciare qualcuno attraverso una stanza. Mi sarei dovuta accorgere che c’era qualcosa che non andava”

Remus scosse la testa “Non è colpa tua. Tu non sei l’unica che non si è accorta di niente. Anche io e Sirius eravamo lì, e conosciamo Harry da più tempo di te. Se qualcuno si sarebbe dovuto accorgere che c’era qualcosa che non andava, sarebbe dovuto essere uno di noi”

“Sì, ma io dovrei insegnarli ad evitare che succeda qualcosa del genere “ disse Emmeline completamente disgustata con se stessa “Forse se avessi lavorato di più con lui…”

“Nessuno di noi avrebbe potuto prevedere che una cosa del genere accadesse Emmeline” disse la voce di Silente dalla porta, facendo sobbalzare gli altri tre. “L’occlumazia era a malapena una precauzione perché questo non fosse accaduto prima. L’idea originale era quella di evitare che Lord Voldemort entrasse a contatto con il contenuto della profezia. Ci sono molte porte nella mente umana, come ti ho insegnato quanto tu stavi imparando l’occlumazia Emmeline. Voldemort avrebbe trovato comunque un modo di entrare nelle mente di Harry”

“Pensi che sappia della profezia Albus?” chiese Sirius, disgustato al solo pensiero di Voldemort che scopriva le parole esatte della profezia fatta su lui ed Harry.

Silente sospirò “è possibile ovviamente, ed è qualcosa che avremo bisogno di scoprire da una delle nostre spie. Se sa della profezia- bè, non cambierebbe molto. Vorrà ancora distruggere Harry, proprio come ha sempre voluto da quando era a mala pena un bambino”

Mentre i suoi tutori pensavano a quanti danni erano stati fatti negli ultimi giorni, Silente esaminò il ragazzo, prima sollevando le sue sopracciglia ed esaminando gli occhi. Remus realizzò solo in quel momento che Harry non aveva i suoi tipici occhiali tondi . Apparentemente, anche Sirius se ne stava accorgendo.  Stava scotendo la testa, come se sapesse che si sarebbe dovuto accorgere che mancava qualcosa immediatamente.

Silente annuì, ma Remus non era sicuro che fosse per soddisfazione o conferma di un’idea. Continuò a guardare da vicino Silente che prendeva la bacchetta dalle sue vesti gialle. Il preside passò il pezzo di legno sopra Harry, mormorando rapidamente un incantesimo in latino antico. Remus chiuse e aprì gli occhi forte massaggiandoli, e scosse la testa come se stesse verificando che fosse vero,mentre qualcosa usciva dal corpo di Harry. All’inizio sembrava fumo, ma poi presa la forma di un’esatta riproduzione di Harry. L’Harry-fumante rimase sollevato a pochi millimetri sull’ Harry reale per qualche secondo, e poi si unì di nuovo con il corpo di Harry.

“La sua anima “ disse Silente piano,rispondendo alla loro domanda non chiesta ad alta voce “Volevo essere sicuro che non fosse stata alterata con…”

Quell’uomo non smette mai di sorprendermi, pensò Remus stupito, Appena credo di aver visto tutto quello che può fare, tira fuori un altro trucco dal suo cappello…

Poi Silente chiuse i suoi occhi e appoggiò le sue lunghe dita su ogni lato della testa di Harry,subito sopra le sue tempie. Di nuovo,mormorò in Latino antico, ma questa volta non ci furono risultati di tipo fisico. Cinque minuti dopo, il preside rimosse le sue dita dalla testa di Harry,fece un passo indietro e annuì. “ Suppongo che Voldemort sia stato presente nella mente di Harry per tre,quattro giorni. Non vedo nessun effetto permanente su Harry, ma vi raccomando lo stesso di parlargli di questo il prima possibile. Sirius Harry si è fatto male alla testa oggi per caso?”

Sirius annuì rigidamente “Un bolide l’ha colpito oggi mentre eravamo alla tana. È caduto dalla sua scopa e ha sbattuto la testa”

“Bè, è stato fortunato ad essere sopravvissuto ad una caduta del genere” disse Silente “Harry dovrebbe stare bene quando si risveglia. Non credo che Voldemort proverà presto a farlo di nuovo”

“Perché lo crede signore?” chiese piano Emmeline, ora in piedi dietro Remus con le mani sulle sue spalle.

Silente si voltò verso di lei “Sono sicura che tu Emmeline, essendo la sua istruttrice di occlumazia, ti sia accorta che la mente di Harry è stranamente forte” Emmeline annuì. “Credo che ci sia voluto così tanto tempo a Voldemort per agire attraverso Harry perché Harry stava cercando di combattere quello che stava succedendo. Questa specie di lotta, ha avuto effetti estenuanti sia sul corpo e mente di Voldemort, che su quello di Harry. È un rischio per Voldemort provare a possedere Harry troppo presto dopo la prima volta.”

“Perché non ci siamo accorti di niente?” chiese Remus “ O meglio, perché Harry non ci ha detto che stava succedendo qualcosa?

“Essere posseduti è una delle attività più oscure conosciute Remus. Uno dei suoi effetti collaterali è la perdita di memoria da parte di chi la subisce. Harry potrebbe non aver saputo di essere posseduto. Tutte le volte in cui Voldemort era presente nella sua mente potevano sembrare intervalli vuoti di tempo”

“Ma se Harry lo stava combattendo…”iniziò Sirius.

“Non lo avrebbe comunque saputo” finì Silente per lui “Con Voldemort nella sua mente, era come se Harry fosse in posto separato. Era lì, ma spinto molto indietro mentre Voldemort lo dominava. Harry potrebbe aver cercato di farsi avanti, ma Voldemort è un legilimens molto potente”

“Allora non aveva veramente nessun’altra possibilità” disse Remus piano “Harry era solo una marionetta per Voldemort non è vero?”

Sirius aggrottò la fronte per la frase babbana, ma non fece le sue solite domande.

“Come ho detto prima Remus” disse Silente. “il fatto che Emmeline stia insegnando occlumazia lo ha aiutato molto. Senza di essa, Harry non sarebbe stato nemmeno capace di combattere. E non vorrei neanche immaginare che cosa sarebbe successo se Voldemort si fosse impossessato di Harry prima di stasera.”

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Nymphadora Tonks si smaterializzò nel giardino sul retro della casa dei suoi genitori subito fuori Londra. Era ancora piuttosto arrabbiata per la sua giornata di lavoro- scoprire che Dawlish, che sostituiva temporaneamente Sirius come capo auror, si stava incontrando con Rufus Scrimgeur, l’auror dall’Australia  che Sirius era stato così contrario a riportare nel ministro Inglese… Tonks sapeva che anche al ministro Bones non piaceva molto Scrimgeur, ma non riusciva a capire perché il ministro potesse permettere al mago di tornare.

Forse qualcuno le ha fatto la maledizione imperius, pensò Tonks. No, non può essere possibile, Silente si incontra con lei un giorno sì e un giorno no, e lo capirebbe se stesse succedendo. Forse ha solo perso la sua dannatissima mente…

Sirius se ne era andato dal ministero solo da un mese, e sembrava già passata una vita. Tonks sperava solo che suo cugino non tornasse per trovare i suoi auror nel caos più totale. Aveva lavorato tanto per allenarli bene,e comportarsi come una squadra. Gli auror sotto il comando di Sirius erano come una famiglia- alcuni di loro, come Dawlish, facevano la parte dei membri della famiglia che gli altri volevano ripudiare. C’erano stati dei momenti quando Tonks era entrata al ministero, che aveva visto Sirius o Kingsley avere una voglia matta di trovare qualcosa per incastrare  Dawlish . Era comprensibile. A Dawlish non piaceva seguire gli ordine di Sirius, pensava che fossero poco ortodossi  e terribilmente pericolosi. Ma Sirius non metteva mai i suoi auror in più pericolo di quello in cui si trovavano già con i loro lavori. L’unico auror ad essere mai stato ucciso sotto il comando di Sirius era stato Jason Evans, quando un gigante a Londra aveva fatto cadere un lampione sul mago che non se lo aspettava.

“Hey mamma” mormorò Tonks, entrando attraverso la porta sul retro. Sua madre era ai fornelli, tirando fuori un roast beef per la cena dal forno “Che buon odore. Dov’è papà?”

“Ciao cara” disse Andromeda Tonks “Tuo padre è in salotto a leggere il giornale. Come è stata la tua giornata?”

Tonks scrollò le spalle  e prese una burrobirra dal frigo prima di sedersi al tavolo “Non male. Remus ed Emmeline sono passati a darmi notizie su Sirius. Sta piuttosto bene, si sta solo cercando ad abituarsi a non usare la magia”

Andromeda sospirò “è semplicemente orribile. Sirius è un mago magnifico- lo è stato da quando era un bambino. Probabilmente sta passando un brutto periodo, specialmente con Harry a casa. Tu sai quanto è protettivo Sirius nei confronti di quel ragazzo…Se succedesse qualcosa ad Harry, e Sirius non fosse capace di fare niente per aiutarlo…bè ti lascio immaginare che effetto avrebbe su di lui.”

Tonks annuì, sorseggiando la sua burrobirra “Penso che Remus ed Emmeline stiano facendo dei turni per stare con lui durante il giorno. Harry ha la sua bacchetta e il permesso del ministro di fare magia per difendersi, ma non credo che Harry sia mai stato da solo contro mangiamorte”

“Bè,con tutte quelle barriere e incantesimi intorno alla loro casa, Sirius ed Harry avrebbero tantissimo tempo per uscirne salvi. Tuo padre ha detto a Sirius che lui ed Harry sono i benvenuti qui se ne hanno bisogno, e c’è sempre Hogwarts ovviamente”

Il campanello suonò e il padre di Tonks gridò “Vado io!” dalla porta d’ingresso.

“Non riesco veramente ad immaginarmi Sirius che scappa se i mangiamorte invadono casa loro, che abbia magia o no. Probabilmente manderebbe via Harry, e li affronterebbe da solo.”disse Tonks “Kingsley una volta mi ha detto che Sirius era allenato benissimo sulle tecniche di combattimento babbane”

Andromeda fece un sorrisetto”Può ringraziare tuo padre per quello” Tonks alzò un sopracciglio “L’estate prima del suo quarto anno, Sirius trascorse qualche settimana con me e tuo padre alla nostra vecchia villa sul mare. Sirius e tuo padre passavano la maggior parte delle giornate nel giardino sul retro- con tuo padre che insegnava a Sirius karate e box e cose del genere”

“Hmm” disse Tonks impressionata”Non sapeva che papà conoscesse il karate…”

“Nympadora!” la chiamò Ted dal corridoio “Hai compagnia!”

Tonks roteò gli occhi per l’uso del suo primo nome, guadagnandosi un’occhiataccia da sua madre. Non aveva mai approvato che sua figlia si facesse chiamare solo per il suo cognome. Lo vedeva come un insulto “Arrivo papà!” rispose Tonks. Finì il conentuto della sua burrobirra e si alzò, camminando velocemente per il corridoio fino a raggiungere la porta. Il suo piede si incastrò nel tappeto del corridoio e lei imprecò, aggrappandosi alla maniglia dell’armadio per riacquistare l’equilibrio.

“Linguaggio cara” disse Ted divertito.

Tonks guardò male suo padre e alzò un sopracciglio al suo ospite.

“Charlie. Che cosa ci fai qui?”

Charlie Weasley sorrise, con le mani nelle sue tasche. “Mi hanno chiesto di riferirti un messaggio, e non mi è stato permesso di farlo via camino o gufo, perciò sono dovuto venire qui”

Tonks guardò suo padre “Pensi di poterci lasciare soli un minuto?” chiese cercando di rimanere educata, anche se Tonks passava lo sguardo tra lei e Charlie con un’espressione piuttosto  seccata.

“Oh,certo cara. Sarò in cucina con tua madre allora…”

Tonks roteò gli occhi mentre suo padre faceva l’occhiolino a Charlie e si incamminava per il corridoio.

“Allora, che succede Charlie?”

“Cambio di programma per la riunione dell’ordine stasera” disse il mago a voce bassa, avvicinandosi a Tonks in modo tale che solo lei potesse sentirlo”Non sono sicuro del perché, ma è stata spostata a casa di Sirius e Remus. Mio padre pensa che possa essere successo qualcosa lì- Silente però non ha detto niente a riguardo”

Tonks aggrottò la fronte “Stanno tutti bene?”

Charlie scrollò le spalle “Non lo so. Credo che Silente ce lo avrebbe detto se qualcuno si fosse fatto male…So che Harry ha avuto un incidente giocando a Quidditch a casa dei miei genitori oggi, ma non vedo come questo possa avere a che fare con il cambiamento di posto per la riunione”

“Hmm” disse Tonks pensierosa”Penso che lo scopriremo più tardi allora no? Ascolta, dal momento che sei qui vuoi rimanere a cena? Credo che mamma abbia appena finito di prepararla”

“Ah un’altra volta magari” disse Charlie dispiaciuto, con un sorriso “Mia madre mi sta aspettando alla tana per cena prima della riunione. Grazie per l’offerta però”

“Sì, certo quando vuoi. Okay allora ci vediamo tra qualche ora”

“Sicuramente” disse Charlie sorridendo.

“E grazie per essere passato”

“Nessun problema. Ci vediamo Tonks”

“Ci vediamo”

Tonks tornò in cucina sorridendo.

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Sirius e Remus erano in piedi l’uno accanto all’altro contro il muro della camera da letto di Harry, mentre Emmeline faceva lievitare il corpo del ragazzo dentro il suo letto. Silente entrò un momento dopo e guardò velocemente i due maghi. Voleva svegliare Harry prima dell’inizio della riunione dell’ordine di quella sera per vedere se il ragazzo si ricordava qualcosa. Il preside sembrava credere che Voldemort avrebbe lasciato delle tracce della sua memoria nella mente di Harry che potessero essere utili per l’ordine.

Sirius stava diventando veramente stanco di vedere il suo figlioccio usato come oggetto tra Voldemort e Silente. Harry era solo un ragazzino, non importava cosa aveva sopportato nei suoi sedici anni di vita, ma veniva comunque trattato come un mago adulto certe volte. Se questo sarebbe continuato, Sirius avrebbe discusso per far entrare Harry nell’ordine. A Remus non sarebbe  piaciuta l’idea, ovviamente, ma Harry aveva affrontato molte più cose della maggior parte dell’ordine, e se doveva essere usato per finire la guerra, meritava di sapere quello che stava succedendo.

Sirius serrò la mascella quando Silente mormorò “Innerva”. Non importava quello che diceva Silente sul fatto che Voldemort se ne era andato dalla mente di Harry, Sirius non si sarebbe dimenticato presto quello che aveva visto negli occhi del suo figlioccio. Non c’erano molte cose che potevano spaventare l’auror, ma sentire quella fredda voce acuta, uscire dalla bocca di Harry, e vedere quello sguardo malefico nei suoi occhi, ci erano riusciti veramente.

Gli occhi di Harry si spalancarono, e sbattè le palpebre diverse volte prima di genere e afferrarsi la testa da dietro. Probabilmente per la contusione, pensò Sirius distrattamente , guardando il ragazzo da vicino.

Lentamente, il ragazzo alzò la testa, e aggrottò la fronte quando vide i quattro adulti che circondavano il suo letto “Ciao” disse lentamente e con la voce roca “Che cosa succede?”

La faccia di Silente rimase impassibile “Come ti senti Harry?”

Harry scrollò le spalle “Mi potrebbe essere utile una pozione per il mal di testa se ne abbiamo un po’…”

“Tra un momento” disse piano Silente “Come prima cosa, vorrei chiederti qualche domanda”

“Okay…”

“Che cosa ti ricordi degli ultimi tre giorni Harry? Pensaci bene…”

Harry alzò un sopracciglio alla domanda, e poi aggrottò la fronte pensandoci “Non molto veramente. Mi ricordo la cena di ieri sera- Io e Sirius continuavamo a lanciarci piselli tra di noi,e Sirius ne ha fatto andare uno nella burrobirra di Remus…”

Sirius si morse il labbro, cercando di non ridere. Ora non era veramente il momento, e Remus non aveva trovato l’incidente molto divertente…

“Ti ricordi qualcos’altro?” insisté Silente”Ti ricordi della tua lezione di occlumazia con Emmeline di ieri sera?”

“Non avevo una lezione ieri sera…” disse Harry lentamente.

Sirius,Remus ed Emmeline si guardarono tra di loro alzando le sopracciglia. La lezione era durata quasi un’ora perché Emmeline pensava che Harry si stesse ammalando, e voleva essere sicura che la sua mente fosse ben in guardia. Apparentemente, era troppo in guardia…

“Hai fatto una lezione ieri Harry, e da quello che ho capito è terminata con te che facevi uscire Emmeline dalla tua mente con così tanta forza, che è stata gettata contro un muro.”

Le sopracciglia di Harry si sollevarono per la sorpresa, e lui girò subito la testa verso Emmeline “Oh Dio…Mi dispiace…” disse velocemente “Davvero, non me lo ricordo per niente”

“Va tutto bene Harry non è stato fatto alcun danno” disse piano Emmeline.

Silente sospirò “Bè, penso che sia tutto per ora. Forse ti andrebbe quella pozione per il mal di testa ora, e forse anche una per dormire Harry?”

Harry sembrava  piuttosto scosso “Ehm,sì,certo…”

Emmeline e Silente lasciarono la stanza per andare a prendere le pozioni, e Sirius e Remus rimasero in piedi contro il muro. Harry cercò di incrociare lo sguardo del suo padrino, ma il mago più grande continuava ad evitarlo- aveva paura di vedere di nuovo il lampo rosso.

“Per favore qualcuno può dirmi che cosa sta succedendo?” Harry implorò i suoi tutori “Perché non riesco a ricordarmi niente? Che cosa è successo con Emmeline…?”

Remus sospirò forte. “Harry…Ti ricordi perché hai iniziato a prendere lezioni di occlumazia in primo luogo?”

“Sì, così Voldemort non avrebbe scoperto niente sulla profezia…”

“Questo è uno dei motivi, sì, ma c’era anche un’altra ragione. Una ragione che, fino ad oggi non avrei mai pensato potesse succedere. Non so se lo sai, ma uno dei poteri di Voldemort è la possessione umana. Non è qualcosa che possono fare in moti, e non penso nemmeno sia stata fatta più da molti anni.” Remus sospirò di nuovo. Sirius non lo biasimava per essere così nervoso. Anche lui lo era. “Harry, Voldemort ti ha posseduto oggi, e pensiamo ti abbia posseduto per gli ultimi tre giorni. Per qualche ragione, ha potuto agire solo oggi pomeriggio”

Harry impallidì “Che cosa?” sussurrò “H-Ho fatto qualcosa?” chiese, anche se non lo voleva sapere veramente.

“Quasi” disse Remus con voce roca “Emmeline ed io siamo tornati a casa appena in tempo, e Harry ti prego ricorda che non è stata davvero colpa tua-“

“Che cosa ho fatto?” domandò Harry.

Remus lanciò uno sguardo a Sirius - Sirius annuì,continuando a fissare il pavimento “Hai quasi usato la maledizione che uccide contro Sirius”

RECENSITE!

In risposta a Thiliol questa è la penultima, poi c’è resolutions…Questa storia è di 30 capitoli e l’ultima di 50 (Quindi Dracuccio88 è la prox...)..Non preoccuparti c’è tempo prima che finisca.,..

  
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