Eccomi qui con il mio terzo
esperimento. Niente song stavolta. Proviamo qualcosa di più articolato. Al
solito se recensite mi fate un favore così capisco se vado bene oppure come migliorare.
Baci a tutti!!!
^__^
La prima neve
Il
castello dorme.
Il silenzio ovattato che regna ovunque è diventato la mia ninna-ninna
preferita.
Questa notte però il sonno non arriva.
Scendo
dal letto e mi avvicino alla finestra. Scosto un po’ le tende: nevica! La prima
neve dell’anno. Avrei voglia di uscire e mettermi a ballare in mezzo ai
fiocchi. Prima ancora di rendermene conto infilo calze, scarpe, cappotto e
sgattaiolo fuori dalla camera.
Cerco di
non far rumore, se Gazza mi scopre sono guai!
Yule*
si sta avvicinando. Trovo sia meraviglioso. Il sole, la luce nascerà nuovamente
dal cuore dell’inverno. Mi fa bene pensare che anche nel buio più denso può
nascondersi una scintilla di luce e di speranza.
Abbiamo
tanto bisogno di sperare.
Ecco la
porta che da sull’esterno. Mi guardo intorno per
assicurarmi di esser sola e poi esco.
Per terra
c’è già un sottile tappeto bianco.
Mi
diverto a inventare disegni con le mie orme. Mi metto
a naso all’insù e apro la bocca. I fiocchi si sciolgono al contatto con la mia
lingua. Spalanco le braccia e mi lascio andare a una
serie di piroette e saltelli che mi fan girare la testa. I capelli più
disordinati che mai. Non me ne importa niente. E non
me ne importerebbe nemmeno se qualcuno mi vedesse.
Per un
istante voglio smettere di essere la “Signorina-So-Tutto-Io”,
quella da cui si copiano i compiti perché ha i voti più alti della scuola.
Voglio essere solo Hermione.
Hermione
che gioca con la neve, che non ha un domani di cui doversi preoccupare e
nemmeno piani da architettare o da svelare.
Hermione
che vuole essere amata.
Hermione
che vuole amare.
Hermione
che piange perché deve crescere in fretta.
Hermione
che non ce la fa più a vedere Harry che non sorride e
Ron sempre preoccupato.
Hermione
vuole solo un po’ di pace.
La neve,
così pulita e candida, nasconde ogni cosa. Forse potrei farmi nascondere anche
io. Adesso mi siedo per terra e mi lascio ricoprire. Non sento
il freddo, non sento nulla ormai. Piango. Da quando sono diventata una
piagnucolona? Ma non riesco a smettere. La tristezza
dilaga in me e non ho la forza di arginarla.
La cicatrice brucia,
la testa sembra mi si spacchi. Dolore, sempre dolore! Devo resistere.
Non posso permettere a Voldemort di controllarmi.
Lentamente le fitte passano. Devo
bere.
Prendo un bicchiere d’acqua e vado
alla finestra. Ron si è di nuovo scordato di chiudere
le tende.
Sarà l’ennesima notte insonne.
Forse andrò da Madama Chips a farmi dare qualcosa.
Alito sul vetro appannandolo e
meccanicamente lo pulisco subito. Sta nevicando. Tutto ormai è coperto da una
coltre bianca.
-
Toglietemelo! Toglietemi questo
coso schifoso dalla faccia!!!
Sobbalzo. Ron
ha avuto un altro incubo. Ora i cervelli hanno decisamente
sorpassato i ragni nella classifica delle sue fobie. Povero amico mio, in certi
momenti penso che sia stata una disgrazia per te conoscermi.
Torno a guardare fuori. C’è
qualcuno in giardino. Chi diavolo può essere così incosciente da uscire di
notte in pieno inverno? Osservo più attentamente. E’ una ragazza. Da sotto il
cappotto nero spunta una veste bianca. Pare stia giocando. Balla, mangia la
neve… E ora che fa? Si siede. Dev’essere pazza. Che vuole fare congelarsi? I suoi capelli sono… I suoi
capelli…
Hermione!
Prendo al volo cappotto
e mantello dell’invisibilità.
Che le è saltato in mente?
Un miagolio indignato e offeso si
leva contro di me. Non ho visto Mrs Purr acciambellata sulle scale e col piede l’ho colpita.
Passo oltre. Il mio pensiero concentrato su Hermione.
L’immagine abituale che ho di lei va a sovrapporsi a ciò che ho visto poco fa.
Lei così controllata, così seria e severa. Cosa l’avrà spinta
lì fuori...? Di colpo mi rendo conto che non mi sono mai dato pena di andare a
fondo dei suoi pensieri. E’ sempre stato il contrario. E’ sempre stata lei ad
ascoltare, a consigliare, a capire, a spronare.
Anche attraverso i silenzi e le lacrime trattenute. Non ha mai dato
preoccupazioni tacendo le proprie.
Sono proprio uno stupido. Stupidissimo Harry Potter, non sei riuscito a guardare più in là del tuo naso
con lei!
*Yule
(21 Diecembre) è il Solstizio d’Inverno. Si celebra
il Dio che nasce dalla Dea. E’ il ritorno della luce nel buio dell’inverno.