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Autore: clairvoyantview    01/05/2014    0 recensioni
Rosie alzò lo sguardo e il suo cuore ebbe un sussulto. Aveva davanti un ragazzo più o meno della sua età, con i capelli biondi e gli occhi grigi e luminosi, occhi come argento liquido.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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*venti Agosto*

Era una giornata tranquilla di fine estate, quando un urlo ruppe il silenzio che regnava in casa Granger.

-Mamma, papà, correte! Indovinate cosa è appena successo!

Uno scalpiccìo affrettato e frenetico seguì queste parole, i genitori della bambina urlante stavano quasi uccidendosi scendendo le scale di corsa.

-Rose! Cosa hai fatto?- fece Hermione, ancora un piano sopra la ragazza.

Ad attenderli in salotto c'era una bambina con i capelli rossi come il padre, due profondi occhi cobalto e un sorriso a trentadue denti stampato in faccia. La piccola rossa inspirò profondamente, e spalancò le braccia prima di urlare la buona notizia:

-Sono stata ammessa ad Hogwarts!

I genitori ebbero un attimo di sconcerto, poi sorrisero e si congratularono entrambi.

-Oh piccola!- esclamò Hermione, correndo ad abbracciarla con le lacrime agli occhi.

-Ho ricevuto il gufo con la lettera d'ammissione stamattina! Dobbiamo andare a Diagon Alley a comprare i libri, la tunica, i calderoni e poi voglio un gufo, anzi no un gatto o forse meglio un rospo? Beh devo andare a comprare taaante cose!

-Miseriaccia, avere una figlia strega ci costerà un patrimonio!-

Hermione tirò una gomitata nel fianco del marito.

-Smettila Ronald. Anche tu avresti voluto tutte quelle cose quando hai scoperto di essere un mago, ne sono sicura. E invece avevi Crosta e cercavi di fargli diventare il pelo giallo sul treno!-

Rosie rise. Era al settimo cielo, finalmente sarebbe entrata nella scuola che avevano frequentato i suoi genitori, dentro la quale avevano compiuto incantesimi, pazzie e stregonerie di ogni genere e forma.

Finalmente sarebbe riuscita a comprendere fino in fondo tutti i complimenti che chiunque incontrasse per strada le facesse sugli studi dei suoi genitori su tutte le imprese da loro compiute, e forse sarebbe riuscita a raggiungere i livelli di sua madre negli studi.

-Mamma, papà non vedo l'ora. Devo andare a dirlo ad Albus!-

Rosie corse verso la camera, con l'intenzione di scrivere un messaggio via gufo a suo cugino.

-Non c'è niente che faccia senza che Albus lo venga a sapere! Harry è fiero quanto me di vedere che i nostri figli sono cresciuti così legati.

-Hai proprio ragione, Ron.

 

*primo Settembre*

Comprati libri, bacchetta, calderoni, gatto e tuniche, Rosie si incamminò verso la stazione con i suoi genitori.

Mentre spingeva faticosamente il carrello con il baule e le valigie, alto quasi più di lei, che le copriva parzialmente la visuale, non si accorse che aveva investito e fatto quasi cadere un ragazzino biondo.

-Hei!- disse lui con aria risentita -Stai più attenta a dove vai!

Rosie alzò lo sguardo e il suo cuore ebbe un sussulto. Aveva davanti un ragazzo più o meno della sua età, con i capelli biondi e gli occhi grigi e luminosi, occhi come argento liquido.

Il ragazzo fece un sorriso storto, quasi una smorfia, e guardò Rosie dall'alto in basso, per tutta la sua altezza.

-Ci conosciamo?- disse con un sorrisino.

Prima che Rose potesse rispondere, un uomo biondo fu dietro al ragazzo, e immediatamente sentì la mano di suo padre stringerle la spalla.

-Cos'è, Rosy, qualche Furetto ti sta dando fastidio per caso?- disse il padre della ragazza con aria accigliata.

-Andiamo Ron, i Malfoy sono appena arrivati e non li vediamo da tempo. Sforzati almeno di essere cortese.- sibilò la moglie all'orecchio del marito.

Malfoy. Questo nome risuonò nelle orecchie di Rosie come una pallina di piombo che cade su un pavimento di cristallo. Limpido ma doloroso. Draco Malfoy, nemico dei genitori di Rosie dai tempi del liceo, era probabilmente il padre del bel ragazzino biondo che tanto aveva colpito la piccola rossa.

Rosie sapeva ciò che aveva appena provato, ma sapeva anche che i genitori, suo padre per lo meno, non avrebbero approvato. Per niente. Decise così di non dir nulla, nella speranza che la folgorazione avvenuta in meno di un minuto sparisse nel passare del tempo.

Mai pensò nulla di più errato.

 

  
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