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Autore: Black in Lestrange    01/05/2014    2 recensioni
~ The prize for the deception. ~
[ Ci sono soltanto dei piccoli accenni delle coppie Bellatrix/Voldemort e Remus/Nymphadora. ]
E se Bellatrix prendesse la decione di 'cambiare sponda' e di passare dalla parte dell'Ordine della Fenice?
E se, dopo svariati tentativi, riuscisse ad ottenere la fiducia dei membri dell'Ordine?
E se dopo questo, Bellatrix venisse minacciata di essere rinnegata dalla famiglia Black e fosse costretta a raccontare tutto a sua sorella?
E se Severus scoprisse tutta la verità?
E se Severus, ricattasse Bellatrix minacciandola di raccontare tutto ad Albus Silente, portandola così al fallimento della sua missione ed alla Sua delusione?
E se adesso vi ho incuriositi almeno un po', vi prego di leggere questa nostra fanfiction. Mi raccomando, lasciateci una recensione per farci sapere cosa ne pensate.
{ Se notate che i personaggi sono OOC, non esitate a segnalarmelo. | Rating variabile. | Sono abbastanza presenti anche Lucius Malfoy, Narcissa Black, Draco Malfoy, Severus Piton. So che sono Mangiamorte, anche se Narcissa non è marchiata e se Piton, tecnicamente fa parte anche dell'Ordine della Fenice, ma la loro presenza in questa fanfiction è fondamentale. }
~ Ire e Ali.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Il trio protagonista, Mangiamorte, Ordine della Fenice, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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First chapter: "You must join the Phoenix Order."


Un temporale incombeva minaccioso sul Malfoy Manor, quasi stesse a comunicare la presenza del Signore Oscuro all'interno di quelle quattro mura. Infatti, proprio in quel momento, nonostante il tardo orario notturno si stava svolgendo l'ennesima riunione dei Deatheaters.*
Come sempre, Lord Voldemort giaceva seduto a capotavola, naturalmente con Nagini che gli stava addosso. Nel salone che quella notte avrebbe ospitato i Suoi seguaci, il silenzio regnava sovrano. Infatti, nessuno osava proferir parola se non era l'Oscuro Signore a concedeglielo. Insomma, in poche parole, tutti pendavano dalle Sue labbra. Era nervoso e non ci voleva molto a rendersene conto. D'altronde, era percepibile anche dall'aspetto fisico. Gli occhi di fiamme sembravano uccidere con un solo sguardo ancora più del solito e il suo tono sibilante era più isterico del normale. La riunione era iniziata da oramai 5 minuti, eppure nessuno osava dire una sola lettera. Tutti aspettavano che fosse Lord Voldemort a parlare per primo, come era solito fare. Tutto d'un tratto si sentì un sibilio. Gli sguardi di tutti i Deatheaters che, fino a qualche istante prima, si guardavano intorno come degli stralunati, si posarono sull'Oscuro Signore e Nagini che stavano palesemente conversando in serpentese. Dopo aver terminato una frase in quella lingua che nessuno oltre a loro due riusciva a comprendere in quella sala, Voldemort si voltò nuovamente in direzione dei Suoi seguaci, squadrandoli uno ad uno, finchè il suo sguardo non si bloccò su un uomo. Fluente capigliatura biondo platino, iridi grigie tendenti all'azzurro. Lucius Malfoy.
"Lucius." Sibilò, fissandolo.
"M-Mio signore?" Balbettò Lucius in risposta, consapevole del perchè aveva deciso di nominare proprio lui ed allo stesso tempo intimorito da quello che gli sarebbe spettato ben presto.
"Hai fallito per l'ennesima volta." Affermò, nel suo solito sussurrio.
"Mio signore, Black ci ha teso una trappola.  I-Io.." Tentò di giustificarsi Malfoy, mentre vedendo che il Signore Oscuro sollevava la bacchetta, sentiva un terrore assurdo assalirlo. Voldemort l'aveva fatta passare liscia a quell'uomo fin troppe volte, per i suoi gusti. Era l'ora di punirlo come gli spettava. 
"Crucio." Mormorò pacato. Un lampo rosso rapido, scattante, colpì in pieno petto Lucius. Dopo qualche istante, quest'ultimo si ritrovò a contorcersi freneticamente per il dolore atroce, continuando a gemere. In un movimento fulmineo, tutti gli sguardi si spostarono su Lucius. Molti Deatheaters sorridevano divertiti, soffocando delle risate. Mulciber lo guardava confuso, come incapapce di realizzare l'accaduto. Pius O'Tusoe, invece, seguito a ruota da Antonin Dolohov lo fissava spaventato. Severus Snape*, invece, rimase composto, limitandosi a squadrarlo neutro, nonostante era palese che non era uno spettacolo piacevole. Bellatrix Lestrange invece aveva piazzato in pieno volto un ghigno a metà tra lo scherno e il sadico -c'era da ammettere che non aveva mai sopportato suo cognato. Narcissa Malfoy, la moglie, voleva letteralmente sprofondare tant'era la preoccupazione. 
"Severus." Sibilò ancora Voldemort. A quel punto, tutti gli sguardi si posarono su Snape. Probabilmente il dubbio comune era se volesse punire anche lui. Beh, c'era da dire che anche in quel caso Bellatrix avrebbe gradito, d'altronde lei non si era mai fidata davvero di quell'uomo e mai si sarebbe fidata. Però, a differenza di Lucius, Snape non aveva fallito nessuna stupida missione.
"Sì, mio signore?" Domandò lui, alzando lo sguardo e posandolo negli occhi ardenti di rabbia dell'Oscuro Signore.
"Novità da Hogwarts?" Chiese soltanto con un tono quasi annoiato, anche perchè quella domanda era tanto monotona quanto era - solitamente - scontata la risposta. Ovviamente, con 'Hogwarts' intendeva quello sciocco ragazzino, Potter. 
Severus scosse il capo. "Niente degno di nota, solite cose." Rispose soltanto. Al Signore Oscuro il fatto che Harry ormai non compiva nessuna azione sospetta da quasi cinque mesi non andava giu'.
"Potete andare." Sghignazzò Voldemort, accompagnando l'affermazione ad un gesto leggero della mano, per poi riportare lo sguardo su Nagini. Cioè, li aveva convocati tutti quanti lì, nel cuore della notte per cruciare quell'idiota di Malfoy e chiedere a Snape notizie da Hogwarts? Non era da Lui. O forse sì. Beh, in effetti da "He-Who-Must-No-Named*" non sapere mai cosa aspettarsi per cui non è nemmeno biasimabile la cosa. Tutti i Suoi seguaci si alzarono dalla tavola e dopo essersi inchinati per l'ennesima volta, si smaterializzarono. O meglio, quasi tutti. L'effetto della Maledizione Cruciatus era svanito, ma Lucius era ancora dolorante. Zoppicando per il dolore, l'uomo lasciò la stanza raggiungendo la moglie che intanto, l'aveva aspettato sulla soglia della porta. Invece, Bellatrix decise che avrebbe trovato uan scusa per rimanere il più a lungo possibile al Malfoy Manor, dandosi così una tregua da quel suo grande peso, ovvero "niente di meno" di Rodolphus Lestrange, che intanto si era guà smaterializzato al Lestrange Manor. Non lo sopportava più, uno di quei giorni l'avrebbe cruciato malamente. Si diresse verso l'uscita di quella immensa sala che ormai era deserta, - ad eccezione dell'Oscuro Signore, che stava serenamente conversando con Nagini - pronta a godersi un bel bicchiere di Whisky Incendiario Ogden Stravecchio, quando..
"Bellatrix, vieni qui." Gli ordinò Lui, che intanto aveva spostato il suo sguardo gelido sulla donna dai riccioli corvini. Quest'ultima, senza esitare, fece come dettole e presto si ritrovò al lato destro di Voldemort. "Ho una missione da affidarti." Dichiarò. Un sorriso soddisfatto di dipinse presto sul volto di Bellatrix.
"Mi dica, mio signore." Mormorò lei, aspettando che l'uomo le spiegasse in che cosa consisteva la missione che aveva intenzione di affidarle. Il fatto che l'aveva convocata privatamente, non era un buon auspicio, o almeno, così era normalmente. Si prospettava qualcosa di molto duro.
"Devi entrare nell'Ordine della Fenice." Okay, Bellatrix si era preparata al peggio, ma questo era peggio del peggio. Insomma, era una cosa drastica. Lei, Bellatrix Druella Black in Lestrange, la Sua migliore luogotenente, nell'Ordine della Fenice? Lei, Bellatrix Druella Black in Lestrange, la Sua migliore luogotenente nell'Ordine della Fenice, di cui, per cronaca, facevano parte anche le due persone che odiava di più al mondo, ovvero suo cugino Sirius e sua nipote Nymphadora? Era una cosa infattibile. No, impossibile. Eppure, se era Lui, il suo signore, ad ordinarglielo lei non riusciva a dire di no..
"Quando?" Si limitò a domandare, iniziando già ad esasperarsi per cio' che la aspettava. Come avrebbe fatto a stare con quella gente? Cioè, lei veniva da un mondo completamente diverso. 
"Oggi stesso." Concluse l'Oscuro Signore
Spazio delle autrici:
Salve a tutti, potterheads.
Se siete arriviati fin cui è perchè - probabilmente - avete letto il primo capitolo di questa intrigante storia.
Dunque, vi ringraziamo.
Non vi assicuriamo l'immediatezza nel rispondere perchè la scuola ci prende molto tempo.
 Mi raccomando però, riempiteci di fanfiction con i vostri pareri.
Inoltre, ci farebbe piacere sapere cosa vi aspettate che succeda nel prossimo capitolo.
Baci, gnaw.

 
  
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