fallingforyou
perchè ti amo così tanto che non so nemmeno come dirlo
La luce entra fioca dai buchetti delle veneziane verdi - quelle che non sopporti affatto perchè, a tuo parere, risalgono alla scoperta dell’America - e il venticello fresco dell’alba mi procura la pelle d’oca. Sei seduto da tre quarti d’ora ai piedi del letto, lo sguardo fisso sulla mia figura e la sigaretta in punta delle dita, con la cenere in bilico, tanto assorto nei tuoi pensieri da dimenticartene. E ormai c’ho le guancie che chiedono pietà perchè, nonostante tutto, il tuo sguardo non riesco ancora a sostenerlo, da quanto brucia. C’è spesso silenzio, tra di noi. Ma non quello imbarazzante, quello che non ti fa mai stare ferma del nervosismo e che ti fa fischiare le orecchie, no. É un silenzio confortante, pieno di parole che probabilmente non riusciremmo mai a dire perchè troppo impacciati, un silenzio pieno di noi. Questa volta, però, sei talmente teso e imperscrutabile che l’ansia mi è penetrata fino alle ossa, le mani che sudano e la maglia ridotta ad uno straccio. “Parlami.” E so d’aver sbagliato, so che ora non mi dirai davvero più nulla, perchè tu sei fatto così e guai a forzarti. Infatti scuoti la testa, mugugni qualcosa che nemmeno tu riesci ad afferrare e poi sospiri. Deglutisco, sperando che serva a scacciare quel nodo che sento pesare sempre di più in gola. “Ti prego, Lucas.” Posi l’ennesima sigaretta nel portacenere oramai colmo e ti gratti una guancia, agitato. “T-tu sai che... Diavolo!” Lanci l’accendino contro la parete e ti passi una mano tra i capelli già arruffati, tirando appena. Sobbalzo, presa alla sprovvista, e aspetto che continui. “S-sai che mi piaci parecchio, vero?” Arrossisci - e, cazzo, non ci posso credere! - ma non te ne curi e continui a tenere lo sguardo fisso nel mio, come se questo potesse servire a rendere ancora più vere le tue parole. Un sorriso m’increspa le labbra, che fremono come non mai dalla voglia di sentire le tue, e il cuore comincia a martellarmi furiosamente nel petto. É tutto talmente chiaro che quasi mi stupisco di non esserci arrivata prima. “Ti amo anch’io, scemo.” E in un secondo le tue labbra, stirate ancora in un sorriso, sono sulle mie. “M’è sempre piaciuta, casa tua. Profuma di menta. Profuma di te.” Buon pomeriggio! :) Il computer minaccia di riavviarsi da un momento all'altro, quindi sarò sbrigativa.. Ho scritto queste poche righe ieri notte, presa dall'insonnia, e non so davvero che pensare ahah Spero comunque di aver fatto un buon lavoro e di ricevere qualche vostro parere :) Ho creato anche un account ask, nel caso vogliate chiedermi qualcosa o semplicemente parlare un po'. Un abbraccio <3 |