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Autore: slanif    01/05/2014    2 recensioni
Il giorno del suo compleanno gli era sempre piaciuto un Mondo.
D’altronde, solo lui poteva essere nato quel giorno!
Il quattordici Febbraio.
Il giorno di San Valentino. Il giorno degli innamorati.
Chi meglio di lui, l’asso del Ryonan, la stella nascente del basket giapponese, il più desiderato della scuola, colui la cui capigliatura batteva tutte le leggi conosciute sulla gravità mettendole in discussione?
Assolutamente nessuno era più adatto di Akira Sendo ad essere nato il quattordicesimo giorno del secondo mese dell’anno.
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akira Sendoh, Hiroaki Koshino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il 14 Febbraio Non E’ Solo San Valentino
di slanif
 
 
 
Il giorno del suo compleanno gli era sempre piaciuto un Mondo.
D’altronde, solo lui poteva essere nato quel giorno!
Il quattordici Febbraio.
Il giorno di San Valentino. Il giorno degli innamorati.
Chi meglio di lui, l’asso del Ryonan, la stella nascente del basket giapponese, il più desiderato della scuola, colui la cui capigliatura batteva tutte le leggi conosciute sulla gravità mettendole in discussione?
Assolutamente nessuno era più adatto di Akira Sendo ad essere nato il quattordicesimo giorno del secondo mese dell’anno.
“Hiro-kun… non pensi che sia fantastico?” domandò sognante, con il mento poggiato al braccio piegato sul banco. L’altra mano era nella tasca della divisa e le gambe erano incrociate, con quella in alto che penzolava movente e annoiata.
“Che cosa, razza di idiota?” domandò questi, acido come uno yogurt scaduto, fissandolo dal suo banco, posto davanti a quello dell’amico e compagno di squadra.
“Ma come cosa, Hiro-kun?” si indignò Sendo.
Koshino alzò un sopracciglio: “Non sperare certo che entro nella tua testa bacata e ti leggo nel pensiero…”.
“Che giorno è, oggi?” incalzò Akira, ignorando l’offesa.
Hiroaki sbuffò spazientito: “L’orrendo giorno di San Valentino!” sbraitò. Koshino odiava sinceramente il quattordici Febbraio.
“Sì, sì…” agitò una mano l’asso del Ryonan “Ma non è solo San Valentino!” obiettò, fissando l’amico con sguardo speranzoso.
Koshino alzò un sopracciglio: “Il giorno in cui ricevi tonnellate di cioccolata che puoi sbafare senza dover spendere un centesimo di Yen per comprartela?” domandò ancora, sempre più esasperato dal comportamento dell’amico.
“MA NOOO!” si agitò Sendo, battendo entrambe le mani sul banco, facendo sobbalzare Hiroaki.
“E allora cosa, COSA?” urlò il playmaker, nervoso più del solito.
“Oggi…” disse Sendo, agitando il sedere sulla sedia di legno chiaro “Non è solo San Valentino…” ripeté, fissando intensamente l’amico, muovendo le sopracciglia su e giù velocemente, cercando di mandargli messaggi mentali per farcelo arrivare.
Hiroaki lo fissò per un attimo in tralice, poi sbuffò: “Ah, ma parli del fattore infausto che sei nato?” domandò sarcastico.
Akira rise, battendo le mani, super felice: “Ecco! Vedi che quando vuoi ci arrivi, Hiro-kun? Oggi è un giorno speciale!” disse entusiasta.
“Sì…” convenne Hiroaki, lanciandogli uno sguardo divertito “Un giorno specialmente orrendo, visto che sei nato tu diciassette anni fa!”.
Akira si indignò: “Sei sempre acido, Hiro-kun!” disse, gonfiando le guance in un’espressione offesa.
Hiroaki ridacchiò: “Porcospino imbecille” disse solamente, prima di alzarsi e uscire dall’aula, mollando un depresso Sendo a cui la gioia del suo compleanno era passata immediatamente.
“Tutta colpa di quella serpe…” bofonchiò, offeso dall’indifferenza del suo amico circa un giorno così importante per lui.
 
Il malumore gli perdurò per tutto il giorno, anche agli allenamenti. Arrivò persino puntuale, da tanta era la sua insofferenza di finire il prima possibile e tornare a casa a piangersi addosso! A Taoka venne quasi un infarto quando lo vide entrare tra i primi, e dovette sedersi perché aveva paura di cadere stecchito a terra.
La depressione era tale che aveva pure mangiato i settecento pacchetti di cioccolata, cioccolatini, biscotti, caramelle e troiai vari che praticamente tutte le ragazze della scuola gli avevano messo nell’armadietto, sopra e sotto il banco o addirittura consegnate a mano, le più sfacciate.
Ne aveva mangiato talmente tanto che gli faceva male la pancia, ma non gli importava.
Non lo sentiva neanche.
Era troppo triste…
Il suo migliore amico, che conosceva dai tempi delle medie, era così infame non solo da non essersi ricordato il giorno del suo compleanno, ma di averlo addirittura maledetto come il giorno più brutto esistente perché era nato lui!
“Hiro-kun, sei senza cuore…” soffiò sconsolato, mollando la sacca sulla panca e aprendo l’armadietto assegnatogli con lentezza, il braccio pesante come un macigno.
All’interno, sul ripiano grigio, un pacchettino e sotto un biglietto.
“Uhm?” si sorprese Akira, afferrando quel pacchetto rosso dal fiocco giallo e rigirandoselo tra le mani.
Ogni anno era sempre più stupito dall’audacia delle sue ammiratrici… addirittura, una aveva trovato il coraggio di intrufolarsi negli spogliatoi della squadra maschile di basket e infilargli il suo dono nell’armadietto!
Chissà chi era…
Ma che senso aveva interrogarsi ancora? C’era pure un biglietto, perciò bisognava solo afferrarlo e leggerlo!
Perciò posò di nuovo il pacchetto sul ripiano e afferrò il bigliettino bianco, semplice, senza fronzoli, girandolo dalla parte scritta e cominciando a leggere:
 

“Pensi davvero che avrei potuto dimenticarmi il giorno in cui è nato il più adorabile rompi scatole che conosco?
Ti voglio bene.
Buon compleanno.
Hiro”.

 
Sendo sentì gli occhi inumidirsi di gioia, quindi scartò frenetico il pacchetto trovandoci dentro due biglietti per quel concerto a cui voleva assolutamente andare ma di cui non aveva trovato i biglietti.
Il giorno del suo compleanno era tornato di nuovo stupendo!
E proprio mentre era lì a fissarli in tralice, la porta si aprì ed entrò Hiraoki Koshino.
Akira Sendo spostò subito lo sguardo su di lui, quindi mollò tutto sul ripiano e correndogli incontro a braccia aperte, urlò: “HIROOO! ANCHE IO TI VOGLIO BENE!”.
 “NON PROVARE AD ABBRACCIARMI!”.
 
 
 
**FINE**
 
Proprio oggi ho scoperto che il compleanno di Sendo cade il giorno di San Valentino. Essendo San Valentino passato, ma avendo avuto io questa stupida idea, ho deciso comunque di buttarla giù e condividerla con voi, in degli auguri al nostro porcospino preferito in ritardo, sperando di strapparvi un sorriso!

   
 
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