Siamo sempre stati noi

Cos’ho contro i viaggi in macchina? Niente, solo un odio profondo verso i “dialoghi madre-figlia”.
Che poi, uniti al mio mal d’auto, diventano una cosa insopportabile. In realtà la colpa è mia, che non ho voluto prendere la patente. Forse, per una volta, avrei dovuto ascoltare mia madre.
-Dimmi, come va all’università?- domandò mia madre senza spostare gli occhi dalla strada.
Ruotai gli occhi al cielo, esasperata da mia madre e dai suoi continui tentativi di farmi parlare e continuai a fissare il paesaggio fuori dal finestrino.
-Evelyn sto parlando con te!- sbottò esasperata non avendo ricevuto risposta.
-Tutto bene, come vuole andare!?- risposi con lo stesso tono voltandomi verso di lei.
Sospirai e chiusi gli occhi appoggiando la testa sul sedile. Sarebbe stato meglio calmarsi prima che la discussione prendesse una brutta piega.
-Sai il ragazzo che hai salutato prima di salire in macchina?- chiese dopo un po’
-Si- risposi aggrottando le sopracciglia
-Beh mi sta simpatico e poi, detto sinceramente, tra i tuoi amici è quello più carino. Se fosse più grande..-
-Mamma!- sbottai arrossendo, immaginando la scena di Zayn, poco più che ventenne, fidanzato con mia madre, un’ultra quarantenne.
Lei scoppiò a ridere – Guarda che sono seria, è proprio bellino!- insistette
Cominciai a ridere anch’io e gettai indietro la testa sbattendo contro l’imbottitura del sedile
-Ha giusto vent’anni in meno di te, lo sai?-
-Si che lo so! Era un’ipotesi!- disse sorridendo
Continuammo a ridere come due pazze finché nell’auto non tornò il silenzio.
-A te invece? Chi ti piace dei tuoi amici?- chiese dopo un po’
All’udire quelle parole mi voltai verso di lei e le lanciai un’occhiataccia.
-Non in quel senso!- si difese – Intendevo che ti sta più simpatico, qualcuno con cui hai legato di più- continuò.
Annuii e cominciai a pensare ad una risposta.
Tutti erano giusti, ma allo stesso tempo non le era nessuno. Tranne uno.
-Harry- sussurrai sorridendo amaramente.
Il silenzio cadde intorno a noi e il rumore degli pneumatici sull’asfalto mi arrivò alle orecchie.
Mi voltai verso di lei –Harry- ripetei.
-È sempre stato Harry per te- disse titubante.
-Già, è sempre stato lui- dissi sospirando.
Il discorso finì li. Mia madre continuò a guidare, canticchiando il ritornello di qualche canzone che le passava per la testa mentre io continuai a pensare.
Pensai che mia madre aveva tremendamente ragione, io senza Harry non potevo vivere.
Sono sempre stata troppo legata a lui, ai suoi occhi verdi in cui mi perdevo ogni volta che lo guardavo, alle sue mani grandi, nettamente in contrasto con le mie molto più piccole, ai suoi sorrisi, a tutto.
E questo mi portò anche a perderlo qualche hanno fa.
 
Era la primavera del terzo anno di liceo. Io e Harry andavamo molto d’accordo, finalmente avevamo smesso di urlarci contro ed eravamo riusciti ad avere un rapporto d’amicizia normale. Peccato, però, che da parte mia non fosse solo amicizia.
Avevo capito di provare qualcosa di superiore all’amicizia già da molto tempo, solo che non volevo ammetterlo perché, diciamolo, chi ammetterebbe mai di essere innamorato di quello che fino a poco tempo prima era il suo peggior nemico?
Nonostante questo, però, decisi di dirglielo, almeno per avere un peso in meno da sopportare.
Glielo confessai uno dei tanti pomeriggi passati insieme a fare i cretini nel parco della nostra città. Lo presi in disparte e gli raccontai tutto per filo e per segno:quando e come mi ero innamorata di lui, di come la sua presenza fossa diventata importante per me.
Alla fine del mio discorso lui mi abbracciò piangendo, chiedendomi ripetutamente scusa per non aver capito prima i sentimenti che provavo per lui e anche per non ricambiarli.
Quelle parole mi ferirono, però cercai di fare finta di niente e gli chiesi di rimanere amici, la sua presenza davvero troppo importante per me, non potevo perderlo.
Lui accettò di buon grado e infatti il nostro rapporto rimase come prima. Poi però la situazione peggiorò quando lui iniziò ad essere preso in giro da tutta la scuola.
Infatti alcune persone rimasero sorprese dalla nostra improvvisa amicizia e pensarono che tra di noi ci fosse qualcosa di più. Così iniziarono a prenderci in giro perché per loro non era possibile che “quel figo di Harry Styles” fosse fidanzato con “quella sfigata della Jones”.
Questa situazione fece arrabbiare Harry che iniziò a prendersela con me.
-Ti avevo detto di non dire niente!- mi urlò contro
-Ed infatti non l’ho fatto!- gli risposi a tono
-E allora come fa l’intera scuola a sapere che sei innamorata di me?- sbottò furioso
-Loro non lo sanno, lo pensano! Sei tu che comportandoti così glielo stai facendo capire!-
-Ma fammi il piacere! Perché dovrebbero pensarlo? Cosa è successo di così strano che ha fatto credere a tutti che noi stiamo insieme?!- continuò ad urlare
-Cosa è successo?! Harry prima io e te eravamo come cane e gatto, era impossibile non litigare quando eravamo insieme nella stessa stanza mentre ora eravamo improvvisamente diventati amici per la pelle, mi sembra normale che tutti abbiano pensato male!- sbottai infastidita
Non mi rispose più, facendo così calare il silenzio tra di noi.
-Mi odi, vero?- gli chiesi dopo un po’
-Io ti volevo bene, però...-
A quel “volevo” mi sembrò di sentire il cuore andare in frantumi, ma feci finta di niente – Non c’è bisogno che continui, ho capito benissimo. Questo è un addio, giusto?-
-Non lo so- rispose
-Io invece si. Addio Harry- dissi allontanandomi da lui
 
Da quel giorno io e Harry cominciammo ad evitarci, a non parlare più. Io ci rimasi male, ma in fondo era stato lui a volere tutto quello, era stato lui a dare più importanza alla sua immagine che a me.
Poi, non so come, dopo un paio di mesi la situazione migliorò: Harry si riavvicinò a me, ricominciò a parlarmi, ad uscire con me quando aveva tempo, insomma tornò tutto come prima.
E, come prima, io ero e sono tutt’ora innamorata di lui, con l’unica differenza che stavolta non glielo dirò, non sopporterei di perderlo di nuovo.
 
Harry’s pov
 
-Vai a quel paese Harry Styles!- urlò Sophie prima di darmi uno schiaffo e scappare via
-Ci andrò volentieri- borbottai massaggiandomi la guancia lesa
Avevo appena lasciato Sophie, la mia ragazza da ormai un anno e non l’aveva presa affatto bene. Iniziò ad urlarmi contro di essere un egoista, un approfittatore, un idiota e che secondo lei non l’avevo mai amata sul serio. Sulle prime affermazioni non ero per niente d’accordo mentre sull’ultima lo ero abbastanza.
Io ero sicuro di amarla e infatti se Liam non mi avesse aperto gli occhi non l’avrei mai lasciata.
 
-Con chi stai messaggiando?- mi chiese Liam udendo l’ennesimo sbuffo uscire dalla mia bocca
-Con Sophie- risposi secco
-E perché mai sbuffi se stai parlando con la tua ragazza?- domandò continuando a giocare con il suo cellulare
-Perché mi ha chiesto di uscire e non ne ho voglia e anche perché ho promesso a Evelyn che oggi sarei uscito con lei- dissi rimettendo il telefono in tasca
- Come mai con Sophie ti annoi e con Evelyn no?- chiese facendo il finto tonto
-Perché Sophie mi sta attaccata come una sanguisuga, non parliamo mai perché lei è sempre troppo impegnata a baciarmi e, se lo facciamo, parla sempre lei. Mentre con Evelyn è tutto diverso. Mi piace stare con lei, mi diverto. Posso sfogarmi con lei ogni volta che voglio, è sempre disposta ad ascoltarmi così come io faccio con lei. È simpatica, è dolce, è carina. Ha tutte le caratteristiche che cerco in una ragazza- risposi fissando il nulla
All’udire le mie parole Liam sospirò pesantemente –Harry sei sicuro di essere innamorato di Sophie?- disse guardandomi negli occhi
-Certo che si, perché non dovrei esserlo?!- sbottai
-Perché hai elencato solo i suoi difetti, mentre hai descritto Evelyn come la ragazza perfetta, senza alcun difetto- disse
-Non c’entra niente!-  quasi urlai
-Allora dimmi qualche sua qualità- disse incrociando le braccia al petto
-Lei bellissima e..e- dissi balbettando
-E niente, Harry. Stai con lei perché ti attrae fisicamente e perché vuoi dimenticarti di Evelyn  ma in realtà non la sopporti nemmeno tu- mi interruppe brusco
-Aspetta, aspetta. Cos’hai detto?- chiesi
-Che sei innamorato di Evelyn- rispose sicuro di se
-Ma cosa dici? Io non sono innamorato di lei- sbottai
-Dai, Harry, ammettilo. Sei sempre stato innamorato di lei, solo che non lo hai mai voluto ammettere a te stesso, sei sempre stato troppo testardo-
-Perché mai non avrei dovuto ammetterlo?-
-Perché non accettavi l’idea di essere innamorato di quella che prima era la tua peggior nemica, di quella che tutti chiamavano “Jones la sfigata”. Non accettavi di essere innamorato della ragazza che avevi fatto soffrire senza motivo- mi disse con tono quasi sprezzante.
Rimasi incredulo di fronte a quelle parole, non potevo credere che fosse vero.
-Non è possibile- sussurrai mettendomi le mani nei capelli
-Invece si che è possibile, Harry. Per te è sempre stata lei, solo che non volevi accettarlo- disse sorridendomi
-Già, è sempre stata lei- sussurrai sorridendo
-E allora che ci fai ancora qua?- mi disse divertito
Lo fissai con le sopracciglia aggrottate, non capendo a cosa si riferisse
-Vuoi farla soffrire ancora?-
-Certo che no!- sbottai
-E allora vai- mi disse indicando la porta di casa mia con la testa
-Grazie Liam- sussurrai sorridendo mentre correvo fuori da casa mia
 
Ed era per questo che avevo lasciato Sophie e che stavo aspettando impazientemente che Evelyn arrivasse al parco.
-Ciao Harry- la voce di Evelyn mi fece risvegliare dai miei pensieri e mi voltai verso di lei
-Ciao Evelyn ho bisogno di parlarti- dissi secco
-Oh, certo- rispose confusa
-So che sono in ritardo di un paio d’anni e che ti ho fatto soffrire tantissimo, ti chiedo scusa. Ma sai che io sono un perfetto idiota, che per capire le cose ci metto tempo e sono riuscito ad aprire gli occhi solo oggi e solo grazie all’aiuto di Liam. Quello che sto cercando di dirti, Evelyn, è che sono innamorato di te. Per me sei sempre stata tu, ho sempre amato te, solo che non riuscivo ad ammetterlo- dissi fissandola negli occhi
La vidi boccheggiare per poi prendermi per mano –Harry anche io sono innamorata di te, lo sono da sempre. Non sono mai stata arrabbiata con te e non ho smesso di amarti nemmeno quando non ci siamo parlati per mesi. Anche per me sei sempre stato tu- disse sorridendo
A quelle parole non potei che sorridere anche io, poi l’abbracciai stringendola forte al mio petto, come mai avevo fatto in tanti anni per farle sentire il mio cuore che batteva forte e lo faceva solo per lei.
 
Per me è sempre stata lei. Per lei sono sempre stato io.
Siamo sempre stati noi.  







Hola!
Ciao a tutti!
Mi sembra strano pubblicare, non scrivevo una storia da più di un mese.
Non che questa one shot sia proprio il massimo, ma è l'unica cosa che la mia mente malata è riuscita a partorire.
In parte la storia è autobiografica, ci ho messo l'anima per scriverla, anche se non è uscita come volevo.
Ora me ne vado, devo ancora lavarmi i capelli, cosa che non ho ancora fatto per poter scrivere e pubblicare.
Detto questo, ringrazio chiunque arriverà fin qui e ringrazio Clouds_Jas per avermi aiutata ad iniziare questa storia.
Ora vado, spero che qualcuno mi lasci una recensione , ho bisogno di avere qualche parere
A presto, spero.
Miky 

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